Dopo aver raggiunto la posizione dell’Italia nel mercato americano, la Francia nel 2018 ha acquisito la leadership con un deciso balzo delle vendite, salite dell’8% in euro e del 12% in dollari a 1.8 miliardi di euro in un mercato stabile in euro e cresciuto del 4.6% in valuta locale. I nostri prodotti, nonostante la forte crescita dei vini spumanti hanno registrato per il secondo anno consecutivo una crescita più moderata (ma comunque superiore a quella media), +2% in Euro. Nulla di grave, naturalmente, visto che la Francia dovrebbe essere primo esportatore in ogni paese e gli USA erano decisamente una anomalia nel panorama mondiale. La concentrazione della distribuzione (che mi piacerebbe investigare ma di cui non ho alcun dato…) sta probabilmente facilitando e aiutando le aziende francesi, più grandi e organizzate, compensando il grande vantaggio del nostro prodotto: i nostri connazionali emigrati e la nostra cucina in USA. Detto questo, scorrendo la tabella all’interno del post, vi accorgerete che i francesi sono gli unici che festeggiano, dato che il mercato in euro è stato stabile nel 2018 (5.5 miliardi) e quindi alla crescita della Francia e al leggero incremento dell’Italia fa da contraltare un netto calo per australiani, argentini, cileni e anche tedeschi. Passiamo dunque a leggere i dati.
- Le importazioni americane di vino sono stabili a 5.5 miliardi di euro nel 2018, +4.6% a 6.45 miliardi di dollari. La crescita sui 5 anni è del 6% annuo in euro e del 3% in dollari.
- Andando per categorie, gli USA hanno importato 4.05 miliardi di euro di vino fermo in bottiglia, stabile (con una forte crescita del vino francese), hanno ridotto del 14% le importazioni di vino sfuso (-14% a 272 milioni di euro, vittime sul campo australiani, argentini e cileni, ma anche i neozelandesi) e hanno invece incrementato del 3% le importazioni di vini spumanti a 1.14 miliardi di euro.
- Nel segmento degli spumanti è evidente la forte crescita dell’Italia, +11% a 394 milioni di euro, contro il dato stabile della Francia di 641 milioni.
- La stessa situazione ma ribaltata la si vede nei vini fermi, dove la Francia cresce del 13% a 1.17 miliardi di euro, mentre l’Italia resta stabile a 1.33 miliardi di euro.
- Dunque alla fine del 2018 le posizioni nel mercato americano si sono invertite: Francia 33.5%, Italia 32.1%. Va sottolineato che “tutti gli altri” sono passati dal 37.5% al 34.5% del mercato di importazione di vino americano. E la tabella vi mostra i cali dell’Australia (-16% a 326 milioni di euro), della Spagna (-3% a 325 milioni), dell’Argentina (-11% a 253 milioni) e del Cile (-19% a 218 milioni). Dopo Italia e Francia tra i grandi si salva soltanto la Nuova Zelanda, -1% a 387 milioni, sorprendentemente il terzo esportatore di vino in USA….
- Vi ho attaccato anche il tabellone dei volumi, dove però siamo orfani dei dati 2017 e quindi non abbiamo variazioni percentuali. Gli USA hanno importato 11.5 milioni di ettolitri di vino, praticamente lo stesso livello che in media abbiamo osservato negli ultimi anni. Per volumi l’Italia è sempre largamente avanti con 3.4 milioni di ettolitri di export contro 1.7 milioni della Francia e 1.6 dell’Australia.
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