Il post di oggi aggiorna e migliora in un certo senso le rilevazioni sulle superfici bio dedicate alla produzione di uva da vino. Aggiorna ovviamente il dato al 2021, e si arriva dunque a 126mila ettari (+9%), di cui 101mila veri (+10mila ossia +10%) e 24mila in conversione. Migliora le rilevazioni precedenti perchè confronta il dato con le superfici vitate dedicate al vino come censite da ISTAT proprio nel 2021. Ossia, i 126mila ettari non si confrontano con 635mila ma con 590mila, essendo questa la superficie che ISTAT ha stabilito nel censimento essere dedicata alla produzione di vino. Siamo dunque a una penetrazione “bio” del 21% sul totale (comprese le viti in conversione) e 17% sul convertito. Sono numeri leggermente diversi da quelli pubblicati qualche settimana fa sul rilevamento europeo, ma non cambiano il quadro in modo sostanziale (20% se calcolato su 635mila). I dettagli regionali ci svelano alcune sorprese nel confronto con il 2020: la corsa del bio prosegue imperterrita in alcune regioni (Toscana su tutte, dove si combina la seconda maggiore superficie dietro la Sicilia con la maggiore penetrazione sul totale vitato, 44%) ma si blocca in alcune altre come la Sardegna o il Trentino Alto Adige, nonostante una penetrazione sul totale vitato molto limitata (7% e 11% rispettivamente). Bene, come premessa mi pare sufficiente, grafici e tabelle e ulteriori commenti nel resto del post.
- La superficie vitata bio in Italia tocca quota 126mila ettari (+9%), di cui 101456 convertiti e 24090 in conversione.
- La quota di vigneti in conversione è stabile rispetto agli ultimi anni e leggermente inferiore agli anni di maggiore sviluppo, tra il 2015 e il 2018, quando superava in media i 30mila ettari.
- Sicilia e Toscana sono le due principali regioni per totale superficie vitata bio, con 31mila e 25mila ettari rispettivamente, il 24% e 20% rispettivamente del totale nazionale. Sicilia e Toscana sono anche tra le regioni che hanno raggiunto la maggior quota di vigneto bio sul loro vigneto totale al 40% e 44% rispettivamente. Nel caso della Toscana il 2021 è stato un anno particolarmente importante, con 6162 ettari in più, e dunque un balzo del 32%, il più significativo se escludiamo la Valle d’Aosta dove i numeri sono molto piccoli.
- Si registrano dati positivi anche in Campania (+29%) e Friuli Venezia Giulia (+21%).
- Arrivati a questa fase di sviluppo abbiamo anche un paio di regioni dove le superfici stanno calando. In Trentino Alto Adige, dove soltanto l’11% della superficie 2021 è bio, si registra un leggero calo (-1%), mentre più marcata è la variazione negativa della Sardegna, dove si sono persi 669 ettari e la superficie bio è veramente poco presente (7%).
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