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    AIS Veneto: Federico Domeneghetti è il Miglior Sommelier del Veneto 2023

    Il Miglior Sommelier del Veneto 2023 è Federico Domeneghetti, professionista della delegazione di Padova che ha saputo conquistare il favore della Giuria grazie alla disinvoltura con cui ha affrontato le prove tecniche, vincendo così un viaggio studio in Portogallo, oltre all’ammissione di diritto alla Semifinale del Concorso Miglior Sommelier d’Italia 2023. Inoltre, in veste di […] LEGGI TUTTO

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    I Feudi di Romans (GO): premiati Sontium e Ribolla in anfora

    Molte le soddisfazioni ottenute quest’anno da I Feudi di Romans, la linea più prestigiosa della cantina Lorenzon di San Canzian d’Isonzo (Gorizia), nel cuore della DOC Friuli Isonzo. Sontium 2021 è stato classificato tra i migliori vini dal The WineHunter Award 2023 conquistando la medaglia d’oro al prossimo Merano WineFestival che valorizza l’eccellenza e l’alta […] LEGGI TUTTO

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    Elegante, profumato, snello: il nuovo stile del Valpolicella Superiore (che piace)

    I dati di mercato e le indagini tra i consumatori del mondo l’hanno reso ormai chiaro: il vino del momento è il Valpolicella Superiore. Un “Superiore” che nasce soprattutto in vigneto, da uve di qualità naturalmente superiore di quelle destinate a fare Valpolicella fresco, e non dall’aiutino che può dare anche a questa tipologia la consueta pratica dell’appassimento (leggero, medio, forte, breve, medio lungo, lungo, in parte, metà, tutta l’uva… le varianti sono quasi infinite). Per questo il Consorzio di Tutela della Valpolicella ha avviato, in collaborazione con il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona, uno specifico progetto di ricerca focalizzato sul Superiore: per individuare la stilistica di maggior successo, analizzare l’offerta attuale presente sul mercato, offrire ai produttori delle basi scientifiche che li possano orientare nelle scelte produttive di domani. L’obiettivo è riuscire a produrre un Valpolicella Superiore che sia significativo ed esemplare del suo territorio di origine e anche in linea con tendenze e gusti più contemporanei. Il progetto è partito nel 2021, e culminerà con l’ultima raccolta dati a partire dalla vendemmia in corso. “La ricerca messa in campo – racconta il Presidente del Consorzio Christian Marchesini – nasce dalla consapevolezza che la Valpolicella, oltre ai grandi vini strutturati come l’Amarone, che deriva da appassimento, e il Valpolicella Ripasso, prodotto da una tecnica rafforzativa unica al mondo, deve potere schierare sui mercati anche una referenza che parli in modo forte e chiaro di territorio. Un vino che sia il risultato di affinamenti anche importanti, capaci di valorizzare al meglio il luogo di provenienza senza interferenze tecniche. Da qui la volontà di mettere la lente di ingrandimento sul Valpolicella Superiore, nella consapevolezza che questo possa essere un vino moderno, capace di giocare un ruolo da protagonista nel panorama commerciale odierno, andando a intercettare un segmento di consumatori che prediligono vino con gradi alcolici più leggeri e con una maggior bevibilità”.Due le direzioni entro cui si è mossa la ricerca condotta dal Prof. Maurizio Ugliano e dal suo team del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona: “Da un lato – racconta il prof. Ugliano – il Consorzio ha raccolto in molti siti, nel corso delle passate due vendemmie, campioni d’uva che sono stati vinificati in laboratorio realizzando blend di Corvina, Corvinone e Rondinella combinati insieme in modo diverso. I vini ottenuti sono stati analizzati a livello chimico e sensoriale per comprendere come composizione delle uve e tipo di blend, rispettivamente frutto delle caratteristiche dei differenti vigneti e delle scelte dell’enologo, vadano a caratterizzare il vino. La 2023 sarà l’ultima vendemmia di questo triennio di ricerca che chiuderà la raccolta dati e che ci consentirà nel 2025 di pubblicare i dati conclusivi di questo importante percorso.” Nel frattempo, si è andati a indagare il panorama commerciale del Valpolicella Superiore, per capire se la direzione e lo scopo concettuale della ricerca fosse corretta: “A tal fine – continua il docente – sono stati analizzati dall’Università 63 campioni di vini, per caratterizzarne in maniera dettagliata la composizione aromatica. In aggiunta però, questi sessantatré campioni sono stati anche affidati all’ assaggio di un panel di esperti internazionali, composto da opinion leader, giornalisti, sommelier e degustatori convocati a febbraio 2023 al fine di verificare se esistessero degli stili più ricorrenti rispetto ad altri, sia a livello alcolico che strutturale. Complessivamente, è stato possibile identificare alcuni composti aromatici caratteristici di differenti stili esistenti tra i produttori, il che consentirà in futuro di definire con maggior precisione l’importanza di variabili di vigneto e di cantina nell’interpretazione stilistica del Valpolicella Superiore.”Molto interessanti e indicativi i risultati raccolti; è infatti emerso che dei quattro stili principali identificati – snello, leggero, strutturato e potente – gli stili leggero e snello siano quelli che hanno riscontrato un maggior gradimento. I risultati di questa parte di ricerca sono stati presentati ai produttori di Valpolicella Superiore nel corso di tre serate che si sono svolte nel mese di luglio 2023. “Il messaggio che è stato veicolato – dice il Presidente Marchesini – è che da questa analisi dobbiamo e possiamo trarre preziose indicazioni per il futuro, per essere preparati di fronte a quella che appare essere una tendenza crescente non sono nel panorama nazionale ma anche internazionale. L’analisi condotta infatti ci dice che vini con un grado alcolico tra i 12,5 e i 13 gradi, con strutture inferiori a livello di estratto, in cui i sentori di appassimento emergono in misura minore e in cui la capacità di beva è maggiore, riscontrano un maggior apprezzamento da partedel consumatore”.I risultati conclusivi della ricerca saranno disponibili solo nel 2025, quando anche le campionature dell’ultima vendemmia ora in corso saranno analizzati e sistematizzati e consentiranno di avere un quadro più completo in grado di aiutare i produttori a orientare meglio le loro strategie produttive. LEGGI TUTTO

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    Salvatore Martinico, ritorno alle origini

    In questi tempi di forte egocentrismo, che spesso sfociano nell’ipertrofia dell’ego, capita, vivaddio, di incontrare persone come Salvatore Martinico. Di colpo senso della misura e umiltà diventano un orizzonte di normalità. Salvatore, enologo marsalese, consulente di famose cantine siciliane e con importanti esperienze nelle Langhe, a Bordeaux, in Cile e in Argentina, ventitré vendemmie, una marea di premi e riconoscimenti, quando parla di sé, della sua storia, del suo lavoro va sempre in sottrazione, laddove potrebbe aggiungere pavoneggiandosi e comunque non ruberebbe niente a nessuno. Anche quando racconta del suo nuovo progetto lo fa mantenendo i piedi per terra e ragionando in prospettiva. L’idea, in realtà, apparentemente molto semplice, tratta di un ritorno alle origini, ovvero fare il vino che porta il nome di famiglia “Martinico & Figli”, così come prima di lui aveva fatto suo padre Ciccio Martinico.

    Salvatore Martinico

    La produzione totale al momento si attesta sulle 15 mila bottiglie: 5 etichette in tutto. Grillo, Frappato e Nocera per la linea “Fra le vigne”, ovvero vini ottenuti da una attenta selezione di singoli vigneti sparsi per la Sicilia. Catarratto per la linea “Viali di Altarello” e Nero d’Avola per la linea “Viali di Menna”. Per la linea “Viali” i vini sono ottenuti dalla selezione di vigneti nelle migliori aree geografiche della Sicilia occidentale. Salvatore produrrà i vini solo nelle annate di grande qualità, non escludendo la possibilità di nuove etichette qualora ci si innamori di una nuova particella in qualche altra zona della Sicilia. Il progetto si completa con la nuova cantina che verrà ricavata nei locali che attualmente ospitano il laboratorio dell’alchimista Salvatore Martinico a Marsala.

    La degustazione

    Fra le Vigne Grillo 2022 – 2019

    Da un singolo vigneto di uve Grillo, in località Pispisa a Segesta, composto da 7.000 piante di proprietà del vignaiolo e ristoratore Leonardo Asta. Impiantato nel 2007 a 450 metri slm, il terreno è di medio impasto calcareo esposto a nord. Per l’annata 2022 raccolta delle uve è avvenuta a mano in piccole ceste il 12 settembre. Affinato in acciaio per 8 mesi. Al naso arrivano netti i profumi di fiori e note agrumate, al palato è teso, sapido, espressivo, gastronomico. Lo stupore però arriva tutto dall’annata 2019, vino profondo e cangiante, uno dei Grillo più buoni mai degustati. Nota a margine: qualche giorno dopo ho visitato il vigneto di Pispisa, il tempio di Segesta gli volge le spalle, un luogo incantevole e mistico, nulla accade per caso, mi pare dicesse un certo Carl Gustav Jung.

    Fra le Vigne Grillo 2019

    Fra le Vigne Frappato 2021

    Da un singolo vigneto di uve Frappato, in località santa Maria a Racalmuto, composto da 1.700 piante, di proprietà dei fratelli Burruano. Impiantato nel 1994 a 550 m slm, il terreno è di medio impasto calcareo con frazioni di argilla ed esposto a Sus-Ovest. La raccolta dell’uva è avvenuta a mano in piccole ceste verso la fine del mese di settembre 2021. Affinato in acciaio per 8 mesi. All’olfatto intense note di frutta rosa e delicata speziatura. Al palato arriva rotondo e con trama tannica vellutata, vino espressivo.

    Fra le Vigne Nocera 2018

    Fra le Vigne Nocera 2018

    Da un singolo vigneto di uve Nocera, in località Locco a Rodì Milici, composto da 3.000 piante, di proprietà di Alessandro salvo. Impiantato nel 2007 a 240 m slm, il terreno è argilloso con pietre calcaree esposto a Nord-Est. La raccolta dell’uva è avvenuta a mano in piccole ceste il 14 settembre 2018. Affina 12 mesi in serbatoi di acciaio inox. Ecco l’altro capolavoro di Salvatore Martinico. Al naso i profumi sono intensi: frutti di bosco, elegante speziatura e delicata balsamicità. Il sorso è profondo, arioso e armonico, un vino di grande fascino.

    Viali di Altarello Lucido 2021

    Da uve provenienti da vigneti situati a 350 metri sul livello del mare in contrada Altarello a Salaparuta. Affina in vasche di acciaio inox per 6 mesi. Naso nitido di frutta a polpa bianca e agrume. Al palato è dinamico, di buona sapidità e freschezza, altro vino particolarmente gastronomico. A partire dal 2022 verrà chiamato Catarratto e non più Lucido.

    Vigneto in località Pispisa – Segesta

    Viali di Menna Nero d’Avola 2021

    I vigneti si trovano a 250 metri sul livello del mare in contrada Menna a Salaparuta. È affinato in acciaio per 8 mesi. All’olfatto la frutta rossa, in particolare l’amarena appare nitida, con leggere nota di cioccolato e balsamica. Il palato è equilibrato, con un tannino fine, chiude con ottima persistenza.

    Philia (φιλία) è il vocabolo che il greco antico utilizzava per riferirsi all’amicizia vera e disinteressata, a quel legame fraterno che si stabilisce in un rapporto di affiatamento e di comunità di intenti. Dedicato a Pietro Di Girolamo.

    tramonto sulla Riserva Naturale Isole dello Stagnone – Marsala LEGGI TUTTO

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    La Falanghina di Fonzone in degustazione da BOYY

    In occasione de La Vendemmia di via MonteNapoleone, quando le boutique del quadrilatero della moda ospitano le cantine italiane più prestigiose, giovedì 5 ottobre si brinda con i vini di Fonzone da BOYY. Nella boutique milanese della griffe di borse e accessori luxury, dalle 19.00 alle 21.30, l’azienda vitivinicola di Paternopoli (AV) servirà in assaggio […] LEGGI TUTTO

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    Istituto Grandi Marchi premia James Suckling

    Prosegue il calendario di impegni firmato Istituto del Vino Italiano di Qualità – Grandi Marchi. Dopo l’importante riscontro ottenuto in Svezia e Norvegia, doppio appuntamento dell’evento istituzionale annuale del gruppo, le diciotto aziende IGM hanno fatto tappa a Milano per la consegna del premio internazionale che, da diversi anni, il gruppo attribuisce a una firma […] LEGGI TUTTO

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    Carato Venusio Aglianico del Vulture DOCG Superiore 2017 Cantina di Venosa

    Torno a scrivere di una degustazione dopo tantissimo tempo. I tantissimi impegni di lavoro (N.B. non lavoro nel mondo del vino da tantissimi anni) me lo impediscono, inoltre nel corso degli anni i miei interessi sono anche cambiati, pertanto la voglia di scrivere è sempre meno. Tuttavia di recente ho avuto la possibilità di degustare […] LEGGI TUTTO

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    Sta per arrivare a Roma il primo National Wine Clash

    Manca poco al primo National Wine Clash realizzato da Supernaturale. Domenica 15 ottobre, presso la Città dell’Altra Economia a Roma, 20 enoteche provenienti da tutta Italia si scontreranno, dalle 14 alle 23, a colpi di vini naturali: un confronto serrato fino all’ultimo bicchiere. A ogni wine clash il pubblico esprimerà un voto di gradimento che […] LEGGI TUTTO