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Il primo vigneto digitale d’Italia è in Umbria, grazie a Its e Arnaldo Caprai


«Ci troviamo di fronte a un momento in cui ci troveremo ad avere un enorme apporto di tecnologie che coinvolgeranno e influenzeranno necessariamente anche il futuro dell’agricoltura. Non solo dovremo prenderne atto, ma dovremo anche innescare questa rivoluzione grazie a figure professionali come gli agronomi digitali, in grado di leggere i dati, interpretarli e dare le giuste indicazioni, saper gestire dei robot e utilizzare questo patrimonio che l’universo digitale metterà a disposizione dell’agricoltura».

A parlare è Marco Caprai, membro della Giunta di Confagricoltura e relatore al Wired Next Fest, l’evento che si è svolto ieri 30 novembre a Firenze, nel prestigioso contesto di Palazzo Vecchio. Con un intervento dal titolo “Agritech, nuove generazioni in campo”, in linea con la visione di Confagricoltura sulla transizione digitale che interessa la nuova generazione di agricoltori, Marco Caprai, anima e cuore della famosa cantina umbra Arnaldo Caprai, ha parlato dell’evoluzione di un mestiere antico che consentirà al settore di attirare sempre più talenti.

Come? Indiscutibilmente con una formazione sempre più qualificata, che in Arnaldo Caprai è sempre stata sotto i riflettori: «Da dieci anni siamo partner dell’ITS Umbria, di cui la nostra cantina è anche sede didattica. Con loro ci occupiamo di formare gli agricoltori smart e digitali di domani». Ma non finisce qui perché nell’azienda agricola di Montefalco è in corso di realizzazione il primo vigneto digitale d’Italia: «Abbiamo messo a disposizione con orgoglio a ITS Umbria uno dei nostri vigneti, nel quale verranno installati tutta una serie di sensori che raccolgono e trasmettono centinaia di dati. Informazioni di tantissimi generi, che devono poi essere interpretate per seguire lo sviluppo della pianta al meglio al fine di ottenere prodotti di maggiore qualità e minor impatto ambientale, a partire dalla riduzione dell’utilizzo di sostanze chimiche e dalla produzione di CO2».

Nel corso del talk che lo ha visto protagonista in rappresentanza di Confagricoltura si è parlato anche di passaggio generazionale e della revisione del PNRR, appena approvata dalla Commissione europea, che prevede il raddoppio delle risorse destinate al settore agroalimentare del nostro Paese. La Commissione Ue, infatti, ha approvato le richieste del Governo e la dotazione finanziaria passerà da 3,68 a 6,53 miliardi di euro. A questi vanno aggiunti i fondi del Piano nazionale complementare, pari a 1,2 miliardi, per un totale di circa 8 miliardi di euro: il più grande stanziamento economico mai registrato per l’asset primario della nostra Nazione.

Azienda Agricola Arnaldo Caprai in sintesi

Poche altre cantine in Italia e nel mondo vengono identificate immediatamente solo citando il nome della denominazione a cui appartengono, come la Arnaldo Caprai, simbolo essa stessa del Sagrantino di Montefalco. Una realtà unica, sinonimo di eccellenza italiana, capace di creare vini fuori dal comune per profondità, eleganza e longevità: non solo rossi, ma anche bianchi. Il merito di questa avventura iniziata alla fine degli anni Settanta è di Marco Caprai, figlio di Arnaldo. È stato lui, infatti, più di chiunque altro a credere nella ricchezza del Sagrantino, reinterpretandolo in chiave moderna, attraverso i più innovativi metodi di produzione e di gestione aziendale, che gli hanno permesso di conquistare così i favori del pubblico e della critica di tutto il mondo. Non da meno i bianchi: il Grecante Arnaldo Caprai, 100% Grechetto, è riuscito a conquistare la Top100 di Wine Spectator.

Una grande azienda, la Arnaldo Caprai, che custodisce un’anima green, considerando fondamentali le tematiche riguardanti la sostenibilità, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente. Il punto di osservazione resta sempre lo stesso: cercare di comportarsi in armonia con i cicli evolutivi naturali, preservando e valorizzando il territorio in cui si opera. Per questo l’azienda ha deciso di creare un Sistema di Gestione Ambientale conforme alle normative internazionali, sviluppando un protocollo volontario territoriale di sostenibilità ambientale, economica e sociale del processo produttivo.
È in questo contesto senza pari, che nascono vini di indimenticabile stoffa, complessi ed eleganti, capaci di raccontare il meglio di tutta una regione, l’Umbria.

www.arnaldocaprai.it

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Fonte: https://www.bereilvino.it/feed/

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