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    Medici Ermete presenta il Concerto certificato biologico e lancia la campagna “Generazione 2031”

    Medici Ermete presenta la prima annata di Concerto certificato biologico e punta su un futuro sostenibile con la campagna “Generazione 2031”, che identifica un impegno a livello ambientale, etico-sociale ed economico. Con la vendemmia 2020, che verrà presentata il 22 marzo, l’azienda vitivinicola di Reggio Emilia presenta la prima annata di Lambrusco Concerto certificato biologico. […] LEGGI TUTTO

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    Cantina Kurtatsch. Quale futuro per la cooperazione?

    Cantina Kurtatsch. Photo Credits: Oskar DaRiz
    Se il paradigma della verticalità dovesse definirsi gli daremmo sicuramente il nome di Cantina Kurtatsch, la realtà vitivinicola altoatesina nata agli inizi del ‘900, nella zona più a sud dell’Alto Adige, con quasi tutto il vigneto ubicato nel comune di Cortaccia.
    Cortaccia/Kurtatsch, toponimo geografico che identifica la cantina stessa. Caratterizzata dall’estremo sviluppo verticale, dai 200 metri dei vigneti a fondovalle ai 900 di quelli più alti, vanta 700 metri di dislivello che a livello europeo è eccezionale unicum.
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    «Siamo un team giovane che collabora in una struttura architettonica contemporanea, perfettamente integrata nel paesaggio. Da 120 anni viviamo in totale simbiosi tra comunità e natura e promuoviamo nel mondo il patrimonio culturale altoatesino.»
    Così Andreas Kofler, presidente di Cantina Kurtatsch, definisce il cuore pulsante della realtà vitivinicola che nelle differenze estreme di suoli, altitudini, esposizioni e climi, trova la motivazione quotidiana a sperimentare abbinamenti tra vitigni e terroir al fine di creare vini frutto di combinazioni di eventi uniche e irripetibili.
    Una nuova casa in totale simbiosi con la natura circostante
    Nel 2020 un compleanno importante, i primi 120 anni festeggiati con l’inaugurazione dell’imponente nuovo edificio annesso alla cantina che accoglie un grande centro logistico, la nuova barricaia e il negozio al dettaglio realizzati dall’architetto Egon Kelderer. La facciata dell’enoteca è ispirata alla parete “Milla”, la spettacolare formazione rocciosa in dolomite situata sotto il paese di Cortaccia.
    La riproduzione stilizzata di questa propaggine della Costiera della Mendola è immagine riflessa dell’importante e simbiotico legame che unisce Kurtatsch al suo territorio e alle sue alle montagne, in un lavorare per e con la natura. La cantina non è solo edificio fisico, ma il lavoro di 27 collaboratori e 190 famiglie che si dedicano quotidianamente alla produzione di vini di alta qualità in modo sostenibile.
    I grandi vini nascono in vigneto, per questo i veri protagonisti sono le viti stesse e i soci che le accudiscono e lavorano. Nei vigneti esiste da sempre un legame tra coltivatore e viti e questa conoscenza di inestimabile valore, tramandata di generazione in generazione, unita alla contemporanea struttura della cantina, offre le migliori condizioni per la produzione di vini terroir unici e caratteristici.
    Cantina Kurtatsch è un nuovo modello di cooperazione: 190 famiglie che innovano e ridefiniscono la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del proprio territorio, con sguardo rivolto al mondo vitivinicolo internazionale
    Know-how di famiglie storiche per un nuovo modello di cooperazione
    Cantina Kurtatsch, pietra miliare del patrimonio vitivinicolo altoatesino, rappresenta un nuovo modello di cooperazione, non solamente tra gli uomini che abitano questo territorio da secoli, ma anche tra questi e la natura che li circonda, creando una simbiosi virtuosa, fatta di tutela e ricompensa sotto forma dei frutti della vite, genesi di vini di carattere e caratteristiche eterogenee.
    Viticoltura estrema
    L’esposizione, l’altitudine, l’escursione termica, le correnti e le precipitazioni estreme: sono alcune delle caratteristiche che rendono la viticoltura di montagna così diversificata e varia, in una collaborazione naturale che è la sintesi e lo specchio degli elementi costitutivi.
    In questo ambiente, ogni parcella, ogni versante, ogni zona si differenzia per innumerevoli motivi ed è racchiusa nella sapienza e nell’esperienza di coloro che da sempre vivono questi luoghi, sviluppando la migliore strategia per coltivare le viti e produrre grandi vini. Strategia che Kurtatsch persegue quotidianamente in un dialogo costante con soci ed enologi.
    Le icone di kurtatsch
    Freienfeld, Cabernet Sauvignon e Chardonnay, un rosso e un bianco che affondano le radici a Tenuta Freienfeld, sede della storica cantina e dei migliori appezzamenti di Cortaccia, su suoli ghiaiosi ricchi di dolomite.
    Brenntal, due single vineyard di carattere che nascono dai rossi terreni argillosi della posizione più calda e soleggiata: Gewürztraminer e Merlot. Raccontano splendidamente la longevità, la forza e il carattere alpino che ritroviamo nell’anima di Kurtatsch.
    Soma e Amos, due scommesse vincenti, anche in questo caso un rosso e un bianco, due etichette nate come edizione limitata e affermatesi per il loro corpo, rappresentano le zone più calde, a valle, e più fresche, a monte, e di queste zone sono sintesi delle migliori qualità.
    Sostenibilità
    I vigneti e la loro naturale diversità sono riconosciuti per essere la più grande risorsa. I viticoltori li apprezzano e li rispettano, motivo per cui il lavoro sostenibile è da diversi anni una parte centrale della filosofia di questa cooperativa. Insieme ai 190 membri, hanno sviluppato un programma completo con l’obiettivo di creare una filiera sostenibile dal lavoro in vigna al prodotto finale.
    Dal campo, alla cantina, agli uffici, in tutti i diversi ambienti di produzione vengono seguite le norme che permettono una gestione attenta e sostenibile delle risorse, naturali e intellettuali, al fine di avere il minimo impatto possibile, garantendo azioni di riflesso positive sull’ambiente, sulla comunità di Cortaccia e su tutti coloro che interagiscono con la cooperativa.
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    In 700 metri di dislivello, tra i 220 m e i 900 m s.l.m., abbiamo trovato differenze estreme: sfide, climi, suoli, esposizioni, che ci motivano quotidianamente a ricercare abbinamenti tra vitigni e terroir, al fine di trovare per ogni vitigno le condizioni ideali di coltivazione ed espressione. In montagna ogni vino e ogni annata è frutto di una specifica e irripetibile combinazione di eventi.
    Cantina Kurtatsch è un nuovo modello di cooperazione: 190 famiglie che innovano e ridefiniscono la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. I soci producono in modo sostenibile vini che rispecchiano la loro inconfondibile provenienza, il loro terroir unico e inimitabile.
    Un team giovane che collabora in una struttura architettonica contemporanea perfettamente integrata nel paesaggio e che del paesaggio racchiude elementi naturali differenzianti, la dolomia su tutti, utilizzata come materiale di costruzione che svela la vera essenza del panorama circostante. Da 120 anni viviamo in totale simbiosi tra comunità e natura e promuoviamo nel mondo il patrimonio culturale altoatesino. LEGGI TUTTO

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    Medaglia d’oro e d’argento a Mundus Vini per i vini bio di Vigneti Vallorani

    Doppio brindisi per la cantina biologica Vigneti Vallorani di Colli di Tronto (Ascoli Piceno), che alla ventottesima edizione di Mundus Vini, uno dei più rilevanti concorsi enologici internazionali, ha conquistato la Medaglia d’Oro e la Medaglia d’Argento con due dei suoi vini di punta.
    A superare la barriera dei 90 punti, aggiudicandosi la medaglia più ambita, è stato il Marche Igt Rosso Sorlivio 2015, un Sangiovese in purezza prodotto a partire da un vigna di collina con oltre 60 anni d’età piantata dal nonno degli attuali titolari. Provengono sempre da vigne della stessa età i grappoli di Montepulciano che, unito al Sangiovese, forma il blend del Piceno Superiore Doc Konè 2017, a cui la giuria composta da enologi, sommelier, giornalisti ed esperti internazionali ha attribuito 88 punti.
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    Mundus Vini 2021 ha visto la partecipazione di oltre 11.000 bottiglie provenienti da tutto il mondo, esaminate attraverso degustazioni alla cieca da commissioni d’assaggio che hanno valutato le caratteristiche organolettiche dei vini attraverso l’esame visivo, olfattivo e gustativo. Obiettivo della competizione è offrire ai consumatori un utile strumento di orientamento all’acquisto attraverso la misurazione della qualità dei vini in gara e, allo stesso tempo, fornire indicazioni preziose ai diversi player della commercializzazione dei vini.
    “Siamo davvero entusiasti per questo doppio premio – commenta Rocco Vallorani, alla guida dell’azienda agricola di famiglia insieme al fratello Stefano e al padre Giancarlo – che rappresenta un’iniezione di fiducia in un momento particolarmente impegnativo e accende i riflettori sul nostro territorio, sempre più apprezzato anche al di fuori dell’Italia, e sui livelli qualitativi che siamo stati in grado di raggiungere attraverso un lavoro che in ogni fase fa della sostenibilità la propria bussola di riferimento”.
    Situata nella valle del fiume Tronto, tra i monti Sibillni e il mar Adriatico, l’azienda Vigneti Vallorani è infatti certificata biologica da più di quindici anni e ha puntato sui vitigni autoctoni del territorio – i rossi Montepulciano e Sangiovese e i bianchi Pecorino, Passerina, Trebbiano e Malvasia – per raccontare nel calice i tratti salienti del territorio piceno.
    “Essenziale per la finezza dei nostri vini – rivela Rocco Vallorani – è poter contare su vigne vecchie preservate con la stessa cura che si riserva ai tesori di famiglia. Elementi preziosi per la tutela del paesaggio, garantiscono una naturale concentrazione di sostanze aromatiche e gustative che ci limitiamo a salvaguardare riducendo al minimo gli interventi in vigna e in cantina. In questo modo i nostri vini esprimono una forte identità territoriale, particolarmente apprezzata da chi è alla ricerca di prodotti unici, non replicabili altrove”.
    A impreziosire i vini di Vigneti Vallorani sono le etichette delle diverse bottiglie, realizzate da artisti locali chiamati a interpretare attraverso diversi stili e sensibilità il carattere delle differenti uve più rappresentative del Piceno. LEGGI TUTTO

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    Campo alla Sughera. Verso una dimensione assoluta del Bolgheri. È possibile?

    Campo alla Sughera è uno dei punti di riferimento espressivi del territorio di Bolgheri, una tenuta agricola in perenne ascolto dei vigneti, curati da un team di enologi e agronomi toscani che gestisce ogni lavorazione con rigore scientifico e autentica dedizione umana.
    Una storia antica, dalle prime forme di viticoltura razionale nel 17esimo secolo, che cresce nella fama, distinta e garantita grazie anche al riconoscimento della Denominazione di origine nel 1983, e che si rinnova nel 1998 con l’arrivo della famiglia Knauf e la nascita di Campo alla Sughera come la conosciamo oggi: 20 ettari nel cuore della denominazione Bolgheri, di cui 16,5 coltivati a vigneto.
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    Una minuziosa classificazione dei terreni su basi geologiche e pedoclimatiche porta la famiglia Knauf ad individuare gli appezzamenti di Bolgheri più vocati alla creazione di grandi vini. La posizione scelta è perfetta: tra mare e collina, sabbie e marne, esalta la naturale complessità e la ricchezza espressiva dei vini del territorio. Campo alla Sughera, Arnione, Adèo e Arioso, queste le etichette che, grazie ad un sapiente lavoro di selezione, zonazione e vinificazione, rappresentano un meraviglioso ventaglio espressivo delle terre di Campo alla Sughera.
    «Come primo passo ci siamo in realtà fermati e posti in ascolto. Abbiamo dedicato molto tempo allo studio approfondito dei terreni e dei suoli. Volevamo dare voce ai vigneti e per farlo siamo entrati nelle pieghe, nei solchi della terra».
    Così la famiglia Knauf, Isabel e Frederick, sottolineano l’importanza che Campo alla Sughera ha dedicato all’analisi della tessitura, dell’esposizione, della composizione dei terreni. Questo ha fatto sì che si potessero individuare vere e proprie unità di vocazione attitudinale, ciascuna dedicata ad esprimere una particolare sfumatura dei vitigni bordolesi, in sincero ascolto delle esigenze di ogni singola vite.
    Il nostro paradigma della perfezione
    La voce del vigneto
    Ascoltare i vigneti significa dar loro voce, anche quando hanno da dire qualcosa di inaspettato. È il caso del Petit Verdot, un vitigno considerato “gregario” tra i classici bolgheresi, che a Campo alla Sughera ha trovato il suo logo d’elezione. Sono le caratteristiche del clima, il più caldo e protetto della zona, delle brezze marine e della composita tessitura dei suoli che hanno permesso a questo vitigno di esprimersi al meglio, annata dopo annata, con le sue potenzialità in un coraggioso inno al Petit Verdot nel Super Tuscan Campo alla Sughera.
    Una speciale sinergia tra terroir e vitigno che si distingue nella qualità assoluta e nella massima espressione del varietale nei vini più rappresentativi: Arnione Bolgheri Superiore, un vino dall’identità inconfondibile, elegante e ricercato, prodotto soltanto dalle migliori parcelle di Campo alla Sughera; Adèo Bolgheri Rosso, un’introduzione alle potenzialità di Bolgheri giocata sulla piacevolezza e Arioso, il Vermentino in purezza che esalta la voce mediterranea e le brezze della costa Toscana.
    Triplice selezione e gravità
    A Bolgheri è la natura stessa che concorre alla ricchezza dei vini. Una benedizione che Campo alla Sughera ha scelto di rispettare in ogni aspetto della produzione, dalla vinificazione separata delle singole parcelle, alla severa cernita dei grappoli, attraverso una triplice selezione in vigneto, sul tavolo di cernita all’ingresso della cantina e durante la diraspatura.
    Ogni passaggio avviene per gravità. La cantina infatti è stata pensata e poi costruita in modo tale che i grappoli passino da uno stadio ad un altro di lavorazione attraverso serbatoi sovrapposti sui diversi piani della cantina, i cui locali di vinificazione e affinamento sono stati interrati.
    Metodo Médocaine
    La zona di Bolgheri è il luogo italiano per eccellenza dove un’identità internazionale della viticoltura ha trovato la sua massima espressione. Un ulteriore passo in questa direzione è avvenuto a Campo alla Sughera, dove, non solo vengono coltivati Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Merlot e Cabernet Franc, ma dove il metodo Médocaine, sistema d’allevamento viticolo adottato dai migliori Chateaux di Bordeaux, trova terreno fertile di applicazione.
    Caratteristica imprescindibile di questo sistema di allevamento è l’alta densità di impianti, che contribuisce ad aumentare la competizione radicale delle piante, in modo tale che esse spingano le radici più in profondità, dove la ricchezza di microelementi è maggiore. Una conseguenza di questa situazione è che l’apparato fogliare diminuisce a favore del frutto, concentrando le qualità polifenoliche e aromatiche in acini più piccoli e dalla buccia più spessa. Questo si traduce in un grande lavoro in vigna al fine di garantire vendemmie di qualità superiore e vini più strutturati, profondi e longevi.
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    Campo alla Sughera. All’inizio volevamo capire la terra di Bolgheri: abbiamo guardato in profondità e abbiamo visto il mare. Siamo una realtà vitivinicola composta da elementi naturali straordinari: il suolo marnoso, ricco di minerali, il mare, che influenza in modo decisivo il microclima della zona, il tempo, che permette l’evoluzione dei vini.
    Per portare nel mondo il respiro e la solidità della terra di Bolgheri non facciamo altro che assecondare queste forze attraverso la gestione dei vigneti (microterroir), la selezione delle uve (la tripla selezione) e la produzione dei nostri vini (caduta per gravità, microvinificazioni). Il risultato è un ventaglio espressivo di questa terra: Campo alla Sughera, IGT Toscana Rosso, Arnione, Bolgheri DOC Superiore, Adèo, Bolgheri DOC Rosso e Arioso, IGT Toscana Bianco. LEGGI TUTTO

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    Prosecco Pirani, il mondo delle bollicine

    Il viaggio della Prosecco Pirani inizia grazie alla passione che il Presidente, Andrea Pirani, ha da sempre avuto per il mondo delle bollicine e dell’eccellenze made in Italy. Un marchio che racchiude due parole simbolo di due storie che si fondono. Quella del prosecco che racconta le origini degli agricoltori italiani e il loro duro lavoro e la storia del cognome Pirani. Si parla di un uomo partito dal nulla che arriva al successo nel campo imprenditoriale con dedizione e non poche rinunce, offrendo così, nei 30 anni di attività e con l’aiuto di centinaia di validi collaboratori, attraverso la costruzione di strutture commerciali per la Grande distribuzione, la possibilità di lavoro a migliaia di persone.
    A legare indissolubilmente le due parole è proprio lo spirito di collaborazione, il sacrificio e l’affezione verso la famiglia. Ed è proprio per quest’ultima che, l’ideatore della linea il Sig. Andrea Pirani, ha scelto il logo che oggi rappresenta l’azienda. Lo stemma di famiglia. Tramandato di generazione in generazione, simbolo di un’immarcescibile unione.
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    Un percorso in costante crescita fortificato dalle tante e vantaggiose collaborazioni strette attraverso presenze a grandi eventi, a fiere importanti in tutto il mondo ed a partnership con grandi gruppi televisivi e aziende di media e comunicazione. Prosecco Pirani ha difatti stipulato un importante progetto di marketing sulle reti Mediaset in modo che venga sponsorizzato dai più grandi volti della televisione. Questo permette all’azienda di entrare nelle case degli italiani e creare, con loro, un rapporto di fidelizzazione. L’Azienda inoltre sarà presente alla prossima edizione italiana dell’evento degustativo “Best Wine Stars” che si terrà il 26 e 27 giugno a Milano presso Palazzo del Ghiaccio.
    La collezione Prosecco Pirani presenta cinque splendide etichette: Prosecco DOCG Valdobbiadene Extra Dry, Prosecco DOC Millesimato Brut, Prosecco DOC Rosé Millesimato Extra Dry, Prosecco DOC Extra Dry e Prosecco DOC Brut. La collezione è stata ideata con l’intento di soddisfare ogni gusto. Dal sapore più delicato, come il Prosecco DOC Rosé, con spiccate note floreali e fruttate, a quello del Prosecco DOC Brut, dal corpo strutturato, dedicato ai palati più decisi, con sentori di mela e di pera, passando per il classico Prosecco DOC Extra Dry, dal sapore intenso con note di frutta bianca che raccoglie il consenso di tutti.
    Il Prosecco Pirani viene lavorato con Metodo Charmat. Tale metodo produce un vino dal sapore fresco e per lo più tenue, dalla composizione evanescente tipica del prosecco. La fase ultima di spumantizzazione si completa direttamente nelle bottiglie. Il vino, perciò, una volta imbottigliato, è pronto per essere assaporato. La linea si presenta elegante e raffinata con un packaging diverso dagli altri, unico, grazie al lavoro certosino del team. Rapidità, efficienza ed affidabilità garantiscono un ottimo risultato, testimoniato dai clienti e dalle varie onorificenze.
    Prosecco Pirani
    Fondata e rappresentata dal proprio Presidente e Amministratore Unico, Sig. Andrea Pirani, la Pirani Group SRL è una società italiana con sede a Cremona, che progetta e realizza strutture commerciali per gli operatori della grande distribuzione organizzata (GDO), agendo come investitore, sviluppatore e costruttore. Avvalorata dalla Pirani Group, la Prosecco Pirani desidera raggiungere il consumatore privato, l’appassionato e il professionista del settore. L’ambizione è quella di inserire sul mercato un prodotto d’élite che sia accessibile a tutti. Erede della migliore tradizione vitivinicola veneta, la linea Prosecco Pirani prende vita grazie al vitigno Glera, un vitigno a bacca bianca con tralci color nocciola che genera grappoli lunghi e grandi ed acini di medie dimensioni di colore giallo-dorati. Il prodotto finale è studiato nei minimi dettagli sia a livello produttivo che nel profilo organolettico. LEGGI TUTTO

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    Aqua di Venus Toscana IGT 2020, la nuova etichetta dedicata all’anima femminile della Maremma

    Oggi 08 marzo 2021, nel giorno dedicato alle donne, Ruffino, storica azienda vitivinicola di Pontassieve, sinonimo di Toscana nel mondo dal 1877, presenta ufficialmente un nuovo vino: Aqua di Venus Toscana IGT 2020. La linea Aqua di Venus, nata ad aprile 2020 con il rosato, in un omaggio all’arte e alla femminilità, si arricchisce ora di un’espressione in bianco che racconta un’altra anima della costa maremmana: aromi intensi con un carattere deciso e seducente.
    La particolare texture della bottiglia che contraddistingue la linea Aqua di Venus e il cui concept è ispirato ad una delle più iconiche opere d’arte del Rinascimento italiano, la Nascita di Venere di Botticelli, riprende nel vetro i tratti della conchiglia da cui nasce la dea, sinonimo da sempre di raffinata bellezza, armonia ed eleganza. Grazie alla traforatura sull’etichetta, la luce attraversa la bottiglia e ricorda il caldo e l’intenso sole della costa toscana. Eleganza e femminilità nella cura di ogni dettaglio.
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    Aqua di Venus Toscana IGT bianco è un blend che racconta e rappresenta un territorio. Il Vermentino, il vitigno dei grandi vini della costa toscana, è la base a cui si accompagnano lo Chardonnay, che conferisce ampiezza, e il Sangiovese vinificato in bianco, in una veste inusuale e innovativa, a dare struttura, carattere e unicità.
    Le uve di Vermentino e Sangiovese vengono raccolte nell’area costiera del sud della Toscana, in Maremma, mentre le uve di Chardonnay provengono dalla Tenuta La Solatìa in prossimità del piccolo borgo medievale di Monteriggioni, vicino Siena. I vigneti, situati sulla costa maremmana, crescono su terreni ricchi di sostanza organica e ferro, a tessitura argillo-sabbiosa.
    La loro posizione permette alle viti di godere di una perfetta esposizione e dell’influsso della vicinanza al mare. Un’area che beneficia di estati secche, calde, e della frequente brezza marina, importante per avere uve sane e perfettamente mature, oltre che caratterizzate da grande ricchezza aromatica.
    Per la produzione di Aqua di Venus Bianco ogni varietà viene raccolta nel periodo di perfetta maturazione. I grappoli raccolti a mano, una volta giunti in cantina, vengono sottoposti ad una pressatura soffice per non dissipare i profumi primari. Soltanto la parte di mosto fiore, dopo l’illimpidimento naturale, viene selezionata per la fermentazione alcolica in acciaio a temperatura controllata. Il vino affina poi per almeno un mese in bottiglia.
    Aqua di Venus Toscana IGT si presenta al calice di un color giallo paglierino. Al naso si distinguono intensi aromi di frutta a polpa bianca e tropicale che si alternano a note agrumate accompagnate da un’intensa mineralità. Seguono sentori di macchia mediterranea come salvia e rosmarino.
    Al palato ritornano gli agrumi tipici del Vermentino, l’armonia e la morbidezza dello Chardonnay, seguiti dalla struttura e dal carattere del Sangiovese. Un sorso sapido e minerale che non stanca mai. Un grande vino bianco che seduce con la sua ricchezza aromatica, perfetto per sublimare una cena importante.
    #aquadivenus #sorsidibellezza #sipsofbeauty
    Ruffino, fondata nel 1877 a Pontassieve, vicino Firenze, è sinonimo di storia del vino in Toscana. Grandi classici toscani, vini come Chianti Classico Riserva Ducale e Riserva Ducale Oro, Chianti Ruffino e Brunello di Montalcino Greppone Mazzi, sono da sempre il cuore della produzione Ruffino. In parallelo, la voglia di confrontarsi continuamente con nuove sfide ha portato Ruffino alla creazione di imponenti Supertuscan, fra cui il pluripremiato Modus, e al lancio di vini giovani ed innovativi come la linea Aqua di Venus.
    A fine 2011, Ruffino è stata acquisita da Constellation Brands, la più importante azienda vinicola americana, e una elettrizzante nuova pagina dell’affascinante storia di Ruffino è pronta per essere scritta. L’attenzione alla sostenibilità riveste un ruolo centrale nella strategia aziendale: con l’acquisizione nel 2018 di due tenute in Veneto, per la produzione di Prosecco, è cominciata la transizione al biologico che porterà entro pochi anni ad avere tutti i vigneti Ruffino a conduzione biologica.
    Ruffino oggi è una realtà profondamente radicata nel suo storico territorio, la Toscana, e al contempo aperta alle complesse sfide del mercato globale: presenti in quasi 90 paesi, i vini Ruffino costituiscono un segno forte di italianità e del Vivere di Gusto. LEGGI TUTTO