Arrivano al Merano Wine Festival i Rosé da vitigni autoctoni italiani con uno spazio per la prima volta tutto dedicato ai vini rosati. Rosé – Vino in Futuro, allestito al Kurhaus in Sala Czerny da sabato 10 a lunedì 12 novembre, sarà una delle principali novità dell’edizione 2018 della kermesse, quest’anno dedicata proprio al futuro del vino.
Protagonisti saranno esclusivamente i vini dei territori storicamente vocati alla produzione dei rosati, i cui consorzi di tutela lo scorso aprile hanno siglato il “Patto del Rosé” per la promozione unitaria della cultura del rosato, in Italia e all’estero. Si potranno così degustare Chiaretto di Bardolino, Valtènesi Chiaretto, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel del Monte Rosato e Salice Salentino Rosato, per un totale di .poco meno di 100 etichette servite dai sommelier Onav e coordinate dal consorzio Valtènesi.
I rosé delle cinque denominazioni storiche saranno protagonisti anche di una Masterclass guidata da Costantino Gabardi, degustatore e wine writer, che vedrà la partecipazione dei Consorzi di tutela ed è prevista per sabato 10 novembre alle ore 11 all’hotel Therme di Merano.
“La presenza al Merano Wine Festival – spiega Carlo Alberto Panont, direttore del Consorzio Valtènesi – rappresenta una nuova tappa di un percorso iniziato da pochi mesi che ci ha già visti esporre insieme a Vinitaly e quindi lanciare la giornata del rosato italiano con l’iniziativa #oggirosé. Vediamo crescere intorno a noi l’interesse per i vini rosati di territorio, che non a caso un cacciatore di talenti come Helmuth Köcher definisce uno dei trend del futuro che saranno in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori di domani”.
I vini rosati dei cinque Consorzi accompagneranno il Merano Wine Festival anche negli eventi dedicati alla stampa che precederanno l’apertura del salone alto atesino, con una selezione di vini in degustazione a Milano, Roma e Napoli.