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    La-Vis: Le Colline Avisiane raccontate nei “Classici”

    In una valle trentina, che ancora in pochi conoscono, sorgono le Colline Avisiane: un territorio incontaminato ad alta vocazione vinicola. Un piccolo paradiso in cui da generazioni si affinano tecniche di coltivazione e vinificazione: viti coccolate giorno dopo giorno dai “custodi della vigna” raccontano in bottiglia storie di famiglie, lavoro in vigna e dedizione in […] LEGGI TUTTO

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    Pecorino 2020: il nuovo pupillo della cantina Il Quercetto

    C’è un fil rouge che lega tutti i prodotti della cantina abruzzese Il Quercetto ed è il suo giovane produttore: Michele Cicchitti. La storia dietro questa azienda è antica e strutturata come la terra su cui crescono le sue vigne ma le caratteristiche organolettiche dei vini e la loro ricercatezza ed unicità sono dovuti anche […] LEGGI TUTTO

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    Luca D’Attoma enologo di Filodivino

    Filodivino, azienda vitivinicola marchigiana situata fra le colline di San Marcello, in provincia di Ancona, ha scelto Luca D’Attoma come enologo consulente per seguire la sua produzione vitivinicola incentrata su due varietà principe delle Marche, il Verdicchio dei Castelli di Jesi e la Lacrima di Morro d’Alba, vitigno autoctono salvato dall’estinzione grazie alla lungimirante opera […] LEGGI TUTTO

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    Capo di Stato Conte Loredan Gasparini 2007

    Qualche anno fa usciva un libro nel quale la famiglia Vrinat, proprietaria del famosissimo e tristellato (almeno per un trentennio) ristorante parigino Taillevent, indicava i loro 100 vini da leggenda. Nella top hundred, accanto agli immortali Petrus, Chateau d’Yquem, Romanèe – Conti, Krug, Dom Perignon, Chateau Haut – Brion, solo pochi italiani presenti: Sassicaia, Brunello di Montalcino Biondi Santi, Sperss di Gaja e il Capo di Stato della cantina Conte Loredan Gasparini, il vino che dal 1964 ricorda col proprio nome il favore che gli concesse il presidente francese Charles de Gaulle. Il Venegazzù Riserva “Capo di Stato” nasce dallo storico cru, con vigne che hanno più di 60 anni, denominato delle “100 piante” e deriva da uve cabernet sauvignon, merlot, cabernet franc e malbec, qui nella sua versione “ Etichetta Lei” 2007. Al naso il frutto è notevole, prugna, sottobosco e viola ma anche note ferrose e spezie. In bocca è un equilibrio sottile e perfetto tra tannino e acidità ma è il finale che sorprende proprio perché non c’è finale, non finisce mai. Non è diffficile capire perché occupa un posto tra i 100 vini da leggenda della famiglia Vrinat.

    Tags: capo di stato, Conte Loredan Gasparini, lorenzo palla, venegazzu LEGGI TUTTO

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    Cielo e Terra Sustainable con 1% for the Planet

    Cielo e Terra, azienda vinicola vicentina presente in 65 Paesi nel mondo, sceglie di entrare in 1% for the Planet, organizzazione che conta 3.000 membri nel mondo uniti dalla volontà di proteggere il futuro del nostro pianeta. “Per fare un litro di vino ci vogliono centinaia di litri d’acqua, l’acqua è un fattore critico della nostra […] LEGGI TUTTO

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    Vigneto Sannio, insieme per l’ambizioso progetto ‘Innfares’

    Nel ‘Vigneto Sannio’ si attende con particolare interesse l’arrivo della primavera. Lo sguardo dei protagonisti del  comparto vitivinicolo sannita è rivolto all’avvio del ciclo vegetativo annuale della vite che in questo 2022 – che dovrebbe sancire la definitiva ripartenza dopo la pandemia Covid19 – coinciderà anche con l’avvio delle azioni di disseminazione  dei risultati del […] LEGGI TUTTO

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    Dall’economia circolare nasce la Ribolla Gialla Spumante Brut di Filare Italia

    Il Medio Friuli in un bicchiere. Territorio, sostenibilità e innovazione producono un vino frutto dell’economia circolare. Dal Gruppo Greenway nasce la Ribolla Gialla Spumante Brut a marchio Filare Italia: una filiera interamente green che si sviluppa sulla pianura della fascia centrale della provincia di Udine e che, chiusa a nord dalle Dolomiti, a sud dal […] LEGGI TUTTO

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    Merano Wine Festival 2021, l’edizione della rinascita

    Grande successo per la 30° edizione del Merano WineFestival. La formula ridotta, a seguito dell’emergenza sanitaria, ha permesso a espositori, buyer e visitatori di vivere al meglio questa edizione speciale.

    Oltre 5.000 le presenze registrate nelle cinque giornate della storica manifestazione meranese dedicata alle eccellenze del settore enogastronomico selezionate da The WineHunter Helmuth Köcher. Grande è stata la partecipazione di un pubblico specializzato che conferma ancora una volta un target di qualità alla ricerca di novità che a Merano WineFestival anticipano da sempre le tendenze.
    «ll tema di questa edizione è stato “Le ali della bellezza” per celebrare la bellezza che sovrana nel panorama enogastronomico» ha spiegato un Helmuth Köcher molto soddisfatto al termine del Festival. «Bellezza palpabile e ben visibile in queste giornate grazie all’alternanza dei produttori in due sessioni; la prima nelle giornate di venerdì 5 e sabato 6, la seconda nelle giornate di domenica 7 e lunedì 8 novembre, ha permesso di avere più spazio per il confronto con buyer e visitatori. Le restrizioni imposte prevedevano un tot di ingressi che i responsabili della sicurezza hanno gestito egregiamente e permesso di avere fruibilità e agilità in tutte le sale e spazi espositivi. Per queste ragioni prevedo non oltre 1.500 accessi al giorno per le prossime edizioni gestite con le stesse modalità di quest’anno»
    Merano WineFestival ha ospitato oltre 600 produttori tra case vitivinicole, spirits e culinaria. Successo anche per la sezione Food-Spirits-Beer, Territorium e Consortium ospitata all’interno della GourmetArena che ha visto la partecipazione di un massimo di 100 produttori per volta, anch’essi suddivisi in due sessioni. Sempre in GourmetArena Territorium Campania Felix con una selezione di vini e delicatezze culinarie della regione Campania oltre agli showcooking che si sono svolti e che hanno visto protagonisti i pizzaioli Gino Sorbillo, Franco Pepe, il bartender Vincenzo Pagliara e lo chef stellato Umberto De Martino – tra gli chef che nel bel mezzo della pandemia, a ristoranti chiusi, preparavano pranzi e cene ai volontari della Coce Rossa Italiana di Bergamo. Particolare importanza è stata data quest’anno a Naturae et Purae bio&dinamica in esposizione in tutte le giornate della manifestazione, e all’area Spirits Emotion, in collaborazione con 5 Hats, “Itinerari Miscelati”, la Cocktail & Drink Competition con preparazione di cocktail e drink a base di vino e che ha premiato i Platinum come migliori bartender nella categoria “drink” Remy Vollmann e categoria “cocktail” Linda Gentilini, mentre miglior locale il Kubrik di Peschiera del Garda. Ricco programma di talk e convegni a tema con The WineHunter Talks, che ha contribuito a riempire di contenuti la manifestazione. A partire dalla presentazione del libro edito Slow Food “Custodi del Vino” della giornalista e The Italian Wine Girl Laura Donadoni, il focus sulla Georgia, la culla della viticoltura e le origini del vino, e i vini in anfora con Kweri Symposium e la presenza di Tina Kezeli, Head of Georgian Wine che ha donato a Helmuth Köcher un’anfora di 5 mila anni in esposizione durante la manifestazione.
    E poi al Teatro Puccini il convegno di Noitech sul tema della sostenibilità in vitivinicoltura e in serata, in collaborazione con Colterenzio e la presentazione del suo Pinot Nero, la celebrazione della bellezza che salverà il mondo con la proiezione del film “L’Heure Esquire” di Carlo Guttadauro. Il sabato è toccato a Bisol e alla proiezione del suo film sulla bellezza come splendore del vero “Lightness that Inspires” sempre di Carlo Guttadauro. I convegni sul presente e futuro del vino con focus sulla Biodinamica e i vitigni resistenti (PIWI) e, durante l’Aperidinner “Beauty in The Wine”, la premiazione dei Platinum Awards e dei vincitori del premio Emergente Sala di Luigi Cremona e Lorenza Vitali e la sciabolata di 30 bottiglie per celebrare i 30 anni di Merano WineFestival. I prestigiosi premi come “Premio Godio” assegnato allo chef Rino De Candido dell’Alpin Hotel di San Vigilio di Marebbe e il Premio “Nel segno di Zierock”, in presenza di Theo Zierock, consegnato a Clemens Lageder per la vitivinicoltura in armonia con i principi di natura e il contributo nel preservare la memoria e l’opera di Rainer Zierock. Molto apprezzata dal pubblico The WineHunter Area, la preziosa collezione di oltre 450 etichette prodotte da più di 400 aziende diverse, sul podio della Kursaal che quest’anno ha raggiunto anche le lounge di alcuni hotel meranesi selezionati con The WineHunter Hotel Safari dove è stato possibile degustare vini appartenenti ad una specifica regione d’Italia.
    Appuntamento dal 4 all’8 novembre 2022 per la 31^ edizione che vedrà l’affluenza di non oltre 1.500 persone al giorno puntando a un parterre di intenditori.

    Helmuth Köcher e Tina Kezeli presentano la degustazione dei vini della Georgia al Merano Wine Festival 2021.

    Tags: georgia, Helmuth Kocher, MWF 2021, the wine hunter, Tina Kezeli LEGGI TUTTO