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Champagne – dati di mercato ed esportazioni 2024

Nel 2024 lo Champagne ha vissuto il suo peggior anno da molto tempo a questa parte, se escludiamo il 2020 anno del Covid. Mai le spedizioni erano scese del 9% e il fatturato dell’8% rispetto all’anno precedente dopo la grande crisi del 2009. Ovviamente il lavoro fatto in questi anni ha dato i suoi frutti: se le 271 milioni di bottiglie spedite sono “pochissime”, il fatturato è comunque stato di 5.8 miliardi di euro, includendo Francia ed esportazioni, e quindi “si torna al 2021” ma restiamo comunque ben sopra i 5 miliardi mediamente fatturati nel periodo antecedente al Covid. Il calo più significativo è quello dei paesi europei, mentre la Francia, che aveva rappresentato un forte freno negli anni scorsi è invece calata un pochino meno della media e gli USA diventano sempre più importanti con un altro anno dal segno positivo.

Non ho trovato il rapporto (non l’hanno pubblicato?) ma sono riuscito a raccattare i numeri necessari qua e là (grazie Perplexity). Tabelle e grafici e un ulteriore commento sono nel post.

  • Le spedizioni di Champagne sono scese del 9% a 271 milioni di bottiglie, dopo il calo dell’8% registrato nel 2023. Le 320-325 milioni di bottiglie del 2021-22 sono ormai lontane, anche se non lo è il fatturato, che a 5.8 miliardi non è distante dai 5.7 miliardi del 2021.
  • Dopo la Francia (2.1 miliardi per 118 milioni di bottiglie), gli USA sono il principale mercato con 820 milioni di euro (+1%) e 27.4 milioni di bottiglie (+2%). Il Regno Unito è invece calato del 6% a 519 milioni di euro, con un calo del 13% delle spedizioni a 22.6 milioni di bottiglie. Il terzo mercato resta il Giappone, con 386 milioni di euro e un calo del 14%, a causa del -19% registrato nei volumi, 12.4 milioni di bottiglie.
  • L’Italia è il quarto mercato in valore con 235 milioni di euro (-12%) e 8.4 milioni di bottiglie (-15%). Seguono Germania, Belgio e Australia.
  • Quando le cose vanno male sono i “vigneron” a perdere di meno e così è stato nel 2024: hanno spedito 54 milioni di bottiglie, -5%, contro il -9/10% delle maison e delle cooperative. Ovviamente nel passato erano molto più rappresentativi di oggi: la loro quota è attualmente il 20% del totale dopo che era scesa al minimo storico del 18% negli anni d’oro, ma 15 anni fa erano oltre il 25% del mercato.
  • Vi lascio ai grafici e alle tabelle.
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