Avendo appena visto quanto ha fatto la Francia in luglio e agosto, l’andamento delle esportazioni italiane di vino in luglio non è così sorprendente. Le nostre esportazioni hanno subito un calo del 4% su base mensile si confronta con il -8% francese e che porta il saldo dei primi 7 mesi a -1% per 4.6 miliardi di euro. Il calo di luglio è stato essenzialmente guidato dai vini fermi in bottiglia, calati del 7%, mentre per gli spumanti si è trattato di un buon mese, con un incremento del 5%, ottenuto grazie a un robusto incremento dei volumi (+10%). Dal punto di vista dei mercati, beh, la spiegazione non richiede molto tempo: gli USA sono calati del 26%, ossia 50 milioni in un mese da 750 milioni di export… come diceva Franco Califano, “tutto il resto è noia”. Se però allarghiamo l’orizzonte non possiamo non sottolineare che gli USA sono (insieme al Canada) tra i migliori mercati per il vino italiano, in crescita rispettivamente del 6% e 10% sull’anno scorso, in contrasto con il Regno Unito e la Germania che calano del 6% e dell’1% rispettivamente.
Passiamo a un commento più in dettaglio. Noterete che il post è molto più ricco di tabelle dettagliate e ordinate, meno ricco di grafici. È il risultato del nuovo Coeweb ISTAT, che devo ancora digerire adeguatamente. Buona consultazione.
- Le esportazioni italiane di vino calano del 3% in luglio, portando il saldo da inizio anno a -0.9%. Se guardiamo invece agli ultimi 12 mesi terminanti a luglio, le esportazioni sono ancora in crescita del 2% a 8.1 miliardi di euro, sostenute dall’ottimo andamento degli spumanti nel secondo semestre dello scorso anno.
- Dal punto di vista dei mercati, abbiamo detto sopra dei principali quattro mercati. La Svizzera, quinto mercato è sostanzialmente stabile, la Francia poco meglio (+2% sia nel mese che nei 7 mesi). La Russia dopo sei mesi molto negativi segna un rimbalzo del 25% nel mese, ma il saldo da inizio anno resta a -45%, mentre continua a calare l’export in Giappone, al ritmo del -10% circa, il che lo fa uscire dalla “top 10” dei mercati del vino italiano.
- Sui vini fermi sono una piccola menzione: il Canada è diventato il terzo mercato per l’Italia sui 12 mesi a discapito del Regno Unito.
- Passando brevemente agli spumanti, il mese è positivo (+5%), il saldo da inizio anno a 0% (-1.4% per i vini fermi). Le variazioni percentuali sono molto meno marcate, con gli USA negativi ma soltanto del 10%. Forse la nota negativa che continua è quella del mercato tedesco, -5% nel mese e -12% da inizio anno. La Francia diventa il terzo mercato per i nostri spumanti superando la Germania.
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