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    A maggio, in Puglia, la terza edizione di Evoluzione Naturale

    Assaggi, degustazioni e convegni. Sono solo alcuni degli ingredienti di Evoluzione Naturale, il salone dei vini artigianali che torna, dopo lo stop dovuto alla pandemia di Covid, l’8 e il 9 maggio 2022 a Grottaglie, città conosciuta in tutto il mondo per la produzione di ceramiche artistiche, a venti chilometri da Taranto, dove il tema della tutela dell’ambiente è quanto mai attuale e dove la terra deve assolutamente ritornare al centro della vera vita dell’uomo.

    La terza edizione, prevista inizialmente a fine Gennaio 2022 e rinviata a causa della pandemia, per quest’anno cambierà location sicuramente non meno suggestiva dell’ex Convento dei Cappuccini attualmente chiuso per lavori di ristrutturazione.

    Nella Masseria Lella, posseduta dai Cicinelli, lungo l’itinerario percorso dai Grottagliesi per recarsi in pellegrinaggio al santuario della Madonna della Mutata, luogo cui la comunità era, ed è, molto legata, si tornerà a degustare naturale.

    Grazie alla collaborazione di Matteo Gallello, cronista del vino e specializzato in editoria enogastronomica, saranno organizzati convegni, workshop tematici e laboratori di degustazione che vedranno il coinvolgimento di ospiti qualificati. In particolare, il convegno di apertura della terza edizione sarà un approfondimento sull’uso dell’argilla e sulla sua relazione con il vino con la partecipazione di Elisabetta Foradori, vignaiola a Mezzolombardo, tra le prime in Italia a studiare e utilizzare le anfore per la vinificazione del Teroldego, della Nosiola e di altre varietà.

    Nella due giorni pugliese i vignaioli si presenteranno con degustazioni aperte al pubblico, del settore horeca e appassionati, con l’obiettivo di portare a conoscenza di una platea sempre più vasta filosofie, metodi di lavoro, in vigna e in cantina in assoluta armonia con la natura.

    Con le oltre 80 aziende e 500 etichette in degustazione Evoluzione Naturale si conferma un appuntamento imperdibile per operatori ed appassionati dell’artigianalità e dei poeti della terra.

    Per approfondire:

    www.evoluzionenaturale.org

    Ticket: LEGGI TUTTO

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    La prima dell’Alta Langa a giugno 2022

    Si prepara la nuova edizione de La Prima dell’Alta Langa, la grande degustazione di tutte le cuvée dei soci del Consorzio Alta Langa aperta a un pubblico di operatori professionali, buyer, enotecari, ristoratori, distributori, barman, giornalisti.

    Si svolgerà lunedì 6 giugno, a partire dalle 9.30 e fino alle 18.30. La sede scelta è quella del Museo di Italdesign a Moncalieri (Torino), fra modelli di auto futuristiche, contemporanee, parte dell’heritage dell’azienda piemontese che, dal 1968, offre stile, progettazione, costruzione prototipale e di pre-serie a brand di tutto il mondo nei campi dell’automotive e del product design.

    Più di 100 le etichette di Alta Langa in degustazione – tra vini bianchi, rosati, riserve, grandi formati, millesimi rari – per circa 40 diversi produttori che saranno presenti all’evento: numeri che – rapportati alla prima edizione della manifestazione, nella primavera 2018, quando al Castello di Grinzane Cavour si riunirono gli allora 18 produttori del Consorzio per presentare le loro 40 cuvée – raccontano la veloce crescita e il consolidamento della denominazione delle “alte bollicine piemontesi”.

    All’evento si potrà accedere soltanto tramite registrazione sul sito istituzionale del Consorzio: www.altalangadocg.com

    Informazioni: eventi@altalangadocg.com

    UN NUOVO CALICE ISTITUZIONALE PER L’ALTA LANGA – Chi parteciperà a La Prima dell’Alta Langa quest’anno potrà vedere e provare in anteprima assoluta “Terra”, il nuovo, iconico calice istituzionale che verrà presentato proprio durante l’evento: dalla collaborazione con Italdesign è nato, infatti, un calice che intende rappresentare il giusto connubio tra funzione e aspetto, dove la forma conserva le prestazioni tecniche ma allo stesso tempo valica i canoni estetici tradizionali di un calice da vino. La collaborazione tra Consorzio e Italdesign è iniziata dieci anni fa, nel 2012, quando fu presentato al pubblico il calice “Grande”, ideato da Giorgetto Giugiaro in esclusiva per il Consorzio Alta Langa. LEGGI TUTTO

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    Francesco Intorcia, la nuova era del Marsala

    Se non potete spingervi fino a Marsala nel breve, ma vi è più comodo raggiungere la città di Verona, tra gli appuntamenti da mettere in agenda per i Vinitaly futuri, va segnata con l’evidenziatore la visita allo stand delle Cantine Intorcia nel Padiglione Sicilia, lì troverete indaffaratissimo Francesco Intorcia, l’uomo della provvidenza per il Marsala. È schietto Francesco e nonostante la frenesia della fiera veronese, vedrete che riuscirà sempre a ritagliarsi uno spazio per fare quattro chiacchiere, evitando orpelli inutili che non appartengono al suo carattere. Il Marsala, grazie a visionari come lui, è rinato. Un vino, che da vanto dell’enologia italiana nel mondo, ha conosciuto l’oblio, fino a divenire caricatura di sé stesso: i più attempati ricorderanno le bottiglie di Marsala all’uovo stipate negli scaffali al supermercato. Ormai quasi tre lustri fa, Francesco mise piede per la prima volta nella cantina di famiglia, assaggiando e riassaggiando le vecchie annate di Marsala fino a comprende di avere tra le mani un patrimonio dal valore inestimabile. Nel 2010, con la benedizione di papà Antonio, si convince che è giunto il momento di mettere in bottiglia le prime Riserve Intorcia del nuovo corso, reputando la vendemmia 1980 la più adatta per il nuovo progetto che ha in testa. 

    Francesco intorcia – Pietro Russo

    Nasce così il marchio Heritage, che dall’inglese traduciamo con il termine eredità, intesa come patrimonio di una famiglia e di un territorio unico come Marsala.  A quel Marsala vendemmia 1980, uscito nelle tipologie Vergine, Dolce e Semisecco ha fatto seguito, per lo stesso millesimo, la Riserva Superiore e successivamente la Superiore 1994, la Vergine e Superiore 2004, la Riserva Superiore 2012 e la Superiore Rubino 2014. La produzione Heritage comprende anche altri vini importanti e di grande fascino come il Vigna di Maestranza da uve Grillo e il Vino Bianco Pre British Metodo Perpetuo Tradizionale. Francesco non si è accontentato di rilanciare il Marsala ma ha voluto ricordare a tutti che il vino, scoperto dal commerciante inglese John Woodhouse, può anche essere un fantastico vino da aperitivo, ed è qui che sta il vero colpo di genio. Con la collaborazione dello Chef Peppe Agliano viene proposto in abbinamento con il finger food: Pane Nero di Castelvetrano con burro di bufala e aringa, bombette di tonno crudo con caprino e cipolla caramellata, tanto per fare qualche esempio. Mentre con il mago del gelato gourmet Stefano Guizzetti (Ciocco Lab) viene proposto in abbinamento con il gelato salato.

    A prima vista ci si muove su piani destabilizzanti ma poi le armonie che si creano nell’abbinamento del Marsala con il gelato di burro ed acciughe, colatura, pane di Tuminia, oppure con il sorbetto ai peperoni bruciati, tortelletta salata, bagna cauda e spuma di robiola, oppure ancora con il sorbetto di pulled pork, buns all’olio, salsa coleslaw e senape al miele, ci fanno dimenticare la noia e godere all’inverosimile. Non è finita, ci sono i cocktail. Qui entra in gioco il Bar Manager Roberto Tranchida che tra un Negroni Heritage (Marsala Ambra Semisecco, liquore arance amare, bitter e London dry gin) uno Scent of Sicily (Marsala Superiore Oro, London Dry Gin, succo di pompelmo rosa, succo di limone e sciroppo di lamponi) e almeno altre otto preparazioni, colloca il Marsala in una nuova dimensione, reiventando cocktail con l’aggiunta di una parte di sicilianità. In definitiva credo che Francesco Intorcia con il suo dream team stia giocando un ruolo determinante per il rilancio del Marsala, sdoganandolo dalla monotona consuetudine del vino da meditazione e facendolo riscoprire quale vino di grande classe, compagno di abbinamenti inusuali, innovativi, ma soprattutto unici. LEGGI TUTTO

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    Vinitaly, da blocco export Russia e Ucraina perdite per 200 mln

    “Il blocco dell’export di vini verso Russia e Ucraina produrrà per le cooperative vitivinicole perdite per oltre 200 milioni di euro. Anche se il peso delle esportazioni in questi paesi rappresenta in termini assoluti una quota marginale “nel commercio estero dei vini italiani, e nonostante il divieto di esportazione sia di fatto stato limitato solo […] LEGGI TUTTO

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    Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute investe a Bolgheri

    Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute investe a Bolgheri ed acquista altri nove ettari di terreni. La nuova proprietà si aggiunge ai trenta ettari della Tenuta Campo al Mare, già articolata in sei unità produttive, tutte localizzate in una delle zone italiane a più alta vocazione vitivinicola. I 9 ettari, dopo una approfondita analisi satellitare dei […] LEGGI TUTTO

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    Il Pinot Nero Villa Corniole debutta ufficialmente a Vinitaly

    Lanciata lo scorso anno durante la pandemia, la novità di prodotto sale finalmente sul palcoscenico internazionale di Vinitaly con la nuova annata, la 2019. Spazio, presso lo stand, anche agli altri monovarietali, ai blend nati in omaggio al territorio e ai Salísa Trentodoc. Ritorno in grande stile per Villa Corniole a Vinitaly. L’azienda della famiglia Pellegrini, che da […] LEGGI TUTTO

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    5StarWines – The Book, doppio riconoscimento per i vini di Cantine Menhir

    Doppio riconoscimento per Cantine Menhir dalla Guida 5Starwines – The Book 2022, che premia la qualità dei vini e delle aziende enologiche di tutto il mondo. La Guida, pubblicazione internazionale edita da VeronaFiere, ha infatti recensito quest’anno due etichette dell’azienda, assegnando 93 punti a “Filo” Negroamaro di Terra d’Otranto Riserva 2019 e 90 punti a […] LEGGI TUTTO

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    Fabio Zenato è il nuovo presidente del Consorzio Lugana Doc

    Fabio Zenato raccoglie il testimone da Ettore Nicoletto trovando una Doc in buona salute e con ampi margini di crescita.

    Nato a Peschiera del Garda, fa parte di una famiglia di vivaisti e viticoltori da tre generazioni presente nell’area del Lugana. Alla guida, con il fratello Paolo, dell’azienda di famiglia “Le Morette”, con circa 50 ettari di vigneti.

    La sua esperienza affonda profonde radici in vigna. Agronomo, laureato presso la Facoltà di Agraria di Milano con una tesi sperimentale sulla caratterizzazione fenotipica e genotipica del vitigno Turbiana. 

    Da quello studio, il Consorzio del Lugana ha intrapreso un attento percorso di ricerca con altre indagini scientifiche, che ha permesso di sviluppare un vero e proprio lavoro di selezione clonale del vitigno. Recentemente il Consorzio ha concluso la registrazione dei primi tre cloni varietali della Turbiana presso il Ministero delle politiche agricole e forestali.

    È stato membro del CdA consortile per diversi mandati prima di diventarne presidente nell’aprile 2022.

    Vinitaly 2022 sarà la prima occasione ufficiale in cui verrà presentata al pubblico internazionale la nuova presidenza. Il Consorzio del Lugana sarà protagonista della kermesse veronese con lo stand presso il Pala Expo A9-A11, dove sarà proposta in degustazione una folta selezione di circa un centinaio di tipologie e brand di Lugana. Per raccontare il vino nelle sue molteplici sfumature il Consorzio proporrà inoltre un Masterclass dal titolo “Il Lugana in sei atti. Seminario alla scoperta di un vino, del suo vitigno e delle sue tipologie produttive” condotta dal wine expert Filippo Bartolotta martedì 12 aprile alle ore 16.30 negli spazi di Ascovilo. Il Lugana nella sua versione più Classica, Riserva, Vendemmia Tardiva, annate giovani e vecchie…una degustazione a 360 gradi in cui le etichette saranno bendate e solo alla fine del percorso saranno svelate.  LEGGI TUTTO