Di Luciana Dias
Il Custoza si presenta in una nuova versione, quella per affrontare le domande del mercato internazionale e elevare le potenzialità del territorio.
Cantine di Verona aggiunge un nuovo vino alla collezione Brolo dei Giusti, il Custoza Doc Superiore. L’obiettivo è valorizzare la denominazione con un occhio particolare all’alta ristorazione e al mercato internazionale.
Cantine di Verona, nasce nel 2021 dalla fusione di Cantina Valpantena, Cantina Colli Morenici e Cantina di Custoza, le Cantine di Verona.
Il debutto del Custoza Superiore Doc Il Brolo dei Giusti è avvenuto in quel luogo d’incanto che è la Dogana Veneta di Lazise, con una degustazione condotta da Nicola Frasson, curatore della guida Gambero Rosso. “Il Custoza Superiore Doc – ha spiegato Luigi Turco, Presidente di Cantine di Verona, completa la linea Brolo dei Giusti, e rappresenta la piena espressione del territorio del Custoza e delle colline moreniche che si affacciano sul Lago di Garda, dal chiaro potenziale di invecchiamento, di cui andiamo fieri. Si tratta di un progetto a lungo termine, in cui crediamo fortemente e che, siamo sicuri, ci porterà lontano”.
Custoza Superiore Doc Il Brolo dei Giusti si compone di cinque varietà di uve: cortese, garganega, friulano, Incrocio Manzoni e chardonnay, coltivate in cinque ettari di terreno, tutti compresi nella frazione di Custoza, nel comune di Sommacampagna e nel cuore della denominazione veronese. I vigneti per la produzione del Custoza Superiore Doc Brolo dei Giusti sono stati attentamente selezionati seguendo precisi parametri agronomici, la vendemmia viene fatta solamente a mano scegliendo le uve migliori, senza dimenticare che la linea Brolo dei Giusticomprende vini prodotti solo nelle migliori annate.
Le bottiglie sono serigrafate, anziché etichettate, per poter rimanere integre nel lungo affinamento che il vino può affrontare. I tappi utilizzati, di nuova concezione, sono ottenuti da materie prime sostenibili, rinnovabili e vegetali, e sono adatti a lunghi periodi di invecchiamento. Il Giusto evocato dal nome e rappresentato in etichetta è un omaggio alla figura dell’agricoltoreche, alla fine di una giornata di lavoro, siede sulla marogna a contemplare il suo operato, immerso nella geometria delle vigne e nella bellezza della natura fuori e dentro il Brolo.
La presentazione della nuova referenza è stata anche l’occasione per partecipare ad un particolare percorso di degustazione alla cieca, atto ad esaltare e individuare le caratteristiche di ogni vitigno che compone il Custoza Brolo dei Giusti, in particolare sono stati messi a confronto: per l’uva Cortese il Gavi DOCG – Castello di Tassarolo, per la Garganega il Soave Classico La Rocca di Pieropan, per il Friulano il Friulano Doleè di Vie di Romans, per l’Incrocio Manzoni il Madre di Italo Cescon, per lo Chardonnay il Sanct Valentin di Cantina Produttori di S. Michele Appiano e naturalmente il Custoza Superiore DOC Brolo dei Giusti di Cantine di Verona.
Custoza Superiore Doc Brolo dei Giusti – Note di degustazione
Dopo la raccolta delle uve, seguono la pressatura soffice, la criomacerazione e una lenta fermentazione a temperatura controllata. L’affinamento avviene sui lieviti in tini di acciaio e, successivamente, in botte di rovere francese, per riposare infine almeno sei mesi in bottiglia.
Di colore giallo paglierino con intensi riflessi dorati. All’olfatto si presente con delicati sentori di agrumati, in particolare limone candito. Al palato si fa riconoscere per acidità e struttura, sapido e avvolgente con un finale lungo e persistente.
Un calice che accompagna perfettamente primi piatti gustosi e saporiti, come un fumetto di pesce, o delle crudité, pesce di mare e di lago e crostacei. Si abbina perfettamente anche a carni bianche in umido e verdure.