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Cirò DOCG: la Calabria del vino scrive una pagina di storia

La Calabria del vino scrive una pagina di storia. Con l’ufficializzazione della Denominazione di Origine Controllata e Garantita per il Cirò Classico – sancita dal Regolamento UE n. 2025/1518 – il rosso simbolo della regione entra nell’élite dell’enologia italiana. Una conquista che profuma di orgoglio, determinazione e consapevolezza: quella di un territorio che ha scelto di credere in se stesso, riscoprendo le proprie radici e investendo nel futuro.

Il riconoscimento della DOCG rappresenta molto più di una certificazione: è l’affermazione di un’identità. Il Cirò Classico, tra le denominazioni più antiche d’Italia, ottiene così il massimo sigillo qualitativo, frutto di un lungo e corale percorso che ha coinvolto produttori, istituzioni e comunità locali. Un lavoro collettivo che, come sottolinea Carlo Siciliani, presidente del Consorzio di Tutela Cirò e Melissa, «non è un punto d’arrivo, ma l’inizio di una nuova fase».

Una fase fatta di regole più stringenti e aderenti al carattere autentico del vino: almeno il 90% di uve Gaglioppo, esclusione delle varietà internazionali, vinificazione e imbottigliamento obbligatori in zona, invecchiamento minimo di 36 mesi con affinamento in legno e allevamenti ad alberello o spalliera. Scelte che parlano di rigore e rispetto, di paesaggio e cultura.

Ed è proprio questo paesaggio – solare, aspro e accogliente – il grande protagonista della 18ª edizione del Cirò Wine Festival, in programma dal 7 al 10 agosto. Una festa del vino che quest’anno assume un significato ancora più profondo: è il momento di condividere con il pubblico un traguardo che appartiene a tutta la Calabria.

Il programma degli eventi “OFF” accompagna il festival principale con una serie di esperienze diffuse, pensate per far dialogare vino, territorio, cultura e comunità. Si comincia il 7 agosto con l’elegante esperienza proposta da Librandi: partenza dalla cantina, visita alla tenuta di Rosaneti, cena sotto le stelle curata da Lagust e osservazione astronomica in compagnia del Circolo Astrofili “Luigi Lilio”. Sempre lo stesso giorno, Brigante Vigneti & Cantina propone un percorso in e-bike tra natura e memoria: dal mare al borgo di Cirò, tra il centro storico, il museo Lilio e degustazioni all’Enoteca Regionale.

Alle 18:00, nella raffinata cornice del Palazzo dei Musei, il giornalista Matteo Gallello guiderà una degustazione tematica sul Cirò Rosato, indagando corrispondenze, evoluzioni e dignità stilistica di questo vino spesso sottovalutato.

L’8 agosto prosegue il connubio tra bici, vino e scoperta del territorio con Mimmo Vinci e Verzino E-Bike Adventure, mentre Tenuta Renda propone “Calendario Divino”, un percorso sensoriale tra vini selezionati e sapori locali. In serata, spazio al Night Party firmato Cantine Greco, con banchi d’assaggio, etichette iconiche, installazioni artistiche e la presentazione del Gin Hera, in un’atmosfera di festa e creatività.

Sabato 9 agosto si parte alle 9:30 da Umbriatico per il Fezzigna Wine Trekking: un’escursione tra i paesaggi fluviali del Lipuda e una tappa in cantina con degustazioni all’arrivo. In contemporanea, nuova replica dell’esperienza “Calendario Divino” da Tenuta Renda.

Il gran finale è previsto per il 10 agosto, sotto il cielo della festa della Madonna di Mare, tra banchi d’assaggio, musica dal vivo e cucina territoriale. Un momento collettivo di gioia, identità e condivisione.

In un’epoca in cui il vino rischia di diventare un puro oggetto di mercato o marketing, il Cirò DOCG si presenta come un baluardo culturale. Un vino che parla una lingua antica, ma sa stare nel presente con consapevolezza e visione. Il Cirò Wine Festival, con il suo dialogo tra storia, esperienza e innovazione, ne è la celebrazione più autentica.

ASPETTANDO LA WINE NIGHT
Ad arricchire il carnet degli eventi anche le tre serate in altrettante cantine del territorio che segneranno il cammino di avvicinamento alla Wine Night del 10 agosto a Madonna di Mare. Nella cornice suggestiva dei Mercati Saraceni si potranno degustare i vini di ‘A Vita, Antichi vigneti Sculco, Baroni Capoano, Brigante vigneti & cantina, Cantina Campana, Cantine Arcuri, Cantine Bruni, Cantine De Mare, Cantine Greco, Cantine Malena, Cantine Strangi, Caparra & Siciliani, Cerminara, Enotria, Feudo Liguori, Fezzigna, Fratelli dell’Aquila, Giuseppe Pipita vini, Ippolito 1845, L’Arcigilione di Cataldo Calabretta, La Pizzuta del Principe, Librandi, Maddalona del Casato, Mimmo Vinci, Rocco Pirito, Romano & Adamo, Salvatore Caparra vini, Scala vigneti e cantina, Senatore vini, Sergio Arcuri, Tenuta del Conte, Tenuta Renda, Tenuta Santoro, Vigneti Ferraro, Vigneti Vumbaca, Zitocantine protagoniste dell’edizione 2025 del Cirò Wine Festival.  
Prima di arrivare al grande evento finale per celebrare il riconoscimento della DOCG tre serate in altrettante cantine del territorio: il 7 agosto a partire dalle ore 20:00 sarà Borgo Saverona ad accogliere il primo degli appuntamenti “Aspettando la Wine Night” con banchi d’assaggio delle aziende del consorzio Cirò e Melissa Doc, il food e l’accompagnamento di musica popolare e dj set. Stesso format per l’8 agosto sempre a partire dalle ore 20:00 presso la cantina Senatore e il 9 agosto da Baroni Capoano arricchito dal talk “Nuove sfide per il Cirò”. 

LE DEGUSTAZIONI
Edizione ricca di esperienze e assaggi, incontri e confronti sul Cirò e la sua produzione vitivinicola che fa registrare due appuntamenti tecnici di degustazione ospitati nella sala consiliare del palazzo di città di Cirò. Il 9 agosto a partire dalle ore 16:30 sarà prima Serena Specchi, Decanter Wine Academy, a condurre la masterclass “Il Cirò tra innovazione e tradizione” e poi Rocco Catalano, giornalista enogastronomico, che alle 18:15 approfondirà l’areale cirotano partendo dai “Vitigni autoctoni e biodiversità calabrese”.


Fonte: http://www.lastanzadelvino.it/feed/


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