Con un +3% in giugno, interamente guidato dai vini spumanti, l’export di vino italiano nel primo semestre chiude a +4.1%, 2.9 miliardi di euro. È un buon risultato, considerando la forte debolezza dei volumi, scesi del 10% a 9.5 milioni di ettolitri, che però ha colpito quasi unicamente la categoria dei vini sfusi. Non necessariamente però ci sono buoni segnali per i prossimi mesi. La crescita si sta gradualmente indebolendo in molti dei principali mercati: gli USA che erano cresciuti del 4% nel 2017 sono a +3%, anche a fronte di un forte indebolimento della valuta, il Regno Unito che era cresciuto del 6% è calato del 2%, il Canada è passato da +9% a stabile. Alcuni segnali più positivi invece vengono dall’Europa continentale: la Svizzera è in crescita a doppia cifra, la Germania ha messo a segno un buon +3.5% e mercati come Francia e Svezia stanno crescendo verso l’obiettivo dei 200 milioni di esportazione. Tra le note meno positive va menzionata la Cina, che nel semestre è cresciuta di un magro 3% e che resta largamente fuori dalla top 10 del vino italiano: ci sono motivi di preoccupazione per la domanda di prodotti stranieri nelle ultime settimane a causa delle crescenti tensioni doganali e questo non ci mette certamente in una buona posizione per i prossimi mesi. Ci concentriamo in questo post sui dati totali, mentre giovedì sera sarà in pubblicazione la sezione sugli spumanti. Per ora buona lettura.
- La crescita delle esportazioni del 4% (2924 milioni) è stata supportata dal balzo del 14% dei vini spumanti, che a 651 milioni rappresentano il 22% del totale, nel periodo meno rilevante dell’anno (quasi il 24% se ragioniamo sugli ultimi 12 mesi). I vini in bottiglia hanno chiuso a +1% per 2032 milioni, mentre i vini sfusi sono cresciuti del 4%.
- I vini dei dati fermi sono comunque buoni, se consideriamo che i volumi sono scesi del 3.4% nei vini imbottigliati a 5.7 milioni di ettolitri e addirittura del 31% a 2.1 milioni di ettolitri. Solo gli spumanti mantengono un trend positivo anche nei volumi, +5% a 1.7 milioni di ettolitri.
- Abbiamo già dato qualche dato sui numeri per mercato. Come vedete dalla tabella sono 3-4 tra i grandi mercati quelli che spingono: Svizzera, Francia e Svezia, tra +12% e +15%, e i Paesi Bassi, +8%. Cinque sono in difficoltà: Regno Unito a -2%, causa i vini fermi, Canada, Giappone e Danimarca tra -1% e +1%. USA e Germania, come abbiamo visto +3/3.5% entrambi. Il dato tedesco appare particolarmente incoraggiante visto il calo dei volumi dell’8% (5.2 milioni di ettolitri).
- Ci concentreremo sui vini spumanti in un altro post, ma vale la pena di notare il forte rimbalzo del Regno Unito in Giugno, che consente di chiudere il semestre in positivo (+4%) nel paese. Tra alti e bassi, quasi tutti i mercati crescono di oltre il 10% nel semestre (anche la Cina, che però è una briciola, con soltanto 12 milioni di euro di export spumanti nel semestre), fatta eccezione per il Canada.
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