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    Consorzio Brunello: campagne digital spingono Brunello in USA e Canada

    Quasi 18mila bottiglie di Brunello (+300% sul 2019) vendute negli Usa tra settembre e novembre 2020 sulla sola piattaforma Wine.com e una crescita del 60,5% in valore nelle vendite dell’Lcbo – il monopolio canadese dell’Ontario – tra ottobre e inizio gennaio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono i risultati delle campagne digital pre-natalizie del Consorzio del vino Brunello di Montalcino rivolte ai principali mercati target oltreoceano.
    “Stati Uniti e Canada sono piazze strategiche – ha detto Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio -. Di fronte al nuovo lockdown, in un periodo dell’anno per noi fondamentale sul fronte delle vendite, abbiamo deciso di spingere sulla promozione per sostenere l’annata 2015 ancora in commercio”. Pagine personalizzate, presenza sui social, e-mail targettizzate su clienti fine wine, promozioni, banner pubblicitari sono le principali azioni di marketing mix svolte su wine.com – uno dei più importanti e-commerce a stelle e strisce con distribuzione in tutti gli Stati Uniti – che hanno portato al boom di vendite a valore (958mila dollari, per un prezzo medio di 54 dollari a bottiglia) grazie anche alla crescita dei millennial che oggi rappresentano il 23% degli acquisti contro il 14% di 2 anni fa.
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    Strategia multicanale anche in Ontario grazie all’attivazione, tra novembre e inizio gennaio, di sponsorizzazioni mirate sui social dell’Lcbo, ma anche all’organizzazione di una rassegna di degustazioni e webinar digitali che hanno coinvolto più di 30 esperti, tra rappresentanti del monopolio, ristoratori, sommelier, influencer e giornalisti, insieme alla partecipazione di 26 aziende montalcinesi. La campagna ha generato oltre 18mila click dai canali social verso il sito del monopolio e vendite di Brunello per un valore complessivo di più di 3,4 milioni di dollari canadesi. Il Brunello di Montalcino esporta nel mondo in media il 70% del proprio prodotto: i top buyer sono Stati Uniti ed Europa, seguiti da Canada e Giappone. LEGGI TUTTO

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    Digital Wine Marketing: guida alla promozione online del vino e dell’enoturismo

    Il 5 febbraio esce per Hoepli Digital Wine Marketing: guida alla promozione online del vino e dell’enoturismo. L’autrice è Susana Alonso, consulente marketing con un’esperienza decennale nel mondo del vino.
    Il libro fa parte della collana Digital Marketing Turismo, ed è un manuale teorico-pratico agile e aggiornato per lo sviluppo di moderne strategie di comunicazione e promozione del vino sul web.
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    Chiaretto di Bardolino: al via la nuova campagna trade negli Stati Uniti

    Il Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino inaugura negli Stati Uniti una nuova campagna commerciale dedicata al Chiaretto di Bardolino, il vino rosa della sponda veronese del lago di Garda, leader di settore in Italia. L’iniziativa, che si articola in due specifiche tranche dedicate l’una agli importatori, distributori e buyer di vino e l’altra ai sommelier di alcuni dei migliori ristoranti americani, in vista della futura ripartenza del settore post-Covid, verrà affidata all’agenzia americana Colangelo & Partners, attiva nel settore trade, con sedi a New York e San Francisco, e a Studio Cru, che invece opera dall’Italia su target altamente profilati.
    Scopo del progetto, che avrà inizio a partire dal mese di febbraio e proseguirà sino alla fine di giugno, è individuare nuovi sbocchi commerciali negli USA attraverso la ricerca di contatti nell’intento di aumentare ulteriormente la conoscenza del Chiaretto di Bardolino, di ampliare i volumi delle vendite nel mercato statunitense, che ora si attestano intorno al 5% della produzione, nonché di aumentare il numero di aziende produttrici che esportano negli Stati Uniti. A condurre i seminari dedicati al mondo dei sommelier sarà la giornalista americana Katherine Cole, una delle più importanti esperte internazionali di rosé, autrice del libro “Rosé All Day”.
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    “Il Chiaretto di Bardolino – commenta Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino – ha ormai acquisito, grazie alle azioni di comunicazione intraprese dal Consorzio di tutela, una considerevole reputazione sulla stampa americana. La nuova campagna vuole sfruttare la crescita della categoria dei rosé negli Stati Uniti, vista anche la grande popolarità dei vini italiani tra i consumatori americani, per allargare la presenza e la distribuzione del Chiaretto”.
    L’Italia è infatti attualmente in testa alle importazioni di vino americano, con una crescita del 12,8% in valore del commercio al dettaglio, come riportato da Nielsen Retail Data al 2020, con una quota di mercato del 32,6%. Nel 2019, Nielsen ha inoltre riportato che il vino rosato ha superato le vendite di vini bianchi e rossi, registrando un +29% e conquistando una quota di mercato pari al 3,7%. La crescita della categoria indica indubbiamente che c’è molto potenziale per il vino rosa italiano negli USA: “Alla luce dei dati diffusi da Nielsen – continua Cristoforetti – quello attuale risulta un momento perfetto per intervenire con una campagna specifica dedicata al mercato americano”.
    Le aziende produttrici di Chiaretto di Bardolino che prenderanno parte alla nuova campagna statunitense sono Albino Piona, Aldo Adami, Benazzoli, Casaretti, Cantine Lenotti, Cavalchina, Gentili, Gorgo, Il Pignetto, Le Fraghe, Monte del Fra’, Poggio Delle Grazie, Seiterre, Giovanna Tantini, Valetti, Vigneti Villabella, e Vitevis – Cantina di Castelnuovo. LEGGI TUTTO

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    Francesco Domini: L’andamento e la struttura del mercato italiano del vino

    Cos’è successo all’interno del mercato italiano nell’ultimo periodo e come hanno risposto le aziende vitivinicole ai cambiamenti di consumo e acquisto di vino dei consumatori?
    Francesco Domini, direttore commerciale di Genagricola, ci anticipa quali saranno i punti principali della sua lezione al MIV, il corso in marketing internazionale del vino di WineJob, che si articolerà analizzando la struttura e i modelli di distribuzione più utilizzati nel mercato italiano, con un’attenzione particolare al segmento digitale.
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    Brunello di Montalcino: bene le vendite grazie a super annate 2015 e 2016

    Sono circa 9 milioni i contrassegni Docg consegnati nel 2020 dal Consorzio per altrettante bottiglie di Brunello di Montalcino pronte alla vendita. Il dato registrato da Valoritalia è superiore (+12,2%) rispetto alle bottiglie immesse sul mercato nel 2019 e alla media degli ultimi 5 anni (+4,3%). Protagonista il millesimo 2015, giudicato straordinario dalla critica internazionale e oggetto di un boom di ordini da tutto il mondo già prima del suo esordio sugli scaffali.
    Alla sua prima stagione di vendita (da quest’anno è in commercio la riserva), l’annata 2015 ha già fatto meglio dei due millesimi precedenti rispettivamente del +53% del +32%. Ottime notizie anche da un’altra predestinata – l’annata 2016 – per cui tra novembre e dicembre scorsi sono stati richiesti 2,7 milioni di contrassegni Docg per altrettante bottiglie pronte a essere distribuite nel mondo.
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    “Considerata la congiuntura attuale – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci – il risultato generale è assolutamente positivo, anche se in condizioni normali la crescita sarebbe stata almeno doppia. Abbiamo avuto la fortuna di affrontare il periodo più difficile con le 2 annate consecutive migliori della storia come alleate, e se la 2015 ci ha consentito di difenderci nel migliore dei modi, la 2016 ha tutte le carte in regola per consolidare il brand Brunello tra i più grandi vini del mondo”.
    L’emergenza sanitaria, osserva il Consorzio, ha certamente limitato ma non fermato una crescita che sarebbe stata ancora più netta senza i cali di richieste dei mesi di maggio e dicembre. Stabili nel 2020 (-1%, a oltre 4,1 milioni di bottiglie) le consegne di contrassegni per il Rosso di Montalcino.
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    Il Consorzio di tutela del vino Brunello di Montalcino riunisce 212 soci (che rappresentano il 98,2% della produzione di Brunello), per una tutela che si estende su un vigneto di oltre 4.300 ettari nel comprensorio del Comune di Montalcino. Di questi, 3.150 sono iscritti a Doc e Docg (2.100 a Brunello, contingentati dal 1997, 500 a Rosso di Montalcino, 50 a Moscadello, 480 a Sant’Antimo). LEGGI TUTTO

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    Villa Bibbiani, una cantina fuori dagli standard

    C’è grande aspettativa per la storica cantina toscana che ha presentato nel 2020 l’intera linea delle cinque etichette e si affaccia al nuovo anno con la voglia di allargare gli orizzonti oltre confine, nello spirito guida che fa dell’innovazione una tradizione.
    Una delle eccellenze vitivinicole toscane, impresa simbolo dell’area del Chianti Montalbano, ha ripreso a vinificare dopo l’imponente ristrutturazione delle cantine, oggi tra le più all’avanguardia in Italia. Motore del progetto è stato l’attuale proprietario: George Mc Carroll Rapier III, originario del Texas ed innamorato di questo angolo della Toscana che combina arte, natura ed operosità.
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    La tenuta è dominata da una splendida villa cinquecentesca, circondata dal parco botanico, un gioiello d’epoca, ideato da Cosimo Ridolfi, esperto agronomo, che progettò la cantina con idee d’avanguardia. Le sue intuizioni in campo ed in cantina, considerata già nell’Ottocento un vanto di ingegneria, hanno permesso a Villa Bibbiani di diventare punto di riferimento per la produzione del Chianti Montalbano.
    Le cantine sono state ristrutturate e munite di sistemi innovativi che permettono tecniche di vinificazione di ultima generazione, senza dimenticare la tradizione. Nel lavoro di ogni momento dell’anno si segue lo spirito che muove la squadra, ossia quello di valorizzare il territorio circostante e lavorare nel miglior modo possibile per ottenere etichette di alta gamma. I vigneti sono piantati a Sangiovese, re indiscusso del territorio, ma sono anche presenti Colorino e Canaiolo nero.
    Una parte è coltivata a Cabernet Sauvignon che in quest’area riesce ad esprimere al meglio le proprie caratteristiche. Sono questi i vitigni alla base delle cinque etichette, a partire dal Chianti Montalbano DOGC e dai due monovarietale: il Montereggi IGT, Cabernet Sauvignon in purezza e il Pulignano IGT 100% Sangiovese; quindi, c’è un blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon, Treggiaia IGT e il rosato Flora, prodotto con uve Sangiovese.
    Villa Bibbiani è un progetto attuale che guarda al futuro seguendo due direttrici. La prima è nel segno dell’espansione con l’impianto di nuovi vigneti per allargare la superficie vitata, consolidare le viti coltivate e diversificare la produzione (l’obiettivo è quello di raddoppiare i terreni coltivati, per raggiungere un target di quaranta ettari). Il secondo è quello di scoprire nuovi mercati.
    L’azienda, ritornata sulla scena vitivinicola da un anno soltanto, è infatti già arrivata in Cina dove ha partecipato a tre manifestazioni fieristiche e dove quest’anno intende farsi conoscere negli Stati Uniti, in Florida ed in Texas. Sarà presente anche alla prossima edizione italiana dell’evento degustativo “Best Wine Stars” che si terrà il 26 e 27 giugno a Milano presso Palazzo del Ghiaccio. Simone Pezzatini, che a Villa Bibbiani ricopre il ruolo di marketing manager, spiega: “Il mercato italiano ha risposto positivamente nonostante le limitazioni contingenti dell’anno appena passato, e l’interesse è quello di proporci al mondo dell’Horeca di alta gamma: ristoranti, enoteche e winebar, per desiderio dello stesso Rapier che punta in alto e vorrebbe potare le bottiglie di Villa Bibbiani sulle tavole ad accompagnare i piatti degli chef stellati”.
    Quest’anno Villa Bibbiani ha aperto anche il sito di vendita online, dove è possibile ordinare le cinque etichette prodotte dalla cantina. L’attuale situazione di emergenza sanitaria ha infatti spinto l’azienda ad accelerare i piani della vendita online sia in Italia sia all’estero. Il primo passo è stato quello di rendere operativo lo shop online e nel 2021 aprirà i suoi canali Amazon per servire l’Europa e gli Stati Uniti nonché Alibaba, Tmall e Wechat per raggiungere i mercati asiatici.
    Villa Bibbiani
    Alle pendici meridionali del colle Montalbano, tra le località di Capraia e Limite in Toscana, sorge Villa Bibbiani: un’antica villa rinascimentale circondata da vigne, ulivi ed uno splendido parco botanico ideato da Cosimo Ridolfi. Una storia di produzione ed avanguardia lunga 1300 anni in un territorio che da sempre trasmette tutta la sua eleganza e finezza nei suoi vini, sintesi di eccellenza e passione. Eccellenza di un terroir unico che conferisce al vino eleganza, struttura e ricchi bouquet aromatici che raccolgono tutti i profumi del nostro areale. Passione di una cantina che cura con grande rispetto i vigneti e il loro frutti. La cantina produce oggi cinque etichette: Chianti Montalbano DOCG, fiore all’occhiello di Villa Bibbiani, Treggiaia IGT, Pulignano IGT Montereggi IGT, e il rosato Flora IGT. LEGGI TUTTO

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    Cantina Colli Euganei per la ricerca: il progetto prosegue fino a Pasqua

    Prosegue fino a Pasqua “VO’ per la ricerca” l’iniziativa solidale promossa da Cantina Colli Euganei per sostenere il lavoro dell’equipe medica del Dipartimento di Microbiologia e Microbiologia Clinica dell’Università di Padova nella lotta al Covid-19, e per promuovere il turismo nel territorio di Vo’, uno dei primi Comuni in Italia ad essere dichiarato zona rossa.
    In sette mesi dal suo avvio, nel giugno 2020, il progetto ha già raccolto120 mila euro. Per ogni bottiglia venduta di due vini rappresentativi del territorio, il Serprino Spumante Doc Colli Euganei e il Rosso Doc Colli Euganei, un euro viene destinato all’Università di Padova per la ricerca e 10 centesimi al Comune di Vo’. Dal suo inizio il progetto ha potuto contare sulla collaborazione di numerose catene come Despar, Eurospar, Interspar, Alì, Famila, A&O, Mega, Cadoro, Iperlando, Maxi, Spak, SuperW, Eurospesa, Crai, Autogrill e, per il suo valore, si è aggiudicato anche il premio come miglior progetto per il rilancio del territorio e dell’enogastronomia dal Gist (Gruppo italiano stampa turistica), consegnato nell’ottobre scorso in occasione della 57esima edizione della fiera TTG Travel Experience di Rimini.
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    “Siamo soddisfatti del risultato raggiunto in questi mesi – spiega Lorenzo Bertin, presidente di Cantina Colli Euganei – e il nostro impegno continuerà anche nel 2021: in un momento così difficile ci sembra giusto continuare a dare il nostro contributo per sconfiggere il virus e tornare a una vita normale”.
    “Il 2021 ha portato con sé la somministrazione dei primi vaccini contro il Covid-19, segno tangibile dell’importanza della ricerca scientifica, risposta universale alla pandemia – afferma il Rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto –. Sono felice, quindi, che il progetto “Vo’ per la ricerca”, che già ha portato un contributo importante e generoso al nostro Ateneo, prosegua anche per i prossimi mesi. Quello di Vo’ è un territorio al quale l’Università di Padova è sempre più legata, grazie agli studi epidemiologici permessi dalla straordinaria collaborazione della popolazione”.
    Partner del progetto: Despar, Eurospar, Interspar, Alì, Famila, A&O, Mega, Cadoro, Iperlando, Maxi, Spak, SuperW, Eurospesa, Crai, Autogrill. LEGGI TUTTO

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    Crescono i vini abruzzesi in Italia, reggono le vendite in Germania

    Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo inaugura il 2021 con un segnale positivo. Dall’Osservatorio Permanente a cura di Wine Monitor Nomisma, voluto dal Consorzio nel 2019 per adeguare al meglio le strategie d’azione sui vari mercati, emerge che i vini abruzzesi sono stati protagonisti assoluti nella grande distribuzione in questo particolare 2020.
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