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    Il Consorzio Morellino di Scansano a Wine Paris 2025

    Dal 12 al 14 febbraio 2025 il Consorzio Morellino di Scansano sarà tra i protagonisti italiani di Wine Paris & Vinexpo Paris, diventato negli anni uno degli appuntamenti più rilevanti per il business e la promozione del vino e dei distillati a livello internazionale.
    Il Morellino sarà presente in associazione al Consorzio Vino Chianti rinnovando la sinergia proposta anche alle Anteprime di Toscana, dove il 19 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze saranno ancora una volta insieme con l’evento Chianti Lovers e Rosso Morellino.
    In occasione di Wine Paris, il Consorzio – rappresentato in fiera sia dal presidente Bernardo Guicciardini Calamai che dal direttore Alessio Durazzi – porterà una selezione di 25 etichette di Morellino di Scansano proposte da 16 realtà vitivinicole e disponibili alla degustazione in un’area espositiva dedicata situata nella Hall 6, stand C204.
    Le aziende Bruni e Conte Guicciardini inoltre avranno un proprio desk all’interno dello spazio consortile dove esporranno i loro vini.
    “Wine Paris & Vinexpo Paris rappresenta un appuntamento internazionale fondamentale per il nostro Consorzio, che oggi vede un 25% di fatturato proveniente dall’export. Si tratta di un palcoscenico diventato ormai irrinunciabile e un’occasione importante per consolidare la visibilità del Morellino di Scansano nei mercati esteri tradizionali e posizionarsi in quelli emergenti, rafforzando i rapporti con operatori, buyer e stampa specializzata”, spiega il presidente Bernardo Guicciardini Calamai.
    L’appuntamento parigino, che ospiterà oltre 4.600 espositori provenienti da 50 Paesi e si prevede attirerà più di 50.000 visitatori da 140 nazioni, si inserisce in un più ampio percorso di promozione all’estero del Consorzio Morellino di Scansano, sempre più impegnato a rafforzare la propria presenza nei diversi mercati, intercettando nuove opportunità commerciali. LEGGI TUTTO

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    Il Consorzio Morellino di Scansano a Wine Paris 2025

    Dal 12 al 14 febbraio 2025 il Consorzio Morellino di Scansano sarà tra i protagonisti italiani di Wine Paris & Vinexpo Paris, diventato negli anni uno degli appuntamenti più rilevanti per il business e la promozione del vino e dei distillati a livello internazionale.
    Il Morellino sarà presente in associazione al Consorzio Vino Chianti rinnovando la sinergia proposta anche alle Anteprime di Toscana, dove il 19 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze saranno ancora una volta insieme con l’evento Chianti Lovers e Rosso Morellino.
    In occasione di Wine Paris, il Consorzio – rappresentato in fiera sia dal presidente Bernardo Guicciardini Calamai che dal direttore Alessio Durazzi – porterà una selezione di 25 etichette di Morellino di Scansano proposte da 16 realtà vitivinicole e disponibili alla degustazione in un’area espositiva dedicata situata nella Hall 6, stand C204.
    Le aziende Bruni e Conte Guicciardini inoltre avranno un proprio desk all’interno dello spazio consortile dove esporranno i loro vini.
    “Wine Paris & Vinexpo Paris rappresenta un appuntamento internazionale fondamentale per il nostro Consorzio, che oggi vede un 25% di fatturato proveniente dall’export. Si tratta di un palcoscenico diventato ormai irrinunciabile e un’occasione importante per consolidare la visibilità del Morellino di Scansano nei mercati esteri tradizionali e posizionarsi in quelli emergenti, rafforzando i rapporti con operatori, buyer e stampa specializzata”, spiega il presidente Bernardo Guicciardini Calamai.
    L’appuntamento parigino, che ospiterà oltre 4.600 espositori provenienti da 50 Paesi e si prevede attirerà più di 50.000 visitatori da 140 nazioni, si inserisce in un più ampio percorso di promozione all’estero del Consorzio Morellino di Scansano, sempre più impegnato a rafforzare la propria presenza nei diversi mercati, intercettando nuove opportunità commerciali. LEGGI TUTTO

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    Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano presenta San Bruzio Vermentino Superiore Maremma Toscana Doc 2023

    Una nuova creazione arricchisce la linea Le Vigne di Cantina Vignaioli Morellino di Scansano: è San Bruzio Vermentino Superiore Maremma Toscana Doc 2023, inedita etichetta della cooperativa grossetana che dimostra come il tempo possa essere un alleato prezioso per questa varietà.
    “Accarezzavamo da tempo l’idea di lavorare sul lungo affinamento del vermentino – spiega Benedetto Grechi, Presidente di Cantina Vignaioli Morellino di Scansano – e con San Bruzio ci siamo riusciti. Vogliamo esplorare tutte le sfumature e raccontare la versatilità di questa varietà, che nella Maremma ha trovato il luogo ideale, dove le sue caratteristiche possono esprimersi al meglio. Nella linea Le Vigne erano già presenti San Rabano Vermentino Maremma Toscana Spumante Doc e Vigna Fiorini Vermentino Maremma Toscana Doc. Proprio la degustazione di alcune vecchie annate del Vigna Fiorini ci ha fatto capire che il vermentino ha un interessante potenziale di invecchiamento. Da lì l’idea del San Bruzio. Si tratta di un vino che si può bere giovane, ma regala note e sensazioni straordinarie a due o tre anni dalla vendemmia”.
    La nuova referenza prende il nome dall’antica canonica di San Bruzio, costruita attorno all’Anno Mille a ridosso del borgo di Magliano in Toscana (Grosseto), forse sulle spoglie di un tempio pagano. Oggi rimangono solo i resti dell’edificio, ma il fascino del luogo è immutato, tanto che una leggenda narra che il Destino alberghi proprio in queste terre.
    San Bruzio viene prodotto con uve vermentino, coltivate a cordone speronato su un terreno arenario limoso. Circa un terzo dei grappoli utilizzati viene raccolto a maturazione regolare e mantenuto in cella, mentre il resto rimane in vigna per altre due settimane, per favorire lo sviluppo di aromi fruttati. Dopo 48 ore di macerazione a freddo con le bucce, si estrae e fermenta il mosto fiore; segue affinamento in acciaio per sei mesi assieme alle fecce fini. Una volta pronto, il vino viene imbottigliato a partire dal mese di luglio successivo alla vendemmia.
    Giallo paglierino arricchito da riflessi dorati, San Bruzio Vermentino Superiore Maremma Toscana Doc 2023 si caratterizza al naso per le note di ginestra e susina gialla, con un finale di albicocca. Al palato è pieno, spicca la sapidità che, unita alla freschezza, vivacizza la struttura marcata. Il sorso è lungo e rimarca le note sapide avvertite all’olfatto. Il calice accompagna perfettamente piatti di pesce, carni bianche o formaggi freschi.
    San Bruzio sarà in vendita a partire da marzo 2025 al prezzo di 18 euro in enoteca e nell’e-shop aziendale. LEGGI TUTTO

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    Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano presenta San Bruzio Vermentino Superiore Maremma Toscana Doc 2023

    Una nuova creazione arricchisce la linea Le Vigne di Cantina Vignaioli Morellino di Scansano: è San Bruzio Vermentino Superiore Maremma Toscana Doc 2023, inedita etichetta della cooperativa grossetana che dimostra come il tempo possa essere un alleato prezioso per questa varietà.
    “Accarezzavamo da tempo l’idea di lavorare sul lungo affinamento del vermentino – spiega Benedetto Grechi, Presidente di Cantina Vignaioli Morellino di Scansano – e con San Bruzio ci siamo riusciti. Vogliamo esplorare tutte le sfumature e raccontare la versatilità di questa varietà, che nella Maremma ha trovato il luogo ideale, dove le sue caratteristiche possono esprimersi al meglio. Nella linea Le Vigne erano già presenti San Rabano Vermentino Maremma Toscana Spumante Doc e Vigna Fiorini Vermentino Maremma Toscana Doc. Proprio la degustazione di alcune vecchie annate del Vigna Fiorini ci ha fatto capire che il vermentino ha un interessante potenziale di invecchiamento. Da lì l’idea del San Bruzio. Si tratta di un vino che si può bere giovane, ma regala note e sensazioni straordinarie a due o tre anni dalla vendemmia”.
    La nuova referenza prende il nome dall’antica canonica di San Bruzio, costruita attorno all’Anno Mille a ridosso del borgo di Magliano in Toscana (Grosseto), forse sulle spoglie di un tempio pagano. Oggi rimangono solo i resti dell’edificio, ma il fascino del luogo è immutato, tanto che una leggenda narra che il Destino alberghi proprio in queste terre.
    San Bruzio viene prodotto con uve vermentino, coltivate a cordone speronato su un terreno arenario limoso. Circa un terzo dei grappoli utilizzati viene raccolto a maturazione regolare e mantenuto in cella, mentre il resto rimane in vigna per altre due settimane, per favorire lo sviluppo di aromi fruttati. Dopo 48 ore di macerazione a freddo con le bucce, si estrae e fermenta il mosto fiore; segue affinamento in acciaio per sei mesi assieme alle fecce fini. Una volta pronto, il vino viene imbottigliato a partire dal mese di luglio successivo alla vendemmia.
    Giallo paglierino arricchito da riflessi dorati, San Bruzio Vermentino Superiore Maremma Toscana Doc 2023 si caratterizza al naso per le note di ginestra e susina gialla, con un finale di albicocca. Al palato è pieno, spicca la sapidità che, unita alla freschezza, vivacizza la struttura marcata. Il sorso è lungo e rimarca le note sapide avvertite all’olfatto. Il calice accompagna perfettamente piatti di pesce, carni bianche o formaggi freschi.
    San Bruzio sarà in vendita a partire da marzo 2025 al prezzo di 18 euro in enoteca e nell’e-shop aziendale. LEGGI TUTTO

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    Vini d’Abruzzo al Wine Paris

    Dal 10 al 12 febbraio, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo sarà tra i protagonisti italiani del Wine Paris, uno degli eventi più prestigiosi del panorama internazionale dedicato al settore vinicolo e dei distillati. La manifestazione, che si terrà nella celebra “Città delle Luci”, accoglierà oltre 4.600 espositori provenienti da 50 Paesi e attirerà più di 50.000 visitatori da 140 nazioni.
    Il Consorzio avrà uno stand dedicato (Stand D006) che ospiterà 28 cantine pronte a presentare tutte le novità del panorama enologico abruzzese. Sarà l’occasione per raccontare ancor più nel dettaglio l’entrata in vigore – a partire proprio dalla vendemmia 2024 – del “Modello Abruzzo” con l’introduzione della menzione Superiore per le Dop, delle nuove appellazioni provinciali, e dell’unica Indicazione Geografica Protetta – Terre d’Abruzzo Igp. Un primo fondamentale passo volto a rafforzare la comune identità dell’enologia regionale che va al contempo a valorizzare i singoli territori, rendendo facilmente riconoscibile la scala dei valori delle diverse tipologie di vino ai consumatori.
    “Siamo stati tra i primi, in Italia, ad intuire le potenzialità di questa manifestazione in crescita continua”, spiega il presidente Alessandro Nicodemi, impegnato in questo inizio d’anno, assieme al Consorzio, in diverse “missioni” estere. “Sarà un 2025 ricco di appuntamenti, anche al di fuori del nostro Paese, in continuità con la strategia di voler allargare o potenziare i nostri mercati di riferimento, siamo reduci da un importante evento in Svizzera, a Zurigo, e siamo in partenza per una nuova tappa londinese, per poi spostarci in Scozia, dove l’interesse nei confronti dei vini d’Abruzzo è sempre più in crescita; sarà poi la volta di Parigi con una speciale delegazione di Aziende”, conclude Nicodemi.
    L’appuntamento fieristico, organizzato da Vinexposium, si conferma dunque come un crocevia globale unico per il wine business e un’importante piattaforma per affrontare le grandi sfide del settore vinicolo, dai cambiamenti geopolitici e ambientali fino alle nuove opportunità offerte dai mercati globali. LEGGI TUTTO

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    Vini d’Abruzzo al Wine Paris

    Dal 10 al 12 febbraio, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo sarà tra i protagonisti italiani del Wine Paris, uno degli eventi più prestigiosi del panorama internazionale dedicato al settore vinicolo e dei distillati. La manifestazione, che si terrà nella celebra “Città delle Luci”, accoglierà oltre 4.600 espositori provenienti da 50 Paesi e attirerà più di 50.000 visitatori da 140 nazioni.
    Il Consorzio avrà uno stand dedicato (Stand D006) che ospiterà 28 cantine pronte a presentare tutte le novità del panorama enologico abruzzese. Sarà l’occasione per raccontare ancor più nel dettaglio l’entrata in vigore – a partire proprio dalla vendemmia 2024 – del “Modello Abruzzo” con l’introduzione della menzione Superiore per le Dop, delle nuove appellazioni provinciali, e dell’unica Indicazione Geografica Protetta – Terre d’Abruzzo Igp. Un primo fondamentale passo volto a rafforzare la comune identità dell’enologia regionale che va al contempo a valorizzare i singoli territori, rendendo facilmente riconoscibile la scala dei valori delle diverse tipologie di vino ai consumatori.
    “Siamo stati tra i primi, in Italia, ad intuire le potenzialità di questa manifestazione in crescita continua”, spiega il presidente Alessandro Nicodemi, impegnato in questo inizio d’anno, assieme al Consorzio, in diverse “missioni” estere. “Sarà un 2025 ricco di appuntamenti, anche al di fuori del nostro Paese, in continuità con la strategia di voler allargare o potenziare i nostri mercati di riferimento, siamo reduci da un importante evento in Svizzera, a Zurigo, e siamo in partenza per una nuova tappa londinese, per poi spostarci in Scozia, dove l’interesse nei confronti dei vini d’Abruzzo è sempre più in crescita; sarà poi la volta di Parigi con una speciale delegazione di Aziende”, conclude Nicodemi.
    L’appuntamento fieristico, organizzato da Vinexposium, si conferma dunque come un crocevia globale unico per il wine business e un’importante piattaforma per affrontare le grandi sfide del settore vinicolo, dai cambiamenti geopolitici e ambientali fino alle nuove opportunità offerte dai mercati globali. LEGGI TUTTO

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    Vino, UIV: in attesa dei dazi, consumi tricolori chiudono 2024 in negativo negli USA (-4%)

    A dispetto dei dati export, i consumi reali di vino italiano negli Stati Uniti chiudono il 2024 in calo e i paventati dazi dell’amministrazione Trump assumono così un significato ancor più preoccupante. Lo sottolinea Unione italiana vini (Uiv) che con il suo Osservatorio ha elaborato i dati a tutto lo scorso anno di vendite nell’off e on trade statunitense del prodotto tricolore.
    Secondo l’analisi, il 2024 si è chiuso con un calo a volume nelle vendite di vino italiano negli Usa del 4,4% a fronte di un deficit generale del totale mercato a -7,2%. Pagano maggiormente – nelle rilevazioni targate Sipsource presso il retail e l’horeca a stelle e strisce – i bianchi e i rossi, entrambi a -6,4%, mentre tengono gli spumanti italiani (+1,5%) che guadagnano importanti quote di mercato sui competitor. In difficoltà le principali denominazioni, fatta eccezione per Prosecco, Brunello di Montalcino e Barolo.
    Trend confermati anche dalle elaborazioni dell’Osservatorio Uiv su base Nielsen, che intercetta le vendite nella grande distribuzione e retail statunitense. Lo scorso anno il calo a volume del vino tricolore ha segnato un gap del 4,2% e del 2,5% a valore (a 2,6 miliardi di euro). In passivo i volumi acquistati della quasi totalità dei vini italiani, con picchi per il Pinot Grigio Delle Venezie (-7%) e il Lambrusco (-6%) mentre sono in controtendenza i soli bianchi siciliani (+5%), il Brunello di Montalcino (+3%) e il Prosecco (+1%), che però paga un -4% nell’ultimo trimestre. E proprio l’ultimo quarto dell’anno, quello che ricomprende le festività per il Thanksgiving e il Natale, è stato tra i peggiori, con perdite del 7% volume e del 6% valore.
    Tutto il contrario – secondo Uiv – rispetto alle rilevazioni export dei primi 11 mesi, che danno una crescita del 7% solo in piccola parte condizionata dall’exploit – imposto dai dazi – del mese di novembre. Un anticipo di mercato, quello di novembre, che ha visto la domanda di spumanti lievitare addirittura del 41% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e che farà segnare un ulteriore record a dicembre, ma ci sarà poco da alzare i calici. LEGGI TUTTO

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    Vino, UIV: in attesa dei dazi, consumi tricolori chiudono 2024 in negativo negli USA (-4%)

    A dispetto dei dati export, i consumi reali di vino italiano negli Stati Uniti chiudono il 2024 in calo e i paventati dazi dell’amministrazione Trump assumono così un significato ancor più preoccupante. Lo sottolinea Unione italiana vini (Uiv) che con il suo Osservatorio ha elaborato i dati a tutto lo scorso anno di vendite nell’off e on trade statunitense del prodotto tricolore.
    Secondo l’analisi, il 2024 si è chiuso con un calo a volume nelle vendite di vino italiano negli Usa del 4,4% a fronte di un deficit generale del totale mercato a -7,2%. Pagano maggiormente – nelle rilevazioni targate Sipsource presso il retail e l’horeca a stelle e strisce – i bianchi e i rossi, entrambi a -6,4%, mentre tengono gli spumanti italiani (+1,5%) che guadagnano importanti quote di mercato sui competitor. In difficoltà le principali denominazioni, fatta eccezione per Prosecco, Brunello di Montalcino e Barolo.
    Trend confermati anche dalle elaborazioni dell’Osservatorio Uiv su base Nielsen, che intercetta le vendite nella grande distribuzione e retail statunitense. Lo scorso anno il calo a volume del vino tricolore ha segnato un gap del 4,2% e del 2,5% a valore (a 2,6 miliardi di euro). In passivo i volumi acquistati della quasi totalità dei vini italiani, con picchi per il Pinot Grigio Delle Venezie (-7%) e il Lambrusco (-6%) mentre sono in controtendenza i soli bianchi siciliani (+5%), il Brunello di Montalcino (+3%) e il Prosecco (+1%), che però paga un -4% nell’ultimo trimestre. E proprio l’ultimo quarto dell’anno, quello che ricomprende le festività per il Thanksgiving e il Natale, è stato tra i peggiori, con perdite del 7% volume e del 6% valore.
    Tutto il contrario – secondo Uiv – rispetto alle rilevazioni export dei primi 11 mesi, che danno una crescita del 7% solo in piccola parte condizionata dall’exploit – imposto dai dazi – del mese di novembre. Un anticipo di mercato, quello di novembre, che ha visto la domanda di spumanti lievitare addirittura del 41% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e che farà segnare un ulteriore record a dicembre, ma ci sarà poco da alzare i calici. LEGGI TUTTO