Dopo un paio di anni in tono minore, causa anche della forte svalutazione del Rublo, il mercato russo del vino ha messo a segno un balzo del 35% in Euro (20% in Rubli) che lo ha riportato sul livello pre 2015, quindi nell’intorno di 900 milioni di euro. Come si evince dalle due percentuali, quasi metà della crescita in Euro è derivata dall’andamento favorevole (dopo la forte svalutazione) del cambio. L’Italia riveste un ruolo particolarmente rilevante e anche nel 2017 è riuscita a fare leggermente meglio della Francia e a mantenere invariata la quota di mercato, pari a circa il 30%, raggiunta grazie anche al dominio ricoperto nel segmento dei vini spumanti. Infatti, la Russia è uno dei pochi mercati nel mondo dove si bevono più spumanti italiani che francesi: 87 milioni di euro e 226mila ettolitri nel 2017, a rappresentare rispettivamente il 60% e il 68% del totale del mercato. Nel 2018 la musica potrebbe di nuovo cambiare in peggio. Il rapporto di cambio Euro/Rublo è tornato a salire (a segnalare l’indebolimento della parte inferiore della frazione): da 66 in media del 2017 siamo in questi primi 6 mesi del 2018 a 72 circa, il che significherebbe un -9%. Detto questo, essendo il mercato russo strutturalmente in crescita in valuta locale (+18% annuo dal 2012 in media), dovremmo riuscire ancora a commentare dai positivi anche il prossimo anno.
- La Russia ha importato 888 milioni di euro di vino nel 2017, pari a 58.5 miliardi di Rubli, con una crescita rispettivamente del 35% e del 20% sul 2016. La differenza tra i dati in valuta locale e in Euro è molto importante e si ribatte anche sui dati quinquennali, dove si può notare che il +18% annuo in valuta locale si è trasformato in un magro +1%, dovuto alla conversione dei rubli in Euro: nel 2012 bastavano 31 rubli per comprare un Euro, oggi ne servono 66.
- In termini di volume l’andamento è egualmente positivo nel breve termine, meno a 5 anni: +11% a 4.5 milioni di ettolitri nel 2017 ma -2% a 5 anni appunto.
- L’Italia dicevamo domina il mercato con 258 milioni di fatturato, +37%, composto da 87 milioni di spumanti (+43%). Va detto che lo spazio di recupero dell’Italia è ancora importante, soprattutto negli spumanti: il massimo toccato nel 2013 era pari a 112 milioni di euro. Per volumi l’Italia viene invece dopo la Spagna, che ha esportato 1.2 milioni di ettolitri contro i nostri 816mila, anche se il gap tra le due si è fortemente ridotto nel 2017.
- Anche i francesi hanno avuto un ottimo anno, incrementando del 33% le esportazioni a 160 milioni di euro, con 44 milioni di vini spumanti (+29%).
- Forse l’unico “fenomeno” di crescita (pur con qualche alto e basso) nel mercato russo è il vino spagnolo, che nel 2017 raggiunge 143 milioni. Se notate è l’unico tra gli esportatori elencati che nel 2017 ha raggiunto il massimo storico…
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