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    Spirito Autoctono presenta gli appuntamenti per la primavera 2022

    Spirito Autoctono La Guida, presente tre importanti appuntamenti prima dell’arrivo dell’estate: Distillo, World Aperitivo Day e Vinòforum. Occasioni per incontrarsi, ma soprattutto occasioni per parlare, raccontare e promuovere la distillazione e il Metodo Italiano: quel modo di essere distillato che è la vera filosofia alla base di tutto il progetto Spirito Autoctono.

    DistilloMilano, 17 – 18 maggio 2022

    Due giorni per scoprire il mondo della distilleria artigianale dal punto di vista materiale, tecnico e professionale. Spirito Autoctono porterà il proprio punto di vista e ovviamente di quello dei propri produttori per raccontare un settore in pieno fermento. L’appuntamento in calendario alle Officine del Volo, edificio post-industriale in via Mecenate, vuole avvicinare l’artigianalità alle nuove tecnologie. Per Spirito Autoctono sarà l’occasione per portare on air due attività ben distinte. Durante la prima giornata l’evento sociale più importante sarà la Premiazione delle Ampolle d’Oro del Nord Italia (17 maggio ore 17:00) un momento di presentazione in cui racconteremo la guida, le differenti modalità di distillazione e le aziende che sono l’anima di Spirito Autoctono La Guida. Seguirà, il 18 maggio, ore 15:00, la Masterclass “Micro Distillerie: la storia che arriva dal futuro”: un panel di produttori ed esperti del settore parlerà delle prospettive e potenzialità delle piccole aziende. I coordinatori della Guida saranno presenti in loco e disponibili a interviste e confronti sul tema.

    World Aperitivo Day

    Milano, 26 maggio 2022

    La grande novità del 2022 per il tema distillati e beverage. Il 26 maggio 2022 sarà infatti la giornata mondiale dedicata a uno dei più antichi e iconici rituali dell’essere italiani, che sarà tutelato dal nuovo Manifesto dell’Aperitivo, sottoscritto durante l’evento. Spirito Autoctono La Guida, che all’aperitivo tanto spazio ha dedicato e ancor di più ne dedicherà nell’Edizione 2023 ( per cui sono aperte le iscrizioni) porterà all’iniziativa la sua passione per gli approfondimenti e le spigolature: dai racconti dell’aperitivo all’italiana a interviste a esperti del settore, passando per uno spazio dove assaggiare Amari, Bitter e Aperitivi in abbinamento a cibi e ricette della tradizione: sarà il vero quartier generale della Guida nello Spazio Feltrinelli, sede dell’evento. Al suono di #WorldAperitivoDay, sarà anche presentata la nuova partnership con il MWW Group per gli anni a venire e le prossime edizioni. 

    Vinòforum

    Roma, 10-19 giugno 2022

    Il più grande evento del palinsesto romano per quanto riguarda food and beverage.

    All’interno del Parco Tor di Quinto, quest’anno andrà in onda una partnership del tutto nuova, ma destinata a durare. Spirito Autoctono La Guida inaugura infatti la Media Partnership con Vinòforum e approda ufficialmente nella Capitale come responsabile del settore distillati e spiriti. La presenza della Redazione e dei Produttori durante la manifestazione sarà suddivisa in due blocchi distinti. Dal 10 al 19 giugno 2022, i distillati di Spirito Autoctono saranno presenti durante tutte le Pizza d’Autore Night, ovvero le cene con focus sulla pizza; Spirito Autoctono proporrà una carta dei distillati con una selezione dei prodotti in guida. Lo stesso tipo di partnership verrà poi riproposta durante le Premium Dinner La Molisana: momenti di fine dining che si sposano alla perfezione con l’anima stessa del lavoro di Spirito Autoctono. Cuore forte della partecipazione sarà lo spazio Spirito Autoctono, che aprirà il 15 giugno e chiuderà con il concludersi stesso dell’evento: qui una bottigliera lunga 8 metri presenterà al pubblico tutto lo splendore della distillazione Made in Italy. Nell’area di 96 mq si alterneranno momenti di approfondimento, incontri B2B dedicati ai produttori che parteciperanno all’iniziativa, il Cocktail Time (6 cocktail all’ora per ognuno dei partner presenti: Prosecco DOC, Bevande Futuriste, Silvio Carta, Berta Distillerie, Pallini, Istituto Grappa Trentino e Rastal) e ovviamente degustazioni guidate e masterclass. Spirito Autoctono si sposterà poi di qualche metro una volta al giorno: presso lo spazio Amici del Club del Sigaro Toscano infatti si terranno 10 appuntamenti (10-19 giugno 2022) incentrati sulla degustazione e l’abbinamento tra sigari e distillati.

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    Duca di Salaparuta presenta le sue prime etichette Etna Doc

    Un nuovo traguardo per l’azienda vitivinicola siciliana che, prossima al suo bicentenario, ha lanciato un nuovo progetto incentrato sulla Tenuta Vajasindi, alle pendici dell’Etna. Un luogo fuori dal tempo e dallo spazio in cui si è soliti immaginare la Sicilia. Un luogo dove i vini sono sintesi di vulcano, montagna e mare. Una porta verso […] More

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    Beviamoci Sud: Assovini Sicilia testimonial dell’unicità siciliana

    Quattordici aziende di Assovini Sicilia rappresentano la ricchezza e la varietà dell’Isola nella quarta edizione di “Beviamoci Sud”, il festival dedicato ai grandi vini del Sud Italia che si terrà a Roma il 14-15 Maggio. Ideato e promosso dall’ agenzia Riserva Grande, in collaborazione con Andrea Petrini, blogger di Percorsi di Vino, e con il […] More

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    EBB 2016 e Parosé 2016 Mosnel: debutta la nuova annata

    Mosnel presenta l’annata 2016 dei millesimati EBB e Parosé, vini che racchiudono la filosofia della maison e fiori all’occhiello della storica Azienda di Camignone (Brescia) guidata dai fratelli Lucia e Giulio Barzanò. “L’EBB e il Parosé sono vini a cui teniamo moltissimo – spiega Lucia Barzanò – Rappresentano perfettamente l’essenza dello Stile Mosnel, che le […] More

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    Vino(UIV): avvio 2022 difficile per l’export italiano in Nord America e Asia

    Rallenta la corsa del vino italiano nei principali Paesi del Nord America (Usa e Canada) e dell’Asia (Cina e Giappone). Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly (www.osservatoriodelvino.it), che ha elaborato i dati doganali sull’import di vino nei primi 3 mesi del 2022, il Belpaese segna il passo sia rispetto alla media import globale, sia nei confronti dei principali […] More

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    Il Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria per la prima volta al ProWein

    Dal 15 al 17 maggio 2022 il Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria sarà per la prima volta tra i protagonisti del vino italiano alla fiera internazionale ProWein con ben 31 aziende, segno del grande interesse riscosso dalla doc Manduria in Germania, uno dei primi Paesi per l’export con un trend in continua crescita. Il […] More

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    Scipio Cabernet Franc: il condottiero di Tenuta Sette Cieli

    Tra le colline sopra Bolgheri, a 400 metri sul livello del mare, Tenuta Sette Cieli dà vita a Scipio, Cabernet Franc che interpreta con finezza ed eleganza il carattere complesso della varietà e del territorio di origine. Il nome rievoca Scipione l’Africano, storico generale romano che sconfisse Annibale nella seconda guerra punica nel 202 a.C., […] More

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    Le sorprese del Chiaretto di Bardolino

    Siamo proprio sicuri che il Chiaretto di Bardolino sia un vino che vada bevuto d’annata e non più tardi della vendemmia successiva? In realtà, per approcciarsi in maniera virtuosa a questo vino rosa del Garda, sarebbero necessari almeno un paio di anni di affinamento in bottiglia come minimo. Una provocazione? Pe nulla se ci si attiene a quanto emerso in maniera netta nella verticale organizzata nel corso dell’Anteprima del Chiaretto di Bardolino 2022. Un viaggio a partire dal millesimo 2014, ovvero dall’anno in cui è partita la Rosé Revolution, fino ad arrivare alla nuova annata attualmente disponibile sul mercato che è la 2021.

    Da un calice 2015 dai profumi intriganti, che spaziano dalla foglia di tè agli agrumi, con un palato verticale e suadente, si arriva al 2021 che si manifesta tutta la sua esuberante giovinezza, ma proprio per questo motivo abbastanza contratto e poco armonico con i profumi che sono appiattiti su una nota di caramella che con il passare del tempo, già a partire dall’annata 2019 ad esempio, lascerà spazio a profumi più distintivi con una bocca sicuramente più profonda.

    C’è poi un altro aspetto capace di rimettere in discussione certezze acquisite, ovvero la temperatura di servizio del Chiaretto, che la vulgata corrente consiglia di bere freddissimo. La giornalista Tamlyn Currin, in un articolo pubblicato alcuni mesi fa sul portale di Jancis Robinson, ha sostenuto che il Chiaretto di Bardolino, per dare il meglio di sé, andrebbe bevuto ad una temperatura tra i 14 e i 18 gradi. Fatto assolutamente vero, anche questo provato in maniera empirica durante le degustazioni dell’Anteprima; più il vino nel bicchiere saliva di temperatura più ne guadagnava in complessità e piacevolezza. Tutto questo in antitesi con i desiderata del mercato che concepisce il Chiaretto come vino da bere subito, freddo per l’appunto e possibilmente solo d’estate, una sorta di vino da piscina. Ovviamente comanda il mercato con i suoi 9,5 milioni di bottiglie vendute nel 2021, su questo non ci sono dubbi.  

    Ad onore del vero però, già dallo scorso anno, sono entrati sul mercato anche alcuni Chiaretto di annate precedenti. Per fortuna c’è un buon numero di produttori che propone vini rosa affinati per uno o due anni prima di essere posti in bottiglia, confermando la denominazione gardesana tra le più strutturate ed eclettiche del panorama dei vini rosa europei. L’invito per gli appassionati è quello di conservare qualche cartone per poi stappare il Chiaretto dopo qualche anno, magari d’inverno servendolo alle temperature proposte dalla Currin, sicuramente si osserverebbero le cose da un’altra prospettiva e senza annoiarsi.

    L’anteprima del Chiaretto di Bardolino 2022

    Quest’anno è stato l’Istituto Tusini di Bardolino, specializzato nella formazione di giovani operatori di cantina e vigneto, a ospitare la tredicesima edizione di Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino, organizzata dal Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino. In degustazione la nuova annata in commercio, la prima nella storia per la quale è obbligatoria la nuova menzione “Chiaretto di Bardolino”, entrata in vigore con il disciplinare approvato lo scorso anno, al posto della vecchia denominazione “Bardolino Chiaretto” e alcune “selezioni” affinate uno o due anni in cantina, anch’esse di nuovo ingresso sul mercato.

    L’anteprima 2022 è stata anche l’occasione per presentare alla stampa italiana, grazie ad una interessante seminario, la nuova associazione nata in Francia denominata Rosésde Terroirscui sono state invitate a far parte, assieme a cantine di Bandol, Tavel, Bordeaux, Côte du Rhône, anche due aziende del Chiaretto di Bardolino, Guerrieri Rizzardi e Le Fraghe. Di notevole interesse anche la degustazione dedicata alla AOC Tavel, denominazione della Valle del Rodano che nel 1936, prima al mondo, ha previsto esclusivamente vini rosé nel proprio disciplinare. Ovviamente, non si possono fare paragoni con il Chiaretto, vuoi per i metodi di vinificazione, vuoi per terroir differenti, ma è stato davvero istruttivo, proprio grazie ai Tavel degustati, capire l’elevato livello qualitativo che hanno raggiunto i nostri Cerasuolo d’Abruzzo, quest’ultimo si paragonabile al Tavel nei confronti del quale, nelle espressioni migliori delle cantine d’Abruzzo, non deve esservi nessuna sudditanza.

    La vendemmia 2021

    Nel 2021, una serie prolungata di belle giornate ha favorito un’ottimale maturazione delle uve destinate al Chiaretto di Bardolino. Contestualmente, l’ampiezza delle escursioni termiche intercorse tra il giorno e la notte ha favorito la presenza di valori di acidità mediamente superiori rispetto al 2020, a beneficio delle caratteristiche di freschezza e di sapidità tipiche del Chiaretto di Bardolino che fanno sperare anche nella longevità di quest’annata, che sarà interessante degustare anche fra 5/6 anni. Una nota a parte per il colore. Pur confermando il tipico colore rosa chiaro, caratteristico delle uve locali (Corvina e Rondinella), in alcuni vini dell’annata 2021 è possibile notare una lieve variazione della sfumatura della tonalità di rosa rispetto alle annate recenti (dal fior di pesco alla buccia di litchi al rosa salmone).

    Questo è dovuto alla maturazione fisiologica particolarmente importante raggiunta dalle uve nel 2021, che ha accentuato la dotazione e l’estraibilità del loro corredo di antociani, soprattutto in alcune specifiche porzioni di territorio. Si tratta di una conferma di come, nella produzione del Chiaretto di Bardolino, i singoli dettagli stagionali, territoriali e microclimatici prevalgano rispetto ai fattori tecnico-produttivi, a conferma della diffusa e condivisa volontà di produrre un autentico “vino rosa di terroir”. More