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Esportazioni di vino italiano – aggiornamento gennaio 2020

Commentare dei dati così positivi come quelli di export di vino in gennaio nel contesto in cui ci troviamo non è facile. La partenza del 2020 è stata particolarmente buona e supportata da un fortissimo (non ricorrente quasi di certo) incremento delle spedizioni nel mercato americano, che ha più che compensato il calo registrato nel Regno Unito e in genere negli altri mercati (messi tutti insieme). Con questa dinamica, si è anche consumato il sorpasso nel segmento degli spumanti tra Stati Uniti e Regno Unito, ormai una questione di tempo. Mettendo giù due numeri, le esportazioni di gennaio crescono del 13% a quasi 500 milioni di euro, portando il dato sui 12 mesi a quasi 6.5 miliardi di euro. Oltre al mercato americano va menzionata una buona partenza d’anno in Germania e Giappone e nei paesi nordici in genere. Passiamo a una breve analisi dei dati.

  • In gennaio le esportazioni di vino crescono del 12.9% a 495 milioni di euro, di cui 354 milioni di vini fermi in bottiglia, +16.6%, 105 milioni di spumante, +4.4% e 36 milioni di altri prodotti (di fatto sfusi fermi), +4.7%. La dinamica dei volumi resta positiva, con un incremento dell’8.7% a 1.64 milioni di ettolitri, con una spinta molto rilevante dai vini spumanti e dai vini sfusi.
  • In ragione d’anno, quindi nel periodo febbraio 2019-gennaio 2020, il dato totale è +3.8%, con un +4.8% per i vini fermi in bottiglia e +4.3% per i vini spumanti, segmento in cui il Prosecco continua a crescere (+14%) ma è compensato dal calo degli altri spumanti DOP.
  • Se guardiamo ai mercati comprendiamo cosa sta dietro a questo boom mensile. Il mercato americano cresce del 52% a 167 milioni di euro. Questi 57 milioni di euro in più sono esattamente uguali al +57 milioni del dato totale (da 438 a 495 milion) e dunque potremmo dire che gli Stati Uniti rappresentano il 100% della crescita. Pur essendo un ragionamento semplicistico, questo vi fornisce un’idea del dato. Anche il mercato tedesco parte bene, +5.4% a 79 milioni, mentre sono negativi i dati del Regno Unito (-20%) e della Svizzera (-13%). Si tratta ovviamente di un mese ma certamente qualche segnale lo fornisce.
  • Nel segmento degli spumanti, il mese chiude con un “magro +4.4% come dicevamo. È il saldo di una crescita del 7.6% del Prosecco e di un calo a doppia cifra sia per l’Asti che per gli altri spumanti DOP, come potete apprezzare dalla tabella allegata. In ragione d’anno, le vendite in USA sono ora 383 milioni e superano 8 milioni quelle nel mercato inglese, in regresso a 375 milioni di euro.
  • In attesa di valutare nei prossimi mesi l’impatto del virus, vi lascio alle numerose tabelle.
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