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    Il Marne 180 Amarone della Valpolicella DOCG 2019 è medaglia di platino

    All’edizione 2023 del Decanter World Wine Awards, la più grande e influente competizione enologica al mondo, il Marne 180 Amarone della Valpolicella Docg 2019 ha convinto la giuria per la sua “semplice” originalità, ottenuta dalla Famiglia Tedeschi scegliendo le uve prodotte in diversi vigneti dell’azienda. “Naso balsamico ricco di aromi complessi di prugne scure mature, […] LEGGI TUTTO

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    Conegliano Valdobbiadene Experience 2023

    Dieci giorni ad alto impatto esperienziale! L’edizione 2023 di Conegliano Valdobbiadene Experience, presentata ufficialmente ieri sera a Valdobbiadene, si preannuncia carica di eventi e di avventure per assaporare, conoscere e incontrare il Prosecco Superiore ed il suo territorio. Tutto è pronto per la manifestazione che ha già sedotto e conquistato migliaia di enoturisti, italiani e […] LEGGI TUTTO

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    Vino, UIV: impasse preoccupante su OCM promozione e dealcolati

    Ocm vino-Promozione e dealcolati i temi oggetto delle principali preoccupazioni di Unione italiana vini (Uiv), oggi riunita in Consiglio nazionale presso l’Azienda Bellavista a Erbusco (Bs). Si allungano infatti – dopo le recenti richieste di “aggiustamento” da Parte del ministero dell’Economia – i tempi di approvazione della misura relativa alla promozione 2022-2023 del vino italiano […] LEGGI TUTTO

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    Medaglia di Bronzo per il Maribu Cerasuolo di Vittoria DOCG di Tenute Navarra

    Un 2023 caratterizzato da tutti e tre i colori del podio: oro, argento e bronzo. Questo in corso è un anno molto importante per l’azienda agricola di Butera che ha deciso di presentare i propri prodotti e raccontare la propria storia familiare e aziendale su scala nazionale e internazionale. Per Tenute Navarra, infatti, arriva l’ennesimo riconoscimento. Dopo essersi aggiudicata il premio Etichetta d’oro nella categoria confezioni di vini rossi tranquilli a denominazione […] LEGGI TUTTO

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    Maximilian I Rosé Extra Dry per un brindisi d’eccellenza

    Lo spumante Maximilian I Rosé Extra Dry nella bottiglia trasparente, fa risaltare il suo colore rosa corallo. Elegante dai riflessi ramati e con una frizzante bollicina rosata ottenuta da una speciale cuvée di uve a bacca rossa. Dal profumo delicatamente fruttato, il Maximilian I Rosé Extra Dry stupirà per il suo gusto pieno e setoso, […] LEGGI TUTTO

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    Terre di Leone, passato e presente in Valpolicella

    Di Luciano Pavesio

    Correva l’anno 1996 quando Federico Pellizzari e sua moglie Chiara Turati decidevano di lasciarsi alle spalle il loro passato esistenziale e lavorativo e valorizzare l’eredità di nonno Leone, vale a dire un ettaro di vigneto a Marano di Valpolicella.

    Scelta senza dubbio affascinante ma non per questo da affrontare con superficialità e spavalderia, anzi, iniziare un percorso dedicando innanzitutto molto tempo a scoprire caratteristiche e potenzialità di una delle cinque zone da cui nasce l’Amarone Classico.

    Partendo dagli insegnamenti di nonno Leone, al quale l’azienda è dedicata e con il quale Federico da bambino aveva passato molto tempo ed ereditato l’amore per Marano e le sue colline, il progetto passo dopo passo si concretizzava nel 2005 con la costituzione dell’azienda in località Valcatara recuperando un edificio del 1850 abitato da mezzadri dediti alla coltivazione di quelle terre.

    All’ettaro di vigneto appartenuto a Leone, si aggiungevano quattro ettari interamente terrazzati sulle colline laviche tra Marano e Fiumane protette dai Monti Lessini, la parte più ad ovest del territorio dell’Amarone Classico, coltivate a guyot e fin da subito improntate a una bassa resa, non oltre i 60 quintali per ettaro, affidandosi ai consigli ed aiuti dell’enologo Roberto Vassanelli, amico d’infanzia di Federico.

    La cantina veniva ideata e realizzata per lavorare le uve e il vino sfruttando la gravità, operando su diverse altezze per limitare al massimo stressanti trasferimenti e pompaggi delle uve e dei vini.

    Altra tappa significativa dell’esistenza di questa azienda è datata 2008, quando in seguito a un errore in vinificazione a causa di un blocco alla pigiatrice viene prodotto un Amarone meno austero, con una beva più accattivante e fresca.

    Federico e Chiara decidono di fare tesoro di questo curioso inconveniente facendo nascere l’attuale linea “Re Pazzo” da affiancare all’omonima “Terre di Leone”.

    Attualmente l’azienda conta meno di una decina di ettari vitati tra proprietà ed affitto all’insegna dei vitigni tradizionalmente coltivati nella Valpolicella come Corvina, Rondinella, Corvinone, Oseleta e Molinara, tutti ubicati nella sottozona di Marano in media a 300 metri sul livello del mare, per una produzione di circa 45.000 bottiglie suddivise tra sette etichette distribuite per circa il 60% sul mercato italiano e la restante parte in Svizzera, paesi dell’Europa del Nord e USA.

    Le nostre degustazioni

    Nel corso della nostra degustazione abbiamo particolarmente apprezzato i vini della linea Il Re Pazzo caratterizzati da un minor affinamento- in legno al fine di ottenere vini più snelli e immediati, ideali per un uso quotidiano.Il Valpolicella Classico 2021, classico taglio di uve del territorio come la Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara e Oseleta vinificate e affinate unicamente in acciaio si presenta di un acceso rubino che volge al violaceo, sentori di marasca, balsamico, buona sapidità e bella freschezza nella beva.Un po’ più di complessità la riscontriamo nel Valpollicella Classico Superiore Ripasso 2020, nato da una seconda fermentazione del Classico sulle vinacce di Amarone per circa 7-10 giorni, seguita da un affinamento di circa otto mesi in tonneau, dove le noti fruttate di prugna e rabarbaro si uniscono a quelle speziate come l’incenso e il pepe.La freschezza che contraddistingue questa linea si ritrova pienamente nell’Amarone 2017, stesse uve del Valpolicella tranne la Molinara, bella sapidità e tannino dolce per nulla intaccate dagli oltre tre anni di affinamento tra legno e bottiglia.Dedicati ai palati più esigenti invece i vini della Linea Terre di Leone, a cominciare dal Valpolicella Classico Superiore 2017, ben quattro anni di affinamento in legno ben celati da un rubino brillante alla vista, profumi fini, grande freschezza e frutto sia al naso che al palato.

    Sulla falsariga il Valpolicella Classico Superiore Ripasso 2018, figlio di un’annata generosa come raccolta di uve, soltanto 2.000 bottiglie prodotte dopo 36 mesi di affinamento in tonneau: un vino di ottima struttura e corpo, quasi masticoso, netti sentori di marasca, tannino fresco e dolce, un invitante finale mandorlato.Infine l’Amarone Classico 2012, 16 gradi alcolici complice anche l’annata siccitosa, 8 anni e mezzo di affinamento in legno, uvaggio classico senza però l’utilizzo della Molinara, iniziali note sulfuree, quindi spezie fini e frutti neri, elegante, sapido, grande persistenza.

    Una nota a parte spetta al Dedicatum 2016, appena 4.000 bottiglie tutte numerate ottenute vinificando in due tornate tutte insieme i 14 vitigni differenti presenti nell’ettaro del nonno da cui tutto ha preso origine, con l’idea nata nel 2006 di portare il ‘900 in bottiglia: 4 anni di affinamento in legno tra botti da 10 ettolitri e tonneau per creare un vino molto versatile in termini di abbinamento gastronomico, sapido, elegante, certamente unico. LEGGI TUTTO

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    Il vino campano nel cuore di Napoli

    Un evento unico dedicato al vino campano nel cuore di Napoli. Un comparto, quello vitivinicolo, che si mostra coeso ed in grado di dialogare con altre eccellenze del territorio campano per dare vita a momenti di valorizzazione di grande valore.

    L’11 e il 12 giugno le bellezze architettoniche e monumentali di Napoli accoglieranno “Campania.Wine”, rassegna promossa e organizzata in cooperazione dai cinque Consorzi di Tutela Vini della Campania (Sannio Consorzio Tutela Vini, Vesuvio Consorzio Tutela Vini, Consorzio Vita Salernum Vites, Viticaserta – Consorzio Tutela Vini Caserta, Consorzio Tutela Vini d’Irpinia) e dal Consorzio di Tutela Pomodorino del Piennolo Vesuvio Dop, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere i vini a Indicazione Geografica della Campania e i loro produttori-attori, attraverso un suggestivo itinerario di conoscenza esperienziale rivolto ad esperti, giornalisti di settore, addetti ai lavori e appassionati del mondo del vino. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Napoli e della Regione Campania ed è realizzata con il cofinanziamento dell’Unione Europea, Campagna Medways_EU “European Sustainability. From Mediterranean to the East: new ways to advance Food.

    Un intenso programma della durata di due giorni con degustazioni, masterclass, seminari, wine tour, wine talk e wine forum per giornalisti, operatori e winelovers in due luoghi di assoluto pregio in una delle città più affascinanti al mondo, Napoli, oggi meta turistica tra le più blasonate al mondo: Galleria Umberto I, monumentale opera del XIX secolo, una delle gallerie più famose ed importanti d’Italia, tappa fissa per chiunque visiti la città, e il MUSAP – Museo Artistico Politecnico di Napoli situato a Palazzo Zapata, monumentale palazzo di origine seicentesca affacciato sulla elegante piazza Trieste e Trento, cuore della Napoli Reale. Due luoghi ricchi di fascino che rappresenteranno le due sedi di Campania.Wine.

    Il taglio del nastro è in programma domenica 11 giugno alle ore 11 presso la Galleria Umberto I, che ospiterà il walk-around tasting con i banchi d’assaggio delle cantine (aperto sia l’11 che il 12 giugno dalle ore 11.00 fino alle ore 19.30), alla presenza di rappresentanti istituzionali e operatori del mondo vinicolo campano. Il MUSAP sarà invece la sede delle Masterclass e dei laboratori di approfondimento sulle denominazioni. Per l’occasione parteciperà alle attività una importante selezione di giornalisti e influencer specializzati che avranno l’opportunità di conoscere il settore vitivinicolo campano con un link fortissimo al suo territorio di riferimento, un importante connubio che molto può dare in termini di attrattività turistica. Per gli appassionati, oltre al percorso degustazione in Galleria Umberto I, un programma di masterclass sul tema “La Campania in 10 vini” condotte da Chiara Giorleo (su prenotazione, per info masterclass@campania.wine)  in collaborazione con AIS Campania.

    Per la stampa in programma numerose Masterclass di approfondimento sui temi “Campania.Wine European Sustainability – La Campania dei vini di montagna”, “La Campania dei vini vulcanici e dei parchi naturali”, condotte da Luciano Pignataro, Ferdinando De Simone e Pasquale Carlo.

    Per la stampa presente previsti anche approfondimenti sulle eccellenze gastronomiche e tour alla scoperta di luoghi napoletani del fascino unico, tra cui la suggestiva Cappella Sansevero che custodisce il capolavoro del Cristo Velato.  

    Lunedì 12 giugno altro importante appuntamento in programma alle ore 11.30 presso la Sala Comencini del Musap con il Campania.Wine Sustainability Forum: la bellezza dei paesaggi della Campania e il ruolo dell’enoturismo, focus sulle potenzialità turistiche del settore vitivinicolo in un territorio di grande attrattività come quello campano. Alle ore 17.00, sempre presso la Sala Comencini, l’iniziativa speciale “La Campania che ama la Campania 2023”, assegnazione dei riconoscimenti alle migliori carte dei vini con referenze regionali condotta dai giornalista Luciano Pignataro.

    Campania.Wine 2023 rappresenta un’opportunità unica per gli appassionati di vino, gli esperti del settore e per la stampa di immergersi nell’eccezionale biodiversità dei vini della Campania, tra degustazioni, seminari, laboratori enogastronomici e molto altro, in un luogo di grande prestigio e di forte richiamo storico culturale, promuovendo i valori di sostenibilità che contraddistinguono i vini campani e il lavoro dei Consorzi di Tutela e realizzando di fatto, nel cuore di Napoli, un itinerario esperienziale e di conoscenza.

    Il programma completo, con tutte le informazioni per l’acquisto dei ticket e le modalità di partecipazione, è disponibile sul sito www.campania.wine. LEGGI TUTTO

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    NSG sviluppa il nuovo progetto Ladaltempo per Ruggeri

    Un vino che non conosce limiti e valica il concetto di tempo, facendosi custode della tradizione vinicola in Valdobbiadene, interprete delle innovazioni di un comparto, quello del Prosecco, che per crescita non ha eguali in Italia. Allo staff dell’orobica NSG, Ruggeri, azienda leader nella produzione di prosecco, affida il compito di studiare il nome del […] LEGGI TUTTO