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    5StarWines – The Book, doppio riconoscimento per i vini di Cantine Menhir

    Doppio riconoscimento per Cantine Menhir dalla Guida 5Starwines – The Book 2022, che premia la qualità dei vini e delle aziende enologiche di tutto il mondo. La Guida, pubblicazione internazionale edita da VeronaFiere, ha infatti recensito quest’anno due etichette dell’azienda, assegnando 93 punti a “Filo” Negroamaro di Terra d’Otranto Riserva 2019 e 90 punti a […] LEGGI TUTTO

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    Fabio Zenato è il nuovo presidente del Consorzio Lugana Doc

    Fabio Zenato raccoglie il testimone da Ettore Nicoletto trovando una Doc in buona salute e con ampi margini di crescita.

    Nato a Peschiera del Garda, fa parte di una famiglia di vivaisti e viticoltori da tre generazioni presente nell’area del Lugana. Alla guida, con il fratello Paolo, dell’azienda di famiglia “Le Morette”, con circa 50 ettari di vigneti.

    La sua esperienza affonda profonde radici in vigna. Agronomo, laureato presso la Facoltà di Agraria di Milano con una tesi sperimentale sulla caratterizzazione fenotipica e genotipica del vitigno Turbiana. 

    Da quello studio, il Consorzio del Lugana ha intrapreso un attento percorso di ricerca con altre indagini scientifiche, che ha permesso di sviluppare un vero e proprio lavoro di selezione clonale del vitigno. Recentemente il Consorzio ha concluso la registrazione dei primi tre cloni varietali della Turbiana presso il Ministero delle politiche agricole e forestali.

    È stato membro del CdA consortile per diversi mandati prima di diventarne presidente nell’aprile 2022.

    Vinitaly 2022 sarà la prima occasione ufficiale in cui verrà presentata al pubblico internazionale la nuova presidenza. Il Consorzio del Lugana sarà protagonista della kermesse veronese con lo stand presso il Pala Expo A9-A11, dove sarà proposta in degustazione una folta selezione di circa un centinaio di tipologie e brand di Lugana. Per raccontare il vino nelle sue molteplici sfumature il Consorzio proporrà inoltre un Masterclass dal titolo “Il Lugana in sei atti. Seminario alla scoperta di un vino, del suo vitigno e delle sue tipologie produttive” condotta dal wine expert Filippo Bartolotta martedì 12 aprile alle ore 16.30 negli spazi di Ascovilo. Il Lugana nella sua versione più Classica, Riserva, Vendemmia Tardiva, annate giovani e vecchie…una degustazione a 360 gradi in cui le etichette saranno bendate e solo alla fine del percorso saranno svelate.  LEGGI TUTTO

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    Vallée d’Aoste Petite Arvine 2020, un vino nato dall’esperienza e dall’ascolto della montagna

    Pioniera della valorizzazione di vitigni autoctoni da riscoprire, la famiglia Anselmet nel corso della sua storia ha scelto di dedicarsi completamente alla terra e ai filari, tramandando un sapere artigiano che si è arricchito delle esperienze e delle conoscenze accumulate nel corso tempo. Da ormai tre generazioni, Maison Anselmet produce grandi vini a Villeneuve, in […] LEGGI TUTTO

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    Vinitaly 2022: il turismo del vino visto dalle donne

    Il turismo del vino e le donne: quale futuro? Se ne parlerà domenica 10 aprile a Vinitaly in occasione della presentazione del Rapporto annuale dell’Osservatorio sul turismo del vino che quest’anno vede alleati l’Associazione Nazionale Città del Vino, l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino e l’Associazione La Puglia in Più. Il questionario e l’analisi successiva […] LEGGI TUTTO

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    A vinitaly il vino senza alcol di Hofstätter

    Dopo Steinbock Alcohol Free Sparkling, Martin Foradori Hofstätter, eclettico e poliedrico viticoltore dell’omonima tenuta altoatesina, presenta a Vinitaly la versione “ferma” della sua linea di prodotti senza alcol. L’etichetta debutterà sul mercato proprio in occasione della fiera veronese (Padiglione 6, Stand D3) con il marchio “Steinbock Selection Dr. Fischer” creato da Martin Foradori Hofstätter nel 2017 […] LEGGI TUTTO

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    Il Timorasso sale in cattedra

    Si è svolta nei giorni scorsi a Tortona la prima edizione integrale dell’evento dedicato al Derthona per celebrare il successo di un vino che in poco più di venti anni ha registrato significativi incrementi in termini di valore e volumi.

    Se nel 1987 gli ettari di Timorasso erano giunti quasi alla soglia dell’estinzione, con meno di un ettaro dedicato a questo vitigno a bacca bianca, e ancora nel 2000 se ne contavano appena 3,5, oggi hanno raggiunto quota 276. Dopo una prima edizione nel 2020, svoltasi proprio a pochi giorni dall’inizio della pandemia, l’appuntamento ideato dal Consorzio Colli Tortonesi si è presentato quest’anno nel suo nuovo format aggiornato e completo di anteprima, masterlcass, banco d’assaggio, cene tematiche e visite in cantina, attirando sul territorio oltre trenta giornalisti dall’Italia e dall’estero.

    “C’era grande attesa ed emozione per questa edizione di Derthona Due.Zero. – commenta Gian Paolo Repetto, presidente del Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi. – Per la prima volta si è svolta anche un’anteprima della nuova annata dei vini Timorasso, un banco di prova molto importante per i produttori. L’interesse nei confronti di questo vitigno è sempre molto alto e testimonia il grande lavoro che tutti i produttori stanno facendo per far emergere i tratti distintivi di un vino che mostra carattere e complessità, soprattutto con il passare del tempo, come i grandi vini bianchi del mondo. Dopo due anni di assenza, siamo finalmente tortati in presenza e oltre ad operatori del settore e wine lovers ci hanno raggiunto qui a Tortona anche tanti giornalisti con i quali abbiamo avuto il piacere di confrontarci”.

    Ed è stata proprio la presenza sui colli tortonesi di alcuni dei più importanti critici internazionali del vino che ha confermato la potenzialità della vocazione vitivinicola del territorio, e ha fatto parlare dell’attuale momento d’oro del Derthona non come di un punto di arrivo, ma dell’inizio di un percorso che nelle previsioni unanimi degli intervenuti porterà il Derthona ad affermarsi tra i più grandi vini bianchi.

    “L’Italia è conosciuta nel mondo per i suoi grandi rossi, ma il potenziale dei vini bianchi sta crescendo e un contributo sempre più importante per far affermare l’Italia come grande paese di produzione per questi vini arriverà anche dal Derthona” ha affermato Gianni Fabrizio, giornalista e scrittore, considerato il massimo esperto e conoscitore storico del fenomeno Timorasso.

    La stampa estera è andata oltre e non ha avuto esitazioni ad avvicinare le diverse interpretazioni dei produttori tortonesi ad alcune delle migliori espressioni di vini francesi: lo svedese Anders Levander, una delle più autorevoli firme del Nord Europa ha aggiunto “I produttori dei Colli Tortonesi hanno tra le mani un tesoro, e per chi come me e gli altri colleghi della stampa estera presenti, gira il mondo, ed è spesso in Francia, non ha esitazioni a poter avvicinare il Derthona ad alcune delle migliori espressioni dei grandi vini bianchi della Borgogna.

    Sotto i riflettori di Derthona Due.Zero l’annata 2020 di Timorasso, che ha contraddistinto i banchi di degustazione dei produttori presenti al Museo Orsi. “La stagione 2020 è stata caratterizzata da un’estate equilibrata e da un settembre che possiamo definire estivo – ha spiegato Davide Ferrarese, agrotecnico di VignaVeritas. La stagione vegetativa ha visto buone precipitazioni durante tutto il periodo, ma mai in modo eccessivo, aspetto che ha contribuito a non compromettere affatto la qualità complessiva dell’uva portata in cantina. Siamo certamente soddisfatti e, anche in prospettiva, ci aspettiamo ottimi risultati con il passare degli anni, perché è proprio nell’invecchiamento che questo vino sa dare il meglio di sé”.

    Derthona Due.Zero è stata anche l’occasione per fare il punto sull’iter che porterà all’introduzione della futura sottozona Derthona, antico appellativo della città di Tortona, e che consentirà di unire con un unico nome territorio, vino e vitigno. Contemplerà tre tipologie: Piccolo Derthona, Derthona e Derthona Riserva, e sarà dedicata esclusivamente al Timorasso. “Saranno circa 1 milione le bottiglie che in futuro recheranno in etichetta il nome Derthona: – conclude il presidente del Consorzio è un progetto molto importante per tutto il territorio, che intende valorizzare la longevità del Timorasso spostando ad un anno la data di immissione in commercio, che sale a tre anni nel caso della versione Riserva. Inoltre vengono fissate delle altitudini minime di impianto differenti per ognuno dei Comuni presenti nel disciplinare per valorizzare le peculiarità di un territorio molto vasto e che non può essere uniformato perché comprende ben 6 valli con climi differenti al suo interno”. 

    Si tratta insomma di una scommessa vinta, sulla quale inizialmente hanno puntato pochi illuminati pionieri del territorio e che oggi è portata avanti da oltre 50 produttori. Una progressione importante che certifica il successo di un vino e di un vitigno che sono diventati il simbolo del Rinascimento dei Colli Tortonesi. Nel tempo è anche costantemente cresciuta la compagine sociale del Consorzio che ha raggiunto 76 soci, tutti impegnati nella promozione e valorizzazione dei suoi vini. LEGGI TUTTO

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    Le Tenute Cecchi guardano al biologico

    Dal 1893 la famiglia Cecchi si è dedicata alla produzione di vini capaci di interpretare i territori d’origine in chiave contemporanea: fedeli al varietale e strutturalmente piacevoli ed eleganti. L’azienda, che ad oggi possiede cinque tenute, quattro in Toscana e una in Umbria, ha da tempo introdotto pratiche sostenibili nella loro gestione, arrivando nel 2021 […] LEGGI TUTTO