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Regno Unito – importazioni di vino 2019

I dati 2019 delle importazioni inglesi di vino ci rivelano una triste verità: le difficoltà del prodotto italiano sono solo nostre, perché i francesi hanno avuto un anno eccellente e il mercato in sé per sé è cresciuto del 7% in euro (un filo meno in valuta locale per il rafforzamento dell’1% circa della sterlina). E per rigirare il coltello nella piaga, un forte contributo di questo gap tra l’Italia (+1%) e la Francia (+14%) è proprio venuto dal segmento degli spumanti, dove la forbice tra Francia (+21%) e Italia (-5%) è stata importante. Va detto che questa superiorità francese viene dopo diversi anni in cui i prodotti italiani erano andati molto bene, soprattutto grazie agli spumanti. Bene, nel 2020 il Regno Unito sarà alle prese con Brexit ma sembra avere un cambio più forte ancora (+3% per adesso sullo scorso anno). Attendendo di capire che cosa succede con COVID-19, ci focalizziamo su qualche dato. Vi ricordo che tutti i numeri sono comunque consultatili e “copia-incollabili” facilmente nella sezione Solonumeri.

  • Il Regno Unito ha importato vino per 3.96 miliardi di euro e 3.47 miliardi di sterline, +7% e +6% rispettivamente rispetto allo scorso anno.
  • In termini di volume invece le importazioni sono stabili a circa 14 milioni di ettolitri da ormai diversi anni a questa parte.
  • Dopo diversi anni di perdita di quota di mercato, il vino francese ha avuto un anno molto importante, con una crescita del 16% a 1.31 miliardi di euro per un volume esportato di 2.3 milioni di ettolitri. La quota di mercato della Francia che aveva toccato un minimo al 30.6% nel 2018 risale al 33.2%. Il contributo è stato positivo sia per i vini fermi in bottiglia (+14% a 864 milioni), che per i vini spumanti, cresciuti del 21% a 435 milioni di euro, dopo tre anni di calo consecutivo. Il record del 2015 (517 milioni di euro) è comunque lontano.
  • L’andamento è stato speculare per il vino italiano, che è rimasto stabile a 800 milioni di euro, con un incremento del 6% per i vini fermi in bottiglia (435 milioni), ma un calo del 5% per i vini spumanti a 343 milioni di euro. Va detto che questa riduzione arriva dopo una serie di anni eccezionali per il nostro prodotto spumante.
  • Il terzo esportatore in UK è la Nuova Zelanda, che riprende quota (+5% a 283 milioni) dopo un anno negativo nel 2018, seguita da Spagna e Australia, tutte e tre molto vicine per valori, anche se la “marcia” della Nuova Zelanda sembra ovviamente un’altra.
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