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    EBB 2016 e Parosé 2016 Mosnel: debutta la nuova annata

    Mosnel presenta l’annata 2016 dei millesimati EBB e Parosé, vini che racchiudono la filosofia della maison e fiori all’occhiello della storica Azienda di Camignone (Brescia) guidata dai fratelli Lucia e Giulio Barzanò. “L’EBB e il Parosé sono vini a cui teniamo moltissimo – spiega Lucia Barzanò – Rappresentano perfettamente l’essenza dello Stile Mosnel, che le […] LEGGI TUTTO

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    Vino(UIV): avvio 2022 difficile per l’export italiano in Nord America e Asia

    Rallenta la corsa del vino italiano nei principali Paesi del Nord America (Usa e Canada) e dell’Asia (Cina e Giappone). Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly (www.osservatoriodelvino.it), che ha elaborato i dati doganali sull’import di vino nei primi 3 mesi del 2022, il Belpaese segna il passo sia rispetto alla media import globale, sia nei confronti dei principali […] LEGGI TUTTO

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    Scipio Cabernet Franc: il condottiero di Tenuta Sette Cieli

    Tra le colline sopra Bolgheri, a 400 metri sul livello del mare, Tenuta Sette Cieli dà vita a Scipio, Cabernet Franc che interpreta con finezza ed eleganza il carattere complesso della varietà e del territorio di origine. Il nome rievoca Scipione l’Africano, storico generale romano che sconfisse Annibale nella seconda guerra punica nel 202 a.C., […] LEGGI TUTTO

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    Le sorprese del Chiaretto di Bardolino

    Siamo proprio sicuri che il Chiaretto di Bardolino sia un vino che vada bevuto d’annata e non più tardi della vendemmia successiva? In realtà, per approcciarsi in maniera virtuosa a questo vino rosa del Garda, sarebbero necessari almeno un paio di anni di affinamento in bottiglia come minimo. Una provocazione? Pe nulla se ci si attiene a quanto emerso in maniera netta nella verticale organizzata nel corso dell’Anteprima del Chiaretto di Bardolino 2022. Un viaggio a partire dal millesimo 2014, ovvero dall’anno in cui è partita la Rosé Revolution, fino ad arrivare alla nuova annata attualmente disponibile sul mercato che è la 2021.

    Da un calice 2015 dai profumi intriganti, che spaziano dalla foglia di tè agli agrumi, con un palato verticale e suadente, si arriva al 2021 che si manifesta tutta la sua esuberante giovinezza, ma proprio per questo motivo abbastanza contratto e poco armonico con i profumi che sono appiattiti su una nota di caramella che con il passare del tempo, già a partire dall’annata 2019 ad esempio, lascerà spazio a profumi più distintivi con una bocca sicuramente più profonda.

    C’è poi un altro aspetto capace di rimettere in discussione certezze acquisite, ovvero la temperatura di servizio del Chiaretto, che la vulgata corrente consiglia di bere freddissimo. La giornalista Tamlyn Currin, in un articolo pubblicato alcuni mesi fa sul portale di Jancis Robinson, ha sostenuto che il Chiaretto di Bardolino, per dare il meglio di sé, andrebbe bevuto ad una temperatura tra i 14 e i 18 gradi. Fatto assolutamente vero, anche questo provato in maniera empirica durante le degustazioni dell’Anteprima; più il vino nel bicchiere saliva di temperatura più ne guadagnava in complessità e piacevolezza. Tutto questo in antitesi con i desiderata del mercato che concepisce il Chiaretto come vino da bere subito, freddo per l’appunto e possibilmente solo d’estate, una sorta di vino da piscina. Ovviamente comanda il mercato con i suoi 9,5 milioni di bottiglie vendute nel 2021, su questo non ci sono dubbi.  

    Ad onore del vero però, già dallo scorso anno, sono entrati sul mercato anche alcuni Chiaretto di annate precedenti. Per fortuna c’è un buon numero di produttori che propone vini rosa affinati per uno o due anni prima di essere posti in bottiglia, confermando la denominazione gardesana tra le più strutturate ed eclettiche del panorama dei vini rosa europei. L’invito per gli appassionati è quello di conservare qualche cartone per poi stappare il Chiaretto dopo qualche anno, magari d’inverno servendolo alle temperature proposte dalla Currin, sicuramente si osserverebbero le cose da un’altra prospettiva e senza annoiarsi.

    L’anteprima del Chiaretto di Bardolino 2022

    Quest’anno è stato l’Istituto Tusini di Bardolino, specializzato nella formazione di giovani operatori di cantina e vigneto, a ospitare la tredicesima edizione di Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino, organizzata dal Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino. In degustazione la nuova annata in commercio, la prima nella storia per la quale è obbligatoria la nuova menzione “Chiaretto di Bardolino”, entrata in vigore con il disciplinare approvato lo scorso anno, al posto della vecchia denominazione “Bardolino Chiaretto” e alcune “selezioni” affinate uno o due anni in cantina, anch’esse di nuovo ingresso sul mercato.

    L’anteprima 2022 è stata anche l’occasione per presentare alla stampa italiana, grazie ad una interessante seminario, la nuova associazione nata in Francia denominata Rosésde Terroirscui sono state invitate a far parte, assieme a cantine di Bandol, Tavel, Bordeaux, Côte du Rhône, anche due aziende del Chiaretto di Bardolino, Guerrieri Rizzardi e Le Fraghe. Di notevole interesse anche la degustazione dedicata alla AOC Tavel, denominazione della Valle del Rodano che nel 1936, prima al mondo, ha previsto esclusivamente vini rosé nel proprio disciplinare. Ovviamente, non si possono fare paragoni con il Chiaretto, vuoi per i metodi di vinificazione, vuoi per terroir differenti, ma è stato davvero istruttivo, proprio grazie ai Tavel degustati, capire l’elevato livello qualitativo che hanno raggiunto i nostri Cerasuolo d’Abruzzo, quest’ultimo si paragonabile al Tavel nei confronti del quale, nelle espressioni migliori delle cantine d’Abruzzo, non deve esservi nessuna sudditanza.

    La vendemmia 2021

    Nel 2021, una serie prolungata di belle giornate ha favorito un’ottimale maturazione delle uve destinate al Chiaretto di Bardolino. Contestualmente, l’ampiezza delle escursioni termiche intercorse tra il giorno e la notte ha favorito la presenza di valori di acidità mediamente superiori rispetto al 2020, a beneficio delle caratteristiche di freschezza e di sapidità tipiche del Chiaretto di Bardolino che fanno sperare anche nella longevità di quest’annata, che sarà interessante degustare anche fra 5/6 anni. Una nota a parte per il colore. Pur confermando il tipico colore rosa chiaro, caratteristico delle uve locali (Corvina e Rondinella), in alcuni vini dell’annata 2021 è possibile notare una lieve variazione della sfumatura della tonalità di rosa rispetto alle annate recenti (dal fior di pesco alla buccia di litchi al rosa salmone).

    Questo è dovuto alla maturazione fisiologica particolarmente importante raggiunta dalle uve nel 2021, che ha accentuato la dotazione e l’estraibilità del loro corredo di antociani, soprattutto in alcune specifiche porzioni di territorio. Si tratta di una conferma di come, nella produzione del Chiaretto di Bardolino, i singoli dettagli stagionali, territoriali e microclimatici prevalgano rispetto ai fattori tecnico-produttivi, a conferma della diffusa e condivisa volontà di produrre un autentico “vino rosa di terroir”. LEGGI TUTTO

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    Diletta Tonello è la nuova presidente del Consorzio di Tutela Vini del Lessini Durello

    Diletta Tonello, vicentina, classe 1991, dopo due mandati alla vicepresidenza, è la nuova presidente del Consorzio di Tutela Vini del Lessini Durello e succede all’uscente Paolo Fiorini, che resta in qualità di vicepresidente, assieme a Silvano Nicolato, per i prossimi tre anni.

    La decisione è stata presa all’unanimità nel corso dell’ultimo consiglio di amministrazione, tra i primi in Italia per la presenza di produttrici.

    Diletta Tonello, vignaiola vicentina, è la prima donna a ricoprire la carica più alta all’interno del consorzio di tutela, la cui denominazione si estende sull’area collinare dei Monti Lessini tra Verona e Vicenza. 

    «Questa nomina – sottolinea la neo presidente – è la prova che quando si vuole si può trovare un accordo tra grandi e piccoli. In questi ultimi anni la denominazione ha fatto passi da gigante grazie anche alla forte coesione tra i produttori. Il livello qualitativo delle nostre bollicine da vitigno autoctono ha raggiunto risultati senza precedenti e i trend di mercato sono molto favorevoli, a fronte di un consumatore che si mostra sempre più attento e maturo. Si tratta adesso di proseguire sulla linea tracciata e di crescere non solo in Italia ma anche oltre confine. Non a caso il primo appuntamento importante che abbiamo in calendario è proprio al Prowein di Dusseldorf dal 15 al 17 maggio».

    Una nomina dunque che si pone sulla scia della continuità rispetto a quanto fino ad ora realizzato.

    «Sono orgoglioso che il consiglio di amministrazione abbia fatto questa scelta – evidenzia il presidente uscente Paolo Fiorini – perché riconosco indubbie capacità e competenze a Diletta Tonello e perché sono certo che con lei la denominazione potrà crescere ancora sul fronte della qualità e del prestigio».

    Molti i risultati importanti che sono stati raggiunti negli ultimi tre anni: dalla Certificazione Biodiversity Friends – quella del Lessini Durello è l’unica denominazione nel suo compresso ad averla ricevuta, a testimonianza di quanto la tutela dell’ambiente e l’impiego di pratiche agricole a basso impatto siano per i viticoltori priorità da perseguire tanto quanto il costante miglioramento qualitativo delle singole produzioni – all’ottenimento dei prestigiosi Tre Bicchieri, passando per numerose attività di formazione focalizzate sul Metodo Classico e rivolte ai produttori.

    La DOC Lessini DurelloLa denominazione del Lessini Durello, riconosciuta nel 1987, conta circa 430 ettari vitati ad uva Durella, distribuiti sulla fascia pedemontana dei Monti Lessini, tra Verona e Vicenza. Oggi le aziende associate al consorzio sono 34 e ogni anno viene prodotto circa 1 milione di bottiglie, di cui 750.000 con metodo Charmat e 250.000 con Metodo Classico. LEGGI TUTTO

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    VinoVip Cortina 2022, il ritorno di un classico

    I leader dell’enologia si danno appuntamento a luglio sulle Dolomiti. Professionisti, giornalisti ed appassionati insieme in un’atmosfera unica a Cortina per degustare e riflettere sul futuro del vino. Torna nelle date del 10 e 11 luglio l’appuntamento con VinoVip Cortina, la biennale firmata dalla rivista Civiltà del bere con il patrocinio del Comune di Cortina […] LEGGI TUTTO

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    XI edizione di Life of Wine, oltre 150 vecchie annate in degustazione

    Il 23 ottobre 2022 andrà in scena la XI edizione di Life of Wine, evento degustazione dedicato all’evoluzione del vino nel tempo grazie al confronto ed all’assaggio di grandi etichette italiane; un format unico dedicato alle vecchie annate di importanti cantine nazionali ideato da Studio Umami e Roberta Perna Comunicazione Enogastronomica, agenzie di Firenze specializzate […] LEGGI TUTTO