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Nosio – risultati e bilancio 2021/22

I risultati 2022 (esercizio chiuso a luglio) di Nosio sono molto positivi dal punto di vista commerciale, con un fatturato cresciuto dell’8% al livello massimo storico di 135 milioni di euro, mentre lo sono ancora un po’ meno dal punto di vista reddituale, visto che il margine operativo lordo sulle vendite si ferma al 7.5% rispetto al livello del 10% raggiunto qualche anno fa. L’azienda, detenuta per il 54% da Mezzacorona e per il 46% da privati ha comunque ottenuto un utile netto di 3 milioni (di cui 2.7 milioni saranno distribuiti agli azionisti come dividendo) e ha ridotto in misura quasi corrispondente il debito, passato da 40 a 36 milioni di euro (dopo aver pagato 2.6 milioni di dividendi). A supportare la crescita delle vendite nel 2022 sono state tutte le aree geografiche, con una menzione speciale per il mercato italiano, mentre dal punto di vista dei prodotti si vede finalmente una dinamica molto positiva per i vini spumanti, che erano sempre rimasti un po’ “marginali” rispetto al vino fermo. Passiamo a commentare qualche dettaglio.

  • Le vendite di 135 milioni sono suddivise in 14 milioni di vini spumanti (+26%), 112 milioni di vino imbottigliato (+8%), 5 milioni di vino sfuso e 4 milioni di altre vendite.
  • Dal punto di vista geografico, l’Italia ha generato 46 milioni di fatturato, +12% sul 2021 e +15% sul pre-Covid, l’Europa 27 milioni, +7% e in linea con il fatturato a luglio 2019, mentre il fatturato extra-UE cresce del 6% ed è con 63 milioni il 15% sopra il livello pre-pandemia. Tale confronto vi da una chiara indicazione di dove Nosio stia andando meglio.
  • Dal punto di vista reddituale, il margine passa dal 6.2% al 7.5% per margine operativo lordo, quindi da 8 a 10 milioni. Il taglio delle spese per servizi è la chiave del miglioramento, mentre i costi del personale hanno una dinamica allineata a quella del fatturato.
  • L’utile netto cresce molto meno, nonostante il minor debito, per via di perdite su cambi (probabilmente coperture in dollari acquistate a livelli meno favorevoli di quando le vendite si sono realizzate) e nonostante una tassazione piuttosto moderata (16% dal 18% del 2021).
  • Dal punto di vista finanziario, l’indebitamento scende da 40 a 36 milioni di euro, dopo aver pagato 2.6 milioni di euro di dividendi, dunque con una generazione di cassa di circa 6.6 milioni di euro. Gli investimenti sono scesi da 2.8 a 2 milioni di euro, quindi molto limitati (anche in confronto degli ammortamenti di oltre 4 milioni di euro).
  • Il valore delle azioni di Nosio, calcolato per le transazioni “interne” tra i soci è rimasto stabile e “implica” un valore del capitale azionario di 100 milioni di euro circa.
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