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    Settanta giovani vignaiole pronte per Sbarbatelle 2022

    È in programma sabato 25 e domenica 26 giugno la quinta edizione di “Sbarbatelle”, appuntamento organizzato dalla delegazione AIS di Asti che riunirà settanta produttrici di vino italiane under 35 all’interno di un programma capace di aprirsi a contaminazioni culturali e gastronomiche.  All’interno degli spazi della Tenuta Marchesi Alfieri di San Martino Alfieri (Asti) le […] LEGGI TUTTO

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    Estate 2022, il brindisi di Monteverro si veste di rosso

    Voglia d’estate, di aperitivi serali, fughe in riva al mare, fine settimana lontano dal caos cittadino, possibilmente con un buon calice in mano: ecco il mood che accompagna l’arrivo della bella stagione! E mentre il termometro si impenna, la calura incalza, l’arsura pure, Monteverro – cantina gioiello delle colline capalbiesi, anima green, eleganza innata e […] LEGGI TUTTO

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    Tutto pronto per la 19^ edizione del Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau

    Il Müller Thurgau è uno dei simboli enologici della Valle di Cembra: il 40% della superficie vitata di questo affascinante e selvaggio territorio a pochi chilometri da Trento è infatti riservato a questo versatile vitigno. Ma, allo stesso tempo, è una produzione internazionale, coltivata in diverse aree dell’arco alpino e non solo: dalla Sicilia al pavese, dalla Valle d’Aosta al Veneto e al Friuli Venezia Giulia, fino ad Austria, Germania, Svizzera, Ungheria, Repubblica Ceca e, addirittura Giappone, solo per fare qualche esempio.

    Ecco perché da 19 anni la rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna ha istituito il Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, con cui si intendono confrontare le produzioni della Valle di Cembra con quelle delle altre zone vocate, in Italia e all’estero. Una competizione, così come la rassegna, aperta a tutte le cantine produttrici di questa tipologia di vitigno.

    Cresciuto nel corso degli anni, il concorso ha contribuito a diffondere la conoscenza di questo vino e a stimolare la condivisione di competenze sulle tecniche di coltivazione e vinificazione.

    Il panel di degustazione, che si riunirà nel comune di Cembra Lisignago venerdì 17 giugno, è composto da 18 tecnici tra giornalisti di settore, sommelier delle diverse associazioni di riferimento ed enologi. I giudici effettueranno tasting alla cieca in cui si analizzerà il vino nel suo complesso. Dai giudizi espressi dopo aver eliminato il più alto e il più basso, si otterrà la media che decreterà il voto finale per ogni prodotto. In palio Medaglie d’Argento, Medaglie d’Oro e la Gran Medaglia d’Oro, con il limite che i vini premiati non potranno superare il 30% del totale partecipanti.

    L’annuncio dei vincitori avrà luogo venerdì 1 luglio, a partire dalle 20.30, nel corso della seconda giornata della XXXV rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna, organizzata con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest. A presentare sarà il team di Cantina Social-Digital Wine Informers che rappresenta una delle prime realtà a intercettare la grande potenzialità della comunicazione del vino sui social media.

    In occasione della rassegna, inoltre, in programma anche diversi momenti di approfondimento tra cui le degustazioni di vino e grappa organizzate rispettivamente da ONAV-Sezione di Trento e da ANAG-sezione Trentino Alto Adige. Nell’ambito della manifestazione, verranno inoltre annunciati in anteprima i risultati di un’importante ricerca sul vitigno, realizzata da Fondazione E. Mach in collaborazione con sei università italiane. 

    www.mostramullerthurgau.it

    Profilo manifestazione

    La rassegna internazionale Müller Thurgau: Vino di Montagna è organizzata dal Comitato Mostra Valle di Cembra, con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest, oltre alla collaborazione di Provincia Autonoma di Trento, APT Fiemme Pinè Cembra, Comunità della Valle di Cembra, BIM dell’Adige, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Giovo, Comune di Altavalle, Fondazione Edmund Mach, Consorzio Vini del Trentino, Istituto Tutela Grappa del Trentino, Cassa Rurale Rotaliana e Giovo, Cassa di Trento, Lavis, Mezzocorona e Valle di Cembra. 

    Profilo Müller Thurgau

    Nato tra il 1882 e il 1891 dall’incrocio di Riesling Renano e Madeleine Royal per mano del prof. Hermann Müller, il Müller Thurgau è un vitigno che matura al meglio in montagna e che in Valle di Cembra, territorio al riparo da montagne e boschi e caratterizzato da terreni porfirici e forte escursione termica, ha trovato il suo habitat ideale. Dalla vinificazione delle sue uve, si ottiene un vino bianco di colore giallo paglierino scarico con riflessi verdolini, una componente aromatica molto evidente, con sentori di erbe aromatiche, sambuco, frutta tropicale e agrumi. Sapido, minerale, con piacevole acidità: tipiche caratteristiche dei vini di montagna. LEGGI TUTTO

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    Doppia elezione per le Famiglie Storiche dell’Amarone

    Pierangelo Tommasi è il nuovo Presidente de Le Famiglie Storiche. Dopo tre anni alla guida del gruppo, Alberto Zenato passa a Pierangelo Tommasi, dell’omonima azienda, il testimone di guida dell’Associazione nata nel 2009 e che oggi riunisce tredici storici produttori di Amarone (Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti, Venturini e Zenato). Tommasi avrà come vicepresidenti Giuseppe Rizzardi dell’azienda Guerrieri Rizzardi e Luca Speri dell’azienda Speri, con Alberto Zenato e Marilisa Allegrini nel CdA.

    “La scelta di Pierangelo Tommasi rappresenta un naturale avvicendamento all’interno dell’associazione che prevede l’alternarsi delle Famiglie nelle cariche di presidenza e vice-presidenza: anche questo è l’espressione di un gruppo unito e coeso, ognuno con il proprio stile ma accomunati dalla stessa filosofia produttiva” afferma il presidente uscente, Alberto Zenato che era a sua volta succeduto ai past-president Sandro Boscaini, Marilisa Allegrini e Sabrina Tedeschi.

    Pierangelo Tommasi

    Pierangelo Tommasi riceve una realtà fortemente dinamica, che non si è mai fermata neanche con la pandemia, ed è già pronto ad affrontare un autunno ricco di eventi sia in Italia che all’estero. “Ringrazio Alberto Zenato per aver egregiamente portato avanti il lavoro e le attività dell’Associazione nel momento storicamente più difficile che la nostra generazione ha vissuto. Sono onorato di presiedere un gruppo di stimati colleghi e amici, aziende storiche e custodi del proprio territorio, e proseguire il percorso iniziato tredici anni fa, con il progetto di testimoniare i valori che ci accomunano e quelli di una denominazione unica al mondo. Lo faremo con molte attività in Italia e all’estero, sviluppando l’incoming verso le nostre aziende e facendo rete con altre realtà locali”.

    Contestualmente all’elezione del Presidente de Le Famiglie si è svolta quella per la guida, anche qui triennale, de L’Antica Bottega del Vino, che dal 2010 è proprietà de Le Famiglie Storiche. Un locale che vanta le sue radici nel lontano Cinquecento, e che ancora oggi, grazie alla sua storia, alla proposta gastronomica veneta e alla straordinaria carta dei vini, resta un punto di riferimento per la città di Verona, per l’Italia oltre a essere riconosciuta a livello internazionale.

    Alla Presidenza è stata chiamata Maria Sabrina Tedeschi che succede a Tiziano Castagnedi, che l’ha guidata nei tre anni precedenti. Insieme a lei, Francesco Allegrini vicepresidente, Giacomo Boscaini e Antonio Cesari consiglieri.

    Maria Sabrina Tedeschi

    Pierangelo Tommasi – Presidente de Le Famiglie Storiche

    Pierangelo Tommasi è uno dei nove membri della quarta generazione della famiglia Tommasi, famiglia che oggi è alla guida di Tommasi Family Estates. Terminati gli studi Pierangelo ha subito iniziato a lavorare a tempo pieno in azienda, ricoprendo diversi ruoli, da magazziniere a coordinatore di visite e degustazioni in cantina per visitatori stranieri, sino a diventare il responsabile dei mercati esteri. L’esperienza maturata -non solo come direttore export-, il fatto di essere coinvolto in diversi reparti dell’azienda, le nuove acquisizioni e le strategie di sviluppo, lo hanno portato oggi a essere il Direttore Esecutivo del gruppo di famiglia. Pierangelo ha ereditato la passione per il vino dal padre e dagli zii, con i quali visitava i vigneti fin da ragazzino, partecipando alle vendemmie, assorbendone rigore e lealtà. Pierangelo è felicemente sposato, con due figli e un cane, e ha – oltre il vino – la passione del calcio che lo coinvolge sia da giocatore sia da tifoso.

    Maria Sabrina Tedeschi – Presidente de L’Antica Bottega del Vino

    Maria Sabrina Tedeschi ha conseguito, presso l’Università Statale di Milano, la Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari: durante il percorso di studi ha svolto uno stage presso l’Università di Enologia di Digione (Borgogna, Francia). Dopo gli studi ha svolto l’attività di insegnante di enologia e ricercatrice presso la Fondazione Mach di San Michele all’Adige (Trento). Successivamente la passione per la sua terra e il desiderio di sviluppare l’azienda di famiglia (Società Agricola F.lli Tedeschi) hanno prevalso e così dal 2000 è rientrata in Valpolicella a lavorare accanto ai fratelli Riccardo e Antonietta e al papà Lorenzo. Oggi è responsabile Marketing e Comunicazione, oltre a gestire il mercato export nei paesi delle aree Europa, East e Far-East. Nel triennio 2016-2019 è stata presidente delle Famiglie Storiche. E’ membro dell’Associazione Le Donne del Vino.

    Le Famiglie Storiche

    È l’Associazione nata nel giugno del 2009 dall’unione di 10 storiche cantine della Valpolicella che oggi conta 13 soci, tutte prestigiose aziende vitivinicole da generazioni testimoni attivi del “mondo Amarone”: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato.

    Le Famiglie, che insieme mettono a frutto un patrimonio consolidato da ciascuna nel tempo e un impegno costante verso la qualità per testimoniare questo grande vino che è l’Amarone, fondano tutte le proprie radici nei valori di storicità e artigianalità, espresse in ogni accezione. Il loro operato è volto a far conoscere e preservare non solo i loro vini, ma anche una delle più strategiche zone di produzione vitivinicole italiane, la Valpolicella.

    Le Famiglie Storiche rappresentano

    Storia: appartengono alla realtà della Valpolicella da moltissimi anni e ne sono profondamente radicate. Passione: prima di essere viticoltori sono custodi del territorio.

    Progetto: nascono con lo scopo preciso di testimoniare i valori di un territorio e di una denominazione unici al mondo.

    Ph Mauro Fermariello LEGGI TUTTO

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    Enò Bevo Vini ribelli

    A due passi dall’Arco della Pace, Enò è una piccola e calda enoteca di quartiereSiamo in piena zona Sempione, con l’Arco della Pace che sbuca in fondo alla via.Da Enò bisogna andarci apposta perché tra strade a traffico limitato e zona appena fuori dal grande traffico, non ci si passa davanti per caso.Vi troverete con i tavoli all’esterno quasi in strada, ma considerando che il traffico è basso non ci farete neanche caso. Si intuisce che sia un’enoteca di quartiere dai clienti abituali che stazionano all’esterno.Sono disponibili quasi una ventina di posti sedere all’esterno, mentre l’interno è più limitato come spazi.Cosa si beve? Una scelta ragionata e personale, con focus su vini di produzione artigianale e non solo senza predilezioni particolari per i vini naturali o convenzionali.Quasi una ventina i vini in mescita, con predilezione, in questo periodo dalle temperature calde, per i vini bianchi.Anche se si è all’esterno si ha la buona abitudine di portare al tavolo le bottiglie dei vini scelti. E il personale è disponibile a spiegare caratteristiche e particolarità dei vini scelti.In accompagnamento qualche boccone si ha, anche se quando il locale è pieno, bisogna armarsi di un po’ di pazienza.All’interno è comunque possibile scegliere una delle bottiglie in vendita e berle direttamente al tavolo.Prezzi onesti, sia per la zona che per la tipologia di vini. Se avete voglia di unire un buon calice con una bella passeggiata sotto l’arco, siete nel posto giusto.La nostra valutazione: N. etichette Originalità etichette Competenza e disponibilità Prezzi AmbienteEno’ Bevo vini ribelli – Sito webVia Cagnola 7 – MilanoTel. 02 87074004Orario di apertura:Lunedì – Venerdì / 17 – 00Sabato 12 – 00Domenica 17 – 23Visitato a Maggio 2022 LEGGI TUTTO

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    DOC Trasimeno: vini da vivere

    La DOC Trasimeno ha dalla sua parte due punti di forza che, se gestiti in maniera sapiente, potrebbero portare questo territorio a divenire una delle mete più ricercate a livello internazionale nell’ambito del turismo enogastronomico, più di quanto non lo sia adesso. Da una parte la bellezza romantica e struggente del Trasimeno, lago chiuso, che praticamente non dispone di immissari o emissari ma vive solo grazie alle piogge; dall’altra il vitigno Trasimeno Gamay, che qui arriva a vette qualitative elevatissime, una sorta di oro nero nel bicchiere, come è stato definito da qualcuno che grazie all’influsso del Lago ha acquisito una identità distintiva.  Il Trasimeno Gamay fa parte della famiglia della Grenache (o Garnacha, in spagnolo) ed è lo stesso vitigno da cui derivano il Cannonau sardo, la Granaccia ligure e il Tai rosso dei Colli Berici, in provincia di Vicenza. Il Trasimeno Gamay è un vitigno a bacca rossa introdotto nella zona del Trasimeno già a partire dal XVI secolo, nel periodo di dominazione spagnola nell’Italia centro-meridionale. Fin dal suo insediamento in quest’area è stato coltivato con la tecnica ad alberello, di origine francese, e non con quella a “vite maritata”, molto più comune nell’area del Trasimeno e utilizzata già dall’epoca degli etruschi. Per questo motivo prese erroneamente il nome di Gamay, vitigno francese allevato ad alberello e utilizzato per la produzione del vino Beaujolais, proveniente dall’omonima regione.

    Il Consorzio Tutela Vini Colli del Trasimeno, negli ultimi anni, anche nell’ottica della riscoperta del vitigno Gamay, ha avviato tutta una serie di attività promozionali, tra cui la prima edizione de l’Anteprima Trasimeno, appuntamento nato in collaborazione con gli altri consorzi dell’Umbria e con la Strada del Vino del Trasimeno che si è svolto a fine maggio 2022 a Castiglione del Lago. Nella due giorni castiglionese si è respirata, da parte dei vignaioli aderenti al Consorzio, una grande voglia di rilancio, persone che hanno preso coscienza delle potenzialità del proprio territorio e sentono l’urgenza di comunicarlo al mondo e se consideriamo che questo areale è praticamente un cantiere aperto, va da sé che le prospettive di crescita possano essere importanti. Se il Trasimeno Gamay, già oggi, ha un’identità netta lo stesso non si può dire per il Grechetto e per i vini rosa sia che provengano da uve Gamay, ma anche da Ciliegiolo, Sangiovese e Pinot nero, almeno per quanto degustato durante l’Anteprima. Il potenziale c’è, ma è necessario trovare un tratto distintivo, altrimenti il rischio è di fare dei vini anonimi. Va detto che i ragazzi del Trasimeno sono molto determinati e tra qualche anno ci stupiranno anche in questo senso.

    L’essenza dell’Anteprima Trasimeno 2022, in definitiva, è racchiusa nelle parole del Presidente del Consorzio Emanuele Bizzi: “Il Trasimeno è da sempre una terra d’incontro e di confine ed è proprio da questi due punti che vogliamo ripartire: il vino ha radici profonde in queste terre e a testimoniarlo c’è anche uno dei reperti etruschi più importanti della zona. Stiamo parlando della Tabula Cortonensis, atto che ci tramanda la prima vendita ufficiale di un appezzamento di terreno dedicato alla vite. Per gli Etruschi il vino era una sorta di pozione magica e noi quella magia la vogliamo far continuare nel tempo grazie alla varietà e alla complessità del nostro territorio. Il lago, infatti, regala sfumature diverse ai nostri prodotti secondo la loro posizione, un intervento naturale a cui si arricchisce anche quello del terroir che regala quasi diversi cru all’interno dello stesso appezzamento di terreno. Il claim del territorio è Vini da Vivere e v’invito a scoprirlo e a dargli la vostra interpretazione. Siamo curiosi di conoscerla.”

    Castiglione del Lago – Rocca del Leone

    Il Territorio

    La zona di produzione della DOC Trasimenocomprende per intero i Comuni di Castiglione del Lago, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno e Tuoro sul Trasimeno e parte dei Comuni di Città della Pieve, Corciano, Perugia e Piegaro.

    L’area è quella attorno al Lago Trasimeno, da cui la DOC prende il nome, in provincia di Perugia, dove la coltivazione della vite ha una lunga storia. Luogo della battaglia del 217 a.C. tra i Romani e i Cartaginesi di Annibale, questa parte di territorio umbro è stata per molto tempo abitata dal popolo etrusco. È infatti a questa popolazione che si può risalire cercando le origini della viticoltura di queste zone. La conformazione delle colline, la ridotta superficie pianeggiante e soprattutto la presenza del lago hanno dato vita a un terroir che rende l’area del Trasimeno particolarmente vocata alla coltivazione della vite e dell’olivo.

    Il lago è l’anima di questa terra, intorno a esso si svolgono tutte le attività principali della zona, in particolare quelle agricole e turistiche. Il vino, l’olio, i cereali e il pesce sono i prodotti principali che questo territorio offre da millenni.

    La DOC

    Con decreto del Presidente della Repubblica del 13 gennaio 1972viene riconosciuta la denominazione di origine controllata dei vini della DOC Trasimenoe approvato il relativo disciplinare. Le linee guida del disciplinare (la nuova versione del decreto è del 7 gennaio 1998) sono la ricerca della qualità delle uve prodotte, attraverso un elevato numero di viti per ettaro e una ridotta produzione per ceppo di vite.

    L’attività del Consorzio è volta a valorizzare le produzioni storicamente presenti nella zona: Sangiovese e Trasimeno Gamay per i rossi e Grechetto per i bianchi. Le produzioni rivendicate a DOC, soprattutto negli ultimi anni, hanno riguardato questi principali vitigni con una contrazione progressiva degli internazionali presenti nel territorio dal secondo dopoguerra.

    Le operazioni di vinificazione, di invecchiamento e di imbottigliamento dei vini della DOC devono essere effettuate all’interno della zona di produzione: è comunque consentito l’imbottigliamento nell’intero territorio della provincia di Perugia alle ditte che già abbiano effettuato tale operazione prima della data di pubblicazione del nuovo disciplinare sulla Gazzetta Ufficiale. Nelle etichettature è consentito l’uso di indicazioni geografiche (frazioni, aree, zone e località) dalle quali effettivamente provengono le uve da cui il vino così qualificato è stato ottenuto.

    Il Consorzio

    Nel gennaio 1997, per volontà di alcune delle maggiori aziende della zona di produzione del vino DOC, nasce il Consorzio Tutela Vini Colli del Trasimeno. Il simbolo inizialmente scelto riproduce il particolare di una tela del Perugino e richiama uno scorcio del lago, con il suo affascinante paesaggio. Nel 2017, però, il Consorzio si rinnova e diventa Trasimeno Consorzio Tutela Vini, modificando anche la propria immagine: il nuovo logo rappresenta il cuore blu del Trasimeno, circondato dalle verdi colline umbre. Le cantine socie del Consorziosono attualmente quindici: Berioli, Azienda Agraria Carlo e Marco Carini, Castello di Magione, Coldibetto, Duca della Corgna, Il Poggio, La Querciolana, Madrevite, Montemelino, Cantina Nofrini, Podere Marella, Poggio Santa Maria, Pucciarella, Terre del Carpine e Viandante del Cielo.  La percentuale di rappresentatività del Consorzio Trasimeno sfiora il 90 percento, per un totale di 270 ettari. Tra il 2016 e il 2020 la produzione media annua di uve appartenenti alla DOC Trasimeno è stata di 13000 quintali, mentre la produzione, in vino, si attesta sui 7600 quintali. Le bottiglie certificate dal Consorzio negli ultimi tre anni sono circa 990.000.

    Di seguito i numeri di bottiglie rivendicate a DOC divise per le principali tipologie, con particolare riferimento alla tipologia DOC Trasimeno Gamay:

    DOC Trasimeno Rosso: 100.000 bottiglie;DOC Trasimeno Rosso Riserva: 10.000 bottiglie;DOC Trasimeno Gamay (Trasimeno Gamay in percentuale almeno l’85%):

    15.500 bottiglie;

    DOC Trasimeno Gamay Riserva (Trasimeno Gamay in percentuale almeno l’85%): 8800 bottiglie;DOC Trasimeno Grechetto: 40.000 bottiglie;DOC Trasimeno Vin Santo: 10.000 bottiglie.

    Il numero di bottiglie nell’area del Trasimeno prodotte invece nella tipologia rosato, sia rivendicate a DOC che a IGT, dell’IGT Umbria Rosato sono circa 30.000.

    La degustazione del Trasimeno Gamay

    Jacopo Cossater, con orgoglio perugino, ha precisato che una degustazione di Trasimeno Gamay con sette aziende e con annate che vanno dalla 2018 alla 2020, dieci anni fa era davvero impensabile, a testimonianza di quanto questo territorio stia vivendo una crescita importante. La produzione rimane ancora piuttosto limitata ma grazie all’attività di valorizzazione che sta facendo il Consorzio, si prevede un deciso incremento. Attualmente la superficie coltivata a Trasimeno Gamay è di 30 ettari.

    Dall’assaggio delle sette referenze, il Trasimeno Gamay appare come un vino fortemente identitario che si svela lentamente ma inesorabilmente nel bicchiere, caratteristica peculiare dei vini importanti. Il lago regala sfumature diverse a seconda della posizione dei vigneti, in definitiva un vino tutto da scoprire.

    Di seguito le otto referenze degustate:

    Cantina Nofrini Rosso Principe Trasimeno Gamay DOC 2020 (bottiglie prodotte 4600)Il Poggio Legamè Trasimeno Gamay DOC 2019 (bottiglie prodotte 2000)Coldibetto E-trusco Trasimeno Gamay DOC 2018 (bottiglie prodotte 1000)La Querciolana Camporso Trasimeno Gamay Riserva DOC 2019 (bottiglie prodotte 2500)Madrevite C’osa Trasimeno Gamay Riserva DOC 2019 (bottiglie prodotte 2000)Pucciarella Trasimeno Gamay Pucciarella Trasimeno Gamay DOC 2020 (bottiglie prodotte 2500)Duca della Corgna Poggio Petroso Trasimeno Gamay Riserva DOC 2018 (bottiglie prodotte 3500) LEGGI TUTTO

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    Lambrusco Day, ecco gli abbinamenti gourmet con le etichette Venturini Baldini

    Torna anche quest’anno il Lambrusco Day! La data da segnare in agenda è il 21 giugno, solstizio d’estate, una data simbolica che dà il benvenuto alla bella stagione. Quale miglior occasione per alzare i calici e festeggiare? La storica tenuta di Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia, onora questa ricorrenza proponendo alcune delle sue […] LEGGI TUTTO