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    Turismo enogastronomico: le dieci esperienze più richieste

    Gli enoturisti scelgono la natura: passeggiate tra le vigne, degustazioni panoramiche o in un angolo all’ombra di un albero. Parola dell’impresa tecnologica Divinea che, nel “Report Enoturismo e vendite direct to consumer 2022”, ha pubblicato la classifica delle 10 esperienze più richieste del 2021 da parte di appassionati e visitatori delle cantine italiane. Oltre ai primi posti in cui si incontrano esperienze nella natura, enogastronomia, sport e pic-nic, sono in crescita nuovi trend. “Il tema degli animali, dello sport o della famiglia associati al vino – sottolinea Roberto Villa, Head of Marketing dell’impresa tecnologica Divinea – occupa oggi gli ultimi posti della classifica. Prevediamo tuttavia che nei prossimi anni queste proposte saranno sempre più considerate dalle cantine e andranno ad occupare posizioni sempre più alte della classifica. Sono esperienze perfette per creare relazioni dirette con i propri consumatori e, grazie alla tecnologia, daranno la possibilità di raccogliere preziose informazioni utili a costruire percorsi di ingaggio su misura per i propri clienti.”

    Primo posto. L’esperienza all’aria aperta risulta essere, ad oggi, al primo posto come preferenza enoturistica. «I turisti del vino – continua Villa – preferiscono degustare il vino all’aria aperta, una scelta perfettamente in linea con la tendenza di passare sempre più tempo in contatto con la natura. Le persone stanno riaffacciandosi al mondo e lo fanno viaggiando sempre più in contatto con il verde. Tra vigne e punti panoramici ogni luogo è perfetto per vivere un’esperienza memorabile immersi nella natura scoprendo i vini del territorio.»

    Secondo e terzo posto. Un altro fattore determinante nella scelta di un’esperienza enoturistica, e che si posiziona al secondo posto, è l’esperienza enogastronomica. Dal tagliere per l’aperitivo richiesto dai più giovani al pranzo e la cena con vino in abbinamento che accontenta tutti e mette in risalto i vini in degustazione. Al terzo posto c’è la richiesta di un’esperienza esclusiva e personalizzata che è quella scelta dal wine lover che ricerca il confronto con l’enologo e dal turista che desidera avere un momento di condivisione con il proprietario.

    Quarto, quinto, sesto e settimo posto. Resta un’esperienza molto richiesta anche la degustazione classica, al quarto posto, anche se sempre più visitatori la considerano ripetitiva e poco memorabile. Il quinto posto è invece occupato dal pic-nic in vigna che unisce perfettamente l’esperienza all’aperto a quella enogastronomica, particolarmente richiesta durante la stagione estiva. È un mix perfetto per chi cerca un momento di evasione dalla vita quotidiana e vuole stare in compagnia a contatto con la natura. Sesto posto per un’esperienza romantica: le cantine restano tra i luoghi preferiti per un momento intimo con il proprio partner. C’è chi la predilige per una ricorrenza come San Valentino, chi per l’anniversario, fino a chi la sceglie per fare la proposta di matrimonio. La degustazione online, emersa tra le favorite durante il periodo di lockdown, rimane una scelta del pubblico di appassionati, ma scende al settimo posto. Resta comunque una valida alternativa per connettere le cantine con chi non ha la possibilità di recarsi fisicamente, soprattutto durante la bassa stagione enoturistica.

    Ottavo, nono e decimo posto. Gli ultimi posti rappresentano i trend emergenti. All’ottavo posto c’è la richiesta di un’esperienza per la famiglia con la ricerca di un piccolo parco giochi, la degustazione con le marmellate, fino al personale dedicato che tiene compagnia ai più piccoli mentre i genitori si godono la visita in cantina. Far felice i più piccoli significa soddisfare anche i genitori e questa attenzione viene ripagata con clienti fidelizzati. Sport e avventura sono la nona esperienza come numero di richieste: il trekking, il giro in bici e la passeggiata a cavallo tra i vigneti attraggono coppie e gruppi di persone interessati a vivere a stretto contatto con la natura e attraggono un pubblico più ampio rispetto ai soli wine lover. Infine, chiude la classifica delle dieci esperienze più richieste, l’esperienza in compagnia di cani. Da una semplice ciotola per far dissetare il cane ai percorsi in vigna pensati per gli amici a quattro zampe, fino alle degustazioni per animali. Le proposte per il migliore amico dell’uomo sono un trend in forte crescita.

    Per maggiori informazioni sul report:https://link.divinea.com/report2022  LEGGI TUTTO

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    Venticinque anni di “Radda nel bicchiere”

    “Radda nel Bicchiere” torna finalmente ad inebriare di vino le vie di Radda in Chianti e quest’anno la manifestazione compie un quarto di secolo. 

    L’immancabile appuntamento enologico di primavera nel Chianti Senese, promosso e organizzato dalla ProLoco, è giunto infatti alla sua venticinquesima edizione e, dopo il periodo di pausa forzata, festeggia con numeri da record: sono più di trenta le aziende del Chianti Classico partecipanti per un totale di oltre centoventi etichette in assaggio. 

    Si parte sabato 28 maggio con l’apertura delle degustazioni dei vini di Radda dalle 12 alle 20 in viale Matteotti, con vendita dei bicchieri griffati al costo di 20,00 Euro fino alle 19. 

    Dalle 12 alle 20 nel Loggiato del Podestà in Piazza Ferrucci, “Radda Vintage”, in assaggio le vecchie annate del territorio per una panoramica sulla capacità di invecchiamento dei vini raddesi. Un’occasione unica a soli 10,00 Euro in più riservata a chi ha già acquistato il bicchiere per la manifestazione. 

    Domenica 29 maggio apertura dei banchi di assaggio e “Radda Vintage” dalle 11 alle 19, con vendita bicchieri fino alle 18.

    Sempre domenica dalle 11 alle 16 in via Roma si terrà la XIII edizione della “Degustazione alla cieca” la cui premiazione avrà luogo alle 18 in piazza Ferrucci.

    Durante la due giorni sarà possibile acquistare nelle enoteche del paese le etichette in degustazione a prezzo di cantina. Alcuni ristoranti proporranno inoltre menù fissi pensati appositamente per l’occasione, ad un prezzo speciale.

    Per info è possibile telefonare alla ProLoco allo 0577/738494.

    L’evento vede la collaborazione del Consorzio Chianti Classico e il patrocinio di Comune di Radda in Chianti, Associazione Raddattiva, Racchetta, Misericordia, Pro Loco delle Terre di Siena, Vignaioli di Radda. 

    www.raddanelbicchiere.net  www.facebook.it/raddanelbicchiere     LEGGI TUTTO

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    Serendipity Wines 2022 è tornato!

    Giovedì 26 maggio 2022, dopo una pausa di due anni dovuta alla pandemia, torna a Bergamo il Concorso Enologico Internazionale “Serendipity Wines” dedicato ai vini passiti, liquorosi e aromatizzati. La kermesse, nata nel 2019, è organizzata e promossa dalla Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca e dal Consorzio Tutela Valcalepio con il […] LEGGI TUTTO

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    Vino e Turismo: la classifica delle 10 esperienze più richieste

    Gli enoturisti scelgono la natura: passeggiate tra le vigne, degustazioni panoramiche o in un angolo all’ombra di un albero. Parola dell’impresa tecnologica Divinea che, nel “Report Enoturismo e vendite direct to consumer 2022”, ha pubblicato la classifica delle 10 esperienze più richieste del 2021 da parte di appassionati e visitatori delle cantine italiane. Oltre ai […] LEGGI TUTTO

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    Vino Marsala, Florio presenta la sua filosofia attraverso le nuove etichette narranti

    Sinonimo di Marsala nel mondo, le Cantine Florio, presentano ufficialmente il loro ultimo progetto, un ventaglio di 10 prodotti che copre e riscopre altrettante espressioni di questo prodotto. La nuova linea Florio offre un panorama dinamico, che si muove attraverso le dimensioni: dal basso verso l’alto, ovvero dalle tipologie introduttive e più accessibili, prodotte in […] LEGGI TUTTO

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    Cerasuolo di Vittoria, un vino per l’anima

    Il Cerasuolo di Vittoria colpisce per la sua identità netta e precisa e questo al di là della zona di produzione, della cifra stilistica del vignaiolo, delle diverse percentuali nell’utilizzo dei vitigni previsti per la produzione, ovvero Nero d’Avola e Frappato, caratteristica che solo i grandi vini possono vantare.  La zona di produzione dell’unica DOCG siciliana, 252 ha di superficie rivendicata, comprende i territori dei Comuni di Ragusa, Vittoria, Comiso, Acate, Chiaramonte Gulfi, Santa Croce Camerina, Niscemi, Gela, Caltagirone, Licodia Eubea, Riesi, Butera, Mazzarino e Mazzarrone (in pratica cinque comuni della provincia di Ragusa, due della provincia di Caltanissetta e due di quella di Catania). Per il Cerasuolo di Vittoria “Classico” la produzione è consentita solo nei comuni di: Acate, Comiso, Chiaramonte Gulfi, Vittoria, tutti in provincia di Ragusa.

    La ricchezza del patrimonio vinicolo siciliano continua a stupire e vede il Cerasuolo di Vittoria tra i suoi attori principali, tra l’altro con ampie prospettive di crescita, pertanto l’invito alla scoperta/approfondimento per l’appassionato e l’enoturista appaiono quantomeno inderogabili.

    A margine del discorso, ho approfittato per fare una breve chiacchierata con il presidente del Consorzio di tutela Cerasuolo di Vittoria DOCG Achille Alessi.

    Achille Alessi

    Presidente Alessi, il Cerasuolo di Vittoria ha un’identità netta e precisa, un vino che sa esprimersi a livelli di eccellenza altissimi e con una capacità d’invecchiamento importante, tutte caratteristiche che lo proietterebbero, senza colpo ferire, tra i rossi italiani più importanti. Secondo te quali sono i motivi per cui ciò non è ancora accaduto, o meglio, quali sono le azioni ancora da fare perché ciò possa accadere, consentendo alla Docg Cerasuolo di Vittoria di ottenere il posto che merita nell’Olimpo dei grandi vini?

    Avere un DOCG non basta a veicolarne il valore ai consumatori. Oggi risulta indispensabile una corretta comunicazione: essa è alla base del successo di un brand, se naturalmente questo è di grande qualità. E noi come Consorzio stiamo investendo in questo.

    Teatro Bellini – Catania

    Sul finire del 2021, il Consorzio di Tutela del Cerasuolo di Vittoria DOCG ha organizzato a Catania una giornata di vino e musica denominata CeraSoul. Con un efficace gioco di parole si è voluto richiamare l’idea di fondo della Kermesse, ovvero, unire il vino, 24 produttori di Cerasuolo in degustazione nel pomeriggio, con la musica, il concerto Suol Jazz serale dell’HJO Orchestra, presso quel gioiello che è il Teatro Bellini di Catania. Non dimenticando che il termine inglese soul in italiano si traduce con “anima” e, passami la suggestione, volendo chiudere il cerchio, il Cerasuolo potrebbe davvero essere un vino per l’anima. Al di là dell’evidente successo di CeraSoul, ti chiedo se è vostra intenzione dare un seguito a questo evento, organizzandolo con cadenza annuale e magari dandogli una ulteriore veste di approfondimento, unendo degustazioni verticali, visite alle cantine, ecc.

    CeraSoul, con questo gioco di parole che evidenzia da un lato la grande anima che caratterizza la DOCG e dall’altra il suo legame con la musica (quella di un gruppo jazz ad esempio), avrà un seguito. Dopo il grande successo di pubblico registrato lo scorso dicembre a Catania, contiamo di riproporlo quest’anno, magari cambiando la location ma sempre coniugando la degustazione dei vari Cerasuolo di Vittoria prodotti dalle aziende associate con la musica. E sicuramente, come tu stesso sottolinei, sarà un appuntamento dove tutti i nostri sensi saranno coinvolti…compresa la nostra anima perché questo sì è un vino per l’anima. CeraSoul comunque sarà “replicato” mantenendo lo stesso format rimandando degustazioni e visite in cantina ad altre iniziative di promozione.

    Presidente Alessi, domanda scontata, ma necessaria, quali sono le prossime attività del Consorzio del Cerasuolo di Vittoria, ci sono novità, idee e progetti che è possibile anticipare?

    Al momento nessun progetto da comunicare ufficialmente, ma stiamo lavorando alla partecipazione di alcune iniziative di promozione del territorio in cui cadono le denominazioni Cerasuolo di Vittoria Docg e Vittoria Doc tutelate dal Consorzio.

    Assaggi sparsi

    Per le cantine da visitare c’è l’imbarazzo della scelta, giusto per fare qualche nome: Valle delle Ferle, Beniamino Fede, Terre di Giurfo, Santa Tresa, Cortese, Valle dell’Acate, Donnafugata, Planeta, Casa Grazia, Tenute Senia, Feudi del Pisciotto, Cantine Pepi, Avide, Tenuta Bastonaca, Judeka, Nicosia, Occhipinti, Manenti, COS, Gulfi, Gurrieri, Poggio di Bortolone, Horus, Tenuta Santo Spirito, Catalano Vini. Di seguito alcune note di assaggi recenti.

    Judeka Cerasuolo di Vittoria 2020Da uve 60% Nero d’Avola e 40% Frappato, ci troviamo a Caltagirone (CT), il sistema d’allevamento è il Guyot con densità di 4.186 ceppi/ettaro.Vinificazione tradizionale in rosso, sulle bucce per 10/12 gg a 22°/24° in vasche d’acciaio. Affinamento quattro mesi in vasca inox e quattro mesi in bottiglia.

    Naso intenso di frutti rossi in evidenza: amarena e mirtilli, e delicate note speziate.In bocca entra pieno giocando tra note speziate, ciliegia e un delicato tannino.

    Donnafugata Cerasuolo di Vittoria “Floramundi” 2019Percentuale dei vitigni non disponibile nella scheda tecnica.

    Vigneti situati nel territorio di Acate, tra l’altopiano Ibleo e il mare tra 120 ed i 150 metri d’altitudine, il sistema d’allevamento è a Cordone speronata con densità di 4.000-4.500 ceppi/ettaro, la resa è di 70-80 q.li/ha. La fermentazione è svolta in acciaio con macerazione sulle bucce per circa 10 giorni alla temperatura di 25°- 28° C. A fermentazione malolattica svolta, segue l’affinamento per circa 8 mesi in vasca e poi in bottiglia per almeno 10 mesi.

    Delicate note di frutti di bosco e marasca all’olfatto con peculiari note speziate, soprattutto pepe. Al palato entra morbido e fresco, con tannino vellutato, chiude armonico.

    Gulfi Cerasuolo di Vittoria Classico 2018Nero d’Avola 70%, Frappato di Vittoria 30%.Le uve provengono dal Cru Vigna Stidda- situata a 450 metri d’altitudine nel comune di Chiaramonti Gulfi, su suolo calcareo-argilloso, il sistema d’allevamento è ad alberello con densità d’impianto di 8.300 ceppi/ettaro e la resa è inferiore ai 50 q.li/ha. Le uve di Nero d’Avola e Frappato, nella percentuale indicata, raccolte nei primi giorni del mese di ottobre, sono vinificate insieme con una macerazione sulle bucce di circa 1 settimana. Dopo la malolattica, il vino viene travasato in piccole botti da 500 e 225 litri di più passaggi, dove rimane per circa un anno. Successivamente affina in bottiglia per qualche mese. Viene messo in commercio dopo il 31 marzo del secondo anno successivo alla vendemmia.

    Netti i profumi di frutta rossa matura, spezie e delicata vaniglia. Al palato è polposo con un legno perfettamente amalgamato, sorprende per freschezza e chiude lungo.

    Cos – Cerasuolo di Vittoria Classico “Delle Fontane” 201760% Nero d’Avola e 40% FrappatoLe uve provengono dal vigneto Fontane situato a 230 metri d’altitudine nel comune di Vittoria, il sistema d’allevamento è a Guyot con densità di 5.000 ceppi/ettaro.La fermentazione è spontanea con lieviti indigeni e l’affinamento del vino avviene in botti di rovere di Slavonia.

    L’olfatto è di notevole impatto, frutta rossa matura, liquirizia e spezie e una delicata nota vegetale. Al palato entra denso con una trama tannica perfettamente integrata, espressivo. LEGGI TUTTO