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Canada – importazioni di vino – aggiornamento 2022

Il Canada è uno dei mercati in cui nel 2022 il vino è andato meglio, in termini relativi rispetto alle altre nazioni produttrici di vino. I dati estratti da UN Comtrade (che ha cominciato a chiedere il login, speriamo che non sia un primo passo per chiedere soldi…) indicano una accelerazione delle importaizoni di vino a +13% nel 2022 in euro per un valore di 2.16 miliardi di euro, che tradotti in valuta locale diventano 2.95 miliardi di dollari canadesi e una crescita del 5%. Si tratta di una accelerazione essenzialmente legata alla rivalutazione del dollaro, visto che i dati in dollari canadesi sono molto più coerenti con un trend di crescita del 5% annuo circa. Dicevamo dell’Italia, che in effetti mostra una crescita del 17% in euro a 473 milioni di euro e si riavvicina alla Francia, che resta il leader indiscusso con oltre 500 milioni di euro. Da notare, mentre scorrete i dati, il forte progresso del vino neozelandese. Passiamo ai numeri, presenti in forma completa e scaricabile nella sezione Solonumeri.

  • Le importazioni di vino in Canada nel 2022 sono stabili in volume a 4.2 milioni di ettolitri, mentre crescono del 5% in valuta locale e del 13% in euro, per un valore totale di 2.16 miliardi di euro.
  • Il paese resta fortemente concentrato sui vini fermi: l’85% del totale è rappresentato dai vini fermi in bottiglia, il 5% da vini sfusi e soltanto il 10% da vini spumanti, dove la Francia ovviamente domina con la metà del mercato (visto anche le affinità linguistiche e culturali) ma dove i nostri prodotti sembrano riscontrare un crescente successo.
  • Come dicevamo la Francia esporta 529 milioni di euro di vino (+9%), di cui 104 sono di spumanti (+5%) dove primeggia. Non è invece leader nei vini fermi in bottiglia, dove con 400 milioni di euro è sopravanzata dagli americani, che storicamente sono i primi esportatori di questa categoria con circa un quarto del mercato.
  • Per quanto riguarda l’Italia possiamo dire che il 2022 è il miglior anno di sempre in Canada, con una quota di mercato che ha raggiunto il massimo del 22%, che si “suddivide” in una quota del 21% sul vino fermo in bottiglia, del 13% nel vino sfuso e del 33% nei vini spumanti, dove il progresso è chiaro: negli ultimi 5-6 anni le esportazioni sono raddoppiate e la quota è passata dal 25% al 33% appunto.
  • Gli Stati Uniti sono il terzo esportatore nel mercato e primo per i vini fermi, ovviamente non hanno gli spumanti e questo rende il loro “passo” negli ultimi anni (+5% su 5 anni mediamente) un po’ meno spedito di quello degli italiani (+6%) e dei francesi (+8%).
  • Dopo questi tre esportatori come sapete c’è il “buco” fino ad arrivare agli Australiani (che recuperano), agli spagnoli (che perdono) e ai neozelandesi (che fanno un balzo rilevante!).
  • Vi lascio alle tavole, ricordandovi che i dati sono anche su Solonumeri.
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Fonte: http://feeds.feedburner.com/INumeriDelVino

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