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    Castello di Spessa tra investimenti e nuove sfide

    Castello di Spessa, azienda vinicola e residenza storica a Capriva del Friuli nel Collio Goriziano, ha iniziato l’anno nuovo con ottimismo e con la voglia di continuare a investire nel territorio, cosa che non ha mai smesso di fare nonostante gli ultimi due anni difficili per tutto il comparto vitivinicolo e turistico. L’ampliamento della cantina […] LEGGI TUTTO

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    Torna il premio giornalistico “Words of Wine – Parole di Vino”

    Il vino contiene tante storie di famiglia, territori, geografie, scelte. Per questo il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo ha ideato il premio giornalistico internazionale “Words of Wine – Parole di vino”. Il riconoscimento, quest’anno alla sesta edizione, vuole mettere in luce la capacità di narrare di tanti giornalisti che hanno trovato nelle storie dei vini, delle […] LEGGI TUTTO

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    Novità in casa Panizzi: Ermius, Pinot Nero in purezza

    Panizzi, azienda vinicola di riferimento a San Gimignano, si è presenta alla scorsa edizione del Vinitaly con una novità: Ermius San Gimignano Pinot Nero Doc 2019, che è stato presentato in anteprima durante la fiera. La cantina, che produce Vernaccia di San Gimignano di qualità dal 1989, è da sempre dedita anche alla produzione di […] LEGGI TUTTO

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    Federdoc aderisce alla Fondazione Symbola

    “L’adesione di Federdoc alla nostra Fondazione è – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – fondata sulla condivisione di quei valori che sono nel dna di Symbola: qualità, innovazione, bellezza, sostenibilità, legami col territorio e le comunità. Il vino è un formidabile ambasciatore di questa Italia nel mondo. Quella di Federdoc è una sfida […] LEGGI TUTTO

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    Batič Angel Grand Cuvée 2007

    Dice Osvaldo Soriano che ci sono tre generi di calciatori: quelli che vedono gli spazi liberi, gli stessi spazi che qualunque fesso può vedere dalla tribuna: e li vedi e sei contento e ti senti soddisfatto quando la palla cade dove deve cadere. Poi ci sono quelli che all’improvviso ti fanno vedere uno spazio libero, uno spazio che tu stesso e forse gli altri avrebbero potuto vedere se avessero osservato attentamente: quelli ti prendono di sorpresa. E poi ci sono quelli che creano un nuovo spazio dove non avrebbe dovuto esserci nessuno spazio: «Questi sono i profeti. I poeti del gioco». Ho sempre pensato che questa frase presa a prestito dal Pallone, potesse identificare in poche righe l’essenza di due vignaioli che amo particolarmente: Marko Fon e Miha Batič, entrambi sloveni di immediato confine. Oggi è toccato a Miha di Šempas, Valle di Vipava, con questa doppio magnum del suo Angel Grand Cuvèe 2007 da uve merlot, cabernet sauvignon, cabernet franc. Il naso si inebria di fumo, torba, spezie, amarena, cacao, tabacco. Un ingresso al palato morbido, coccolato da un tannino delicato, con un finale di grande persistenza, completano il quadro di un vino incantevole. LEGGI TUTTO

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    Tutto pronto per la 24ª edizione delle Giornate altoatesine del Pinot Nero

    Sono stati resi noti i nomi dei 10 migliori Pinot Nero d’Italia proclamati nel contesto del Concorso nazionale del Pinot Nero. La classifica, frutto di un’attenza selezione che si è tenuta a metà marzo, premia Anrar della Cantina Andriano, Baltasius della Tenuta Schloss Englar e Sanct Valentin della Cantina San Michele Appiano come i tre migliori Pinot Neri italiani dell’annata 2019 e ribadisce al contempo quanto le Giornate del Pinot Nero siano diventute nel tempo il momento celebrativo per eccellenza di questo vitigno di pregio.

    “Già solo la varietà di vini iscritti al concorso mostra quanto, con il tempo, le Giornate del Pinot Nero dell’Alto Adige siano diventate importanti quale palcoscenico per questo particolare vitigno”, spiega Ines Giovanett, presidentessa del comitato organizzativo. A impressionare è stato anche il livello qualitativo dei vini presenti al concorso. “Soprattutto nella TOP10 la qualità dei vini è eccezionale. Ciò conferma il fatto che il 2019, per il Pinot Nero, sia stata un’annata assolutamente straordinaria”, afferma Marc Pfitscher, vicepresidente del comitato organizzativo e responsabile del concorso nazionale. Sono riusciti a raggiungere la finale i Pinot Neri di quattro regioni italiane, mentre nella TOP10 figurano vini prodotti in tre diverse regioni.

    La classifica del Concorso prelude all’inizio della 24a edizione delle Giornate del Pinot Nero che andranno in scena dal 29 aprile al 2 maggio nei paesi del vino di Egna e Montagna in Alto Adige. Nelle quattro giornate gli ospiti potranno prendere parte ad una ricercata degustazione tecnica, su prenotazione, dove gli ospiti potranno degustare al tavolo i migliori Pinot Nero di oltre 85 produttori di vino provenienti da 9 aree vinicole, tra cui Trentino, Alto Adige, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Abruzzo. “Un sentito grazie – ribadisce Ines Giovanett – va a tutti i produttori che anche quest’anno hanno aderito all’evento con etusiasmo, mossi dal desiderio di portare in scena l’altissima qualità delle loro produzioni enologiche.”

    Classifica Concorso Nazionale del Pinot nero – annata 2019

    A raggiungere la finale sono stati anche i Pinot Neri dei seguenti produttori (in ordine alfabetico):

    Alto Adige: Gottardi, von Blumen, Erste + Neue, Klosterhof, Sallegg, Colterenzio, Stroblhof, Tiefenbrunner – Schloßkellerei TurmhofFriuli: JermannTrentino: Cantina Sociale di Avio, Nosio

    Programma, informazioni e prenotazioni disponibili su http://www.blauburgunder.it LEGGI TUTTO

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     Zambon Vulcano Soave Le Cervare 2017

    Ho assaggiato per la prima volta il Soave Le Cervare Vulcano 2017 di Federico Zambon nel settembre 2019 a Soave Versus. Lo trovai contraddittorio, destabilizzante, sicuramente non era pronto, ma avevo la convinzione che la sua grandezza si sarebbe espressa con il passare del tempo. L’ho riassaggiato la 2017 di recente e quella mia convinzione di qualche anno fa non è andata delusa, anzi, Le Cervare si è svelato in tutta la sua magnificenza: al naso confettura di pesca, mentuccia, gheriglio di noce e torroncino, dovuto al leggero appassimento dei grappoli. L’acidità fa presagire che durerà ancora a lungo, è un bianco di grande longevità. L’abbinerei con i Gyoza giapponesi, una sorta di ravioli al vapore dorati da una leggera frittura inziale, oppure con le orecchiette con le cime di rapa mantecate con un saporito soffritto a base di acciughe sott’olio e profumato con uno spicchio di aglio. LEGGI TUTTO