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Giappone – importazioni di vino – aggiornamento 2023

Le importazioni giapponesi di vino calano del 7% nel 2023 a 1.65 miliardi di euro, ma restano su un livello piuttosto sostenuto se confrontato con il periodo pre-Covid. La Francia resta protagonista assoluta con una quota di mercato del 60% (mai così elevata) sul totale importato dal Giappone e dell’85% circa nel segmento degli spumanti. Gli spumanti rappresentano il 42% di tutte le importazioni giapponesi (una “anomalia” nel panorama mondiale) e quasi il 60% del vino spedito dai francesi. Le spedizioni italiane, in confronto, vanno peggio e circa in linea con il totale del mercato, il che significa che c’è anche chi fa molto peggio di noi: Cile, USA, Spagna e Australia mostrano tutti cali superiori al 10%. Due aspetti vanno sottolineati: primo, che la valuta giapponese (Yen) si è svalutata del 10% contro l’Euro nel 2023. Quindi quando guardiamo le cose dal lato dei giapponesi loro hanno speso il 2% in più dell’anno scorso, ossia 251 miliardi di yen contro 245. Secondo, questi dati in valore si innestano su un trend di calo strutturale che ha subito poche pause: nel 2023 sono stati importati 2.32 milioni di ettolitri di vino, il minimo storico si potrebbe dire, se consideriamo la storia gli ultimi 15 anni. Passiamo a un’analisi più dettagliata con grafici e tabelle, ricordandovi che molti dati sono disponibili in formato scaricabile nella sezione Solonumeri del blog.

  • Le importazioni svedesi di vino sono calate del 4% a 746 milioni per un volume importato di 1.96 milioni di ettolitri, ossia -6% sul 2022. Su un orizzonte di 5 anni il valore delle importazioni cresce del 2.4% annuo, il volume cala dell’1%.
  • I vini fermi in bottiglia sono 428 milioni di euro, -6%. Di questi 121 milioni vengono dalla Francia (-5% sul 2022 ma +4% annuo dal 2018), 108 milioni dall’Italia (-2% e +3% rispettivamente), 38 milioni dalla Spagna (+11% e +1% rispettivamente).
  • La quota dei vini spumanti è piuttosto limitata (22% sul totale), 163 milioni anche se strutturalmente in crescita. La Francia ha circa metà del totale, 77 milioni di euro ma cala del 5% sul 2022. Gli spumanti italiani sembrano avere un buon periodo, essendo cresciuti del 12% a 39 milioni di euro. Va detto che fino all’anno scorso gli svedesi importavano più spumanti spagnoli (che ora sembrano in calo strutturale) che non italiani e quindi diciamo che la performance positiva è… “dovuta”.
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