in

Nuove soluzioni per l’affinamento nella cantina di Joško Gravner

Joško Gravner, figura cardine nella storia del vino italiano continua a dimostrare il suo spirito innovativo. Da sempre alla ricerca del contenitore ideale per affinare i suoi vini, Gravner, insieme al nipote Gregor Pietro, sta esplorando nuove frontiere per migliorare la qualità del processo di produzione. Di recente, la sua attenzione si è concentrata sull’uso del vetro, apprezzato per le sue proprietà di inerzia, resistenza e facilità di pulizia.

Enokube Gravner

Tra il 2024 e il 2025, due nuove realtà, EnoKube e Pfaudler, introdurranno contenitori innovativi che si affiancheranno alle tradizionali anfore interrate nella cantina di Oslavia. EnoKube, un progetto italiano nato dall’idea di Gravner, realizzato da Enrico Cusinato e dal mastro vetraio Vittorio Benvenuto, ha creato una vasca in vetro da 10 ettolitri, già utilizzata nella cantina per sperimentare l’affinamento di piccole quantità di vino. Grazie alla precisione del vetro, questo contenitore si è rivelato ideale per piccoli lotti, garantendo una maturazione qualitativa superiore.

Per gestire volumi più grandi, Gravner ha poi collaborato con Pfaudler Italia, specializzata in apparecchiature vetrificate per l’industria chimica e farmaceutica. Insieme, hanno sviluppato serbatoi in acciaio vetrificato da 70 ettolitri, combinando la robustezza dell’acciaio con le qualità del vetro. Il processo di vetrificazione, eseguito a circa 900°C, conferisce ai serbatoi una superficie liscia, priva di porosità e altamente igienica, ideale per la conservazione del vino. Questi serbatoi, oltre a garantire una lunga durata, sono completamente riciclabili, migliorando così la sostenibilità ambientale.

Mateja Gravner e Joško Gravner

Mateja Gravner, commentando le innovazioni, ha sottolineato come entrambe le soluzioni, EnoKube per le piccole produzioni e Pfaudler per i volumi maggiori, rappresentino un passo fondamentale nella continua ricerca della perfezione nel vino. Ogni contenitore ha un ruolo specifico e complementare, permettendo alla cantina di continuare a produrre vini di altissima qualità senza compromessi.

Joško Gravner

Anche Mauro Bona di Pfaudler ha evidenziato l’importanza della collaborazione, definendola un incontro tra ricerca industriale e natura, che apre nuove opportunità per entrambi i brand e porta tecnologie all’avanguardia nel settore vinicolo di Oslavia.


Fonte: http://www.lastanzadelvino.it/feed/


Tagcloud:

Non in sole anfore vive il vino: Gravner sceglie nuove soluzioni per l’affinamento

Esportazioni di spumante Italia – aggiornamento primo semestre 2024