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    Trentino, quattro giorni di festa per il Muller Thurgau

    Manca solo un mese alla 36^ edizione della rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna, in programma dal 6 al 9 luglio nella cittadina di Cembra e nel territorio della splendida e selvaggia valle a nord del capoluogo, famosa per i suoi arditi terrazzamenti. Come sempre, la manifestazione è organizzata dal Comitato Mostra Valle di Cembra […] LEGGI TUTTO

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    Consorzio Vini Alto Adige: Andreas Kofler confermato presidente

    Anche per i prossimi tre anni, il presidente del Consorzio Vini Alto Adige sarà Andreas Kofler. Il neoeletto consiglio di amministrazione ha riassegnato la presidenza a Kofler, così come la vicepresidenza a Martin Foradori. L’attenzione rimarrà pertanto incentrata sulla prosecuzione dei progetti già avviati: l’implementazione della sostenibilità in tutti i settori del comparto vinicolo, la concretizzazione dell’ambizioso progetto legato alla zonazione e la realizzazione della nuova sede del Consorzio.

    Fondato nel 2007 quale organizzazione in grado di raggruppare tutte le principali associazioni e istituzioni del settore vitivinicolo altoatesino, il Consorzio Vini Alto Adige rappresenta oggi il centro di competenza di riferimento in materia di vino e gestisce il marchio Vini Alto Adige, oltre a farsi carico di un’ampia gamma di servizi per i suoi associati. Andreas Kofler, presidente della Cantina Kurtatsch, ha diretto l’attività del Consorzio nelle vesti di presidente già negli ultimi anni; al suo fianco, quale vicepresidente, Martin Foradori della Tenuta Hofstätter di Termeno.

    Il consiglio di amministrazione, recentemente eletto durante l’assemblea generale tenutasi a Bolzano, ha riconfermato l’incarico a entrambi. Anche questo voto è stato all’insegna della continuità. Infatti Andreas Kofler, Klaus Pardatscher, Georg Eyrl e – nuovi – Philipp Plattner nonché Oscar Lorandi continueranno a rappresentare il Consorzio delle cantine produttori in seno al consiglio di amministrazione del Consorzio. Martin Foradori, Alois Clemens Lageder e Peter Zemmer sono stati riconfermati quali rappresentanti delle Tenute dell’Alto Adige. Lo stesso vale per Stefan Vaja dei Vignaioli dell’Alto Adige, rappresentati nel consiglio di amministrazione anche, per la prima volta, da Hannes Andergassen.

    Con la continuità al vertice del Consorzio è garantita anche la continuità in merito ai temi principali. “Un’attenzione particolare è naturalmente rivolta a una coerente implementazione dell’Agenda del Vino Alto Adige 2030, che ci indica la via verso un futuro sostenibile lungo tutta la catena di creazione del valore”, afferma Andreas Kofler. “In fin dei conti, a consumatrici e consumatori, vogliamo garantire non solo la qualità del nostro prodotto, ma anche la qualità della produzione”.

    Un secondo obiettivo è la realizzazione dell’ambizioso progetto legato alla zonazione, pronto alla concretizzazione dopo un lavoro preliminare durato anni. “Nel corso dei prossimi anni, terroir unici, vitigni selezionati per queste specifiche zone e un’ulteriore riduzione delle quantità di raccolto innalzeranno la qualità dei vini dell’Alto Adige a un livello ancora superiore”, spiega il vicepresidente del Consorzio Martin Foradori.

    Infine, è in fase di realizzazione anche il progetto della nuova sede del Consorzio Vini Alto Adige, nella quale troverà una nuova casa l’intero settore vitivinicolo altoatesino. “La concentrazione a livello di ambienti e spazi ci permetterà di raggruppare meglio le risorse e rendere la cooperazione ancor più stretta”, assicura il presidente.

    Il nuovo Consiglio di Amministrazione, da sinistra a destra: Philipp Plattner, Martin Foradori, Oscar Lorandi, Georg Eyrl, Stefan Vaja, Andreas Kofler, Peter Zemmer, Hannes Andergassen, Klaus Pardatscher (mancano Clemens Lageder e Peter Zemmer) LEGGI TUTTO

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    I migliori rosati sbocciano in Puglia (cit.)

    I migliori rosati sbocciano in Puglia. Circa una quindicina di anni fa, con questo slogan oggi decisamente desueto, la Regione Puglia, non senza un pizzico di sano campanilismo, presentava al mondo i suoi vini rosa. D’altronde, se andate nella Valtenesi, a Bardolino o in Abruzzo, vi diranno che i migliori vini rosa italiani vengono da lì. Chi ha ragione? Credo tutti, è questa è un’ottima cosa perché sta a significare che il vino rosa italiano, al di là delle mode e delle tendenze, a volte anche deleterie, ha raggiunto livelli qualitativi di assoluta eccellenza. Nel primo semestre di quest’anno, oltre alla consueta Anteprima del Chiaretto di Bardolino e un approfondimento sulla Valtenesi, ho avuto la possibilità di degustare un discreto numero di referenze pugliesi.

    La Puglia è terra di grande tradizione, si hanno notizie di produzione di vino rosé già a partire dalla metà dell’Ottocento e per certo, può vantare il primo vino rosa imbottigliato, correva l’anno 1943 quando Piero de Castris iniziò a commercializzare il Five Roses, ma oggi, a che punto siamo? Qualcuno è arrivato a dire che l’identità dei rosati pugliesi è stata stravolta, che ha seguito solo logiche di mercato, le quali hanno portato ad un appiattimento dei vini fortemente orientato verso la Provenza. È davvero così? Sinceramente a me non pare, anzi, riferendomi nello specifico all’annata 2022 ho trovato dei vini in grado di bilanciare finezza, eleganza, struttura, riuscendo a mantenere una facilità di beva sorprendente e fortemente identitaria, grazie alla peculiarità di uve come il Susumaniello, la Malvasia Nera, il Nero di Troia e naturalmente il Negroamaro.   

    Gli assaggi

    Di seguito una serie di belle sorprese da bere tutto l’anno e non solo d’estate. Il vino rosa va assolutamente destagionalizzato, questo deve essere un mantra che tutti i comunicatori di vino devono recitare fino allo sfinimento.

    Iniziamo con due spumanti Metodo Martinotti, il primo è il Susumaniello Rosato brut Masseria L’Astore. Dalla prima naturale spremitura delle uve si ottiene il mosto detto in Salento “lacrima”, questo è messo a fermentare a temperatura controllata in vasche d’acciaio. Successivamente viene spumantizzato in autoclave alla temperatura di 10°/12° C per almeno 5 mesi. Note intense e delicate di piccoli frutti rossi e melograno al naso, al palato è teso ed elegante.

    L’Astore Masseria si trova a Cutrofiano, nella Grecia salentina. Il secondo è il Aka Charme Primitivo Rosè Brut Produttori di Manduria. Vinificazione in bianco, con resa non superiore al 50-55%. Dopo la pressatura, il mosto rosato viene avviato verso la fermentazione primaria, sotto stretto controllo termodinamico (da 13 a 15°C). La trasformazione del mosto in vino prosegue sempre in acciaio, sulle fecce fini, fino al termine di ottobre. Successivamente il vino viene trasferito in autoclave per la fermentazione secondaria, dove avviene la presa di spuma ed il successivo affinamento sui lieviti, per un periodo complessivo di circa 120 giorni. All’olfatto intensi piccoli frutti rossi e delicata tostatura. Al palato è cremoso ed espressivo. La cantina cooperativa Produttori di Manduria si trova a ovviamente a Manduria, siamo in provincia di Taranto.

    Per quanto riguarda i vini rosé fermi segnalo: Castillo IGP Susumaniello Rosato 2022 Cardone. Macerazione delle bucce con il mosto, per circa 24/36 ore, al fine di permettere l’estrazione del colore desiderato. Pressatura soffice del pigiato. Fermentazione alcolica a temperatura controllata (18-20°C). Affinamento in tini di acciaio. Il profilo olfattivo è di bella intensità, melograno, piccoli frutti rossi, delicate note iodate. Al palato è cristallino ed espressivo. L’azienda Cardone si trova in quel gioiello che è Locorotondo. Taranta Negroamaro e Malvasia Nera IGP 2022 Vetrère. Raccolta meccanica, pressatura soffice, illimpidimento statico, fermentazione in serbatoi d’acciaio a temperatura controllata (14°-16°C). Affinamento in serbatoi d’acciaio sui lieviti per due mesi. Alla vista si presenta con un rosa ciliegia deciso. L’olfatto si presenta con note intense di frutta rossa, al palato è dinamico. L’azienda Vetrère si trova a Montemesola in provincia di Taranto. 

    Rosamora Malvasia Nera 2022 Cantine Paololeo. Dopo la raccolta l’uva viene raffreddata a 0°C e fatta stazionare all’interno della pressa soffice per circa 4 ore a contatto con le bucce da dove si estrae il caratteristico colore “rosa cerasuolo”. Il pressato, all’interno di un serbatoio d’acciaio inox, fermenta a temperatura bassa per circa 10 giorni. Matura per 3 mesi in serbatoi d’acciaio. All’olfatto intense note di piccoli frutti rossi, e leggera speziatura. Al palato è slanciato ed elegante. Le Cantine Paololeo si trovano a San Donaci in provincia di Brindisi. Cyntia Nero di Troia 2022 Cantine Merinum. I vigneti sono situati a Vieste ai piedi della Foresta Umbra Patrimonio Unesco e nel cuore del Parco Nazionale del Gargano. Macerazione a freddo in pressa soffice, fermentazione e vinificazione a temperatura controllata. Affinamento in vasche per due mesi e altri due mesi in bottiglia prima della commercializzazione. All’olfatto intense note di piccoli frutti rossi, melograno, arancia rossa. Al palato è suadente e di bella espressività. Le cantine Merinum si trovano in località Pasquarella a Vieste.

    Fabri Murgia Nero di Troia 2022 Rivera. Vendemmia manuale nella seconda settimana di ottobre a raggiunta maturazione fenolica. Dopo 8 ore di macerazione a °5C, il mosto fiore prosegue la fermentazione in acciaio a 18°C. Affina per 4 mesi in anfore di terracotta Tava e botti in gres porcellanato Clayver. Assaggio questo vino con grande emozione perché è dedicato a Fabrizio De Corato, ultimogenito della famiglia proprietaria della storica e direi mitica cantina Rivera, prematuramente scomparso un anno fa.  All’olfatto intense note di amarena e melograno e delicate note speziate e fumé. Al palato è succoso e slanciato. LEGGI TUTTO

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    Aperte le iscrizioni per il XX Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau

    Il panel di degustazione è in programma per venerdì 23 giugno, mentre la premiazione per venerdì 7 luglio, nell’ambito della seconda giornata della XXXVI rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna, con la conduzione del sommelier e speaker radiofonico Andrea Amadei. C’è tempo fino al 9 giugno per iscriversi al XX Concorso Internazionale Vini  Müller Thurgau […] LEGGI TUTTO

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    Al via la nona edizione del “Marketing Internazionale del Vino (MIV)”

    Winejob, agenzia di recruiting, formazione e consulenza specializzata nel settore del vino, rinnova l’impegno nel formare gli esperti del futuro tramite il corso di Marketing Internazionale del Vino (MIV). Un percorso annuale rivolto a titolari e operatori di aziende vitivinicole e a coloro che ricercano un percorso formativo per introdursi nel settore del vino. Un […] LEGGI TUTTO

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    Prosecco Superiore Eye, la prima live webcam della Denominazione

    Bisol 1542 inaugura il 30 maggio la prima live webcam della Denominazione, il Prosecco Superiore Eye, per mostrare a tutto il mondo la bellezza delle colline di Valdobbiadene, Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2019.

    Indissolubilmente legata a questo territorio da oltre 5 secoli, Bisol1542 vuole farlo conoscere a tutti gli appassionati, vicini e lontani. Posta in uno dei vigneti più storici di proprietà dell’azienda, a 300 metri di quota, nella parte sommitale della collina di Cartizze, la live webcam offre una panoramica completa, in tempo reale, delle ripide colline dove si pratica la viticoltura eroica.

    Qui nascono i vini di Bisol1542, che interpretano il terroir, i suoli e le Rive per raccontare le sfumature di Prosecco Superiore. Attivo dal 30 maggio e visitabile solo dalla home page del sito web di Bisol1542 (www.bisol.it), grazie a una GIF e a un pop-up cliccabile, il Prosecco Superiore Eye è accessibile, nel pieno rispetto delle normative sulla privacy, a ogni utente: la live webcam Panomax, azienda leader nel settore, non mostra solo la visuale a 360 gradi e sempre aggiornata del paesaggio circostante, ma indica anche l’ora, la velocità del vento e la temperatura. Lo zoom dà la visione grandangolare e quella di dettaglio, senza perdere la qualità dell’immagine. Distribuita in Italia da SplendItaly, dona al visitatore persino la possibilità di rivedere il tramonto del giorno precedente.

    E dall’alto di questo luogo magico, nelle giornate più terse, si può arrivare a scorgere l’orizzonte sino a Venezia, di cui Bisol1542 celebra lo stile di vita e il fascino in tutte le bollicine che crea.

    L’icona digitale web del Prosecco Superiore Eye, dipinta a mano da mimicocodesign rigorosamente ad acquerello, in perfetto stile Bisol1542, è una pupilla che contiene il logo del brand, una B verde in cima a una collina eroica di Valdobbiadene. LEGGI TUTTO

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    WineAround in Riviera 2023

    Torna l’appuntamento con Winearound in Riviera, con la quinta edizione in programma venerdì 2 e sabato 3 giugno dalle 18.00 alle 24.00, nei giardini della Casa Valdese di Vallecrosia (IM). Protagoniste dell’evento – organizzato dal Comune di Vallecrosia in collaborazione con l’Associazione Culturale FoodAround, la guida ViniBuoni d’Italia edita dal Touring Club Italiano e l’Associazione […] LEGGI TUTTO