Questo vino ha un solo unico grande difetto, finisce troppo presto. Attenzione però, l’invito, non va mai dimenticato, è sempre quello di bere con moderazione e di fare del nettare di bacco oggetto di condivisione. Con Alti Colli Trevigiani IGT – Integrale Non Filtrato di Bellenda nasce apposta per essere vino conviviale, per accompagnare quei momenti di serenità di cui tutti abbiamo bisogno in questi tempi davvero cupi, fatti di amici, chiacchiere e cibo semplice. Umberto Cosmo, patron di Bellenda, da molti anni ci ha abituato a vini di grande integrità, che rispecchiano in maniera pedissequa le caratteristiche del luogo da dove provengono, ovvero le colline delle Prealpi Trevigiane. Con Alti è un vino senza solfiti aggiunti con sola fermentazione in bottigliada lieviti indigeni caratterizzato da un’unica fermentazione che termina in bottiglia, a differenza di altri rifermentati non prevede l’aggiunta di mosticonservati a freddo e mantiene il naturale deposito di lieviti, mostrandosi nel calice velato. Naturalmente è possibile degustarlo anche limpido, in questo caso la bottiglia va aperta e senza agitare si versa il vino in una caraffa.
colline delle Prealpi Trevigiane
Le uve derivano da un sistema di allevamento misto: a seconda dell’età delle viti variano dalla spalliera per passare poi alla bellussera, fino ad arrivare alle viti maritate, per una densità di impianto media di 3500 piante per ettaro. La vendemmia è manuale e inizia nella seconda decade di settembre, da qui seguono diraspamento e pigiatura con lieve macerazione durante la fermentazione, come vuole la tradizione. Il completamento della fase fermentativa avviene in bottiglia, quando il vino è ancora vivace e presenta un leggero residuo zuccherino. Il tutto avviene senza l’aggiunta di anidride solforosa, infatti i solfiti totali non superano il valore di 10 ppm(parti per milione).
All’olfatto ritroviamo intense note di frutta bianca, delicato agrume, fiori bianchi, rosmarino e salvia. Al palato si caratterizza per una vivace acidità, con un sorso pieno e lungo. Se ben conservato potremo stapparlo da qui fino ai prossimi 10 anni successivi alla vendemmia.
L’etichetta di carta cotone nerocon tratti bianchi e verdi accesi, incorniciata a sua volta da una bottiglia di vetro trasparente chiusa con tappo a corona, è opera dell’artista Maurizio Armellin che attraverso segni calligrafici fatti a manoche si ripetono nello spazio in modo continuo ma irregolare, ha voluto richiamare da un lato le colline trevigiane, dall’altro sottolineare la tipologia del vino, sbarazzino ma al tempo stesso mai banale. LEGGI TUTTO