Australia – esportazioni di vino 2024
Ogni tanto capita di dimenticarsi di scrivere un post… questa è una di quelle. Abbiamo commentato della ripresa delle esportazioni di vino dell’Australia nel 2024 grazie alla riapertura della Cina, con un aumento di circa il 30% a 2.7 miliardi di dollari australiani, che corrispondono a circa 1.8 miliardi dei nostri euro. Proprio la Cina è passata da 14 a 877 milioni di dollari, e da 15 a 816 mila ettolitri, quindi di fatto rappresentando ben più dell’incremento totale delle esportazioni (+863 milioni esportati verso la Cina, +618 milioni le esportazioni totali). Il tutto si spiega con la “compensazione” di Hong Kong, passata da 302 a 172 milioni, probabilmente usata come “testa di ponte” per entrare in Cina, e forse anche dalla Thailandia, dove si sono persi altri 15 milioni di esportazioni. Detto questo, non sono andate bene le esportazioni verso gli USA (-8%), ma anche quelle verso il Regno Unito (-2%), che resta il secondo mercato per il vino australiano dopo la “ripresa” della Cina.
Piccolo aggiornamento su cosa sta succedendo nel 2025: nei primi 6 mesi le esportazioni sono calate di circa il 3% (-9% in Euro).
Passiamo a un’analisi più dettagliata dei numeri.
Le esportazioni di vino australiane sono cresciute del 30% a 2.67 miliardi di dollari australiani nel 2024, per un incremento dei volumi esportati da 6.25 a 6.63 milioni di ettolitri, dunque +6%.
La forte ripresa delle esportazioni si concentra nel segmento dei vini in bottiglia, cresciuti del 40% da 1.47 a 2.06 milioni di dollari australiani, mentre i vini sfusi sono a +6%, da 492 a 519 milioni di dollari, con i restanti 88 milioni di altri prodotti, +2%.
La Cina è tornata a essere il principale mercato, dopo la fine delle restrizioni alle esportazioni, con 877 milioni di export, ancora sotto il dato di 1.0-1.1 miliardi di dollari registrato prima del Covid. Va detto che il mercato cinese si è fortemente ridimensionato negli ultimi anni, per cui questi 877 milioni sono in effetti un dato particolarmente rilevante (la Cina ha dichiarato importazioni per 1.5 miliardi di euro, quindi 2.2 miliardi di dollari australiani, il che significa che gli australiani si sono ripresi di punto in bianco un terzo del mercato.
Le esportazioni verso il Regno Unito calano del 2% a 391 milioni, mentre gli USA sono in calo più marcato, -8% a 360 milioni. Il quarto mercato è Hong Kong, sceso del 43% a 172 milioni dopo la riapertura cinese, un dato molto coerente con i circa 150 milioni che si registravano prima della “distorsione”.
Ultima annotazione: l’Australia resta un mercato del tutto marginale per i vini spumanti. Le esportazioni di questi prodotti hanno rappresentato soltanto il 2% del totale, ossia circa 57 milioni di dollari locali.
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