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Il pecorino di Niko Romito

Niko Romito, non contento di essere uno dei migliori chef al mondo, decide di proporsi anche come vignaiolo. Grazie alle collaborazioni con il direttore generale della cantina “Feudo Antico” Andrea Di Fabio, e con l’enologo Riccardo Brighigna, viene avviato il progetto Casadonna, con un vigneto impiantato a 860 m sul livello del mare, proprio nella famosa Tenuta Casadonna di Niko Romito, nel comune di Castel di Sangro. La prima annata disponibile di questo pecorino d’altura è la 2013, ho avuto la fortuna di assaggiare la 2014, quella che all’epoca fu definita un’annata da dimenticare. La tanto vituperata 2014, invece, come già mi è capitato in altre occasioni, con lo scorrere del tempo sta regalando delle vere e proprie perle enologiche ed è anche il caso del pecorino Terre Aquilane Casadonna. Ha naso traboccante di profumi: cedro, ananas, frutta disidratata, torrone. In bocca ha un’acidità marcata, a tratti spigolosa, segno che ha ancora lo spazio e il tempo dalla sua parte. L’unico appunto sta nella persistenza: mi sarei aspettato più allungo, ma la grandezza di questa bottiglia è inconfutabile. Niko Romito non sbaglia niente.


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