Dice Osvaldo Soriano che ci sono tre generi di calciatori: quelli che vedono gli spazi liberi, gli stessi spazi che qualunque fesso può vedere dalla tribuna: e li vedi e sei contento e ti senti soddisfatto quando la palla cade dove deve cadere. Poi ci sono quelli che all’improvviso ti fanno vedere uno spazio libero, uno spazio che tu stesso e forse gli altri avrebbero potuto vedere se avessero osservato attentamente: quelli ti prendono di sorpresa. E poi ci sono quelli che creano un nuovo spazio dove non avrebbe dovuto esserci nessuno spazio: «Questi sono i profeti. I poeti del gioco». Ho sempre pensato che questa frase presa a prestito dal Pallone, potesse identificare in poche righe l’essenza di due vignaioli che amo particolarmente: Marko Fon e Miha Batič, entrambi sloveni di immediato confine. Oggi è toccato a Miha di Šempas, Valle di Vipava, con questa doppio magnum del suo Angel Grand Cuvèe 2007 da uve merlot, cabernet sauvignon, cabernet franc. Il naso si inebria di fumo, torba, spezie, amarena, cacao, tabacco. Un ingresso al palato morbido, coccolato da un tannino delicato, con un finale di grande persistenza, completano il quadro di un vino incantevole.
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