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    Ritorna l’Anteprima di uno dei vini bianchi italiani più intriganti: la Vernaccia di San Gimignano

    Giovedì 16 febbraio si terrà a San Gimignano l’Anteprima della Vernaccia di San Gimignano DOCG, con la presentazione delle nuove annate alla stampa italiana e internazionale, all’interno del programma delle Anteprime di Toscana.Protagonisti i vini dell’ultima vendemmia, la 2022, e l’annata 2021 per la tipologia Riserva. La degustazione dei 96 vini in anteprima di 41 aziende, verrà ospitata nelle sale del Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada, nel centro storico di San Gimignano, che sarà aperto con orario continuato dalle 9.00 alle 18.30. Alle ore 9.00 si terrà nella Sala Dante del Palazzo Comunale una masterclass – riservata alla stampa e su prenotazione – dal titolo “Timeless Vernaccia di San Gimignano”. Si tratterà di una verticale di annate vintage condotta dal primo Master of Wine italiano, Gabriele Gorelli, che si concentrerà sulla potenzialità e sulla capacità evolutiva della Vernaccia di San Gimignano con il trascorrere del tempo.In assaggio 12 Vernaccia di San Gimignano DOCG da lui stesso selezionate di annate comprese fra il 1997 e il 2018, per raccontare un vino bianco italiano d’eccellenza. La giornata dell’Anteprima si concluderà con la cena stampa dislocata nei ristoranti della città, presenti i produttori, e con un menu specifico pensato in abbinamento alla Vernaccia di San Gimignano. Quest’anno ritorna anche la formula tradizionale dell’apertura agli operatori di settore e ai wine lover, che potranno accedere gratuitamente durante tutta la giornata e incontrare i produttori ai banchi di assaggio. Anteprima della Vernaccia di San Gimignano 2023:Abbazia Monteoliveto, Alessandro Tofanari, Cappellasantandrea, Casa alle Vacche, Casa Lucii, Casale Falchini, Cesani, Collemucioli, Collina dei Venti, Fattoria di Fugnano, Fattoria La Torre, Fattoria Poggio Alloro, Fattoria San Donato, Fattorie Melini, Fornacelle, Geografico, Guicciardini Strozzi, Guidi, Il Colombaio di Santa Chiara, Il Lebbio, Il Palagione, La Lastra, La Roccaia , Macinatico, Montenidoli, Mormoraia, Palagetto, Panizzi, Pietraserena, Podere Le Volute, Poderi Arcangelo, Poderi del Paradiso, San Benedetto, San Quirico, Signano, Tenuta La Vigna, Tenuta Le Calcinaie, Terre di Sovernaja, Teruzzi, Tollena, Vagnoni.Nei weekend del 18-19-20 e 25-26-27 febbraio si svolgerà inoltre l’ormai consueto appuntamento alla Rocca di Montestaffoli, Degusta le nuove annate, dove –  su prenotazione – sarà possibile per operatori e pubblico assaggiare le nuove annate di Vernaccia di San Gimignano. Ciascuna giornata prevede tre sessioni di tasting della durata di un’ora e mezzo ciascuna, alle 11.30, alle 15.00 e alle 17.30. LEGGI TUTTO

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    “The estate’s single vineyards” di Tenuta Carretta

    Gli estate single vineyards di Tenuta Carretta, ovvero i vini aziendali derivati da vigneti di particolare pregio e dalle caratteristiche di qualità superiore, non riguardano solamente le denominazioni di primo livello caratterizzate dal riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita. In ossequio alla tradizione, la consuetudine di vinificare singole parcelle in modo separato è […] LEGGI TUTTO

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    Enoturismo e vendite in cantina: in Toscana la formula vincente di Divinea

    Grande interesse per l’evento formativo “Come incrementare le vendite dirette e ottimizzare l’attività enoturistica”, promosso dall’impresa tecnologica Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana e che si colloca all’interno di un progetto di formazione ai territori del vino. Lo scorso 20 gennaio le cantine associate del Consorzio si sono date appuntamento a Rocca di Frassinello, Gungiarico […] LEGGI TUTTO

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    Cantina Vignaioli Morellino di Scansano, vola l’export: +60% nel 2022

    Cantina Vignaioli Morellino di Scansano presenta ai soci il bilancio 2022: vola l’export, che registra +60% rispetto all’anno precedente. Il valore delle vendite all’estero nell’esercizio 2021-2022 è stato di 1.401.512,45 euro, mentre nel periodo 2020-2021 è stato di 872.139,95 euro. Il fatturato della cooperativa è pari a 14.938.386 euro, in crescita dell’8,54%, mentre nel 2021 […] LEGGI TUTTO

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    Assovini Sicilia: “Alcol e salute, sì al consumo responsabile”

    “Assovini Sicilia promuove il consumo responsabile del vino valorizzando la sua storia, la sua cultura, la tutela dei territori e il suo valore economico” – afferma Laurent de la Gatinais, presidente di Assovini Sicilia,  in merito al dibattito sul via libera all’Irlanda di inserire gli “alert sanitari” su tutte le etichette dei prodotti alcolici. “Non […] LEGGI TUTTO

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    Grandi Langhe 2023: non solo degustazioni ma anche un summit sulle condizioni del lavoro in vigna

    Di Luciano Pavesio

    Un tavolo di confronto con Istituzioni, enti pubblici e mondo del lavoro per portare all’attenzione l’impegno e le iniziative promosse dal Consorzio per la Tutela del Barolo e del Barbaresco sul tema della gestione e delle condizioni dei lavoratori impiegati in vigna.

    Il 30 e 31 gennaio, i prestigiosi spazi di OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino – accoglieranno buyer, operatori del settore vitivinicolo, commercianti, ristoratori, importatori italiani e internazionali e appassionati nell’ambito dell’evento Grandi Langhe 2023, una due giorni di presentazioni e anteprime sulle ultime annate in commercio di Langhe e Roero.

    Organizzato e promosso dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e dal Consorzio Tutela Roero, con il supporto della Regione Piemonte e il sostegno di Intesa Sanpaolo, la manifestazione annovererà più di 240 cantine che presenteranno le proprie etichette nei suggestivi spazi di OGR nel capoluogo piemontese, luogo strategicamente confermato per il secondo anno di seguito per rimarcare la crescita nazionale e internazionale della manifestazione e consolidare il rapporto con la città di Torino.

    Novità di questa edizione è la partecipazione, attraverso un grande banco d’assaggio, del Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte, a conferma che l’obiettivo degli organizzatori è quella di tendere la mano ad altri territori per rappresentare al meglio l’intera regione vitivinicola piemontese.

    “Più di 240 produttori sono pronti a presentarsi e a presentare le nuove annate, e il nostro territorio, in modo coeso e unitario, sempre alle OGR Torino. Dopo il successo dello scorso anno, abbiamo voluto infatti confermare Torino come città per la nostra manifestazione come segno di crescita a livello internazionale, attirando buyer da tutto il mondo grazie al mercato e alle azioni di promozione e formazione in essi svolti, e al contempo stringere i legami col territorio delle Langhe, del Roero e del Piemonte in generale” afferma Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco.

    “Questa seconda edizione di Grandi Langhe a Torino sottolinea la rilevanza internazionale assunta dall’evento” – aggiunge Francesco Monchiero, presidente del Consorzio di Tutela Roero – “Il coinvolgimento di buyer stranieri provenienti da oltre 30 Paesi e la possibilità di incontrare operatori del settore piemontesi e italiani direttamente sul territorio consentirà ai produttori di consolidare i rapporti commerciali esistenti e svilupparne di nuovi rafforzando i legami con l’estero e promuovendo le nostre denominazioni già portavoce dell’eccellenza italiana nel mondo”.

    Grandi Langhe 2023 ospiterà, nella giornata di apertura del 30 gennaio dalle ore 10.45, l’evento CHANGES momento di dibattito e confronto, aperto al pubblico previa registrazione, sui grandi temi legati al mondo del vino e della sua produzione.

    L’edizione 2023 di CHANGES si concentrerà sul tema: “Gestione della manodopera in vigna: fenomeno, problematiche e possibili soluzioni”. nel quale saranno affrontati gli aspetti etici, sociali e di sostenibilità che caratterizzano la produzione vitivinicola sul territorio langarolo.

    Il palinsesto dell’evento, condotto e moderato dalla giornalista di Radio24 Valentina Furlanetto, autrice del libro “Noi schiavisti”, prevede, nella prima parte, gli interventi di: 

    Jean-Renè Bilongo, Presidente dell’Osservatorio Placido Rizzotto 

    Davide Donatiello, docente di Sociologia dell’Università di Torino e ricercatore di FIERI –  Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione.

    Saranno presentati i risultati di rapporti, analisi e ricerche sul tema delle condizioni dei lavoratori nel settore dell’agroalimentare a livello nazionale e locale.

    A seguire, dalle ore 11.30, il via alla tavola rotonda (talk show) di approfondimento con la partecipazione di:

    Matteo Ascheri,Presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani

    l’On. Monica Ciaburro,componente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati 

    la dott.ssa Francesca Dentis,Sostituto Procuratore della Repubblica di Asti

    Stefano Quadro,Segretario Generale di Confcooperative Piemonte

    L’evento sarà l’occasione per presentare iniziative e progettualitàideate dal Consorzio Tutela Barolo e Barbaresco, in collaborazione con alcuni comuni delle Langhe, Confcooperative, Humus Job – Accademia della Vigna e le organizzazioni professionali agricole, per contrastare i comportamenti non eticamente corretti che possono danneggiare l’intera filiera e incidere negativamente sulla sostenibilità dell’intera produzione di qualità dei territori delle Langhe e del Roero.

    Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani in numeri:

    542 aziende vitivinicole associate

    10 mila gli ettari di vigneti delle denominazioni tutelate così suddivisi: Barolo 2214 ettari; Barbaresco 812; Dogliani 761; Diano d’Alba 209; Barbera d’Alba 1672; Nebbiolo d’Alba 1125; Dolcetto d’Alba 927; Langhe 2396 ettari (di cui 939 Langhe Nebbiolo).

    66 milioni di bottiglie prodotte.

    9 denominazioni tutelate (Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga). 

    II Consorzio di Tutela Roero in numeri:

    250 aziende vitivinicole associate                 

    1300 ettari di vigneti  

    7,5 milioni di bottiglie   

    Una denominazione tutelata che si esprime in 5 tipologie (Roero Bianco, Roero Bianco Riserva, Roero Rosso e Roero Rosso Riserva e Roero Spumante) LEGGI TUTTO

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    Novità in cantina a Monte delle Vigne: debutta Poggio Alto Brut 2021 Bio

    A Monte delle Vigne debutta Poggio Alto Brut 2021, il primo spumante biologico e certificato DOC della cantina di Ozzano Taro, sulle colline parmensi. Certificato ICEA – Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale, Poggio Alto Brut è un Colli di Parma DOC ottenuto da uve 70% Chardonnay e 30% Chardonnay Mousquè e prodotto in […] LEGGI TUTTO

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    Come ai vecchi tempi: Amarone Opera Prima ritorna a febbraio

    Una sfilata di 64 aziende pronte a celebrare il millesimo 2018 del re della Valpolicella, il protagonista di Amarone Opera Prima in programma a Verona, al Palazzo della Gran Guardia – all’ombra dell’Arena -, il 4 e il 5 febbraio. Organizzato dal Consorzio vini Valpolicella, l’evento di punta della denominazione torna così alla tradizionale collocazione invernale, mantenendo però il restyling del nome dell’anteprima straordinaria del giugno scorso a beneficio di un format versatile realizzabile anche fuori stagione, seppure con focus tematici diversificati.

    In apertura della due giorni di Amarone Opera Prima a Verona, città che detiene il primato del vigneto urbano più esteso dello Stivale, la conferenza stampa inaugurale (sabato 4 febbraio, Auditorium Gran Guardia ore 11) con la presentazione dei dati di mercato della denominazione, il valore del ricambio generazionale e prospettive dell’enoturismo in Valpolicella a cura del presidente del Consorzio, Christian Marchesini, e dell’annata viticola 2018 introdotta da Giambattista Tornielli, professore associato di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree dell’Università scaligera.

    A seguire riflettori puntati sull’ultimo step della candidatura della tecnica secolare dalla messa a riposo delle uve della Valpolicella a patrimonio immateriale dell’Unesco, con i contributi di Pier Luigi Petrillo, professore e direttore della cattedra Unesco sui Patrimoni culturali immateriali dell’Università Unitelma Sapienza di Roma e di Elisabetta Moro, professoressa ordinaria di Antropologia culturale dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Al talk show intervengono Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, Gianmarco Mazzi, sottosegretario al ministero della Cultura, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto e Damiano Tommasi, sindaco di Verona.

    Dopo le call to action sul territorio realizzate l’anno scorso dal Comitato promotore (di cui il Consorzio è coordinatore) l’iter della candidatura entra ora nella fase finale con la presentazione ufficiale del dossier che successivamente sarà trasmesso ai ministeri della Cultura e dell’Agricoltura e alla Commissione nazionale per l’Unesco (organismo interministeriale che fa capo al ministero degli Affari esteri),  che entro il 30 marzo dovrà scegliere la candidatura italiana da inviare a Parigi per la complessa valutazione da parte dell’Unesco.  

    Al via, dalle 12.30 della prima giornata, le degustazioni presso gli stand delle aziende riservate alla stampa nazionale e internazionale, mentre dalle 16.30 alle 19.00 Amarone Opera Prima aprirà anche agli operatori e ai winelover che potranno replicare i tasting il giorno successivo, domenica 5 febbraio, dalle 10.00 alle 19.30 (ingresso a pagamento riservato ai maggiori di 18 anni. Ticket: 35 euro in prevendita e 40 euro nelle giornate di manifestazione).

    www.amaroneoperaprima.it LEGGI TUTTO