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Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Signature Le Vigne di Alice 2017

L’uva glera, si quella del Prosecco, se spumantizzata secondo Metodo Classico può arrivare a toccare le somme vette dell’Empireo o quantomeno a lambirle?  La risposta è sì se si tratta del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Signature Le Vigne di Alice 2017 con sboccatura 2022. Sto esagerando? Esiste una prova empirica per quanto vado dicendo. Mettetelo, ovviamente alla cieca, in una batteria con suoi pari di varia provenienza, sia italiani che esteri, anche d’oltralpe (si avete letto bene), ne vedrete delle belle, nessuno indovinerà che si tratta di glera, e qualcuno si lancerà in confronti arditi salvo poi rimanere basito allo svelamento della bottiglia.

Per quanto riguarda la vinificazione, nella prima fermentazione un 20% viene messo in tina grande, il resto in acciaio, senza controllo di temperatura. Assemblaggio e tirage dopo un affinamento sulle fecce fini di circa 6 mesi. Fermentazione in bottiglia per 24 mesi alla temperatura di 14 °C. 

A contraddistinguere in maniera netta Signature, dall’olfatto al sorso, al perlage è l’eleganza. Certo poi si fanno ricordare le delicate note di mela golden ed erbe aromatiche, la brioche fragrante. Al palato è succoso ed energico, sapido e profondo.

L’azienda Le Vigne di Alice nasce nel 2005 a Vittorio Veneto, la parte più a nordest della denominazione Conegliano Valdobbiadene, a guidare l’azienda è Cinzia Canzian, questo il suo manifesto programmatico: “adoro il mio lavoro e per questo mi ritengo una persona fortunata ma vorrei far capire che per arrivare a qualcosa di concreto nella vita devi soffrire, non ti viene regalato nulla, tutto va conquistato ogni giorno. Io sono una sognatrice e come tale una rivoluzionaria nel senso che vorrei cambiare sempre qualcosa ogni giorno perché ogni giorno c’è qualcosa di cui non mi accontento. Adoro periodi come gli anni 60/70 perché sono stati momenti di grandi cambiamenti e di grande coraggio, di sentimenti forti. Quando penso ai nostri vini penso a questo, all’idea di dare un’emozione e per poterlo fare devi mettere tutta te stessa nel tuo lavoro che significa fare quello che ti piace, quello che ami e saperlo comunicare agli altri, raccontare qualcosa di te attraverso un vino. Life is a bubble è il mio slogan un Carpe diem moderno che mi guida nel mio lavoro ma anche nella vita”


Fonte: http://www.lastanzadelvino.it/feed/


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