Fonte: UN Comtrade
Le esportazioni di vino americano sono in declino da ormai qualche anno, fonte la forza del dollaro americano nei confronti delle altre valute ma anche, bisogna dirlo, del fatto che per gli americani le esportazioni sono una parte tutto sommato marginale tra gli sbocchi del loro prodotto. Con oltre 20 milioni di produzione annua, stiamo infatti commentando un export 2020 nell’ordine di 3.6 milioni di ettolitri, per un valore relativamente basso (1.3 miliardi di dollari), vista anche la componente non secondaria di esportazione di vino sfusi (0.3 miliardi di dollari). Comunque, nell’ambito del nostro quadro globale 2020 che andiamo a compilare man mano che vengono disponibili i dati, gli USA restano per il rotto della cuffia il sesto esportatore mondiale di vino, ormai raggiunti dalla Nuova Zelanda. Bene, passiamo ai dati.
- Le esportazioni americane di vino nel 2020 sono calate del 5% a 1.31 miliardi di dollari, ormai piuttosto distanti dai picchi di 1.5-1.6 miliardi di dollari raggiunti nel 2013 e 2016. In termini di volume stiamo parlando di 3.56 milioni di ettolitri, stabili rispetto al 2019 ma se guardate la tabella vedrete diversi anni sopra 4 milioni nel passato.
- La composizione delle esportazioni si è spostata verso i vini sfusi, forse anche per la forza del dollaro che ha scoraggiato gli imbottigliatori dal produrre in loco invece che direttamente nel mercato di destinazione. Nel 2020 i vini sfusi sono 300 milioni di dollari e crescono del 7% (+4% annuo negli ultimi 5 anni), mentre i vini fermi in bottiglia sono scesi a 950 milioni di euro, -9% e -6% annuo nel periodo 2015-20. Spumanti quasi non pervenuti, 58 milioni di dollari.
- Se il totale scende all’interno del totale il mix cambia di molto. Si riprende il Canada, da sempre il primo mercato, +8% a 448 milioni e il Regno Unito, +3% a 236 milioni, mentre i dolori vengono soprattutto dalla Cina. Se mettiamo insieme Cina e Hong Kong, arriviamo a 100 milioni di export contro i 176 dello scorso anno, quindi -9% per quello che è di fatto il terzo mercato per il vino USA. Nel 2018 erano 210 milioni di dollari.
- Il Giappone cala del 12%, mentre sembra nell’area in forte sviluppo la Corea, con 41 milioni di dollari e vanno bene anche la Danimarca e Panama (…boh…così dice il database…).
- Il 2021 potrebbe essere un anno più favorevole, con un inizio d’anno a 1.20 contro l’euro, rispetto alla media di 1.14 registrata nel 2020. Vi lascio alle tabelle.
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