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    Vivere il vigneto d’estate: l’accoglienza open air a Monte del Frà

    Riparte al trotto la stagione estiva a Monte del Frà, l’azienda vitivinicola della famiglia Bonomo a Sommacampagna (Verona). La novità in arrivo è A cavallo tra i vigneti, un’esperienza dinamica e divertente adatta a chi desidera scoprire il territorio del Custoza in modo autentico e sostenibile. Una passeggiata in sella a un mansueto animale a […] LEGGI TUTTO

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    Cambio al vertice per il Consorzio Alta Langa, eletta presidente Mariacristina Castelletta

    Cambio della guardia ai vertici del Consorzio Alta Langa: il nuovo presidente è Mariacristina Castelletta (Tosti 1820). Ad affiancarla come vicepresidente, in continuità con gli anni precedenti, sarà Giovanni Carlo Bussi, viticoltore di San Marzano Oliveto. Castelletta succede a Giulio Bava, che ha guidato la compagine per tre mandati consecutivi tra il 2013 e il 2022.

    Presidente e vice sono stati eletti dal Consiglio di Amministrazione dell’ente, scelto a sua volta nell’Assemblea dei Soci della scorsa settimana.  Oggi, nel Cda guidato da Castelletta e Bussi, siedono: Piero Bagnasco (Fontanafredda), Giulio Bava (Giulio Cocchi), Umberto Bera (Bera), Domenico Conta (Enrico Serafino), Sergio Germano (Ettore Germano), Antonio Massucco (Banfi), Alessandro Picchi (Fratelli Gancia), Giacinto Balbo (viticoltore di Bubbio e Cassinasco), Luciano Ferrero (viticoltore di Mango), Gianpaolo Menotti (viticoltore di Castel Rocchero).

    Da otto anni nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio Alta Langa, Mariacristina Castelletta si occupa del marketing dell’azienda di famiglia, Tosti1820, e fa parte anche del Consiglio di Amministrazione del Consorzio del Vermouth di Torino.

    “Sono onorata ed entusiasta di rappresentare la denominazione Alta Langa Docg. Un grazie infinito va a Giulio Bava, che con la sua presidenza ha traghettato la nostra denominazione in questa importante fase di affermazione e sviluppo. Un ringraziamento sincero anche a Giovanni Carlo Bussi: sono felice di ritrovarlo al mio fianco, per la sua grande esperienza e generosità nei confronti del Consorzio. I miei prossimi tre anni alla guida del Consorzio saranno all’insegna della continuità con ciò che è stato fatto finora. L’obiettivo è quello di proseguire nel percorso di crescita della denominazione, sia in termini di autorevolezza che di numeri” dice il neoeletto presidente.

    “La denominazione Alta Langa Docg sta crescendo e lo sta facendo bene – spiega ancora Castelletta -. Più di 50 produttori oggi fanno parte del Consorzio, le cuvée prodotte sono complessivamente 90. Costante la base agricola, composta da circa 90 viticoltori. Il vigneto si estende adesso per 377 ettari (175 in provincia di Cuneo, 164 in provincia di Asti, 38 in provincia di Alessandria) e dalla vendemmia 2021 abbiamo avuto 3 milioni di bottiglie”.

    EVENTI – Sul fronte della promozione, i passi sono stati consistenti. Lunedì 6 giugno si svolgerà una nuova edizione de La Prima dell’Alta Langa, la grande degustazione di tutte le cuvée dei soci del Consorzio aperta a un pubblico di operatori professionali (buyer, enotecari, ristoratori, distributori, barman, giornalisti). Dopo il successo delle due edizioni di Grinzane Cavour e di quella di Milano, l’evento si svolgerà stavolta a Torino, nel Museo di Italdesign, fra modelli di auto futuristiche, contemporanee.Saranno ben 115 le diverse etichette di Alta Langa in degustazione – tra vini bianchi, rosati, riserve, grandi formati, millesimi rari – per 46 diversi produttori presenti all’evento: numeri che – rapportati alla prima edizione della manifestazione, nella primavera 2018, quando al Castello di Grinzane Cavour si riunirono gli allora 18 produttori del Consorzio per presentare le loro 40 cuvée – raccontano la veloce crescita e il consolidamento della denominazione delle “alte bollicine piemontesi”.

    UN NUOVO CALICE ISTITUZIONALE PER IL CONSORZIO – Chi parteciperà a La Prima dell’Alta Langa quest’anno vedrà in anteprima assoluta “Terra”, il nuovo, iconico calice istituzionale che verrà presentato proprio durante l’evento: dalla collaborazione con Italdesign è nato, infatti, un calice che intende rappresentare il giusto connubio tra funzione e aspetto, dove la forma conserva le prestazioni tecniche ma allo stesso tempo valica i canoni estetici tradizionali di un calice da vino. La collaborazione tra Consorzio e Italdesign è iniziata dieci anni fa, nel 2012, quando fu presentato al pubblico il calice “Grande”, ideato da Giorgetto Giugiaro in esclusiva per il Consorzio Alta Langa.

    PARTNERSHIP E PROGETTI – Prosegue anche la partnership con la Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: da sette anni “alte bollicine piemontesi” sono Official Sparkling Wine della manifestazione, accompagnando i momenti istituzionali e tutti i cooking show degli chef italiani e internazionali che preparano i loro piatti a base di tartufo. Lo scorso settembre poi, è stato avviato l’importante progetto con il Centro Nazionale Studi Tartufo per la sensibilizzazione dei soci viticoltori che dedicano una porzione di terreno alla piantumazione di alberi simbionti del tartufo, nell’ottica del mantenimento delle tartufaie sul territorio delle colline alte di Langa.

    IL DOSSIER – In dirittura d’arrivo i lavori per l’articolato dossier tecnico e di racconto completo della denominazione iniziato lo scorso anno: attraverso la collaborazione di esperti, sono stati approfonditi e codificati aspetti rilevanti che vanno dai miti e dalla storia delle alte bollicine piemontesi fino alle caratteristiche del terroir; dalla conservazione delle bottiglie fino alle tecniche di servizio, la degustazione dei vini e gli abbinamenti. Lo studio sarà indirizzato in primo luogo ad accrescere la consapevolezza e la cultura dell’Alta Langa Docg tra i produttori e avrà una funzione divulgativa.

    CONSORZIO ALTA LANGA

    Il Consorzio Alta Langa è nato nel 2001, dopo molti anni di ricerche e studi approfonditi e metodici sulla vocazione dell’area. È da sempre molto attivo: viticoltori e produttori sono coinvolti nello sviluppo di un vino, di una denominazione e di un territorio.Tutti legati da una grande scommessa: quella di un vino che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto e che per questo deve necessariamente essere importante.A oggi il Consorzio conta 50 case spumantiere associate e 90 vigneron.Dal 2013 il presidente del Consorzio è Giulio Bava, vicepresidente è Giovanni Carlo Bussi.

    L’Alta Langa Docg è lo spumante brut storico del Piemonte. La denominazione ha oggi una produzione di 3 milioni di bottiglie dalla vendemmia 2021 e una storia molto lunga alle spalle: fu il primo metodo classico a essere prodotto in Italia, fin dalla metà dell’Ottocento. L’Alta Langa ha ottenuto la Doc nel 2002 e la Docg nel 2011 (retroattiva al millesimo 2008).

    È fatto di uve Pinot nero e Chardonnay, in purezza o insieme in percentuale variabile; può essere bianco o rosé, brut o pas dosé e ha lunghissimi tempi di affinamento sui lieviti, come prevede il severo disciplinare: almeno 30 mesi.  A ulteriore testimonianza della perenne ricerca della migliore qualità, l’Alta Langa è esclusivamente millesimato, è cioè frutto di un’unica vendemmia e riporta sempre in etichetta l’anno della raccolta delle uve.  

    Viene prodotto in un territorio collinare (dai 250 metri slm in su) che abbraccia le province di Asti, Cuneo e Alessandria: una terra che guarda le cime innevate delle Alpi e respira il mare e che raccoglie l’eredità conservata dagli avi, mantenuta intatta per molto tempo senza subire trasformazioni radicali come è avvenuto invece nelle basse colline. Quello dell’Alta Langa è un territorio prezioso, da sostenere, in cui è salvaguardata la biodiversità.  Terra letteraria, terra straordinaria di resistenze – di guerre e di culture -, che ha fatto fronte ai cambiamenti e li ha assecondati senza perdere il suo bagaglio di memoria e la sua forte identità. LEGGI TUTTO

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    L’ Anteprima Sagrantino 2022 fa il pieno di novità

    Dalla APP alla Vinopolitana, tante le novità in programma per la nuova edizione di Anteprima Sagrantino, evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Montefalco per la presentazione alla stampa e agli operatori del settore dell’annata 2018 del Montefalco Sagrantino Docg e delle nuove annate delle denominazioni del territorio di Montefalco e Spoleto, in programma a Montefalco (Perugia) il 24, 25 e 26 maggio 2022.

    La settimana dedicata ad Anteprima Sagrantino comincerà lunedì 23 maggio con la presentazione del libro di Robert Camuto “Altrove a Sud”, in programma alle ore 11 presso il Teatro San Filippo Neri di Montefalco. Lo scrittore e giornalista americano racconterà per l’occasione “il vino, il cibo e l’anima dell’Italia”, cuore del suo libro “South of Somewhere”, tradotto recentemente in Italia e pubblicato da Ampelos Edizioni.

    Martedì 24 maggio cominceranno i tour nelle cantine del territorio e si terrà l’atteso Gran Premio del Sagrantino, concorso per sommelier provenienti da varie regioni d’Italia che si disputeranno le ambite borse di studio in una finale pubblica tra i migliori tre. Un’occasione unica per ammirare sommelier professionisti all’opera con degustazioni, abbinamenti, carte dei vini e tutto quanto riguarda la corretta comunicazione del Sagrantino all’interno di un ristorante. È anche la giornata dedicata agli operatori del settore, che avranno a disposizione la Sala Tasting riservata ed eventi in cantina a loro dedicati.

    Mercoledì 25 maggio e giovedì 26 maggio la stampa nazionale e internazionale sarà concentrata sulla degustazione delle nuove annate e sulle visite in cantina, mentre giovedì 26 maggio alle ore 18.30 presso il Complesso Museale di San Francesco si terrà la presentazione dell’annata 2018 del Montefalco Sagrantino Docg, dei produttori aderenti ad Anteprima Sagrantino 2018 e dell’etichetta celebrativa dell’annata, vincitrice del concorso “Etichetta d’Autore”. Dopo i saluti del sindaco di Montefalco, Luigi Titta, interverranno il giornalista Giancarlo Gariglio, il presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, Giampaolo Tabarrini, l’assessore all’agricoltura della Regione Umbria, Roberto Morroni, e la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.

    Le settimane precedenti hanno già visto una prima importante fase, ovvero quella legata alla valutazione dell’annata, affidata agli enologi del territorio (Commissione interna) e alla Commissione esterna, composta ogni anno da giornalisti e operatori di rilievo internazionale: dopo Daniele Cernilli (Doctor Wine), Marco Sabellico (Gambero Rosso), Matteo Zappile, sommelier e restaurant manager de “Il Pagliaccio” di Roma (due Stelle Michelin) e Marco Reitano (Chef Sommelier del ristorante Tre Stelle Michelin “La Pergola” dell’Hotel Rome Cavalieri di Roma), quest’anno a valutare la nuova annata del Montefalco Sagrantino Docg sono stati Giancarlo Gariglio (Slowine) e Giampiero Cordero, sommelier del ristorante stella Michelin “Il Centro” di Priocca.  

    Questa sarà anche l’edizione delle novità, con il lancio della APP “Anteprima Sagrantino”, la realizzazione della Vinopolitana, collegamento tra tutte le cantine del territorio e i punti strategici di Anteprima Sagrantino, e la nuova “Sala Ri-Creazione – press room, work, relax&train”, spazio dedicato alla stampa e agli operatori partecipanti.

    Un’edizione tutta da scoprire, che vedrà protagonisti i vini del territorio e le cantine partecipanti (a questo link l’elenco completo https://www.consorziomontefalco.it/cantine-partecipanti/ ). Qui le informazioni sul programma: https://www.consorziomontefalco.it/anteprima-sagrantino/. Per accrediti stampa https://www.consorziomontefalco.it/richiesta-accrediti-stampa-2018/, per accrediti per operatori https://www.consorziomontefalco.it/richiesta-accrediti-operatori-2018/.  LEGGI TUTTO

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    Valentini Trebbiano d’Abruzzo 1973

    Trebbiano d’Abruzzo di Valentini, uno dei più grandi bianchi italiani (del mondo), da sempre. Trebbiano d’Abruzzo 1973 di Valentini, inebriarsi dei profumi nitidi e seducenti che, nonostante i 49 anni passati, salgono delicatamente dal bicchiere fino alle narici, deglutirne un sorso e in questo momento sublime di raro privilegio che ti viene concesso, come in una sorta di montaggio cinematografico, mettere insieme le immagini della storia ha originato questo capolavoro: una storia fatta di terra, di mani che l’hanno lavorata, di attese, di paure e ripensamenti, d’amore, che in un assaggio, dopo quasi cinquant’anni, arrivano a stordirti, a farti capire, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di cosa è capace questo liquido fatato. L’infinito in un bicchiere. LEGGI TUTTO

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    Sorsi e Percorsi d’Abruzzo a Milano

    Inizia oggi 13 maggio a Milano con la rassegna “Percorsi d’Abruzzo” un viaggio alla scoperta dei tesori enologici della regione più verde d’Europa, dove montagna e mare si incontrano dando origine a un territorio e a una variegata proposta di vini. Organizzato dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo in collaborazione con la Delegazione Fisar Milano, l’esplorazione […] LEGGI TUTTO

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    Nasce l’Enoteca Regionale dell’Albugnano

    Di Luciano Pavesio

    Inaugurata ufficialmente sabato 7 maggio, questo nuovo progetto coinvolge già 25 produttori vitivinicoli con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento promozionale e turistico

    Un luogo dove apprezzare le diverse anime dell’Albugnano Doc e degli altri vini a denominazione di origine, oltre alle numerose eccellenze agroalimentari di un territorio ricco di tipicità, compreso tra la Collina Torinese e il Nord Astigiano, oltre che un punto di partenza informativo e turistico per andare alla scoperta dei tesori artistici e culturali del “romanico”, a cominciare dalla vicina magnifica Abbazia di Vezzolano o la stessa Chiesa di San Pietro ad Albugnano.

    Con questi obiettivi è nata ad inizio maggio l’Enoteca Regionale dell’Albugnano, con sede Via Roma 9 ad Albugnano (Asti), con una giornata a “porte aperte” per appassionati, intenditori, wine lover o semplici curiosi.

    Durante l’inaugurazione è stato così possibile conoscere ed assaporare i vini simbolo di questo territorio dai celebri trascorsi enologici purtroppo in gran parte dimenticati, a cominciare proprio dall’Albugnano Doc, dalla Freisa d’Asti e quella di Chieri Doc, la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc fino alla Barbera d’Asti Docg .

    “Questa inaugurazione sancisce l’inizio di un percorso che vedrà nell’Enoteca Regionale dell’Albugnano un amplificatore degli innumerevoli tesori di un’area del Piemonte ricca di storia, di cultura e di eccellenze artigianali ed enogastronomiche. – racconta Giancarlo Montaldo, Presidente dell’Enoteca Regionale dell’Albugnano – Attraverso la valorizzazione dei vini e degli altri prodotti agroalimentari, come quelli a base di Nocciola Piemonte, la frutta e le verdure sottovetro, le confetture, il miele e altri ancora, vogliamo promuovere il territorio nella sua globalità ed evidenziare i suoi punti di forza, a partire dalle ricchezze naturali, paesaggistiche, umane, fino alle tradizioni storiche, artistiche e architettoniche. Penso, in particolare, all’arte romanica, di cui queste colline sono una delle culle di eccellenza a livello piemontese e italiano”.

    Nato nel 2019 dall’idea di una ventina di produttori vitivinicoli, supportati dal Comune di Albugnano, il progetto dell’Enoteca Regionale dell’Albugnano è finalmente diventato realtà.

    Quella dell’Albugnano è, ad oggi, la quindicesima Enoteca Regionale presente in Piemonte e come le sue “colleghe” si candida a diventare promotrice dei vini di qualità del territorio di riferimento, ma anche dei prodotti agroalimentari, di quelli biologici e tipici locali, e del paesaggio rurale, culturale e artistico. Estremamente importante sarà creare una sinergia con gli altri soggetti che operano per la valorizzazione delle eccellenze naturalistiche e artistiche-culturali, come ad esempio le Botteghe del vino, le Cantine comunali, i Consorzi di tutela dei vini Doc e Docg e le associazioni dei prodotti agroalimentari, le organizzazioni di produttori e le realtà associative come l’Albugnano 549, presente al completo sia il giorno dell’inaugurazione che sugli scaffali dei vini in vendita presso l’Enoteca.

    Sede ufficiale dell’Enoteca regionale di Albugnano è l’ex Scuola Elementare “Camilla Serafino”, nel cuore dell’affascinante borgo piemontese, definito “il balcone del Monferrato” per la sua altitudine (549 metri di altitudine s.l.m.) e per il panorama che offre dal Belvedere che si affaccia sulle colline del Basso Monferrato e gran parte dell’arco alpino occidentale.

    Messa a disposizione dal Comune di Albugnano e ristrutturata anche grazie al supporto economico della Regione Piemonte – Assessorato del Turismo, l’ex scuola sarà il punto d’incontro tra produttori e amanti del buon vino e del buon cibo, tra informatori turistici ed escursionisti alla ricerca di nuovi luoghi da visitare, proponendo vini in degustazione e svolgendo la funzione di Ufficio Turistico, insieme al Punto informativo del Romanico.

    A partire dal 7 maggio, giorno dell’inaugurazione, la sede dell’Enoteca Regionale è aperta dal venerdì al lunedì con orario continuato dalle ore 10,30 alle ore 18,30.

    Diverse sono le iniziative già in cantiere che l’Enoteca promuoverà nei prossimi mesi: dall’organizzazione di pic-nic nei luoghi più affascinanti della zona alla realizzazione di degustazioni “alla cieca” per conoscere più a fondo tutte le peculiarità delle tipicità enogastronomiche promosse.

    “Attualmente l’Enoteca è composta da 25 soci, tutti produttori di vino, oltre al Comune di Albugnano. – conclude Montaldo –  Presto però entreranno nella nostra famiglia tante altre realtà vitivinicole e agroalimentari che hanno il desiderio di farsi conoscere da un pubblico più vasto e, allo stesso tempo, di fare rete per rendere ancora più ospitale e ricco di opportunità il territorio in cui operano e producono. Naturalmente, ci auguriamo di poter coinvolgere nel tessuto sociale anche gli altri Comuni del territorio per sviluppare un progetto organico tra le attività private e quelle istituzionali”. LEGGI TUTTO