È stato presentato a Bologna il progetto “Salt West”, iniziativa dedicata alla valorizzazione dello Stagnone, la laguna più estesa del Sud Italia. Nell’occasione, debutta in anteprima nazionale una selezione di tre Grillo provenienti da questo territorio unico, contraddistinti dal bollino “Radici nel mare”.
Da ambasciatori del vino a promotori del territorio. Pietro Russo, Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi, gli unici tre Master of Wine italiani, hanno lanciato ufficialmente il loro progetto-manifesto durante il Portfolio Tasting di “Vino & Design” a Bologna. L’obiettivo è il recupero e la valorizzazione dello Stagnone, un ecosistema straordinario, recentemente inserito dal New York Times tra le destinazioni iconiche del 2025. Qui, tra mulini a vento, saline e vigneti nutriti dall’acqua salmastra, il potenziale enologico e turistico è immenso ma ancora poco valorizzato.
“Salt West” nasce come progetto territoriale in divenire, con il coinvolgimento attivo dei produttori locali. Alla conferenza stampa-masterclass erano presenti anche Marco Fina di Cantine Fina e Francesco Li Mandri di Francesco Intorcia Heritage, che hanno già aderito all’iniziativa. L’evento ha registrato il tutto esaurito, con due sessioni per accogliere giornalisti, buyer, distributori e ristoratori.
Il momento più atteso è stato il debutto del Grillo Sicilia DOC 2023 prodotto dai tre MW con la loro Officina del Vento, una vigna di poco più di un ettaro affacciata sull’isolotto di Mozia. Ogni fase della produzione, dalla potatura alla vinificazione, è seguita personalmente dai tre esperti. Le 4.170 bottiglie prodotte si distinguono per un’etichetta ispirata agli acquerelli di Houel, con rilievi tattili che richiamano i cumuli di sale e un carattere che esprime la forza del territorio e del vento di scirocco.
“La nostra missione – afferma Pietro Russo, originario di Marsala – è riportare l’attenzione su una zona dal potenziale enologico straordinario, con una storia unica e un contesto naturale eccezionale. Abbiamo deciso di investire qui per dimostrare concretamente quanto questa terra possa attrarre enoturisti e appassionati di alto profilo, proprio come già avveniva ai tempi degli inglesi, che ne intuirono il valore”.
Andrea Lonardi sottolinea: “Esperienze vinicole di successo in altre regioni del mondo, come la Valle del Douro in Portogallo o il Maule in Cile, ci mostrano che lo Stagnone può seguire modelli virtuosi di sviluppo. Questo progetto è nato dalla nostra voglia di esplorare e valorizzare un territorio che, a chiunque lo visiti, trasmette un’energia straordinaria”.
Per Gabriele Gorelli, “Marsala e la Riserva Naturale dello Stagnone sono un vero e proprio patrimonio. Le viti qui crescono a pochi metri dal mare, nutrite dalle falde di acqua dolce che filtrano attraverso il plateau calcareo. Il paesaggio, con la laguna, le isole e i mulini, ha tutte le caratteristiche per rendere quest’area una zona di produzione di vini iconici. ‘Salt West’ è un progetto di restituzione e tutela di un luogo che per noi è diventato casa”.
I pilastri di “Salt West” sono la tutela dei vigneti storici e del perimetro della Riserva, la sostenibilità ambientale, la promozione coordinata del territorio e uno stile enologico distintivo. Oltre al Grillo di Officina del Vento, sono stati presentati due nuovi Sicilia DOC Grillo: Vignarara 2024 di Francesco Intorcia Heritage e Firma del Tempo, Riserva 2023 di Cantine Fina. Un primo passo concreto per dare nuova linfa a un territorio straordinario e ancora tutto da raccontare.