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Graziano Prà tra i pionieri del tappo a vite in Italia


Il tappo a vite anche per i grandi cru del Soave. È questa la scelta coraggiosa dell’azienda vitivinicola Graziano Prà che, molti anni fa, ha deciso di scommettere sul tappo a vite per i suoi vini bianchi, per arrivare anno dopo anno a imbottigliare anche le etichette più importanti dell’azienda, come il Monte Grande, un Soave classico Doc che nasce dai vigneti storici di famiglia e che, come cru, racconta la forza minerale dei terreni vulcanici Soave. La ricerca di Graziano Prà nei confronti del tappo a vite è iniziata per trovare la soluzione migliore per l’affinamento del vino, e il primo vino a sperimentare questa strada è stato Otto, il Soave Classico Doc fresco e di pronta beva realizzato con uva Garganega al 100%.

Il tappo a vite supporta la longevità del vino, gli permette di evolvere correttamente e garantisce una chiusura perfetta – sottolinea Graziano Prà, titolare di Prà – sono queste solo alcune ragioni che sostengono la nostra scelta, una decisione maturata dopo tredici anni di osservazioni e degustazioni comparate di vecchie annate. Oggi siamo certi che il tappo a vite sia la scelta migliore per l’affinamento e la conservazione dei nostri vini, la risposta più forte al nostro desiderio di produrre vini buoni nel tempo, senza difetti ed eleganti.”

Oltre alla longevità e alla garanzia dell’evoluzione in bottiglia, attraverso una micro-ossigenazione del vino senza alterazioni, l’azienda sostiene il tappo a vite anche per il suo essere rispettoso e attento nei confronti del cliente. “Comprare una bottiglia di Soave con il tappo a vite – aggiunge Graziano Prà – significa non correre rischi ed essere certi di acquistare un vino che dipende dall’annata, e mai dal tappo. Inoltre, lavorando molto con i mercati esteri, il tappo a vite ci permette di reggere lo stress da trasporto, evitando tutti i problemi legati al posizionamento verticale o orizzontale e agli sbalzi di temperature tra un mezzo e l’altro”.

L’azienda è la somma delle scelte lungimiranti di Graziano Prà che da sempre ha messo al centro del suo lavoro la valorizzazione dei territori: come il Monte Grande, cru dell’azienda, il Monte Bisson nel Soave e la Morandina nella Valpolicella. In tutto sono quaranta ettari vitati nelle colline del Soave, con suoli di origine vulcanica, e otto ettari in quelle della Valpolicella, dove alleva vigneti a 500m di quota, su un terreno composto da suolo calcareo e in un’area caratterizzato da grandi escursioni termiche, influenzata dalle correnti fredde dei Monti Lessini e del Monte Carega.

Oggi Graziano Prà produce cinque etichette provenienti dai terreni del Soave, Otto, Staforte, Monte Grande, Colle Sant’Antonio e Passito Bianco delle Fontane, e la linea Morandina dai vigneti in Valpolicella, con i rossi Valpolicella, Ripasso e Amarone della Valpolicella.

Per maggiori informazioni: www.vinipra.it

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Fonte: https://www.bereilvino.it/feed/

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