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    Torre Rosazza, la nuova interpretazione del Refosco dal Peduncolo Rosso

    Torre Rosazza presenta nel suo portfolio la nuova interpretazione di un grande friulano: il Refosco dal Peduncolo Rosso Friuli Colli Orientali Doc. Il Refosco dal Peduncolo Rosso rappresenta le radici storiche identitarie del Friuli, un antico vitigno autoctono a bacca rossa unico nel suo genere, e trova una delle migliori espressioni in quest’area, dando vita […] LEGGI TUTTO

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    Graziano Prà: autunno nel segno del Monte Grande

    Il cru di Graziano Prà è il vino più premiato quest’anno dell’azienda di Monteforte d’Alpone (Verona). Il Monte Grande, blend di Garganega e Trebbiano di Soave, è un grande Soave dove nulla è lasciato al caso, in grado di coniugare perfettamente tradizione e modernità. Una qualità che gli ha permesso quest’anno di conquistare importanti riconoscimenti […] LEGGI TUTTO

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    Umani Ronchi cantina dell’anno per il Gambero Rosso

    Azienda vitivinicola biologica, sostenibile, enoturistica. Circa 210 ettari (oltre a 30 in affitto) di vigneti rigorosamente autoctoni e principalmente dislocati nelle Marche (oltre 170 ettari) con un robusto “sconfinamento” in Abruzzo. Umani Ronchi, della famiglia Bianchi-Bernetti, è la Cantina dell’anno per la Guida vini d’Italia 2024 del Gambero Rosso, il principale – e tra i […] LEGGI TUTTO

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    AIS Veneto: al via la tredicesima edizione di Alba Vitæ

    AIS Veneto presenta la tredicesima edizione di Alba Vitæ, l’iniziativa benefica che ogni anno mette la cultura del vino al servizio della solidarietà, sostenendo una realtà sociale del territorio attraverso la vendita di una tiratura limitata di un vino scelto di volta in volta tra le eccellenze enologiche della regione. Quest’anno sarà la volta della […] LEGGI TUTTO

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    Lo scenario italiano del consumo di vino fuori casa

    In occasione della Milano Wine Week, CGA by NielsenIQ (NIQ) – principale società di consulenza per la misurazione, l’analisi e la ricerca nel settore On Premise – ha raccontato lo scenario italiano del consumo di vino fuori casa all’interno del nuovo spazio “Casa Masaf”, creato per l’occasione dall’omonimo Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

    Nonostante l’incremento del costo della vita stia colpendo gran parte degli italiani, i consumatori amanti del vino tendono ad essere più propensi a non rinunciare al piacere di mangiare e bere fuori casa. Per quanto riguarda le specifiche categorie di bevande, dalla recente indagine emerge che il 40% dei consumatori preferisce il vino come drink. Una tendenza tutta italiana che rende la categoria terza dopo birra e aperitivi.

    Le tipologie di vino preferite dagli italiani

    Nel Belpaese il vino fermo traina la categoria: lo scelgono infatti 3 consumatori su 4 (75%).  Vino frizzante (44%) e vino da dessert (28%) si posizionano al secondo e terzo posto. Inoltre, il vino fermo se paragonato al vino frizzante detiene una posizione dominante con il 53% dei consumatori che dichiara di berlo esclusivamente rispetto alle bollicine.

    L’identikit degli appassionati del vino

    Il 60% degli amanti del “nettare degli dei” afferma che uscire per mangiare e bere fuori casa rimane una priorità fondamentale. Inoltre, il 71% frequenta locali con una continuità uguale o maggiore rispetto a 3 mesi fa, spendendo la stessa cifra, o addirittura superiore.

    In Italia il consumatore di vino è alto-spendente – con un reddito medio familiare superiore ai 38mila euro -, paga mensilmente una cifra di circa 103€ per mangiare e bere fuori casa e si colloca prevalentemente nella fascia d’età degli over 55 (44%). Il 62% frequenta settimanalmente i locali e vive generalmente in grandi aree urbane (69%).

    Carta dei vini: quali sono i criteri di scelta di un buon bicchiere di vino

    CGA by NielsenIQ segnala che prima di scegliere un calice di vino, gli italiani controllano in primis la provenienza, elemento di garanzia per la qualità del prodotto selezionato; infatti la regione (37%) e il paese d’origine (32%) si collocano al primo e al secondo posto, seguiti subito dopo dalla reputazione (23%). Dall’analisi emerge anche che gli italiani (88%) sono i primi consumatori a livello mondiale a prediligere vini del proprio Paese, seguiti da Nuova Zelanda (85%) e Francia (78%).

    Inoltre, tra i cultori del vino, più di un terzo (37%) indica la qualità del prodotto come caratteristica imprescindibile per la scelta del proprio drink (+ 7 pp rispetto al consumatore medio). Fattore meno rilevante per definire un vino di qualità è il prezzo, che si posiziona solamente al sesto posto (19%) e non influisce in maniera consistente.

    About CGA by NielsenIQ

    CGA by NielsenIQ è la principale società di consulenza per la misurazione, l’analisi e la ricerca nel settore On Premise che favorisce la crescita dei marchi di cibo e bevande di maggior successo al mondo. LEGGI TUTTO

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    Academy 4Grapes: ricomincia la scuola per ampelonauti

    Sono aperte le iscrizioni per la quarta edizione dell’Academy 4Grapes, il corso di alta formazione online nato nel 2020 su iniziativa di Perleuve, società fondata dall’agronomo Giovanni Bigot. Le lezioni prendono il via lunedì 6 novembre e si rivolgono a chi ambisce a diventare ampelonauta, la figura professionale che ha le competenze teoriche e pratiche […] LEGGI TUTTO

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    Il Sangiovese secondo Fèlsina: 40 anni di Fontalloro e Rancia

    Un’azienda vitivinicola a cavallo tra due territori tanto diversi quanto identitari e due vini che incarnano la sua idea di Sangiovese. Fèlsina celebra le 40 vendemmie di Fontalloro e Rancia, IGT Toscana e Chianti Classico Riserva DOCG, due etichette che hanno scritto la storia della realtà guidata da Giovanni Poggiali. Nata nel cuore di Castelnuovo […] LEGGI TUTTO

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    Buon compleanno, Wine2Wine!

    Chissà se esiste un evento, una fiera, un congresso o qualcosa del genere che in un paio di giorni permetta di fare il punto sulla situazione dei mercati mondiali del vino, offra momenti di informazione sulle ultime novità della tecnologia digitale e di formazione su marketing & comunicazione, permetta di confrontarsi con esperti internazionali, ma non trascuri gli aspetti di socialità, cultura, innovazione…Se non esistesse un contenitore così bisognerebbe inventarlo, ma per fortuna qualcuno ci ha già pensato. E l’ha fatto ben 10 anni fa, con largo anticipo sui tempi e molta visione.Buon compleanno, Wine2Wine! Dieci anni fa sembravi un esperimento dall’esito incerto come tutte le novità, e invece guarda dove sei arrivato: sei diventato un punto di riferimento per comunicatori del web, produttori, giornalisti specializzati, esperti, marketing manager, direttori, ecc. ecc. E’ più che giusto e doveroso perciò festeggiare alla grande questo primo importante traguardo. Per questo la prossima edizione di Wine2Wine International Business Forum, in programma alla Fiera di Verona il 13 e 14 novembre 2023 vedrà molte importanti novità: dal punto sulla situazione di un’altra iniziativa di successo come il programma (anch’esso decenne) per la formazione degli Italian Wine Ambassador* , alle partnership con testate di settore come Wine Meridian o con istituzioni come l’AIS, dalle degustazioni guidate dai due (per ora) unici Master of Wine italiani (Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi), alle numerose sessioni di approfondimento sui temi più caldi e/più sentiti dagli addetti ai lavori: DTC del vino, situazione nei mercati chiave, i nuovi strumenti digitali per la comunicazione del vino, eccetera.Per chi lo frequenta, W2W è un momento di incontri, confronti, riflessioni. Gli spunti sono sempre tanti, e poi serve tempo per metabolizzarli. Per questo vale sempre la pena esserci: non esci mai a mani vuote. Ci vediamo la’. *la tempistica non è casuale: dietro l’invenzione di Wine2Wine e dell’Italian Wine Ambassador Academy c’è sempre la stessa vulcanica persona, Stevie Kim, che ha saputo coinvolgere le persone più adatte per aiutarla a concretizzare entrambe le iniziative. LEGGI TUTTO