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    Nasce il nuovo Salone del vino di Torino

    Nasce il nuovo Salone del vino di Torino, interamente dedicato ai vini piemontesi. Dal 4 al 6 marzo 2023 la Città di Torino diventa una grande cantina che accoglie i produttori piemontesi.

    Un vero e proprio omaggio all’attività vitivinicola della regione, tra storia e innovazione. A partire da martedì 28 febbraio e fino alla conclusione del Salone, saranno più di 100 gli eventi diffusi, per un calendario OFF in cui, oltre ai produttori, diventano protagonisti i grandi ristoranti, le piole e le enoteche, artisti e scrittori, tra masterclass, cene, degustazioni e spettacoli. 

    Una nuova manifestazione rivolta al pubblico e agli addetti professionali che entra nel calendario dei grandi eventi della città. 

    “La Città di Torino da sempre si contraddistingue per la capacità di accogliere e innovare – dichiarano Mimmo Carretta, Assessore Sport, Grandi eventi, Turismo della Città di Torino e Paolo Chiavarino, Assessore Commercio e Mercati della Città di Torino – L’idea di portare un nuovo Salone del vino di Torino che ospiti le eccellenze, le sperimentazioni, la storia e il futuro delle nostre terre ha da subito convinto l’amministrazione per la valenza turistica e culturale che la viticultura può regalare ai cittadini e per la ricaduta che può portare sugli operatori del settore. Torino è la città in cui poter degustare tutte le nostre terre”

    Patrizio Anisio, Direttore del Salone del vino di Torino sottolinea: “Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio meraviglioso, dove, attraverso il vino, le eccellenze, le tradizioni e l’innovazione trovano cura e passione. Il salone del vino di Torino nasce per contribuire a questo racconto. Grazie ai  produttori e alle tante realtà che lavorano per far conoscere la nostra regione e le sue unicità, porteremo in città tutti i sapori delle nostre terre”

    Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino aggiunge: “La Camera di commercio di Torino da molti anni attraverso il progetto Torino DOC, selezione enologica realizzata insieme al nostro Laboratorio Chimico, sostiene le filiere del vino di qualità. Il Salone del vino di Torino sarà dunque un’occasione importante per proseguire e valorizzare il lavoro portato avanti finora e contribuire alla diffusione delle eccellenze vitivinicole del territorio torinese.”

    www.salonedelvinotorino.it LEGGI TUTTO

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    Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano presenta il suo primo Bilancio di Sostenibilità

    Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano presenta il suo primo Bilancio di Sostenibilità. Il documento, pubblicato a dicembre 2022, è stato redatto utilizzando gli standard internazionali di riferimento del Global Reporting Initiative (GRI) e nell’ottica dei Sustainable Development Goals (SDGs) e presenta il bilancio delle attività relativo agli anni 2021, 2020 e 2019. Il Bilancio […] LEGGI TUTTO

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    Caviro: fatturato a 417 milioni di euro

    Caviro ha approvato questa mattina in assemblea il bilancio al 31 agosto 2022. Il Gruppo vitivinicolo romagnolo ha chiuso l’esercizio con un fatturato consolidato di oltre 417 milioni di euro con un incremento del 7,1% sull’esercizio precedente. Un nuovo anno da record con conferma del continuo trend di crescita. Gli eccellenti risultati hanno consentito al […] LEGGI TUTTO

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    Spumanti italiani a quota 1 miliardo di bottiglie nel 2022

    Saranno ancora festività da record per le bollicine italiane. Nonostante l’inflazione e la preoccupante situazione geopolitica, gli spumanti tricolore si apprestano a tornare protagonisti delle tavole di tutto il mondo. Secondo l’Osservatorio Uiv-Ismea nella sua consueta analisi sui consumi di sparkling per le feste, saranno 341 milioni le bottiglie di spumante italiano stappate tra Natale […] LEGGI TUTTO

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    P come primo, P come premium, P come Nivole

    Dalla sottozona Canelli, cuore storico dell’area più vocata alla produzione di uve moscato bianco, nasce il P Nivole di Michele Chiarlo, versione premium del pluripremiato Moscato d’Asti Nivole. “L’originale naming, P Nivole, dove P sta per Premium ma anche per Primo, trova la sua genesi proprio nell’iconico Moscato d’Asti Nivole in quanto sua naturale conseguenza, […] LEGGI TUTTO

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    Festività da record per gli spumanti italiani

    Saranno ancora festività da record per le bollicine italiane. Nonostante l’inflazione e la preoccupante situazione geopolitica, gli spumanti tricolore si apprestano a tornare protagonisti delle tavole di tutto il mondo. Secondo l’Osservatorio Uiv-Ismea nella sua consueta analisi sui consumi di sparkling per le feste, saranno 341 milioni le bottiglie di spumante italiano stappate tra Natale e Capodanno, sia in Italia (95 milioni) che, soprattutto, all’estero, sempre più testimone della febbre da Italian sparkling con i 3/4 delle vendite totali. Complessivamente, il 2022 chiuderà con un nuovo record produttivo molto vicino al tetto di un miliardo di bottiglie (970 milioni), per un controvalore di 2,85 miliardi di euro di cui circa 2 miliardi solo di export. A trainare la crescita, la domanda nei mercati chiave di Stati Uniti, Regno Unito e Germania, ma anche piazze consolidate ed emergenti, come Canada, Svezia, Giappone, Est Europa e Francia, sempre più attratta dalle bollicine italiane (+25% la crescita in volume nel Paese dello Champagne).

    Secondo le stime dell’Osservatorio di Unione italiana vini e Ismea, sotto l’albero è il Prosecco (Doc, Conegliano e Colli Asolani) a giocare la parte del leone, forte di una incidenza sulla produzione che oggi è arrivata al 70% degli spumanti imbottigliati nel Belpaese e di una propensione all’export che lo rende il prodotto tricolore dell’agroalimentare più commercializzato nel mondo, con un valore complessivo stimato per il 2022 che supera 1,6 miliardi di euro. Ma accanto alla corazzata Prosecco, alla crescita in doppia cifra del Trento Doc, ai numeri in incremento dell’Asti e alla conferma del Franciacorta, sono centinaia le produzioni (o micro-produzioni) a testimoniare l’effervescenza della tipologia lungo tutto lo Stivale: dall’Oltrepò all’Alta Langa, ai Trebbiani al Verdicchio, dai Moscati alle Falanghine ai Grechetti; dalle Malvasie al Grillo, dal Nero d’Avola al Negroamaro al Durello, ai Vermentini e molti altri.

    Produzioni a denominazione di origine nell’83% dei casi (al 6% gli Igt) che quest’anno segneranno una crescita più contenuta rispetto alle ultime annate, ma che consolidano il proprio ruolo di traino in favore di tutto il settore in un periodo certamente meno brillante per i vini fermi. Per il 2022 la crescita produttiva stimata è del 6%, con un aumento dei volumi esportati dell’8% e una variazione minima, ma comunque positiva (+1%), della domanda interna. Nelle festività saranno circa 101 milioni le bottiglie stappate nel Belpaese, di queste quasi 6 milioni quelle d’importazione (+3% volume) e 95 milioni le bollicine italiane (+1%). Migliore invece il trend di consumo all’estero (+8% i volumi), a circa 246 milioni di bottiglie.

    L’analisi dell’Osservatorio Uiv-Ismea è stata redatta sulla base degli incroci di più fonti, a partire da Istat e dagli enti di certificazione. LEGGI TUTTO

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    Il vino da regalare a Natale

    Natale: un’occasione perfetta per fare un brindisi in compagnia, magari con una buona bottiglia ricevuta in dono. Regalare il vino, infatti, è un’ottima idea: sicuramente è un pensiero utile e molto apprezzato, visti i tanti cin cin che ricorrono durante le feste. Ma come scegliere l’etichetta giusta? Ecco alcuni consigli per fare bella figura. Come […] LEGGI TUTTO

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    Le riserve di Fonzone per rendere speciali i menù delle feste

    Menù di carne o di pesce? Ogni regione, ogni città, ogni famiglia ha le sue tradizioni per festeggiare a tavola il Natale. Guai a non rispettarle. Qualunque siano le vostre pietanze del cuore, quello che conta è valorizzarle abbinando il vino giusto. Dall’Irpinia, terra di grandi vitigni come l’Aglianico, il Fiano di Avellino e il […] LEGGI TUTTO