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    International Wine Challenge, è toscano il vino dolce più buono d’Italia

    Vin Santo del Chianti Riserva 2000 prodotto da Azienda Agricola Colmano di Piero Masi ottiene il trofeo di Best Italian Sweet Wine nell’edizione 2020 conclusosi il 26 novembre scorso all’IWC. Nato da una intuizione del proprietario che sceglie di investire nel tempo e decide di lasciar fuori dalla cantina la voglia impaziente per la commercializzazione.
    Dopo i classici processi di appassimento di uva Malvasia bianca e Trebbiano su stuoie di canna, viene pressato e messo a riposare in barriques di rovere. E lì viene dimenticato all’oblio di sé stesso, consentendo un riposo indisturbato per 19 lunghi anni. Imbottigliato nel 2019 si è rivelato un Vin Santo che i giudici dell’IWC hanno definito:
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    Deep amber hue with intriguing aromas of wood polish, old churches, brandy snaps and ginger cake; layered and rich with sweet fruitcake and red cherry finish. Lovely length backed by longevity and high acidity.
    Intensa tonalità ambrata con intriganti aromi di legno lucido, vecchie chiese, brandy snaps e torta allo zenzero; stratificato e ricco con un finale di torta di frutta dolce e ciliegia matura. Bella lunghezza sostenuta da longevità e alta acidità.
    Colmano è una azienda agricola che si estende per circa 15 ettari dei quali 9 vitati, 5 destinati agli olivi mentre la restante parte è boschiva. Le lavorazioni sono svolte ancora manualmente con cura assidua prestando attenzione ad  ogni  particolare. In cantina si  vinifica esclusivamente uve di proprietà. Azienda toscana, del chianti fiorentino locata nel comune di Barberino Tavarnelle.
    International Wine Challenge è una competizione mondiale conosciuta come una tra le più rigorose, imparziali e influenti del mondo: raggruppa i vini tipologia, regione, alcool e percentuale zuccherina e li valuta alla cieca, per la precisione in termini di stile, regione e annata. Ogni vino vincitore di medaglia viene degustato in almeno altre 3 distinte occasioni da 12 giudici diversi tra cui dei Master Wine.
    Azienda Agricola Colmano
    Strada Palazzuolo 40/D – 50028 Barberino Tavarnelle (FI)
    www.colmano.it LEGGI TUTTO

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    Intervista a Valentina Bertoli, Sales Area Manager di Querciabella

    Quali sono le caratteristiche fondamentali per un export manager che vuole lavorare con successo nel mondo del vino?
    Intervistiamo Valentina Bertoli, Sales Area Manager di Querciabella, che ci racconta il suo punto di vista sulle capacità necessarie da avere per chiunque voglia ricoprire questo ruolo.
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    Nuove medaglie d’oro per Follador Prosecco dal 1769

    È un ulteriore premio GOLD a contrassegnare l’inizio dell’anno per Follador Prosecco dal 1769. Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. Extra Dry 2019, neo-detentore del titolo di Miglior Prosecco del 2020 al The Champagne & Sparkling Wine World Championships, ha conquistato anche l’oro della rinomata guida Gilbert & Gaillard, riferimento internazionale per i professionisti e gli amanti del vino.
    A segnare un nuovo traguardo nella scalata al successo della storica azienda di Valdobbiadene, sono stati anche Prosecco Sup. D.O.C.G. Extra Brut con 91 punti e Prosecco Sup. D.O.C.G. Brut con 90 punti.
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    “I riconoscimenti ottenuti sono fonte di stimolo a proseguire il nostro cammino con orgoglio, affrontando le nuove sfide del mercato – racconta Cristina Follador, Direttore Commerciale e Marketing dell’Azienda – da sempre ci impegniamo a sostenere la responsabilità sociale e ambientale del nostro territorio, mantenendo un occhio di riguardo all’innovazione e alla massima qualità dei vini. Questi valori duraturi sono particolarmente rilevanti in un periodo così incerto e turbolento come quello attuale.”
    Preservare e tutelare l‘esclusività del Territorio di Valdobbiadene, Patrimonio dell’Umanità, è un compito che Follador Prosecco dal 1769 da sempre assolve con passione e impegno.
    Consapevole dell’importanza di questo ruolo, la famiglia Follador ha coltivato nei secoli i valori propri di queste terre dalla posizione privilegiata, con il cuore nelle Dolomiti e lo sguardo su Venezia. Impegno, rispetto per la tradizione e attenzione alla salute dell’uomo e dell’ambiente sono fil rouge di 9 generazioni dedite all’eccellenza, che oggi contano oltre 250 anni di vocazione per il mondo del vino.
    Seppur costellata di riconoscimenti internazionali, l’azienda non ha infatti mai dimenticato le proprie origini e custodisce con cura la memoria del passato, a partire dalla prima onorificenza ricevuta nel 1769 dal Doge di Venezia Alvise IV Mocenigo, che testimoniò l’impegno dell’antenato Giovanni Follador nel produrre un vino di eccezionale qualità, da quelle sue proprietà destinate interamente a vigneto.
    www.folladorprosecco.com LEGGI TUTTO

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    Quale sarà il futuro del vino?

    Secondo una recente indagine (Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor
    2020), solo un’azienda vitivinicola italiana su 10 nel 2020 avrà aumentato
    il proprio business, mentre per oltre 7 imprese su 10 le vendite totali
    vireranno in negativo.

    Per questo è diventato cruciale riflettere su quale futuro aspetta il vino.
    Viticoltura ed enologia devono affrontare sfide importanti e per farlo il
    futuro va immaginato, discusso e scritto. LEGGI TUTTO

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    Consorzio Brunello: campagne digital spingono Brunello in USA e Canada

    Quasi 18mila bottiglie di Brunello (+300% sul 2019) vendute negli Usa tra settembre e novembre 2020 sulla sola piattaforma Wine.com e una crescita del 60,5% in valore nelle vendite dell’Lcbo – il monopolio canadese dell’Ontario – tra ottobre e inizio gennaio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono i risultati delle campagne digital pre-natalizie del Consorzio del vino Brunello di Montalcino rivolte ai principali mercati target oltreoceano.
    “Stati Uniti e Canada sono piazze strategiche – ha detto Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio -. Di fronte al nuovo lockdown, in un periodo dell’anno per noi fondamentale sul fronte delle vendite, abbiamo deciso di spingere sulla promozione per sostenere l’annata 2015 ancora in commercio”. Pagine personalizzate, presenza sui social, e-mail targettizzate su clienti fine wine, promozioni, banner pubblicitari sono le principali azioni di marketing mix svolte su wine.com – uno dei più importanti e-commerce a stelle e strisce con distribuzione in tutti gli Stati Uniti – che hanno portato al boom di vendite a valore (958mila dollari, per un prezzo medio di 54 dollari a bottiglia) grazie anche alla crescita dei millennial che oggi rappresentano il 23% degli acquisti contro il 14% di 2 anni fa.
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    Strategia multicanale anche in Ontario grazie all’attivazione, tra novembre e inizio gennaio, di sponsorizzazioni mirate sui social dell’Lcbo, ma anche all’organizzazione di una rassegna di degustazioni e webinar digitali che hanno coinvolto più di 30 esperti, tra rappresentanti del monopolio, ristoratori, sommelier, influencer e giornalisti, insieme alla partecipazione di 26 aziende montalcinesi. La campagna ha generato oltre 18mila click dai canali social verso il sito del monopolio e vendite di Brunello per un valore complessivo di più di 3,4 milioni di dollari canadesi. Il Brunello di Montalcino esporta nel mondo in media il 70% del proprio prodotto: i top buyer sono Stati Uniti ed Europa, seguiti da Canada e Giappone. LEGGI TUTTO

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    Digital Wine Marketing: guida alla promozione online del vino e dell’enoturismo

    Il 5 febbraio esce per Hoepli Digital Wine Marketing: guida alla promozione online del vino e dell’enoturismo. L’autrice è Susana Alonso, consulente marketing con un’esperienza decennale nel mondo del vino.
    Il libro fa parte della collana Digital Marketing Turismo, ed è un manuale teorico-pratico agile e aggiornato per lo sviluppo di moderne strategie di comunicazione e promozione del vino sul web.
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    Chiaretto di Bardolino: al via la nuova campagna trade negli Stati Uniti

    Il Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino inaugura negli Stati Uniti una nuova campagna commerciale dedicata al Chiaretto di Bardolino, il vino rosa della sponda veronese del lago di Garda, leader di settore in Italia. L’iniziativa, che si articola in due specifiche tranche dedicate l’una agli importatori, distributori e buyer di vino e l’altra ai sommelier di alcuni dei migliori ristoranti americani, in vista della futura ripartenza del settore post-Covid, verrà affidata all’agenzia americana Colangelo & Partners, attiva nel settore trade, con sedi a New York e San Francisco, e a Studio Cru, che invece opera dall’Italia su target altamente profilati.
    Scopo del progetto, che avrà inizio a partire dal mese di febbraio e proseguirà sino alla fine di giugno, è individuare nuovi sbocchi commerciali negli USA attraverso la ricerca di contatti nell’intento di aumentare ulteriormente la conoscenza del Chiaretto di Bardolino, di ampliare i volumi delle vendite nel mercato statunitense, che ora si attestano intorno al 5% della produzione, nonché di aumentare il numero di aziende produttrici che esportano negli Stati Uniti. A condurre i seminari dedicati al mondo dei sommelier sarà la giornalista americana Katherine Cole, una delle più importanti esperte internazionali di rosé, autrice del libro “Rosé All Day”.
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    “Il Chiaretto di Bardolino – commenta Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino – ha ormai acquisito, grazie alle azioni di comunicazione intraprese dal Consorzio di tutela, una considerevole reputazione sulla stampa americana. La nuova campagna vuole sfruttare la crescita della categoria dei rosé negli Stati Uniti, vista anche la grande popolarità dei vini italiani tra i consumatori americani, per allargare la presenza e la distribuzione del Chiaretto”.
    L’Italia è infatti attualmente in testa alle importazioni di vino americano, con una crescita del 12,8% in valore del commercio al dettaglio, come riportato da Nielsen Retail Data al 2020, con una quota di mercato del 32,6%. Nel 2019, Nielsen ha inoltre riportato che il vino rosato ha superato le vendite di vini bianchi e rossi, registrando un +29% e conquistando una quota di mercato pari al 3,7%. La crescita della categoria indica indubbiamente che c’è molto potenziale per il vino rosa italiano negli USA: “Alla luce dei dati diffusi da Nielsen – continua Cristoforetti – quello attuale risulta un momento perfetto per intervenire con una campagna specifica dedicata al mercato americano”.
    Le aziende produttrici di Chiaretto di Bardolino che prenderanno parte alla nuova campagna statunitense sono Albino Piona, Aldo Adami, Benazzoli, Casaretti, Cantine Lenotti, Cavalchina, Gentili, Gorgo, Il Pignetto, Le Fraghe, Monte del Fra’, Poggio Delle Grazie, Seiterre, Giovanna Tantini, Valetti, Vigneti Villabella, e Vitevis – Cantina di Castelnuovo. LEGGI TUTTO

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    Francesco Domini: L’andamento e la struttura del mercato italiano del vino

    Cos’è successo all’interno del mercato italiano nell’ultimo periodo e come hanno risposto le aziende vitivinicole ai cambiamenti di consumo e acquisto di vino dei consumatori?
    Francesco Domini, direttore commerciale di Genagricola, ci anticipa quali saranno i punti principali della sua lezione al MIV, il corso in marketing internazionale del vino di WineJob, che si articolerà analizzando la struttura e i modelli di distribuzione più utilizzati nel mercato italiano, con un’attenzione particolare al segmento digitale.
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