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Andrew Peller – risultati 2024 (marzo 2025)

Nel 2024, Andrew Peller ha messo a segno un recupero importante dei margini di profitto, tornati sui livelli record del 2019-20 del 16%, grazie a una intensa azione di taglio dei costi e nonostante la crescita dei ricavi resti anemica (+1%). Il management, anche supportato dagli ottimi risultati del primo trimestre 2025/26, ha dichiarato che prevede di continuare a crescere nel mercato canadese con prodotti premium (tornando al primo trimestre 2025, i ricavi non sono però cresciuti) e di migliorare ulteriormente i margini (e su questo punto ci sono). L’andamento in Borsa è stato positivo, con il titolo negli ultimi mesi sono tra i migliori del comparto vino: al 23 agosto, quando scrivo questo articolo, le azioni sono cresciute del 33% nei 12 mesi e del 27% da inizio anno; soltanto Purcari, che però è stata oggetto di un’offerta di acquisto ha avuto un andamento comparabile.

Passiamo a una breve discussione dei numeri 2024 con ulteriori grafici e tabelle.

  • Le vendite nell’esercizio chiuso a marzo 2025 sono cresciute dell’1% a 390 milioni di dollari canadesi. Come sapete Andrew Peller vende praticamente tutto sul mercato domestico, con soltanto 11 milioni di esportazioni (peraltro in calo significativo).
  • La cura di taglio dei costi ha sortito i suoi effetti. Il gross margin cresce dal 39% al 43% delle vendite, 166 milioni contro 150, supportato da un piano di taglio di costi di 10 milioni ma anche dalla dinamica favorevole dei prezzi del vetro e dei trasporti.
  • I benefici sono scesi quasi intatti nel bilancio, che vede un utile operativo di 63 milioni contro il 50 del 2024, per un margine che torna al 16%, ossia quasi il livello dell’esercizio chiuso a marzo 2020, prima del Covid e un utile netto di 11 milioni.
  • Dal punto di vista finanziario l’azienda ha l’obiettivo di continuare a ridurre l’indebitamento, nel 2024 sceso da 209 a 185 miloni, quindi -24 milioni, dopo aver investito 17 milioni, contro 15 dell’anno precedente e pagato un dividendo stabile di 10 milioni agli azionisti. In particolare l’obiettivo è di far scendere la leva a 2.5-3.0x il rapporto debito su EBITDA, un livello che secondo i miei calcoli è già stato raggiunto e per questo motivo, oltre al dividendo l’azienda ha anche fatto partire un piano di riacquisto di azioni.
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