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    Le Tenute Cecchi guardano al biologico

    Dal 1893 la famiglia Cecchi si è dedicata alla produzione di vini capaci di interpretare i territori d’origine in chiave contemporanea: fedeli al varietale e strutturalmente piacevoli ed eleganti. L’azienda, che ad oggi possiede cinque tenute, quattro in Toscana e una in Umbria, ha da tempo introdotto pratiche sostenibili nella loro gestione, arrivando nel 2021 […] LEGGI TUTTO

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    “Franciacorta, ieri, oggi e domani” arriva in libreria

    Il libro, redatto da Elio Ghisalberti e pubblicato da Giunti Editore, ripercorre la storia dell’omonimo territorio lombardo e dei vini che ne portano il nome.

    Franciacorta, ieri, oggi e domani. Storie di vigne, cantine e uomini, il nuovo volume di Giunti Editore curato dal giornalista Elio Ghisalberti, uscirà nelle librerie il prossimo 20 aprile. Il libro riprende l’eredità di quanto pubblicato nel 1997 dal giornalista Francesco Arrigoni, scomparso prematuramente nel 2011.

     A venticinque anni di distanza, Elio Ghisalberti scatta una nuova istantanea di questo magico territorio italiano in continua evoluzione, ripercorrendo le storie di un tempo che, ora, si intrecciano con le persone e i vini di oggi. Il libro, strutturato come una guida, accompagna il lettore, esperto o meno, nella conoscenza di un vino che, dal riconoscimento della DOCG nel 1995, si destreggia tra presente e passato rivolgendosi al futuro. I testi di Ghisalberti e le immagini correlate vanno a integrare ed evidenziare i cambiamenti avvenuti negli anni, mantenendo comunque un dialogo costante con quelli redatti da Arrigoni: gli scritti di ieri presentano uno sfondo colorato e un carattere tipografico differente rispetto a quelli di oggi e di domani; si crea così una sequenzialità che mette in luce le trasformazioni avvenute nel tempo. Il volume analizza il territorio e la produzione trattando nel dettaglio la storia, la geologia, il clima, la viticoltura, i vitigni, la zonazione, la DOCG, il disciplinare e la conservazione fino alle caratteristiche dei Franciacorta DOCG, dei Curtefranca DOC e dei Sebino IGT, con un focus sulle bottiglie più prestigiose. Seguono quindi le schede delle aziende che aderiscono al Consorzio, con i dati che consentono di tracciarne il profilo: vigneti, cantina, organigramma, quantitativi di produzione e così via.

    «Nel 1997 Francesco Arrigoni – racconta Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta – scattava una fotografia della Franciacorta attraverso il libro Storie di vigne, di vini e di uomini e proprio contemporaneamente uscivano le prime bottiglie della DOCG. Con la sua capacità giornalistica e un’analisi da reportage, descriveva nel dettaglio tutte le realtà presenti a quel tempo, si legge infatti l’entusiasmo e la voglia di fare grande questo territorio. Francesco, profondo conoscitore del vino e della Franciacorta, grande amico di tanti produttori, ci ha lasciati purtroppo nel 2011. Oggi, Elio Ghisalberti, anche lui bergamasco e come Francesco cresciuto nel seminario Veronelli, riaggiorna lo scatto, evidenziando i tanti cambiamenti, le novità di un territorio che in questi venticinque anni ha saputo diventare una denominazione importante e di riferimento nel mondo del vino italiano».

    Il Consorzio Franciacorta, ente che tutela e controlla il rispetto del disciplinare di produzione dell’omonimo vino, si è affidato alla penna del giornalista Elio Ghisalberti e a Giunti Editore, casa editrice leader nel settore enogastronomico, per la pubblicazione del nuovo volume.

    «È trascorso un quarto di secolo ma il ricordo è indelebile – afferma Elio Ghisalberti –. Accompagnai Francesco Arrigoni durante la visita ad alcune delle cantine che sarebbero diventate protagoniste del libro-guida che firmò nel 1997, il più completo e dettagliato percorso tra le vigne, i vini e gli uomini di Franciacorta. È stato per me un grande onore e al tempo stesso una pesante responsabilità aggiornare lo straordinario lavoro realizzato da Arrigoni, autore com’era nel suo stile di un’analisi approfondita e scrupolosa, empatica ma non enfatica, in una parola reale. Questa riedizione ne attesta il valore riprendendo tal quale sia l’impostazione generale che i testi, mai modificati ma solo aggiornati dei dati e dei significativi cambiamenti avvenuti da allora ad oggi. Un fil rouge ideale, una storia che continua per condurre il lettore attraverso la straordinaria evoluzione di un territorio che si identifica nel vino che lo rappresenta. Due libri-guida in uno, un gioco di confronto diretto tra il passato e il presente del Franciacorta».

    In occasione di Vinitaly, nell’area Franciacorta, sono previsti due momenti di incontro, lunedì 11 aprile alle 11.00 e alle 15.00, alla presenza dell’autore e del presidente del Consorzio Franciacorta. LEGGI TUTTO

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    Tenute Perdarubia Cannonau di Sardegna Naniha 2018

    È la prima volta che mi capita di leggere nel retro-etichetta di una bottiglia di vino “Aerare dopo la stura”. Si poteva dire la stessa cosa in maniera molto più prosaica ma per questa cantina storica dell’Ogliastra, c’è un “filo – logico” che annoda il pensiero della terza generazione dei vignaioli Mereu riferito a questa bottiglia. Dall’etichetta, che richiama il disegno stilizzato di un antico tessuto sardo di proprietà della loro famiglia, al fatto che i vigneti di cannonau siano su piede franco. Perda Rubia, così si chiamava l’azienda agli albori, ha iniziato l’attività nel 1949 su impulso di Mario Mereu, nonno degli attuali proprietari, che fu tra i primi in Sardegna a intuire le potenzialità del cannonau. Mario Soldati racconterà di lui e del suo cannonau nel Terzo viaggio di Vino al vino. Com’è quindi questo cannonau Naniha 2018? Fermentazione e maturazione avvengono in tini di acciaio, con successivo affinamento in bottiglia. Il naso è pungente: muschio, sottobosco, frutti rossi, e spezie. In bocca entra morbido e rotondo, con un finale caldo e avvolgente. Qualcuno, con una definizione che non amo, parla di vino “moderno”, ovvero che incontra facilmente il gusto del consumatore; preferisco di gran lunga definirlo come vino di una bevibilità disarmante, nonostante i suoi 14% vol. LEGGI TUTTO

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    Al Vinitaly un racconto affascinante sui vini di Romagna

    Il Consorzio Vini di Romagna sarà uno dei protagonisti presenti alla 54esima edizione del Vinitaly di Verona (dal 10 al 13 aprile – Pad 1 stand C7-C8-D13), l’evento internazionale più importante dedicato al mondo dell’enologia, che ritorna in scena dopo due anni di stop causati dalla pandemia. All’interno del Padiglione 1, curato da Enoteca Regionale […] LEGGI TUTTO

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    Vinitaly: Federvini e UIV insieme con due eventi

    Ai blocchi di partenza la nuova edizione di Vinitaly, dopo due anni di pandemia, con un poderoso programma di attività. Federvini ed Unione italiana Vini presentano insieme due eventi presso il padiglione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dedicati rispettivamente al tema sul rapporto tra vino e salute e alla presentazione della piattaforma […] LEGGI TUTTO

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    Albarossa Bricco dei Guazzi, il cuore nascosto del Monferrato

    Nel piccolo borgo medievale di Olivola, adagiato su morbide colline nel cuore del Monferrato, Bricco dei Guazzi affonda le sue radici in cinquecento anni di storia di produzione viticola, frutto dei trentatré ettari vitati di proprietà, circondati da splendide vedute. Il panorama è ciò che rimane dell’antico mare che oltre venti milioni di anni fa […] LEGGI TUTTO