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    In Umbria il Picnic in Vigna di Arnaldo Caprai

    Con l’arrivo dell’estate e delle belle giornate torna il desiderio di stare all’aperto, immersi nella natura, ne è prova la tendenza sempre più diffusa del picnic: una delle attività più apprezzate tra le proposte enoturistiche e il 18 giugno si festeggia proprio la Giornata Mondiale del Picnic.Cornice naturale perfetta per il picnic è la vigna che, con la sua atmosfera romantica e bucolica, ci riporta alla semplicità e alla tradizione, al contatto vero con la natura muniti di plaid, cestino e ovviamente di un calice di buon vino.
    A Montefalco, in Umbria, Arnaldo Caprai è stato tra i primi in Italia a proporre la possibilità di abbinare alla visita in cantina anche un picnic tra i panorami mozzafiato della sua tenuta nei filari di Sagrantino, Sangiovese o Grechetto oppure sulla splendida terrazza panoramica Belvedere, all’ombra di una quercia secolare.
    Disponibile da aprile e fino al 30 settembre, il PICNIC in Vigna è perfetto per chi vuole unire all’esperienza del tour in cantina con degustazione anche un momento di relax e gusto, immersi nel paesaggio delle colline umbre e in totale libertà.
    Un wine educator accompagna gli ospiti in vigna e in cantina alla scoperta di tutte le fasi del processo produttivo, dalla fermentazione all’affinamento in barricaia, fino all’imbottigliamento.
    Una volta terminato il tour, viene fornito tutto l’occorrente per il picnic: coperte, cuscini, cestino con il pranzo, vino e calici. Ogni ospite potrà andare così alla ricerca dell’angolo preferito dove poter trascorrere il pranzo e l’interno pomeriggio, in totale relax, fino al tramonto, tra prati, laghetti, vigne e il magnifico paesaggio di Montefalco sullo sfondo.
    E nel cestino? Il PICNIC in vigna si prenota al massimo entro il giorno prima, perché tutto viene preparato la mattina stessa della visita: prodotti tipici umbri, salumi e formaggi selezionati, primi e secondi piatti secondo le richieste e verdure che variano in base alla stagione, insalate, dolci, il pane appena sfornato da gustare con l’olio extravergine di oliva di Arnaldo Caprai e, naturalmente, i vini di Arnaldo Caprai come ad esempio il Grecante Colli Martani Grechetto DOC o il Montefalco Rosso DOC.
    L’esperienza è adatta a tutti, anche famiglie e ragazzi ed è gratuita per i piccoli fino a 6 anni.
    Il PICNIC in Vigna di Arnaldo Caprai è disponibile, 7 giorni su 7, dalle 12.00 e solo su prenotazione:

    Il costo del tour (circa 3 ore) è di:
    – 80,00€ a persona per gli adulti
    – 20,00€ per bambini o ragazzi dai 7 ai 12 non compiuti
    – gratuito per i bambini da 0 a 6 anni.
    AZIENDA AGRICOLA ARNALDO CAPRAI IN SINTESI
    Poche altre cantine in Italia e nel mondo vengono identificate immediatamente solo citando il nome della denominazione a cui appartengono, come la Arnaldo Caprai, simbolo essa stessa del Sagrantino di Montefalco. Una realtà unica, sinonimo di eccellenza italiana, capace di creare vini fuori dal comune per profondità, eleganza e longevità: non solo rossi, ma anche bianchi. Il merito di questa avventura iniziata alla fine degli anni Settanta è di Marco Caprai, figlio di Arnaldo. È stato lui, infatti, più di chiunque altro a credere nella ricchezza del Sagrantino, reinterpretandolo in chiave moderna, attraverso i più innovativi metodi di produzione e di gestione aziendale, che gli hanno permesso di conquistare così i favori del pubblico e della critica di tutto il mondo. Non da meno i bianchi: il Grecante Arnaldo Caprai, 100% Grechetto, è riuscito a conquistare la Top100 di Wine Spectator.
    Una grande azienda, la Arnaldo Caprai, che custodisce un’anima green, considerando fondamentali le tematiche riguardanti la sostenibilità, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente. Il punto di osservazione resta sempre lo stesso: cercare di comportarsi in armonia con i cicli evolutivi naturali, preservando e valorizzando il territorio in cui si opera. Per questo l’azienda ha deciso di creare un Sistema di Gestione Ambientale conforme alle normative internazionali, sviluppando un protocollo volontario territoriale di sostenibilità ambientale, economica e sociale del processo produttivo. È in questo contesto senza pari, che nascono vini di indimenticabile stoffa, complessi ed eleganti, capaci di raccontare il meglio di tutta una regione, l’Umbria.
    www.arnaldocaprai.it LEGGI TUTTO

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    Gorgona 2024, simbolo di speranza e libertà, segna la sua 13ma vendemmia

    Oggi, come da consolidata tradizione, Lamberto Frescobaldi – presidente della Marchesi Frescobaldi- ha stappato sull’Isola la prima bottiglia di Gorgona 2024, il nuovo millesimo di un vino che nasce in un luogo straordinario: l’isola di Gorgona, l’ultima colonia penale attiva in Europa.“Una bottiglia gira il mondo e porta con sé la storia di tutti coloro che si sono impegnati per produrla” – racconta Lamberto Frescobaldi, Presidente di Marchesi Frescobaldi, che aggiunge: –
    Appassionarsi a quello che si fa con la vigna e il vino è probabilmente più semplice che con altri prodotti. E quando dietro la produzione di un vino c’è un progetto come questo, nato tredici anni fa, non possiamo che esserne orgogliosi. Il punto di forza di Gorgona sono i detenuti, che sull’isola possono sviluppare competenze legate al lavoro vitivinicolo. Un progetto come Gorgona ha un impatto positivo sulla comunità. Nel senso che, una volta scontata la pena, i detenuti possono essere facilmente reintegrati nella società, poiché hanno acquisito competenze che li aiutano a tornare alla vita.”
    Il progetto, avviato nel 2012 grazie alla collaborazione tra Marchesi Frescobaldi e l’Istituto Penitenziario di Gorgona, rappresenta una concreta possibilità di riscatto sociale per i detenuti, che possono scontare l’ultima parte della pena a contatto con la natura, sviluppando competenze professionali nel campo della viticoltura. Durante questo periodo gli è riconosciuto il dovuto stipendio, così che, una volta tornati alla vita, siano in possesso di una base economica di partenza.
    In un ambiente dove il tempo si misura con il ritmo delle stagioni e il lavoro della terra, i detenuti partecipano attivamente alla produzione del vino, affiancati da agronomi ed enologi della Marchesi Frescobaldi. Questo percorso offre loro non solo un’opportunità formativa, ma anche un’esperienza umana, contribuendo al reinserimento sociale attraverso la dignità del lavoro e la forza trasformativa della bellezza.
    Gorgona, definita da Andrea Bocelli nel 2014 come “la perla d’Afrodite più selvaggia e luminescente”, è un anfiteatro naturale affacciato sul mare, dove il vigneto – oggi con un’estensione di 2,3 ettari – cresce su suoli ferrosi, protetti dai venti e accarezzati dalla brezza marina. Qui, le varietà Vermentino e Ansonica si esprimono in tutta la loro bellezza e complessità, dando vita a un vino che racchiude la potenza e la poesia dell’isola.
    Come ogni anno, l’etichetta di Gorgona è un’edizione unica che racconta un aspetto inedito: quella del millesimo 2024 celebra le “ali leggere” dell’isola. Le protagoniste sono dunque le farfalle: creature leggere e silenziose che popolano questo paradiso selvaggio. Grazie alla collaborazione con Simonetta Doni dello Studio Doni & Associati, specializzato nel design di etichette per il vino, la veste grafica di Gorgona 2024 celebra le 50 specie di farfalle che abitano l’arcipelago toscano, tra cui la Pieride del Navone, la Aricia Agestis e la Pararge Paramegaera.
    Le farfalle, simbolo di equilibrio e trasformazione, raccontano il ruolo chiave della biodiversità e dell’impollinazione naturale. Un ruolo chiave lo gioca anche la pratica del sovescio, che mantiene il terreno fertile e vivo.
    Gorgona 2024 si distingue nel calice per il suo colore giallo paglierino intenso, con un bouquet ampio ed elegante che spazia dai fiori mediterranei come la ginestra e il caprifoglio, a note fruttate di bergamotto, cedro e frutta esotica matura. Le sfumature aromatiche di rosmarino, salvia ed elicriso accompagnano un finale dominato da note iodate, che riflette l’anima dell’isola.
    In bocca, Gorgona 2024 è fresco, sapido, persistente e di grande equilibrio. Lungo sul finale.
    La vendemmia 2024 è stata caratterizzata da un inverno mite, che verrà ricordato come uno dei più caldi degli ultimi anni, e da frequenti piogge distribuite tra autunno e primavera. A settembre si è verificato un abbassamento delle temperature. In conclusione, la 2024 è stata una vendemmia più tardiva rispetto agli anni precedenti: il Vermentino è stato raccolto nella seconda settimana di settembre, seguito dall’Ansonica nella seconda settimana di ottobre.
    GORGONA – COSTA TOSCANA IGT
    Un vino unico, prodotto in 9000 bottiglie per vendemmia, simbolo dell’incontro tra eccellenza enologica, rispetto per la natura e responsabilità sociale. Un vino che racconta l’isola, le persone che vi lavorano e la possibilità concreta che la bellezza e il lavoro possano cambiare le vite.
    LA VISIONE
    Frescobaldi per il sociale nasce ad agosto del 2012, prima ancora di essere un vino è un progetto pluriennale che nasce dalla collaborazione con la Direzione della colonia penale, il cui obiettivo è permettere ai detenuti di fare un’esperienza concreta e attiva nel campo della viticoltura.
    IL PROGETTO
    Il progetto Gorgona nasce ad agosto 2012 grazie alla collaborazione tra Marchesi Frescobaldi e Gorgona, unica isola-penitenziario in Europa. Qui i detenuti trascorrono l’ultimo periodo di pena, lavorando a contatto con la natura per sviluppare professionalità che facilitino il reinserimento nella realtà lavorativa e sociale. Intorno a un piccolo vigneto, nel cuore di un anfiteatro da cui si domina il mare, prende vita il progetto il cui obiettivo è permettere ai detenuti di fare un’esperienza concreta e attiva nel campo della viticoltura, con la collaborazione e la supervisione degli agronomi ed enologi Marchesi Frescobaldi. I detenuti hanno riportato a produzione un ettaro di vigneto sull’isola, a cui si è aggiunto negli anni 1,3 Ha, piantato da Marchesi Frescobaldi.
    Gorgona Rosso vede la luce con la vendemmia 2015, da alcuni filari di Sangiovese e Vermentino Nero, coltivati in agricoltura biologica e affinati poi in Orcio in terracotta.
    I TEMPI DEL PROGETTO
    A maggio 2013 la prima vendemmia di Gorgona (2012) è stata presentata al DAP di Roma e a settembre dello stesso anno anche il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano ha ricevuto la magnum numero “0” in omaggio dallo stesso Lamberto Frescobaldi. A giugno 2014 Marchesi Frescobaldi ha firmato un contratto di collaborazione con l’amministrazione penitenziaria per 15 anni, e ha assunto due detenuti che lavorano in vigna a Gorgona e che sono stipendiati direttamente dall’azienda.
    A febbraio 2015 i detenuti, coordinati dagli enologi di Marchesi Frescobaldi, hanno impiantato un altro ettaro di vermentino sull’isola con l’obiettivo di coinvolgere nel lavoro in vigna più persone ed ottenere un vino di qualità migliore.
    I PARTNER
    Andrea Bocelli ha voluto realizzare il testo e firmare l’etichetta della vendemmia 2013.
    “L’arcipelago toscano è un paradiso terrestre di cui Gorgona è la perla d’Afrodite più selvaggia e luminescente. Dietro la sua scontrosità apparente, l’indicibile seduzione di profumi e silenzi, ed una natura che commuove per la sua forza, per la sua pubertà eterna…. E intorno, acqua e sale, a riflettere i messaggi del cielo, a stringere i lacci alle vele.” (A.Bocelli – 2014)
    Simonetta Doni dello Studio Doni & Associati, tra i pochissimi studi grafici internazionali specializzati
    nel design di etichette di vini, ogni anno partecipa donando la veste grafica del vino interpretando, con un team altamente specializzato dalla specifica sensibilità culturale e artistica, le caratteristiche che rendono unici il progetto e la sua isola.
    Giorgio Pinchiorri, patron dell’Enoteca Pinchiorri, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo, partecipa al progetto scegliendo di contribuire, con la sua cucina esclusiva, a promuovere il patrimonio enogastronomico dell’isola della Gorgona.
    Argotractors, società del Gruppo Argo nata nel 2007 con l’obiettivo di creare un polo trattoristico di valenza mondiale, ha donato un trattore da vigneto per le attività da svolgere sull’isola.
    MARCHESI FRESCOBALDI
    La famiglia Frescobaldi produce vino in Toscana da oltre 700 anni. Marchesi Frescobaldi è una delle principali aziende vitivinicole in Italia, con prodotti che si attestano nella fascia alta dei vini di pregio. L’azienda, che coniuga tradizione e innovazione, crede nel rispetto del territorio e nella valorizzazione delle uve dei propri vigneti, ed è conosciuta nel mondo per i suoi vini provenienti dalle nove tenute: Tenuta Castiglioni, Tenuta CastelGiocondo, Tenuta Perano, Castello Nipozzano, Castello Pomino, Tenuta Calimaia, Tenuta Ammiraglia, Rémole e Gorgona.  LEGGI TUTTO

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    Gorgona 2024, simbolo di speranza e libertà, segna la sua 13ma vendemmia

    Oggi, come da consolidata tradizione, Lamberto Frescobaldi – presidente della Marchesi Frescobaldi- ha stappato sull’Isola la prima bottiglia di Gorgona 2024, il nuovo millesimo di un vino che nasce in un luogo straordinario: l’isola di Gorgona, l’ultima colonia penale attiva in Europa.“Una bottiglia gira il mondo e porta con sé la storia di tutti coloro che si sono impegnati per produrla” – racconta Lamberto Frescobaldi, Presidente di Marchesi Frescobaldi, che aggiunge: –
    Appassionarsi a quello che si fa con la vigna e il vino è probabilmente più semplice che con altri prodotti. E quando dietro la produzione di un vino c’è un progetto come questo, nato tredici anni fa, non possiamo che esserne orgogliosi. Il punto di forza di Gorgona sono i detenuti, che sull’isola possono sviluppare competenze legate al lavoro vitivinicolo. Un progetto come Gorgona ha un impatto positivo sulla comunità. Nel senso che, una volta scontata la pena, i detenuti possono essere facilmente reintegrati nella società, poiché hanno acquisito competenze che li aiutano a tornare alla vita.”
    Il progetto, avviato nel 2012 grazie alla collaborazione tra Marchesi Frescobaldi e l’Istituto Penitenziario di Gorgona, rappresenta una concreta possibilità di riscatto sociale per i detenuti, che possono scontare l’ultima parte della pena a contatto con la natura, sviluppando competenze professionali nel campo della viticoltura. Durante questo periodo gli è riconosciuto il dovuto stipendio, così che, una volta tornati alla vita, siano in possesso di una base economica di partenza.
    In un ambiente dove il tempo si misura con il ritmo delle stagioni e il lavoro della terra, i detenuti partecipano attivamente alla produzione del vino, affiancati da agronomi ed enologi della Marchesi Frescobaldi. Questo percorso offre loro non solo un’opportunità formativa, ma anche un’esperienza umana, contribuendo al reinserimento sociale attraverso la dignità del lavoro e la forza trasformativa della bellezza.
    Gorgona, definita da Andrea Bocelli nel 2014 come “la perla d’Afrodite più selvaggia e luminescente”, è un anfiteatro naturale affacciato sul mare, dove il vigneto – oggi con un’estensione di 2,3 ettari – cresce su suoli ferrosi, protetti dai venti e accarezzati dalla brezza marina. Qui, le varietà Vermentino e Ansonica si esprimono in tutta la loro bellezza e complessità, dando vita a un vino che racchiude la potenza e la poesia dell’isola.
    Come ogni anno, l’etichetta di Gorgona è un’edizione unica che racconta un aspetto inedito: quella del millesimo 2024 celebra le “ali leggere” dell’isola. Le protagoniste sono dunque le farfalle: creature leggere e silenziose che popolano questo paradiso selvaggio. Grazie alla collaborazione con Simonetta Doni dello Studio Doni & Associati, specializzato nel design di etichette per il vino, la veste grafica di Gorgona 2024 celebra le 50 specie di farfalle che abitano l’arcipelago toscano, tra cui la Pieride del Navone, la Aricia Agestis e la Pararge Paramegaera.
    Le farfalle, simbolo di equilibrio e trasformazione, raccontano il ruolo chiave della biodiversità e dell’impollinazione naturale. Un ruolo chiave lo gioca anche la pratica del sovescio, che mantiene il terreno fertile e vivo.
    Gorgona 2024 si distingue nel calice per il suo colore giallo paglierino intenso, con un bouquet ampio ed elegante che spazia dai fiori mediterranei come la ginestra e il caprifoglio, a note fruttate di bergamotto, cedro e frutta esotica matura. Le sfumature aromatiche di rosmarino, salvia ed elicriso accompagnano un finale dominato da note iodate, che riflette l’anima dell’isola.
    In bocca, Gorgona 2024 è fresco, sapido, persistente e di grande equilibrio. Lungo sul finale.
    La vendemmia 2024 è stata caratterizzata da un inverno mite, che verrà ricordato come uno dei più caldi degli ultimi anni, e da frequenti piogge distribuite tra autunno e primavera. A settembre si è verificato un abbassamento delle temperature. In conclusione, la 2024 è stata una vendemmia più tardiva rispetto agli anni precedenti: il Vermentino è stato raccolto nella seconda settimana di settembre, seguito dall’Ansonica nella seconda settimana di ottobre.
    GORGONA – COSTA TOSCANA IGT
    Un vino unico, prodotto in 9000 bottiglie per vendemmia, simbolo dell’incontro tra eccellenza enologica, rispetto per la natura e responsabilità sociale. Un vino che racconta l’isola, le persone che vi lavorano e la possibilità concreta che la bellezza e il lavoro possano cambiare le vite.
    LA VISIONE
    Frescobaldi per il sociale nasce ad agosto del 2012, prima ancora di essere un vino è un progetto pluriennale che nasce dalla collaborazione con la Direzione della colonia penale, il cui obiettivo è permettere ai detenuti di fare un’esperienza concreta e attiva nel campo della viticoltura.
    IL PROGETTO
    Il progetto Gorgona nasce ad agosto 2012 grazie alla collaborazione tra Marchesi Frescobaldi e Gorgona, unica isola-penitenziario in Europa. Qui i detenuti trascorrono l’ultimo periodo di pena, lavorando a contatto con la natura per sviluppare professionalità che facilitino il reinserimento nella realtà lavorativa e sociale. Intorno a un piccolo vigneto, nel cuore di un anfiteatro da cui si domina il mare, prende vita il progetto il cui obiettivo è permettere ai detenuti di fare un’esperienza concreta e attiva nel campo della viticoltura, con la collaborazione e la supervisione degli agronomi ed enologi Marchesi Frescobaldi. I detenuti hanno riportato a produzione un ettaro di vigneto sull’isola, a cui si è aggiunto negli anni 1,3 Ha, piantato da Marchesi Frescobaldi.
    Gorgona Rosso vede la luce con la vendemmia 2015, da alcuni filari di Sangiovese e Vermentino Nero, coltivati in agricoltura biologica e affinati poi in Orcio in terracotta.
    I TEMPI DEL PROGETTO
    A maggio 2013 la prima vendemmia di Gorgona (2012) è stata presentata al DAP di Roma e a settembre dello stesso anno anche il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano ha ricevuto la magnum numero “0” in omaggio dallo stesso Lamberto Frescobaldi. A giugno 2014 Marchesi Frescobaldi ha firmato un contratto di collaborazione con l’amministrazione penitenziaria per 15 anni, e ha assunto due detenuti che lavorano in vigna a Gorgona e che sono stipendiati direttamente dall’azienda.
    A febbraio 2015 i detenuti, coordinati dagli enologi di Marchesi Frescobaldi, hanno impiantato un altro ettaro di vermentino sull’isola con l’obiettivo di coinvolgere nel lavoro in vigna più persone ed ottenere un vino di qualità migliore.
    I PARTNER
    Andrea Bocelli ha voluto realizzare il testo e firmare l’etichetta della vendemmia 2013.
    “L’arcipelago toscano è un paradiso terrestre di cui Gorgona è la perla d’Afrodite più selvaggia e luminescente. Dietro la sua scontrosità apparente, l’indicibile seduzione di profumi e silenzi, ed una natura che commuove per la sua forza, per la sua pubertà eterna…. E intorno, acqua e sale, a riflettere i messaggi del cielo, a stringere i lacci alle vele.” (A.Bocelli – 2014)
    Simonetta Doni dello Studio Doni & Associati, tra i pochissimi studi grafici internazionali specializzati
    nel design di etichette di vini, ogni anno partecipa donando la veste grafica del vino interpretando, con un team altamente specializzato dalla specifica sensibilità culturale e artistica, le caratteristiche che rendono unici il progetto e la sua isola.
    Giorgio Pinchiorri, patron dell’Enoteca Pinchiorri, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo, partecipa al progetto scegliendo di contribuire, con la sua cucina esclusiva, a promuovere il patrimonio enogastronomico dell’isola della Gorgona.
    Argotractors, società del Gruppo Argo nata nel 2007 con l’obiettivo di creare un polo trattoristico di valenza mondiale, ha donato un trattore da vigneto per le attività da svolgere sull’isola.
    MARCHESI FRESCOBALDI
    La famiglia Frescobaldi produce vino in Toscana da oltre 700 anni. Marchesi Frescobaldi è una delle principali aziende vitivinicole in Italia, con prodotti che si attestano nella fascia alta dei vini di pregio. L’azienda, che coniuga tradizione e innovazione, crede nel rispetto del territorio e nella valorizzazione delle uve dei propri vigneti, ed è conosciuta nel mondo per i suoi vini provenienti dalle nove tenute: Tenuta Castiglioni, Tenuta CastelGiocondo, Tenuta Perano, Castello Nipozzano, Castello Pomino, Tenuta Calimaia, Tenuta Ammiraglia, Rémole e Gorgona.  LEGGI TUTTO

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    Rontana brinda a 25 anni di storia con una nuova cantina sempre più all’avanguardia

    Un traguardo importante e un nuovo capitolo per l’Azienda Agricola Rontana: il progetto romagnolo della famiglia Ricci Curbastro festeggia i suoi primi 25 anni e lo fa in grande stile con numerose novità e una degustazione esclusiva, guidata da Armando Castagno, delle etichette signature dell’azienda. Protagonista il Sangiovese Colli di Faenza DOC “Col Mora” nelle annate 2001, 2008, 2011, 2017, il filo conduttore del racconto di una grande storia enologica che si rinnova pur mantenendo salde le proprie radici. E ancora il Romagna Sangiovese DOC Brisighella 2022 ed il Sauvignon Blanc “Zinëstra” Ravenna IGT 2024, una novità.
    Era il 2000 quando Gualberto e suo figlio Riccardo Ricci Curbastro, insieme a Daria Costa ed Andrea Gaetano, fondarono l’azienda di Brisighella con l’intento di valorizzare le tradizioni e le peculiarità di un territorio che da sempre ha fatto parte della storia familiare. Parliamo di sedici ettari di vigneti e meleti, a pochi chilometri da Faenza che dominano, da una parte la vallata del Lamone con Brisighella e le sue rocche, dall’altra la vallata del Sintria con le colline della Vena del Gesso.
    Un progetto ambizioso e lungimirante che affonda le sue radici nel XIX secolo quando gli antenati della famiglia riconobbero il potenziale di questa terra, selezionando le migliori uve nelle colline intorno al fiume Lamone. Un’eredità secolare, custodita nelle missive scritte da Lorenzo Ricci Curbastro (1818-1886) presenti all’interno dell’archivio di famiglia, e oggi portata avanti da Gualberto e Filippo Ricci Curbastro.
    È grazie ai nipoti del fondatore e alla loro forte passione unita a una visione moderna che oggi la cantina di Brisighella è pronta a scrivere un nuovo capitolo della propria storia. La sfida colta alla morte del nonno da Gualberto e Filippo, già attivamente impegnati nella conduzione dell’Azienda Ricci Curbastro in Franciacorta, è in primo luogo partita da imponenti lavori di drenaggio che hanno permesso all’azienda di superare incolume le terribili giornate dell’alluvione di maggio 2023. A questo è seguito il raddoppio della superficie vitata che ha aggiunto gli 8 ettari e l’introduzione di nuove varietà particolarmente adatte a questa zona come il Sauvignon Blanc da cui nasce il “Zinëstra” Ravenna IGT 2024, uno dei vini più interessanti dell’azienda. Non solo vino: di grande interesse anche la storica produzione di Acquavite di Mele, alla quale si è recentemente aggiunta quella di sidro, ottenuto dalla rifermentazione in bottiglia.
    Un percorso di ricerca della qualità che parte dalla terra e prosegue in fase produttiva. Infatti, tra le novità più rilevanti legate al 25esimo anniversario, spicca la realizzazione della nuova cantina con 350 ettolitri di capienza, l’introduzione delle vasche in cemento vetrificato e acciaio interamente a controllo termico, nonché l’impiego di nuove attrezzature. A questo si affianca il rebranding e il nuovo sito curato dall’agenzia Zowart di Roma. Ma il progresso passa anche per l’attenzione al sostenibile: Rontana, infatti, guarda al futuro annunciando la realizzazione di un impianto fotovoltaico che renderà l’azienda pienamente autosufficiente dal punto di vista energetico. LEGGI TUTTO

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    Dal 4 al 6 luglio la Valle di Cembra brinda al Müller Thurgau

    Una valle disegnata dalle geometrie di oltre 700 km di muretti a secco che abbracciano spettacolari terrazze vitate, un vitigno nato in Svizzera e diffusosi poi in tutto l’arco alpino, un evento che ogni anno sa sorprendere tra momenti tecnici e iniziative dedicate al grande pubblico. Questi gli ingredienti della rassegna “Müller Thurgau: Vino di Montagna”, manifestazione che dal 4 al 6 luglio celebra le molteplici espressioni di questo celebre bianco aromatico e le bellezze del territorio della Valle di Cembra.
    Tre giorni per assaporare, esplorare e lasciarsi stupire: winelover, appassionati e operatori del settore potranno vivere un’esperienza immersiva tra degustazioni, masterclass e appuntamenti en plein air.
    Cuore della manifestazione sarà ancora una volta il prestigioso Palazzo Maffei, dove sarà possibile degustare oltre 60 etichette di Müller Thurgau provenienti dalla Val di Cembra, dal Trentino, dall’Alto Adige e dall’estero. Nello spazio esterno, “Fuori di Taste”, invece, ci sarà spazio per scoprire le altre produzioni enologiche del territorio ed esplorare inedite contaminazioni, come “Il giro del mondo in 80 Müller”, shocooking che celebra la versatilità del Müller Thurgau attraverso l’abbinamento con la cucina thai, o “La grappa si fa cocktail”, in collaborazione con l’Istituto Tutela Grappa del Trentino.
    A completare il programma, l’attesissima proclamazione dei vincitori del 22° Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, che premierà le migliori espressioni del vitigno in gara, ma anche lo spettacolo eno-comico di Lucio Gardin, la cena sul viale “Cenando con le stelle” accompagnata da esibizioni di danza di campioni della scuola Ritmomisto, il trekking “Heroes” tra i vigneti e l’esperienza in e-bike “Cantine in sella”.
    Una festa del gusto e del paesaggio, che mette al centro il vino e chi lo fa, in un’atmosfera autentica che solo la Val di Cembra sa regalare.
    Tutti i dettagli del programma su www.mostramullerthurgau.it LEGGI TUTTO

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    Italian Wine Brands tra i protagonisti dell’evento “Envisioning2035 Wine (R)Evolution”

    Italian Wine Brands, prima azienda italiana quotata nel settore vitivinicolo e “Ambassador” del vino italiano di qualità all’estero, ha preso parte oggi, presso la Terrazza Belvedere di Palazzo Regione Lombardia a Milano, al Summit “Envisioning2035 Wine (R)evolution – Piano strategico per il vino italiano”, un evento che ha raccolto e condiviso riflessioni e spunti per contribuire a rafforzare la strategia di sviluppo del sistema vitivinicolo nazionale.Promosso da FreedL Group in collaborazione con Ettore Nicoletto, il Summit ha riunito istituzioni, imprenditori ed esperti internazionali per analizzare tendenze e criticità del settore, con l’obiettivo di definire strategie condivise per rafforzare la competitività del vino italiano a livello globale.
    Nell’edizione 2025 di “Envisioning 2035” è stato presentato il “Manifesto Envisioning2035”, documento strategico per lo sviluppo del comparto che, attraverso l’analisi delle aree di debolezza e miglioramento, punta ad elaborare e offrire misure e proposte dirette per rendere più competitivo e performante il sistema vitivinicolo italiano.
    Italian Wine Brands, tra i primi tre gruppi vinicoli privati italiani, è stato tra i protagonisti del dibattito che è seguito alla presentazione del Manifesto attraverso l’intervento del proprio Presidente e Amministratore delegato Alessandro Mutinelli, che ha preso parte alla sessione “Quali strategie di vendita per navigare con successo attraverso le turbolenze del contesto attuale”, affiancato da Edoardo Freddy (CEO FreedL Group), Danny Brager (Brager Beverage) e Fabio Piccoli (Wine Meridian).
    “In un momento sfidante per il mondo del vino – ha dichiarato Mutinelli – è importante condividere una visione del futuro, ascoltando tutte le voci, in particolare quelle provenienti dai consumatori, per mettere in azione iniziative dirette allo sviluppo di tutto il settore, che rappresenta una parte consistente dell’agroalimentare italiano. Come IWB partecipiamo e diamo il nostro contributo, basato su una visione globale del mercato e su un modello di crescita che unisce sostenibilità, innovazione e capacità industriale”.
    ITALIAN WINE BRANDS
    Italian Wine Brands tra i più grandi gruppi vinicoli privati italiani. Produce vini di qualità provenienti dalle più rinomate zone viticole d’Italia e li distribuisce su scala globale in tutti i canali di vendita. Nasce nel 2015 approdando direttamente in Borsa grazie al consolidamento di due importanti realtà vinicole (Giordano Vini e Provinco) e diventa così la prima società del mondo del vino italiano ad essere quotata. Sotto la guida di Alessandro Mutinelli e di un team di manager appassionato, il gruppo ha effettuato acquisizioni strategiche (Svinando nel 2018; Raphael Dal Bo nel 2020, Enoitalia ed Enovation Brands nel 2021 e Barbanera nel 2022), rappresentando un esempio di come la finanza industriale, abbinata a capacità e visione imprenditoriali, consenta di conquistare performance nel medio lungo periodo. Oggi IWB è una vera public company che conta centinaia di investitori istituzionali italiani e internazionali di primissimo livello. IWB ha la forza di un grande Gruppo che opera in tutto il mondo ed in tutti i canali (on-trade, off-trade ed on-line) esportando in oltre 80 Paesi. LEGGI TUTTO

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    Custodi del Lambrusco: una voce collettiva per raccontare un vino autentico

    Dall’Emilia arriva un segnale forte: nel mondo del vino c’è chi ha deciso di fare squadra, non per inseguire una tendenza, ma per affermare un’identità. Ventisette produttori – dalle piccole realtà artigiane alle cantine più strutturate – si sono uniti sotto un nome che è già tutto un programma: Custodi del Lambrusco. Un progetto che nasce con l’obiettivo di restituire a questo vino la dignità e la complessità che merita, superando gli stereotipi e aprendo nuovi scenari.

    Alla base c’è un Manifesto, una dichiarazione d’intenti condivisa che non guarda al passato con nostalgia, ma al presente con consapevolezza e al futuro con ambizione. Il gruppo parla con una voce corale, determinata e inclusiva, mettendo al centro valori comuni e una visione chiara: raccontare il Lambrusco nella sua forma più autentica e contemporanea.

    “Siamo custodi dell’essenza più pura del Lambrusco”: è il cuore del Manifesto, ma anche il ritmo che accompagna ogni passo di questo percorso. In quel “siamo” si ritrova la forza di una comunità che non difende un simbolo, ma ne rinnova il significato. Perché il Lambrusco non è – e non è mai stato – un vino banale. Può essere leggero e conviviale, certo, ma sa anche essere complesso, sfaccettato, capace di esprimere con profondità il carattere della sua terra.

    Oggi più che mai i consumatori chiedono verità, responsabilità, passione. I Custodi rispondono con una proposta concreta, radicata nel lavoro quotidiano in vigna, in cantina, in una filiera che parte dalla terra e si conclude in bottiglia. Un approccio che fa della qualità un punto fermo, senza rinunciare alla sperimentazione, al dialogo, alla voglia di crescere insieme.

    “Siamo nati da un sogno – scrivono – raccontare la migliore manifestazione del Lambrusco. Essere avanguardia e professionalità, qualità estrema e pura artigianalità”. Due anime che convivono e si rafforzano a vicenda. Perché i Custodi non appartengono solo a un vino, ma a un territorio: anzi due, Modena e Reggio Emilia, culle storiche di una viticoltura profondamente identitaria.

    La ricchezza del Lambrusco sta proprio nella sua pluralità di espressioni. Non una voce sola, ma un coro di stili, interpretazioni, storie personali. I Custodi lo sanno bene e lo rivendicano: ogni produttore porta la propria visione, ma è nella condivisione che trovano forza e coerenza. “Siamo un gruppo che si nutre delle differenze del singolo e siamo singoli produttori che diventano forti in un gruppo.”

    L’associazione è nata da pochi mesi, ma si è già messa in movimento. Dopo il debutto ufficiale lo scorso 31 marzo, i Custodi stanno costruendo una rete viva fatta di incontri, confronti e nuove narrazioni. L’obiettivo? Portare il Lambrusco oltre i suoi confini abituali, raccontarlo con nuovi strumenti, a un pubblico più ampio, anche a chi finora lo ha guardato con sufficienza.

    “Siamo Custodi di un cambiamento culturale – dichiarano –. Questa è la nostra piccola rivoluzione gentile.” Un modo per affermare, con pacatezza ma senza esitazioni, che il Lambrusco ha tutte le carte in regola per essere protagonista. Basta saperlo ascoltare. Basta raccontarlo per quello che è: autentico, sorprendente, profondamente attuale.

    ELENCO SOCI CUSTODI DEL LAMBRUSCO

    AZIENDA AGRICOLA BUONARIVA

    AZIENDA AGRICOLA MANICARDI

    AZIENDA AGRICOLA MESSORI

    AZIENDA AGRICOLA PEZZUOLI

    AZIENDA AGRICOLA SAN PAOLO

    CA’ DE’ MEDICI

    CANTINA DELLA VOLTA

    CANTINA DIVINJA

    CANTINA VENTIVENTI

    CANTINA VEZZELLI FRANCESCO

    CANTINA ZUCCHI

    CAVALIERA

    CLETO CHIARLI TENUTE AGRICOLE

    FATTORIA MORETTO

    GARUTI VINI

    LA BATTAGLIOLA

    LA PIANA WINERY

    LE CASETTE

    LINI 910

    MARCHESI DI RAVARINO

    OPERA02

    PODERE IL SALICETO

    RINALDINI AZ. AGR. MORO

    TERRAQUILIA

    VENTURINI BALDINI

    VILLA DI CORLO

    ZANASI SOCIETA’ AGRICOLA LEGGI TUTTO

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    VinNatur, nasce il progetto Enologia Pulita: analisi e supporto tecnico per i soci

    VinNatur conferma il proprio ruolo di riferimento nel settore del vino naturale con il lancio di Enologia Pulita, un programma dedicato ai soci che prevede analisi microbiologiche a spese dell’Associazione e un percorso tecnico di miglioramento continuo. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Food Micro Team, realtà di riferimento nel campo della microbiologia enologica. ​​​Durante l’edizione 2025 di VinNatur Tasting, svoltasi dal 5 al 7 aprile allo showroom Margraf di Gambellara (Vicenza), una commissione di esperti ha selezionato 26 vini che presentavano evidenti alterazioni olfattive. I campioni sono stati poi sottoposti a controlli più approfonditi da parte del reparto enologico di Food Micro Team, sotto la guida del dottor Giacomo Buscioni. Ai vignaioli coinvolti è stata quindi proposta l’adesione al progetto Enologia Pulita, che analizza vini in conservazione con l’obiettivo di prevenire alterazioni e difetti e garantirne la salubrità.​​“Non vogliamo giudicare né penalizzare, ma aiutare chi ha voglia di migliorarsi. Questo è il senso profondo di far parte della nostra Associazione: crediamo che il vino naturale non sia solo una scelta agricola o filosofica, ma una responsabilità verso il consumatore che deve tradursi in una qualità percepibile nel calice – commenta Marino Colleoni, consigliere di VinNatur –. Enologia Pulita nasce proprio per accompagnare i nostri soci in un percorso di trasparenza e crescita continua”.​​Precisa Giacomo Buscioni: “Conosciamo da sempre VinNatur, e l’obiettivo di questo progetto non è certo quello di omologare le peculiarità di ciascuna singola azienda. Al contrario, vogliamo fornire gli strumenti e le conoscenze per evitare ogni tipo di alterazione microbica nei vini, migliorando gli aspetti di pulizia di cantina, la gestione delle fermentazioni spontanee e la conservazione, sempre rimanendo all’interno dei parametri del protocollo VinNatur. Non si lavora aggiungendo additivi o correttori, ma curando ogni dettaglio del processo produttivo”.​​Enologia Pulita rappresenta un esempio concreto di evoluzione virtuosa, che promuove il confronto costruttivo tra i vignaioli e rafforza un percorso condiviso attento e responsabile. LEGGI TUTTO