in

Classifica fatturato e valore aggiunto delle aziende vinicole italiane 2021 – fonte: Area Studi Mediobanca

Il 2021 segna il ritorno alla normalità per le principali aziende vinicole italiane. Nella selezione che proponiamo oggi, tratta dalla pubblicazione di Area Studi Mediobanca, analizziamo 34 aziende di cui sono stati selezionati i bilanci. Nel combinato, si tratta di 5.2 miliardi di fatturato, +18% sul 2020, un valore aggiunto di 1.1 miliardi di euro (+19%) e un utile operativo di 400 milioni di euro (+29%). Ovviamente si tratta di un confronto tra un anno quasi normale, il 2021, e un anno molto anomalo, il 2020. Se facciamo un 2021 contro 2019 le crescite sono comunque nell’ordine del 20-25%. Dal punto di vista dei ranking, non molto di nuovo sotto il sole, nel senso che le operazioni che avevamo analizzato lo scorso anno si vedono ormai nei numeri: a livello di fatturato, Italian Wine Brands diventa la terza azienda, ma soltanto perchè ha consolidato Enoitalia per 6 mesi: il prossimo anno potrebbe diventare numero 2 e avvicinarsi a GIV, il vero leader per vendite tra le cantine private italiane. Ma come sempre predichiamo in questo post, il numero da guardare non è il fatturato, ma il valore aggiunto, dove potete apprezzare chi sia il leader italiano: Antinori, poi Santa Margherita e Cantine Riunite/GIV. Nonostante la fusione Italian Wine Brands è soltanto l’ottava cantina italiana a tal riguardo. Comunque, sperando apprezziate i grafici animati, passiamo all’analisi dei dati…

  • Cantine Riunite/GIV guida la classifica del fatturato con 634 milioni, seguita da Caviro (390, che però includono anche le attività collegate alla viticoltura) e poi IWB che nel 2021 ha fatturato 330 milioni ma che con i 12 mesi di Enoitalia (consolidata da giugno 2021) dovrebbe raggiungere 390-400 milioni. Lo stesso discorso vale per Botter, che ha cambiato nome in… Argea dopo la fusione con Mondodelvino.
  • La vera classifica è quella del valore aggiunto però, che misura in modo più corretto la dimensione industriale delle aziende, a discapito di quella commerciale. Sebbene con una crescita inferiore ad altre aziende del campione, Antinori resta di gran lunga il leader italiano con 166 milioni, seguito da Santa Margherita e poi da Cantine Riunite/GIV. Come menzionavo sopra IWB viene fortemente ridimensionata in questa graduatoria, visto il suo modello di business più focalizzato sulla parte commerciale.
  • Sono proprio però Argea (Botter) e IWB che mostrano la crescita più importante nel settore sia a livello di fatturato (10-15% annuo sugli ultimi 5 anni) che a livello di valore aggiunto (18% per IWB annuo dal 2016 al 2021, 14% per Botter).
Se siete arrivati fin qui…
…ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco


Fonte: http://feeds.feedburner.com/INumeriDelVino

Santalucia 2021: si rinnova il progetto solidale di Maculan e Fondazione Banca degli Occhi

De Clos en Clos – Il vino del Signore