Antinori nel 2021 è tornata sul percorso di crescita che si era interrotto con il Covid. Le vendite sono state 266 miloni di euro, con il contributo di 10 milioni di euro derivante da 7 mesi di consolidamento di Jerman, di cui Antinori ha acquistato il 65% (cioè l’87% di una scatola che detiene il 75% della società friulana) con un investimento segnato in bilancio di 45 milioni di euro. A prima vista l’utile netto del 2021 di 67 miloni di euro è ancora di un buon 15% sotto il record del 2018, ma ci sono alcune componenti che spiegano la differenza, come per esempio la rivalutazione dei marchi che nel 2021 ha generato un abnorme e artificiale incremento degli ammortamenti. Difficile fare un ricalcolo, visto che nel 2021 sono poi stati registrati proventi finanziari molto rilevanti e probabilmente non ripetibili. Diciamo che la misura tornata ad essere più coerente è l’EBITDA, che nel 2021 è salito a 118 milioni di euro, il 6% sopra il dato del 2019. Dal punto di vista finanziario Antinori ha chiuso il 2021 con 151 milioni di cassa netta, +48 milioni rispetto al 2020 e +71 milioni rispetto al 2019, nonostante sia stato contabilizzato l’investimento in Jerman. Il 2022 sembra essere un anno di ulteriore crescita, nonostante gli ultimi eventi (l’esposizione del gruppo è del 3% alle aree colpite dal conflitto Russia-Ucraina), con un punto di domanda relativo alla disponibilità di prodotto che potrebbe rallentare l’evoluzione del fatturato in questi ultimi mesi del 2022. Passiamo a commentare qualche dato di dettaglio insieme.
- Le vendite 2021 di 266 milioni di euro hanno beneficiato per 10 milioni di euro dell’acquisizione di Jerman che quindi ha contato per circa il 5% della crescita del 25% sul 2020. Se ci confrontassimo con il 2019, la crescita sarebbe dell’8% con Jerman, del 3% senza.
- L’area geografica con l’andamento migliore è l’Italia che a 108 milioni di euro è il 19% sopra il 2019. Se anche contassimo Jerman tutto dentro l’Italia sarebbe comunque a +8%, quindi meglio delle altre aree, che salvo Canada e resto del mondo (+27% sul 2019) sono sotto il 2019: -5% per gli USA e -15% per l’Europa.
- Dal punto di vista dei margini, il 2021 ha cominciato a mostrare l’impatto della crescita dei costi esterni, non completamente riassoribiti dall’andamento moderato del costo del personale e della pubblicità. A livello di EBITDA la perdita è di 1 punto percentuale, sul 2019, che diventano 8 punti (dal 34% al 26%) a livello di utile operativo per via dell’incremento dall’11% al 18% degli ammortamenti.
- Risultato finale 70 milioni di utile operativo rispetto agli 84 del 2019 e 67 milioni di utile netto rispetto ai 76 del 2019.
- La parte finanziaria non ha particolari novità, salvo che il flusso normale degli investimenti materiali si cumula con l’acquisizione. La cassa netta di oltre 150 milioni di euro fornisce grande flessibilità all’azienda.
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