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Vendite al dettaglio di vino nella GDO in Italia – dati IRI, aggiornamento primo trimestre 2019

Nonostante lo spostamento della Pasqua avanti di circa 20 giorni rispetto al 2018, le vendite di vino non hanno subito grossi contraccolpi. Soprattutto non lo hanno subito i vini spumanti, che nel 2018 primo trimestre furono in crescita del 18% (per poi calare dell’8% nel secondo trimestre). Ora, sebbene sia difficile stimare l’effetto, il dato dei primi tre mesi proprio degli spumanti a +7% è particolarmente positivo. Paradossalmente l’effetto sembra essere più evidente nel segmento dei vini fermi, che nella GDO sono cresciuti soltanto dello 0.6%, come sempre impattati dal calo dei volumi del 2% circa, un po’ meno pronunciato del solito. Due altre cose vanno sottolineate analizzando questo set di dati: 1) diventa ancora più evidente che in passato il rallentamento dei vini DOC/DOCG che calano forse per la prima volta  da quando guardiamo i dati, a vantaggio degli IGT e dei vini da tavola, segno della poca dinamicità dei consumi; 2) i vini bianchi e i vini rosati continuano a crescere più dei vini rossi. Il boom dei vini rosati cui ogni tanto si accenna leggendo qua e là non mi sembra sia rintracciabile in questi numeri. Passiamo a commentare qualche numero, ringraziando come sempre IRI per i dati che gentilmente ci fornisce!

  • Le vendite al dettaglio nella GDO (perimetro leggermente allargato rispetto all’ultimo aggiornamento) sono cresciute dell’1.5% a 555 milioni di euro, combinando un incremento dello 0.6% per i vini fermi, del 7% per gli spumanti italiani e del 3% per gli Champagne.
  • In termini di volume, i dati restano negativi, -1.3% a 1.66 milioni di ettolitri, essenzialmente spiegato dal calo dei volumi di vino fermo rosso e, sorprendentemente, DOC, rispettivamente giù del 3% a 834mila ettolitri e del 4% a 511mila ettolitri. Ne consegue un effetto “prezzo” del 2.9% per il totale dei vini, 2.4% per i vini fermi, 2.7% per i vini spumanti e +13% (!) per gli Champagne.
  • Tra i formati sono stabili le bottiglie 0.75, cresce il bag in box del 10% ma continua a rappresentare soltanto il 3% del totale.
  • Passando più nel dettaglio, come potete vedere dai grafici sotto, i vini DOC sono calati leggermente a 238 milioni (-0.6%), sono a +0.9% i vini da tavola a 98 milioni e crescono del 2.6% i vini IGT (125 milioni). Per tipologia, i vini rossi calano dello 0.8% a 266 milioni di euro, i vini bianchi crescono del 2.3% a 177 milioni e poco meglio fanno i vini rosati, +3.7% a 19 milioni di euro. I vini rosati rappresentano dunque il 4.1% delle vendite di vino fermo, una categoria decisamente residuale anche rispetto a quello che rappresentano questi vini in altri mercati.
  • Nel segmento degli spumanti, i trend sono quelli degli ultimi trimestri. Calano gli charmat dolci, anche se a un ritmo meno spedito del passato (-4.7% a 10 milioni di euro), sono in crescita del 4.6% i metodo classico a 14 milioni, mentre la parte del leone è sempre fatta da gli charmat secchi (Prosecco in primis) che crescono del 9.6% a 62 milioni di euro. Il loro prezzo medio resta però inferiore a 6 euro al litro contro i 16.3 euro dei metodo classico e… i 42 euro degli Champagne.
  • Appuntamento a luglio per i dati del semestre dove l’effetto Pasqua sarà raccordato.
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