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    Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino a Vinitaly dal 6 al 9 aprile con 106 aziende

    Dopo gli scali fieristici di Parigi e Düsseldorf, il Consorzio del vino Brunello di Montalcino è pronto ad atterrare a Vinitaly per il 57° Salone internazionale del vino e dei distillati in programma a Veronafiere dal 6 al 9 aprile. Centosei le aziende ilcinesi rappresentate, di cui 61 con stand propri, nella consueta collettiva ospitata dall’ente consortile nello spazio di oltre 800mq  (padiglione 9 – dall’isola B4 all’isola B8).
    Ad alzare il sipario sul programma, la super degustazione preview OperaWine (sabato 5 aprile, Gallerie Mercatali) con le undici etichette di Brunello selezionate dalla rivista di settore americana Wine Spectator tra i 131 vini italiani ambasciatori dell’eccellenza Made in Italy. Si prosegue in fiera domenica 6 aprile con la terza edizione di “Brunello ten-year challenge – A projection of ten years, a lookback and beyond”, la masterclass – su invito – guidata dal MW Gabriele Gorelli con uno sguardo al passato e una prospettiva sul futuro del principe dei rossi toscani tramite il confronto tra le annate 2010 e 2020. Lunedì 7 aprile il focus sulla contemporaneità del Rosso di Montalcino, con “Red Montalcino – l’anima contemporanea del Sangiovese” guidato dal docente Fis Massimo Billetto. “Unica e distintiva: la nuova mappa geoviticola di Montalcino” è invece il titolo del momento clou di martedì 8 aprile (ore 11 | Sala Iris Palaexpo) dove viene presentata la nuova mappa geoviticola del territorio, lo strumento ufficiale che racconta in maniera oggettiva i caratteri identitari di Montalcino. Segue la degustazione di sei etichette di Brunello 2020 commentate secondo Brunello Forma, il nuovo metodo di valutazione delle annate.
    Inoltre, per tutta la durata della manifestazione allo stand consortile sono previsti incontri b2b e tasting su appuntamenti. In assaggio al banco di degustazione, oltre 260 etichette di Brunello e Rosso di Montalcino, e delle altre due produzioni della denominazione, il Moscadello e il Sant’Antimo.
    Il Consorzio del vino Brunello di Montalcino riunisce oggi 219 soci (che rappresentano il 98,2% della produzione), per una tutela che si estende su un vigneto di oltre 4.400 ettari nel comprensorio del Comune di Montalcino (oltre 2mila gli ettari a Brunello, contingentati dal 1997), in favore di quattro Dop del territorio (Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello e Sant’Antimo). LEGGI TUTTO

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    Schenk Italia: Eros Teboni nuovo brand ambassador delle bollicine di Bacio della Luna

    La cantina Bacio della Luna, perla del gruppo Schenk Family Italia, ufficializza la nuova e prestigiosa partnership con l’altoatesino Eros Teboni, riconosciuto nel 2018 come Miglior Sommelier del Mondo secondo la World Sommelier Association (WSA) e nel 2021 come Miglior Sommelier d’Italia. Un connubio che unisce l’eccellenza del territorio con una visione internazionale del vino.“Riteniamo Eros Teboni il perfetto Brand Ambassador per una cantina giovane ed internazionale come Bacio della Luna – dichiara Daniele Simoni, Amministratore Delegato di Schenk Family Italia – Eros è un professionista dal respiro internazionale, con una conoscenza profonda dei vini di tutto il mondo, maturata nel corso di una carriera di altissimo livello. Riteniamo che potrà contribuire in modo decisivo a portare un’ulteriore internazionalizzazione al nostro marchio, già consolidato in Italia e pronto a farsi notare all’estero”.
    Una scelta dettata non solo dall’indiscussa competenza professionale, ma anche da una sintonia maturata nel tempo tra il sommelier altoatesino e l’anima della cantina Bacio della Luna, situata nel cuore delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio UNESCO. “Dopo alcune proficue collaborazioni con la cantina di Vidor – afferma Eros Teboni – la decisione di legare il mio nome a quello di Bacio della Luna come brand ambassador si è sviluppata con naturalezza. Innanzitutto si tratta di un’azienda che ha saputo mantenere una qualità costante dei propri vini nel corso degli anni, cosa per nulla scontata. Inoltre, la sua anima giovane le ha permesso di sviluppare flessibilità e velocità di risposta verso nuove tipologie di consumatori, adattandosi rapidamente ai cambiamenti del mercato.”
    La collaborazione si inserisce in un percorso strategico di posizionamento premium, valorizzazione del territorio di appartenenza e di apertura a nuovi mercati, puntando sulla sinergia tra valori, competenze e visione. “Tra i valori che ci accomunano – prosegue Teboni – c’è il desiderio di valorizzare un territorio anche attraverso il suo prodotto di punta, il prosecco Valdobbiadene Superiore DOCG, anche per sottolineare e far comprendere la differenza con la DOC, innalzare il suo valore e promuoverlo in Italia e nel mondo. Le capsule collection, nate nel 2020 in occasione del 10° anniversario di Bacio della Luna e arrivate oggi alla loro quarta limited edition, denominata Diamond Collection, sono l’esempio di come un Prosecco Superiore DOCG prodotto in tiratura limitata, possa fare da volano per raccontare le eccellenze di un territorio. Sono certo che questa partnership rappresenterà un’occasione di crescita sia per me che per l’azienda e permetterà agli spumanti Bacio della Luna di continuare il loro percorso di crescita e riconoscibilità, sia nel mercato italiano che in quello internazionale.”
    Con questa alleanza, Bacio della Luna rinnova la sua vocazione a custodire la memoria del territorio, interpretandola con sguardo contemporaneo e facendo del Prosecco DOC e DOCG non solo un’eccellenza enologica, ma anche un messaggio culturale e identitario da portare nel mondo.
    “Ci aspettiamo una forte energia positiva attorno alla nostra cantina – prosegue l’AD dell’azienda –. Energia che Eros riesce ad esprimere ogni volta che presenta i vini, forte della sua conoscenza ma anche del suo entusiasmo. Siamo molto orgogliosi di questa collaborazione. Siamo un’azienda giovane e moderna che si sposa con uno dei massimi conoscitori del vino a livello mondiale, anche lui giovane e motivato. Riteniamo che questa collaborazione porterà vantaggi reciproci. Chiaramente ci sentiamo responsabili della fiducia che Eros ripone in noi e faremo del nostro meglio per garantire un percorso di successo.”
    Per suggellare questa nuova partnership, Eros Teboni sarà presente alla serata speciale organizzata da Bacio della Luna lunedì 7 aprile nel corso di Vinitaly. In quell’occasione il sommelier condurrà una masterclass per presentare e degustare il nuovo Prosecco Superiore DOCG Millesimato 2023 Diamond Collection e nuovi formati i Prosecco DOCG di Bacio della Luna. LEGGI TUTTO

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    Annalisa Zorzettig a Vinitaly 2025: l’anima autentica del Friuli tra vini rari e degustazioni guidate

    Dal 6 al 9 aprile 2025 Annalisa Zorzettig sarà presente a Vinitaly (Pad. 6 Stand E2) per raccontare la sua visione del vino come espressione autentica del Friuli Venezia Giulia: un territorio unico, che affonda le sue radici tra le colline di Spessa di Cividale, dove la famiglia Zorzettig coltiva la vite con passione dal 1874.L’azienda, oggi guidata da Annalisa, è un punto di riferimento per la valorizzazione dei vitigni autoctoni friulani, unendo eleganza, purezza espressiva e sostenibilità. In ogni bottiglia c’è il respiro del territorio: dalla ponca, il suolo minerale dei Colli Orientali, fino al microclima protetto dalle Alpi Giulie e accarezzato dai venti del mare.
    In esclusiva per Vinitaly 2025 Zorzettig presenterà un tesoro del tempo: il Picolit MYÒ DOCG 2007. Un vino da meditazione, prezioso e irripetibile, nato da un naturale fenomeno chiamato acinellatura, che riduce la quantità di acini per grappolo regalando una straordinaria concentrazione aromatica. Dal colore dorato luminoso, il Picolit 2007 conquista con un bouquet complesso di miele d’acacia, frutta candita, fiori bianchi e spezie dolci, e un sorso avvolgente, fresco e persistente.
    “Questo vino rappresenta il tempo – racconta Annalisa Zorzettig – Ogni bottiglia di Picolit è un atto di resistenza alla velocità della vita quotidiana, un gesto di cura verso la nostra storia e un omaggio al potere della natura. Lo condividiamo a Vinitaly con l’orgoglio di chi crede nella bellezza delle cose rare, fatte con amore.”
    Tra le degustazioni per scoprire i vini Zorzettig durante la fiera ci sarà The Grammar of Tannin, in programma lunedì 7 aprile alle 11.00 alla Sala Tulipano del Palaexpo (-1, ingresso A1), un percorso guidato da Gabriele Gorelli nella struttura e nella finezza dei rossi friulani, che sanno parlare il linguaggio dei tannini con grazia e potenza, con un focus particolare sul Myò Refosco dal Peduncolo Rosso DOC Friuli Colli Orientali 2019, morbido, caldo, persistente, dai tannini setosi.
    Per info e prenotazioni:

    Martedì 8 aprile ore 15.00 ci sarà invece la Degustazione Wine2Digital, un incontro curato da Alojz Felix Jermann nel cuore del padiglione digitale dedicato all’innovazione, per scoprire come l’azienda guarda al futuro del vino con attenzione ai cambiamenti climatici, alla sostenibilità e all’evoluzione dei gusti internazionali.
    Annaliza Zorzettig porterà il Myò Friulano DOC Friuli Colli Orientali 2023, dal colore giallo paglierino con qualche riflesso tendente al dorato; un vino avvolgente, con un sorso affilato sapido, le cui note agrumate virano verso lo speziato e il minerale.
    Per prenotare un posto:
    https://www.vinitaly.com/en/events-calendar/vinitaly/vinitaly-2025/wine-trends-for-2025/ LEGGI TUTTO

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    Torna Vinitaly and the City, la passione dei winelover fa battere il cuore di Verona

    Torna dal 4 al 6 aprile Vinitaly and the City, l’anima pop del Salone internazionale dei vini e distillati che, ogni anno, chiama a raccolta a Verona wine lover e appassionati di tutta Italia per una tre giorni all’insegna del buon vino. Il fuori salone di Vinitaly, che si estende nel suggestivo triangolo che comprende Piazza dei Signori (con la Loggia di Fra Giocondo e la Loggia Antica), Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale, luoghi simbolo della città patrimonio Unesco, conta già oltre 70 appuntamenti tra degustazioni, masterclass, conferenze, incontri e visite guidate.Un’Italia enogastronomica in miniatura
    Con un itinerario che collega simbolicamente l’Italia dalla capitale del vino scaligera alla punta dello Stivale, Vinitaly and the City vedrà protagonista il vino in tutte le sue sfaccettature. In Piazza dei Signori è il Consorzio Tutela Doc delle Venezie a presidiare la Loggia di Fra’ Giocondo, mentre l’Area Mixology nella Loggia Antica vedrà brand come Bartenders, Molinari, Marcati, Nespresso, Italian Wine Brands, San Pellegrino, 9 di Dante, Fiol, Martini e Campari presentare i nuovi trend della miscelazione. La Lounge Banca Passadore, al centro della piazza, fa invece da baricentro per l’esperienza di una degustazione immersa nell’arte e nella storia. Il viaggio prosegue nel Cortile Mercato Vecchio con le proposte della Regione Calabria e della Regione Sardegna, mentre al Cortile del Tribunale è possibile degustare, oltre alla selezione di etichette dalla Guida Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso (di cui molte premiate con i Tre Bicchieri), anche i vini della Regione Campania e dell’Enoteca Esselunga. Qui si trovano anche i piatti firmati dalla Fiera del Riso come i tradizionali Riso all’isolana e all’Amarone della Valpolicella DOCG, oltre a quelli alle Mele della Val di Non e Prosecco Doc e agli Arancini di riso. Completa il tour – non solo enogastronomico ma anche culturale – la Lounge Affreschi, che ospiterà l’Assessorato dei Beni Culturali e Identità Siciliane per la promozione di Agrigento Capitale della Cultura 2025 e dei parchi archeologici siciliani. Svetta infine sulla Torre dei Lamberti il Consorzio Tutela Lugana Doc.
    Una maratona di appuntamenti tra Wine Talks e degustazioni
    Si parte venerdì 4 aprile con il taglio del nastro nella Loggia di Fra Giocondo (Piazza dei Signori, ore 18). Nei calici l’offical wine dell’evento, il Teàtrico Castello di Meleto Classico 1256 – Metodo classico toscano, un Classico che sfida le convenzioni, frutto di un affinamento sui lieviti di almeno 4 anni, ottenuto esclusivamente da uve Sangiovese coltivate oltre 400 m s.l.m. nel cuore di Gaiole in Chianti.
    Sul fronte del programma, si tengono nella giornata di sabato le masterclass – su invito – della Regione Campania (5/4, ore 15, Sala Consiliare del Palazzo della Provincia) e della Regione Calabria (5/4, ore 17.30 e 20, mentre si articolano su tutti i tre giorni i Wine Talk di Sissi Baratella (Lounge Flover di Cortile Mercato Vecchio, in italiano e inglese), con verticali sui vini calabresi (4/4, ore 18.30; 5/4, ore 15); “Italian wine brands a tutto Veneto” (4/4, 19.30); “Wine Talk Garda Doc: nel nome del vitigno. Vini sinonimo di luce, vento e acqua del Lago di Garda” (4/4, 20.30); “All you need is Gavi: il bianco piemontese versatile e contemporaneo” (5/4, ore 16.45); “Conegliano Valdobbiadene, extra-ordinary young” (5/4, 18.15); “Prosecco Superiore Valdobbiadene Canevel: Masi, nel nome del Setàge” (5/4, ore 19.30); “Marisa Cuomo: vini che raccontano il sole, il vento e la roccia della Costiera Amalfitana” (5/4, ore 20.45); “Born in Sardinia” (6/4, ore 15 e 18.15); “Barbanera – tutte le sfumature del Sangiovese” (6/4, ore 16.45); “Valpolicella +100. A 100 anni dalla fondazione del consorzio la denominazione veronese di soli vini rossi si racconta più moderna che mai” (6/4, ore 19.30).
    Tra i tasting, torna anche “Hellas in wine”, la serie di degustazioni in programma all’Hellas Store che si terranno tutti giorni della rassegna (4/4 dalle ore 18; 5-6/4 dalle ore 16).
    Sabato 5 aprile (ore 15, Loggia di Fra’ Giocondo) si svelano in anteprima i vincitori del Premio Diapason 2025, con i riconoscimenti della Guida Bollizine 2026 di Tommaso Caporale. Tra i premiati, i vini spumanti “più intonati” d’Italia, campionati secondo il “metodo Caporale”.
    Arte, storia e contaminazioni
    Tornano poi ad animare il palco della Loggia di Fra’ Giocondo gli incontri letterari realizzati in collaborazione con Feltrinelli Librerie, ma anche gli appuntamenti curati da Fisar, con un focus su “FISAR winetelling – Enoturisti per caso” (5/4, ore 19.30), e dall’associazione Rivela, che quest’anno presenta “Intagli di Luce, Canti di Vite: Il Coro Silenzioso di Fra Giovanni da Verona” (6/4, ore 15). Si accendono i riflettori anche sulla nuova stagione di B.E.V.I. – L’Arte del Vinificare, la prima e unica serie TV sull’arte nel mondo del vino, in onda su Sky Arte e in streaming su Now (6/4, ore 19, Loggia di Fra’ Giocondo). Tra gli appuntamenti serali più attesi, gli spettacoli della Regione Sicilia (area foyer della Lounge Affreschi), la serata pizza della Regione Campania per il sabato sera (ore 19, Cortile del Tribunale), e il party “Valpolicella Vibes: la freschezza da scoprire” (6/4, ore 21, Cortile Mercato Vecchio, su invito) organizzato dal gruppo giovani del Consorzio Tutela Vini Valpolicella in occasione dei 100 anni del Consorzio. “The Soundtruck by The Riff” è la colonna sonora che accompagnerà le serate della manifestazione con una playlist appositamente selezionata dal cocktail restaurant di Benny Benassi e Fabio Volo, mentre sarà la dj Ema Stokholma la star dell’evento organizzato da Rai Radio2, Rai Com e Regione Calabria sabato sera (5/4 ore 21) in Piazza dei Signori.
    Le visite guidate alla scoperta della città – realizzate con l’associazione Archeonaute – interessano l’area archeologica di Corte Sgarzerie (4/4, ore 18 e 21; 5/4, ore 17 e 21), la Villa Romana di Valdonega (6/4, ore 11) e Verona Sotterranea (6/4, ore 15). Sarà inoltre possibile visitare il Salone delle Feste di Palazzo Balladoro (4/4, ore 18; 5/4, ore 16; 6/4, ore 16), il Museo archeologico nazionale (5/4, ore 15; 6/4, ore 11 e 15), “le piazze del potere tra Comune e Signoria Scaligera” (5/4, ore 16 e 18.30).
    In collaborazione con Coin Excelsior Verona, la bellezza si trasferisce dal calice al make-up: durante la manifestazione è infatti possibile prenotare una sessione con una truccatrice professionista (4/4 ore 18, 5-6/4 dalle 11 alle 19) per un look “Red Wine Make Up” interamente ispirato ai colori del vino rosso e ancora imparare a fare l’impasto perfetto per la pizza con Gemma Pizzeria (5/4 dalle 17,30 alle 20). Sempre Coin Excelsior Verona propone “Wine in Art” (5/4, dalle 17.30 alle 20), la presentazione in esclusiva della collezione di opere dipinte con il vino dell’artista Paola Blàzquez, un omaggio al vino come materia viva, che evolve e respira proprio come l’arte.
    Durante i tre giorni della rassegna, l’anima fusion di Amo Bistrot propone ai wine lover di Vinitaly and the city la degustazione “Amo l’Oriente”, un abbinamento insolito tra i sapori dell’oriente e tapas (4/4, ore 18; 5-6/4 ore 17).
    Vinitaly and the City è aperto con il seguente orario: venerdì 4 aprile dalle 18 alle 23, sabato 5 e domenica 6 dalle 15 alle 23. I carnet degustazioni sono acquistabili online fino al 3 aprile al costo di 16,50 euro, durante i giorni dell’evento si potranno acquistare online e presso le casse di Piazza dei Signori a 20 euro.
    Vinitaly and the City è organizzato da Veronafiere in collaborazione con Comune di Verona, Provincia di Verona e Fondazione Cariverona.
    Official Partner: Generali | Cattolica, Banca Passadore, Vip Energy, Ploom, Volkswagen.
    Official wine 2025: Teàtrico Castello di Meleto Classico 1256 – Metodo classico toscano. LEGGI TUTTO

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    Barolo DOCG Riserva Tortoniano 2019: annata superclassica in edizione limitata

    Michele Chiarlo presenta sul mercato il Barolo Docg Riserva Tortoniano 2019, prodotto esclusivamente nelle annate eccezionali, sarà disponibile con una tiratura limitata di 4.000 bottiglie. Presentato in anteprima a WineParis, Barolo Tortoniano Riserva 2019 ha già raccolto note positive dalla critica per la complessità e la finezza, e vedrà il suo lancio ufficiale al pubblico italiano in occasione di Vinitaly 2025.Barolo Tortoniano è una delle etichette più rappresentative di Michele Chiarlo, prodotta da quasi trent’anni e divenuta un grande classico presente nelle migliori carte dei vini di più di 70 paesi nel mondo.
    Solo in rare annate, una selezione delle migliori uve viene destinata alla produzione della Riserva, come nel caso dell’eccezionale vendemmia 2019. “Il nostro Barolo Docg Riserva Tortoniano nasce da un’attenta selezione delle uve migliori, provenienti principalmente dal cru Cerequio, per circa un ettaro, e per la parte restante da vigneti circostanti. Prodotto esclusivamente nelle annate più classiche, questo vino segue un lungo affinamento di due anni e mezzo in botte grande di rovere francese, seguito da altri due anni e mezzo in bottiglia. L’obiettivo è esprimere al meglio la complessità e l’eleganza, e al contempo preservare le caratteristiche del terroir di provenienza in annate così speciali.” spiega Stefano Chiarlo, enologo e titolare insieme al fratello Alberto.
    Barolo Riserva Tortoniano affonda le proprie radici in terreni caratterizzati da marne calcaree tufacee dell’era Tortoniana, da cui prende il nome, risalenti a circa 9 milioni di anni fa. Questa particolare composizione sedimentaria marina, con calcare attivo e pH basico, conferisce al vino una struttura solida, accompagnata da mineralità e freschezza, in grado di regalare nelle annate con il clima particolarmente ideale per il vitigno nebbiolo vini dalla grande longevità e con la potenzialità di diventare Riserva. La notevole presenza di microelementi quali magnesio e manganese arricchisce ulteriormente il profilo aromatico e la finezza tannica del vino.
    Barolo DODG Riserva Tortoniano 2019
    L’annata 2019 si distingue per il carattere elegante e austero, tipicamente piemontese, regalando vini che si presentano da subito con un bouquet complesso, corredato di aromi terziari, già al massimo splendore.
    “La stagione autunno-invernale è iniziata con abbondanti piogge a novembre e moderate nevicate a dicembre seguite da un gennaio asciutto fino ai primi di febbraio, dove si sono verificate un paio di episodi nevosi, che hanno permesso la formazione di un’ottima riserva idrica, rivelatasi molto preziosa durante l’estate. Il seguito di febbraio e marzo è stato contraddistinto da un clima mite e asciutto, situazione mutata poi ad aprile e maggio, con piogge abbondanti che hanno riequilibrato la vegetazione delle viti, prima denotata da difformi germogliamenti tra le parti alte e basse delle colline. Maggio e giugno hanno visto un clima caldo e asciutto, con temperature per un breve periodo anche al di sopra della media. L’inusuale e importante pioggia di inizio luglio, seguita da un periodo estivo mite e asciutto, ha decisamente favorito una graduale maturazione. Il periodo cruciale tra settembre e inizio ottobre, grazie ad un clima ideale con una notevole escursione termica tra giorno e notto, ha contraddistinto questa annata, rendendola eccezionale” racconta Stefano Chiarlo.
    La vendemmia si è svolta rigorosamente a mano, tra l’11 e il 17 ottobre, rispettando i tempi di un’annata definita superclassica, con rese limitate ma con un’eccelsa qualità delle uve. La vinificazione è svolta in acciaio, con una macerazione di 15-18 giorni a contatto con le bucce e bagnatura soffice del cappello con il sistema “a doccia”, ad una temperatura compresa tra i 27° e i 31° C. L’affinamento per 30 mesi in botti di medie e grandi dimensioni, seguito da un lungo riposo in bottiglia di altri 30 mesi, esalta la classicità di questa annata, permettendo la migliore espressione della trama fitta di tannini dolci.
    Il Barolo Riserva Tortoniano 2019 si apre al naso con un bouquet ricco e stratificato, con eleganti note speziate di tabacco, liquirizia e una delicata mineralità, mentre i richiami floreali di violetta restituiscono freschezza e armonia. Al palato, il vino rivela una struttura piena e avvolgente, con tannini raffinati e ben integrati. Questo Barolo Riserva è un vino pronto per essere apprezzato fin da subito, pur mantenendo un significativo potenziale di evoluzione, ideale per accompagnare piatti anche di grande struttura, come un piccione arrosto con salsa di foie gras e cavolo nero. LEGGI TUTTO

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    Riparte la stagione enoturistica di Fonzone con nuove esperienze da vivere

    Fonzone presenta il suo nuovo progetto di enoturismo, pensato per offrire esperienze autentiche a chi desidera esplorare la magica Irpinia. Dopo il debutto dello scorso anno, quando l’azienda vitivinicola di Paternopoli, situata nel cuore della DOCG Taurasi, ha spalancato per la prima volta le sue porte, Fonzone ha scelto di ampliare l’offerta enoturistica per venire incontro alle diverse esigenze dei visitatori.E così è nata l’esperienza dalla Vigna al Calice, per conoscere Fonzone attraverso le parole della famiglia che ha scelto di produrre vino per passione, fino all’Exclusive, un tour approfondito accompagnati dall’enologo residente dedicato agli appassionati. Per chi invece, non ha molto tempo a disposizione, c’è lo Smart Tasting, un’introduzione essenziale al mondo Fonzone senza rinunciare alla qualità. Un’offerta più variegata, dunque, pensata per permettere agli ospiti di conoscere la storia, i vini e la filosofia aziendale, attraverso esperienze su misura capaci di trasmettere il valore della produzione artigianale di questa boutique winery.
    Durante i tour, gli ospiti potranno passeggiare tra le vigne, scoprire il processo produttivo e le diverse tecniche di vinificazione e affinamento, dall’anfora alle botti, dal cemento all’acciaio, e concludere il percorso nella sala degustazioni con vista a perdita d’occhio sui vigenti, dove sarà possibile assaggiare i vini sartoriali di questa azienda di famiglia il cui obiettivo è da sempre quello di valorizzare vitigni autoctoni come il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo, la Falanghina e l’Aglianico. A seconda dell’esperienza scelta, ad accompagnare la degustazione saranno snack, taglieri di salumi e formaggi, e persino il miele prodotto dalla api presenti nella tenuta, il tutto curato con grande attenzione per far sentire gli ospiti come a casa. Infine, i visitatori potranno soffermarsi nel zona lounge con un calice in mano per fare due chiacchiere, ascoltare musica e rilassarsi, immersi in un’atmosfera calda e accogliente.
    «L’enoturismo è un’opportunità unica per creare un legame diretto con i visitatori, condividere la nostra passione e far assaggiare i nostri vini. È il nostro modo di raccontare chi siamo, attraverso esperienze autentiche e coinvolgenti» sottolinea Ria Stammelluti Fonzone, Responsabile dell’accoglienza.
    Infine, grazie ad un nuovo sistema di prenotazioni semplice e intuitivo gli ospiti potranno selezionate l’esperienza preferita attraverso il sito www.fonzone.it.
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    Fonzone Caccese: una storia di famiglia
    Fondata nel 2005, l’azienda agricola Fonzone Caccese si trova nelle campagne di Paternopoli, uno dei diciassette comuni della DOCG Taurasi, in provincia di Avellino, nel cuore dell’Irpinia. Su un colle situato nella sottozona “Campi Taurasini”, sorge una cantina moderna di 2000 mq circondata da vigneti la cui altitudine varia dai 360 ai 430 m/slm. Fonzone produce in tutto 10 etichette con un approccio sostenibile, valorizzando al massimo le varietà autoctone Aglianico, Falanghina, Fiano d’Avellino e Greco di Tufo e puntando su vini sartoriali, piuttosto che sui grandi numeri. A supportare questa grande famiglia che ha fatto del vino la sua passione, l’enologo consulente di riconosciuta fama Luca D’Attoma. LEGGI TUTTO

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    Ammura: La Nuova Avventura della Famiglia Tommasi sull’Etna

    La famiglia Tommasi, storico nome dell’enologia italiana, approda in Sicilia con Ammura, la nuova tenuta situata sulle pendici dell’Etna. Acquisita nel 2022, la tenuta si trova in contrada Alboretto – Chiuse del Signore, nel comune di Linguaglossa, e si estende su 15 ettari tra proprietà diretta e terreni in affitto dalla Tenuta Chiuse del Signore di Bambara – De Luca, eredi della storica famiglia Castrogiovanni. A 570 metri di altitudine, nel cuore del Parco Naturale dell’Etna, Ammura si inserisce in un territorio di straordinario fascino, dove la forza della montagna incontra il respiro del mare.

    Ammura: Un Nome Carico di Significato

    Il nome Ammura, di origine araba, significa “bella, amata, affascinante” e rappresenta un ponte simbolico tra la Sicilia e il Veneto, due terre accomunate da un intreccio storico e culturale. Per i Siciliani, l’Etna è più di un vulcano: è una figura materna potente e imprevedibile, chiamata affettuosamente “A’ Muntagna”, simbolo di rispetto e appartenenza.

    Ispirandosi a questa identità forte e indomabile, Ammura incarna l’anima femminile del vulcano, espressa nel suo marchio evocativo che richiama l’archetipo dell’Incantatrice: una figura magnetica, custode di segreti millenari, pronta a rivelarli attraverso il vino.

    I Vini di Ammura: Espressione della Terra Vulcanica

    L’essenza di Ammura prende vita nei suoi vini, prodotti in edizione limitata:

    Ammura Etna Bianco DOC (100% Carricante – 12.500 bottiglie)

    Ammura Etna Rosso DOC (100% Nerello Mascalese – 10.300 bottiglie)

    «L’Etna è un luogo dal fascino assoluto, un equilibrio perfetto tra natura e tempo – afferma Giancarlo Tommasi, direttore tecnico di Tommasi Family Estates – Con Ammura, abbiamo scelto di abbracciare questa energia, rispettandone l’identità e trasformandola in un nuovo capitolo della nostra storia. Questa acquisizione è un tributo alla bellezza e alla complessità di uno dei territori più affascinanti d’Italia».

    Un Territorio Unico per Vini d’Eccellenza

    I vigneti di Ammura si sviluppano in un paesaggio spettacolare, dove l’Etna si staglia con imponenza e il mare all’orizzonte ne amplifica il fascino. Il suolo vulcanico, ricco di minerali, e il microclima peculiare offrono condizioni ideali per la coltivazione del Nerello Mascalese e del Carricante, protagonisti dell’Etna Rosso DOC e dell’Etna Bianco DOC.

    La tenuta ospita una cantina di 1.500 metri quadrati dedicata alla vinificazione e all’affinamento, dove rigore tecnico e passione artigianale si uniscono per dar vita a vini che esprimono in modo autentico l’essenza dell’Etna.

    Un Nuovo Capitolo nella Storia della Famiglia Tommasi

    Ammura non è solo una nuova tenuta, ma una voce che racconta la Sicilia con la sua forza e il suo mistero. L’Etna, con la sua energia inafferrabile, nutre le viti e trasmette la sua intensità in ogni sorso.

    Questo progetto nasce dalla volontà della famiglia Tommasi di esplorare nuove sfumature dell’eccellenza vitivinicola italiana, mantenendo intatta la filosofia che l’ha resa un punto di riferimento nel settore. Con Ammura, Tommasi amplia il proprio orizzonte, raggiungendo 799 ettari vitati in alcuni dei territori più prestigiosi d’Italia: dalla Valpolicella Classica a Montalcino, dal Vulture alla Lugana, e ora sull’Etna.

    Un viaggio che continua con la stessa passione, dedizione e rispetto per il territorio che da sempre contraddistinguono la famiglia Tommasi nel racconto dell’Italia attraverso il vino. LEGGI TUTTO

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    Tonnino presenta il nuovo Ceuso Bianco 2023 DOC Alcamo

    La famiglia Tonnino attende la primavera con il Ceuso Bianco 2023, un vino nato nelle campagne della Sicilia Occidentale e che vuole offrire un tributo alla DOC Alcamo, rilanciando la storia di Ceuso, iconico vino frutto dell’ingegno di Giacomo Tachis negli anni ’90. Un’etichetta nata per rappresentare al meglio l’identità e l’eccellenza del territorio e che aspira a diventare il punto di riferimento per la sua produzione enologica per offrire ai consumatori un’esperienza autentica e raffinata: “con il Ceuso Bianco Alcamo DOC, abbiamo voluto creare un vino che rappresentasse al meglio la nostra terra e la nostra filosofia produttiva, basata sul rispetto della biodiversità e sull’innovazione sostenibile – racconta Antonio Tonnino – siamo orgogliosi di condividere questo nuovo traguardo della nostra produzione”. Ceuso Bianco è il frutto di un’attenta selezione di uve da soli vitigni autoctoni che da secoli raccontano la storia della viticoltura siciliana. Grazie al clima mediterraneo, ai terreni sabbiosi e calcarei e all’influenza delle brezze marine, il vino si distingue per freschezza, mineralità ed eleganza: la produzione di Ceuso bianco segue rigorosi standard qualitativi, rispettando il disciplinare della DOC Alcamo e adottando pratiche sostenibili per preservare l’integrità del territorio: “Abbiamo iniziato la nostra avventura vent’anni fa e ultimamente ci siamo concentrati per sviluppare un nuovo racconto nel territorio dove mio nonno ha dato vita a tutto questo – precisa Antonio – la viticoltura qui esiste da secoli ed i bagli come Ceuso ci ricordano la responsabilità di prendersi non solo cura di questi luoghi ma di farli conoscere”.
    Il nuovo vino che prosegue il progetto iniziato con l’acquisto di Baglio Ceuso ed il rilancio di Ceuso Rosso, etichetta leggendaria ideata dal celebre enologo Giacomo Tachis nel 1995, riprende in pieno il disciplinare di produzione dell’Alcamo DOC dove viene messo al centro il Catarratto affiancato da Grillo e Grecanico. Solo 1.200 bottiglie per questo vino che vuole diventare ambassador della quarta DOC dell’isola per ettolitri imbottigliati (dopo DOC Sicilia, DOC Marsala e DOC Etna).
    Ottenuto da una rigorosissima selezione in vigna delle uve, i mosti sono vinificati in vasche di cemento e la fermentazione viene ultimata in grandi botti di rovere francese. L’affinamento “sur lie” in botti di legno a bassissima tostatura lo rende un vino per le grandi occasioni, caratterizzato da eccezionale ampiezza e lunghezza aromatica.
    L’azienda Tonnino sarà al Vinitaly dal 6-9 aprile (Padiglione C, Vinitaly BIO, stand numero 18)
    Note sull’azienda
    L’azienda vinicola Tonnino si trova nelle campagne di Alcamo e qui sin dagli anni ’50, la famiglia Tonnino è dedita alla viticoltura sostenibile sulle colline di Alcamo e del Belìce, due zone conosciute da millenni per la generosità dei terreni e la vocazione alla vite. L’azienda per come la conosciamo oggi è stata fondata nel 2004, poi nel 2006 la prima etichetta ed infine, nel 2020, è stato acquisito e ristrutturato Baglio Ceuso: la cantina situata nelle campagne alcamesi è oggi un simbolo dell’architettura enologica siciliana. I vigneti si trovano su due aree diverse, una nella valle del Belice tra Poggioreale e Contessa Entellina e l’altra nelle campagne alcamesi. 120 ettari condotti in biologico danno vita a 150mila bottiglie. La cantina Tonnino è aderente a SOStain, un programma che ha lo scopo di certificare la sostenibilità del settore vitivinicolo regionale.
    Note storiche sull’Alcamo DOC
    Istituita nel 1972, la denominazione prende il nome dalla città di Alcamo, un centro storico nella parte occidentale dell’isola. L’origine del “Bianco di Alcamo” ha una tradizione di pregio: nella Rassegna Agricoltura Siciliana, anno IV, II edizione 1856, si legge che figura nell’elenco dei vini pregiati da pasto ed ancora nel 1887 ottenne il diploma d’onore alla Fiera Vini di Venezia. La viticoltura ha occupato sempre un posto di rilevante importanza nell’agricoltura alcamese ed il commercio ha dimostrato notevole interesse per questo vino tanto che è nata l’esigenza di estendere alle contrade dei comuni limitrofi, aventi le stesse caratteristiche pedoclimatiche la zona di produzione. Tale espansione è stata anche accompagnata da una innovazione della compagine varietale mediante l’introduzione di varietà cosmopolite e altre tipologie di vino. L’origine di questo vino ha, infine, una tradizione di pregio acquistata, in qualche secolo di vita, come dimostrano attestati di benemerenza concessi da organismi esperti e qualificati. La combinazione tra ambiente pedoclimatico la tradizione storica, le tecniche produttive e la capacità imprenditoriale permettono di ottenere le specifiche qualità delle tipologie dei vini DOC in questione, la cui rinomanza e reputazione sono consolidate.
    Il Ceuso Bianco Alcamo DOC è prodotto con uve Catarratto, Grillo e Grecanico coltivate biologicamente nelle colline di Alcamo, a un’altitudine compresa tra 200 e 450 metri sul livello del mare. Questa posizione privilegiata, caratterizzata da un microclima ideale e da una significativa escursione termica tra il giorno e la notte, permette alle uve di sviluppare aromi intensi e una spiccata freschezza. LEGGI TUTTO